Amare un uomo sposato che non lascia la moglie

Amare un uomo sposato

Tante donne dicono di amare un uomo sposato che non vuole lasciare la moglie.

  • Gramellini le chiama “donne in lista d’attesa”.
  • Carotenuto “amori altri”.
  • Pasini “amori infedeli”.
  • Freud “scelte collusive”
  • Jung “incontro di anime”
  • Io “anime in affitto”.

Cambia la definizione, ma non cambia il livello di sofferenza e, soprattutto, l’epilogo.

Amare un uomo sposato, qualche riflessione

Amare un uomo sposato è tra le esperienze più intense, passionali e appassionanti, dolorose e strazianti allo stesso tempo, che ci siano.Questo articolo – e il mio quarto libro che uscirà a breve, e che parla della sofferenza data dall’amare un uomo sposato – nasce dalle reiterate richieste di consulenza ricevute durante questi ultimi anni, per le pene d’amore correlate ad amori “altri” dall’ortodosso.Amori lontani. Amori che legano l’anima, ma che straziano il corpo. Amori intensi, intensamente dolorosi.
Amori che nutrono la fantasia, l’assenza, la distanza, l’immaginario. Amori però che non hanno né un presente né un futuro.
Trattasi sempre di “amori altri“, di donne che decidono di amare un uomo sposato.Donne che scelgono – più o meno inconsciamente, e più o meno volontariamente – di fare (meglio “essere”) le amanti, che vivono nell’ombra, nutrendo e manutenzionando i matrimoni altrui, mi scrivono perché trafitte dal dolore e dalla mancanza.
Donne dal cuore infranto che non sopravvivono a un tempo infinito domenicale, a un Natale senza l’uomo che amano in silenzio.
Donne che non sopravvivono a lungo alle vacanze non trascorse insieme al loro compagno di anima, a una telefonata che non arriva e alle email che latitano nell’etere, in sintonia e sincronia con i giorni rossi del calendario. E ancora, allarmanti ed interminabili pomeriggi estivi o festivi diventano il denominatore comune di questo stato di sofferenza che caratterizza l’amore per un uomo sposato.

“L’amore non muore mai di morte naturale. Muore perché noi non sappiamo come rifornire la sua sorgente. Muore di cecità e di errori e tradimenti. Muore di malattia e di ferite, muore di stanchezza, per logorio o per opacità.”
ANAÏS NIN

Video Intervista “Anima in Affitto”

Le domeniche, agosto e Natale

L’amante di un uomo sposato abita l’inferno. Amare un uomo sposato significa abitare il nulla, abitare la mancanza di futuro, la mancanza di un progetto. Il telefono non squilla più, non si illumina di messaggi o di chat con cuori lampeggianti, contenenti dichiarazioni d’amore e di desiderio. Messaggi d’amore e di fumo che nutrono il desiderio sessuale e l’autostima di chi li scrive e di chi li riceve da lunedì a sabato, ma che spariscono la domenica e per le festività. Il computer rimane strategicamente e saggiamente spento in funzione delle vacanze da trascorrere in famiglia, della domenica – ben quattro al mese – e del Natale.
Gli amanti rappresentano l’altra metà del cielo: la passionalità e l’empatia, la condivisione profonda di testa e di cuore e l’intensità della sessualità, concimano le più recondite fantasie erotiche, ma non prepareranno le valigie insieme a chi amano davvero.

Vivere la distanza” è tra le condizioni più complesse ed emozionanti al tempo stesso (di chi ha deciso di amare un uomo sposato), ma necessita un equipaggiamento psichico complesso al fine di resistere alla distanza ed all’assenza del quotidiano.
L’ amante – colei o colui che ama – facilitato dall’assenza di quotidianità e dall’assenza di cose concrete, vive e nutre il desiderio, facilitato dalla proibizione e dell’idealizzazione dell’altro. Questi amori così intensi si muovono all’interno di un reticolo di emozioni intense, amplificate dalla distanza, dal “tendere verso”, e dalla segreta trasgressione.

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All’interno di questo gioco di seduzione però, l’amante contribuisce enormemente a mantenere in vita il matrimonio dell’altro/a, incrementando il desiderio e vivificando il talamo sopito dalla noia, dal quotidiano, e abbondantemente impolverato dal tempo che passa. La moglie o il marito marito beneficiano spesso dell’ardore riflesso della storia “altra”, che contribuisce alla non scelta, al non cambiamento, all’immobilismo relazionale. Si instaura una dolorosa e pericolosa scissione: moglie rassicurante e amante trasgressiva, moglie che accudisce, amante che infiamma anima e corpo.

Dimenticare un uomo sposato: uscire dal tunnel o arredarlo?

Liti ed efferata gelosa. Contratti, patti, rivisitazione degli accordi del cuore e un impatto cruento con la vita, quella vera. Il cuore è anarchico e non segue le indicazioni della ragione. La mente sa. Il cuore anche, ma vibra, batte, si sente vivo. Separazioni che evocano una lacerazione per la loro intensità, e successive riparazioni. Sempre più intensità, sempre più promesse di amore eterno, e sempre più sofferenza.Notti infinite, ed insonni. Appaiono i sintomi.
Mal di testa, mal di pancia, dermatiti e stress cronico: ecco, questi sono i denominatori comuni di queste “anime in affitto“.Queste donne, rapite e sedotte da uomini sposati, da amori impossibili ed irraggiungibili, abitano tunnel senza via d’uscita, senza luce, senza progetto, e senza futuro. Nessun uomo sposato lascerà mai le comode e rassicurati abitudini, le confortevoli mura domestiche, e i figli accuditi serenamente e costantemente dalla moglie ingrigita, in sovrappeso, ma tremendamente moglie.
Mogli che non gli rendono la vita poi così tanto impossibile, che forse sanno o immaginano. E che tacciono.

Uscire dal tunnel o arredarlo?

Cambia la prospettiva, non di poco. Donne poco amate, solitamente tendono a ripetere copioni atavici e riparativi grazie a questi amori che, in realtà, rievocano pregresse figure genitoriali assenti. Amare un uomo sposato significa davvero vivere in “lista d’attesa”, nell’attesa, e nutrire i matrimoni altrui. Quelli dei loro amanti.Ecco, queste donne decideranno di arredare il loro tunnel con tappeti invisibili ed avvolgenti per qualche sporadica notte d’amore e di passione. Decideranno di vivere nell’attesa e nell’illusione. Nella speranza e nella sofferenza. Arrederanno, simbolicamente, la cucina per preparare qualche manicaretto, amorevole e sporadico; giocando a fare la moglie per una notte. Arrederanno, poi, qualche stanza d’albergo con candele profumate.
La loro casa per una notte. Il cielo in una stanza, ma in realtà manca il cielo, e manca la stanza. Altre, forse più risolte e autonome sul piano psichico, decideranno di venir fuori dal tunnel. Sarà dura, la sofferenza regnerà sovrana.
Ci saranno liti, pianti infiniti, incontri, fughe e fantasie riparative, ma quando qualcosa  finalmente si frantuma dentro, la donna “altra”, diventa sé stessa, e si mette finalmente in cammino verso la vita. Quella vera. La sua.

Anima in affittoAmare un uomo sposato significa essere l’altra. La poco di buono. La rovina famiglie. La zoccola. Significa essere la seconda scelta, anzi, la non scelta. Significa le festività da sola. La sala d’attesa dell’infelicità. La solitudine. Il compromesso. Il sabato sera senza sabato. La domenica senza domenica. Il cielo in una stanza. Senza cielo e senza stanza. Significa essere la << Donna Altra >> che si crede l’unica. Significa avere l’anima in affitto. E vivere in lista d’attesa. Significa: << non sono mai abbastanza >>. Bugie, compromessi, menzogne, e maschere. Briciole di presenza, macigni di assenza. Questo, e tanto altro, significa essere l’altra.

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Come amare un uomo sposato e non morire di dolore

Le relazioni con uomini sposati non sono da augurare nemmeno al proprio peggior nemico. Spesso sono simmetriche – spostati entrambi – forse, meno dolorose, o meglio, con regole più chiare; altre volte sono invece asimmetriche: uno sposato, e l’altro no.
Queste ultime sono un vero baratro di sofferenza.Quando queste donne, ammantate da sofferenza e bisogno di quotidianità, palesano il desiderio di avere un ruolo diverso nella vita dei loro uomini, abitato da concretezze, pranzi ufficiali, spesa e casa, l’altro scappa via e l’amante quasi mai transita al ruolo di moglie o compagna. Nessun uomo, rinuncia alla clandestinità, al suo amaro piacere, ineguagliabile e non sotituibile con la quotidianità.

Tre che come noi

Vacanze senza amanti trascorse con il partner ufficiale tra chat morigerate e malumori. Amanti trascurati e mancanza di lieto fine. questo e tanti altri scenari simili abitano le vacanze estive di tanti italiani dal cuore a metà.

Marta, in costante attesa di una decisone che non arriva

È passato anche agosto. Non pensava che sarebbe arrivata all’ottavo drammatico agosto della sua vita da amante. Marta (nome di fantasia, mia paziente da due anni) si innamora di Giuseppe (nome di fantasia) otto anni addietro, ben consapevole del fatto che lui fosse un uomo sposato.
Anzi, come lui dichiara di essere: infelicemente sposato.
Marta trascorre il suo primo anno da amante fatto di brevissime vacanze o fughe d’amore inondate di emozioni.
Seguono le cause dell’adulterio – sempre diverse, al mare o in montagna più vicino alle stelle – e di chat che trasudano intensità e promesse d’amore.
Ed ecco che nella vita di Marta arriva il primo mese drammatico: dicembre. Giuseppe trascorre le vacanze in montagna con la sua famiglia. Marta rimane in casa da sola, facendo una sorta di calendario dell’avvento del suo ritorno tra le sue braccia. Giuseppe le scrive, le promette che ama solo lei, che non può vivere senza di lei, che al suo ritorno tornerà da lei. Questa volta per sempre. Passano il loro secondo anno insieme fatto d’amore, di desiderio, di notti rubate al quotidiano, gli spazzolini da denti che stanno l’uno accanto all’altro in casa di Marta, e la speranza di una vita normale che lampeggia come un lumicino.
La solitudine di Marta aumenta, il suo bisogno di diventare stabilmente compagna di vita di Giuseppe squaderna ogni argine della sua psiche traballante.
Marta pian piano inizia rinunciare agli amici, alle vacanze da sola, alla progettualità, rimane intrappolata nell’attesa e nell’immobilismo. Nel frattempo Giuseppe non decide. Nel frattempo Giuseppe mette al mondo il suo secondo figlio.
Si lasciano, si riprendono, si insultano, si abbracciano e piangono insieme. Non riescono a lasciarsi ma nemmeno a decidere.
Siamo al terzo agosto della loro relazione non relazione e non cambia assolutamente nulla.Cinque Natali e cinque mesi di agosto dopo, Marta si decide e mi consulta.
Dopo ben due anni di strazio, di lavoro indefesso sulle sue fragilità e ingranaggi del cuore, Marta adesso è una donna libera dal buco nero del suo passato. Giuseppe è rimasto con la moglie, come da copione, ma Marta ha un nuovo fidanzato, questa volta libero e anche bello.

Le storie a lieto fine

Qualche storia lieto fine, per chi fa il mio lavoro, si incontra ancora per strada.
Amanti che dopo tanto strazio e briciole di presenza e per di più intermittente creano nuove coppie felici. C’è chi ha la forza di chiudere con il passato, con la fine di una morg che diventa un vero lutto senza bara. E c’è chi ricomincia felicemente altrove.
Ex amanti che si innamorano di un uomo (finalmente) normale e libero.
Donne che grazie al percorso psicologico germogliano come un fiore a primavera

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Conclusioni

Molte amanti mi scrivono afflitte, dicendo che il loro intento era quello di salvare gli uomini che amano.
Uomini, a loro dire, infelici, incompresi, che non avevano un’appagante vita sessuale e che, come spesso dichiarano in tanti, avrebbero lasciato, da li a breve, la moglie per loro. Vivono in segretezza, in sordina, senza apparenti pretese, e ancora, si nutrono di briciole di affettività e di presenza. Questa  “brutta copia dell’amore” che, spesso, si estingue in fase post-orgasmica diventa la strada maestra per la sofferenza. Mi scrivono poi, di domenica, in sofferente attesa di una notizia, di una telefonata, di un messaggio di fumo, che ovviamente non arriva. Mi chiedono consigli, istruzioni per l’uso, strategie di sopravvivenza per il dolore del cuore e dell’anima. Le mie risposte, sono quasi sempre le stesse: suggerisco loro di volersi più bene, di aspirare a molto di più. Tento qualche timida interpretazione delle dinamiche della loro coppia “altra”, di quella ortodossa e della loro infanzia. Loro comprendono e si sintonizzano solo con quanto fa loro meno male o ė più conveniente per il loro amore.

Testimonianza

Gentile Dottoressa,
sono l’amante di un uomo sposato, lo so non è etico ne morale, ma non era nei miei progetti, ed adesso è  troppo tardi per scappare via. Sono davvero distrutta dal dolore, ed oggi è domenica. Lui, il mio lui, ha tre figli che ama, ed una moglie con cui vive da ben 23 anni. Una brava donna, tra l’altro. Viviamo in due città differenti, ma stiamo praticamente sempre insieme: al telefono, via email, via chat. Ci vediamo due volte al mese, e facciamo l’amore senza sosta, con una passione ed intesa mentale ed emozionale mai provata prima.
Sono gli unici giorni che  danno senso alla mia esistenza. Vivo per lui, per vederlo, per baciarlo, per parlargli al telefono, e così via. Io vorrei di più, ma lui non ha il coraggio.
Sono gelosa di tutto: del suo risveglio mattutino, delle sue cene in famiglia, dei suoi figli, di tutto.

Sto diventando pazza.

Vedo se è online, se scrive alla moglie, se la moglie è online nello stesso momento, ecc…
Controllo tutto, social, foto, tracce di questa famiglia che invidio, ma che so bene non essere mia.
Alterno sensi di colpa cocenti a scenate di gelosia.
Sono diventata terribile, non mi riconosco e non mi piaccio più, ma mi creda dottoressa, non riesco a essere razionale e riflessiva. Sto diventando pazza dalla gelosia e dall’assenza di certezze. Non so quando durerà ancora, il nostro legame è ormai logoro, ma sempre intenso. Penso che prima o poi andrò via da lui. Da noi. Da me.
So anche che non vivrò più, che non amerò più, che sarà dura ma che non c’è nessun’altra  via d’uscita. Potrei stare buona e zitta, vivere appieno le nostre emozioni e la nostra intesa a tutto tondo, ma il mio sistema nervoso non mi aiuta più; i sintomi di tutti i tipi mi stanno logorando giorno, dopo giorno,
Un caro saluto e grazie per l’ascolto. la leggo sempre, mi fa sentire a casa.

Lettera firmata.

Cosa succede invece quando si ama una donna sposata ma lei lascia il marito?

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273 Commenti. Nuovo commento

  • Ma come si può amare un uomo che si comporta palesemente senza lealtà
    Tradire la propria moglie e’ sicuramente un sintomo di mancanza di serietà
    Se la moglie non va più bene o si cerca di migliorare il rapporto anche con l’aiuto di un terapeuta o si lascia
    Poi si cerca un nuovo rapporto

    Rispondi
    • La moglie vuole troppi soldi per accettare il divorzio e nello stesso tempo non ama il marito. Conosco diverse mogli che sono sempre state mantenute dal marito. Ora fanno finta di non vedere che il loro marito, che odiano, ha le amanti e continuano a fare la bella vita. O cosi o rovinano finanziariamente il marito.
      E’ davvero una brava donna questa moglie?
      Quelli che divorziano piu giovani perdono la propria casa e i propri figli anche quando e’lei che e’ stata infedele.

      Rispondi
    • Purtroppo la maggior parte delle coppie rimangono insieme per motivi economici e per gli occhi degli altri. Quando ci parli scopri che tanti anni prima si scelsero sulla base dell innamoramento(sentimento fugace e illusorio) e sulla base di motivi economici. Tutti, uomini e donne( che tradiscono) se ci parli in intimità ti dicono che all epoca erano giovani, non conoscevano l altro o peggio, ti dicono che non conoscevano la vita. Spesso mi è capitato di riscontrare persino un accordo tra moglie e marito che non hanno più una vita sentimentale, sessuale e intima(che poi è ciò che veramente tiene uniti, non sono i soldi né i figli ad unire, ma il rapporto che hanno), questo accordo è : puoi avere un altro o un’altra ma non te ne devi innamorare né fare cose serie. Significa che per loro, puoi e devi andare con un amante, così stai meglio e più tranquillo/a, però solo per usarlo sessualmente e come oggetto e nulla di più. Entrambi, scontenti l uno Dell altro, si accordano sull usare altre persone, che poi soffriranno, saranno screditare, emarginate al posto loro. Loro Cmq né usciranno bene e puliti. In poche parole, per salvare il loro misero matrimonio, basato su un vuoto sentimentale, si accordano nel coinvolgere altre persone, che quasi sempre rovineranno.

      Rispondi
      • Tutto verissimo! Dalla prima all ultima parola. La moglie sapeva di me ma interveniva solo per richiamarlo all ordine se agli occhi degli altri lui stava prendendo in altra strada. Fai ciò che ti serve per vivere bene in questo matrimonio che ti va stretto MA TORNA QUI. Sono stata usata a questo scopo, ma grazie a un lungo percorso di terapia sto facendo i primi passi per smettere di vivere degli scarti della vita di un altra donna e vivere la MIA vita. Lui ovviamente non mi rende questo facile, torna, scrive, chiama. Ma non si separa. Ed io però con un po’ di amore verso me stessa, quella porta non la apro. Non voglio più essere usata, non voglio più aspettare di avere una vita. Voglio vivere, ora. Un abbraccio a tutte, e grazie per il vostro aiuto. Mi avete fatta sentire meno sola.

        Rispondi
        • Valeria Randone
          28 Gennaio 2019 08:05

          Buongiorno,
          mi fa piacere che si sia riconosciuta nel mio scritto.
          Se le fa piacere potrebbe leggere il mio ultimo scritto che tratta proprio del dopo.
          Del cammino verso la rinascita. Verso l’accompagnamento alla morte un amore che non ha la forza di sfidare il vento.
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          Un caro saluto

          Rispondi
        • Salve Beatrice…mi rivedo tanto nelle sue parole,nel suo percorso…vorrei anche io arrivare a dire con estrena determinazione e freddezza che quella porta non la apro più!io ancora aspetto,sempre,e se non da segni di vita vado in crisi profonda.razionalmente so che non voglio un uomo come lui al mio fianco,un uomo assente e menefreghista…ma poi il cuore lotta contro ed è lì che penso:”perché continua ancora a cercarmi?se non mi amasse davvero non lo farebbe,non continuerebbe a perdere tempo cercandomi!”
          Ma poi la ragione dice:”se mi avesse davvero amata avrebbe fatto follie pur di avermi e non lasciarmi andare!”
          Spero che questo tunnel termini presto e che io possa rivedere di nuovo quella luce che i miei occhi oramai hanno dimenticato!

          Rispondi
          • Valeria Randone
            4 Giugno 2019 15:26

            Cara Lettrice,
            la invito a leggere questo libro, sono certa che le piacerà.
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          • Mi ha appena lasciato, dopo il mio ultimatum, riscoprendo la sua famiglia, vuole stare con figli e moglie. Lo ha fatto x telefono e con una freddezza devastante.
            Ho finalmente visto la montagna di bugie che mi travolgeva.
            Ha tradito lui me ed il mio bambino che lo adora.

          • Valeria Randone
            31 Luglio 2019 07:39

            Buongiorno Carolina,
            le sue poche parole trasudano sofferenza e strazio, che mi addolora non poter lenire da qui.
            Le suggerisco la lettura del mio libro che potrebbe aiutarla a riparare questi squarci.
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            Un abbraccio affettuoso

          • Anche sono nella stessa situazione nn vivo più, e solo lui nella mia mente, vado in crisi se non mi cerca, soffro, ho atachi di panico… Non so cosa devo fare!!

        • Grande forza interiore e voglia di volersi bene, non è facile lo so. È capitato anche a me di innamorarmi di un uomo sposato che mi ha riempito di bugie a cui ho creduto vista la sua libertà. Era con me 7/7 giorni, davvero assurdo. Ora, pur con dolore ho deciso di volermi bene, ho chiuso con lui, dopo i suoi tanti rientri a casa sua.

          Rispondi
      • Quanta verità, anch’io ne conosco molte che con patto esplicito o implicito fanno questa scelta. La solita storia dei separati in casa etc ..in verità dei narcisi egoisti purtroppo

        Rispondi
      • Ho vissuto la stessa dinamica sulla mia pelle e non la augurerei neanche al mio peggior nemico. Purtroppo esistono coppie così, fondamentale egoiste e immature che usano altre persone per mantenere in piedi un matrimonio fallito. Anziché trovarsi un hobby per sublimare ciò che non trovano nella coppia o lasciarsi finalmente da persone civili, usano persone. Le menzogne si sprecano e inquinano anche le relazioni più profonde e belle.

        Rispondi
      • Tanti commenti dicono cose vere ma le sfaccettature sono mille e ogni caso sta a sé . In linea di principio direi che l,’amore è sempre giusto perché si basa su motivazioni importanti. Ci si innamora di una persona, non di uno stato civile. È più facile che siano anche eticamente sbagliati i primi matrimoni, quelli che si fanno da giovani, più per il bisogno di avere qualcuno che per altro. Sarebbe in linea di principio giusto dar retta al cuore, che ha le sue ragioni, e non ad una fredda responsabilità, che tutt’al più si basa su “ricordi” del passato. Ma i ricordi, normalmente, sono fallaci, un po’ di nostalgia della giovinezza e poco altro. Altrimenti ,se esiste un amore vero e forte, è come una roccia, e non ci sarebbe posto per l’interesse per un’altra persona. Tutto il resto è una cortina fumogena che nasconde la verità e provoca solo dolore. Può darsi che abbia già scritto qualcosa di simile, ma intensificare ke riflessioni non fa mai male.

        Rispondi
  • Valeria Randone
    13 Gennaio 2017 18:37

    Gentile Signora,
    Il suo discorso non fa una piega, in linea di principio, anche perché la mancanza di lealtà e di fedeltà potrebbe anche ripresentarsi con l’amante.
    Anche separarsi però, non è semplice – per svariati motivi: dall’abusato alibi dei figli, fino ad arrivare a quello del mutuo e del genitori anziani, e così via -, tradire è, infatti, una strategia malsana “anti-separazione”, ma decisamente “anti-felicità”.
    L’intervento di chi svolge il mio mestiere arriva quando è già troppo tardi, quando c’è troppo dolore ed acredine.
    Sarebbe utile invece, andare in consultazione quando la coppia inizia a perdere le prime foglie.
    Un caro saluto

    Rispondi
    • Innamorata delusa
      18 Giugno 2018 11:14

      tradire è una strategia malsana antiseparazione e anti felicita. Non l’avevo mai pensata in questo modo, complimenti dottoressa! Così sintetica e così eloquente.

      Le scrivo da donna “altra” ma forse, nel mio specifico caso, le dinamiche del poco amore infantile non c’entrano. Infatti lui non mi aveva detto di essere in procinto di sposarsi con la sua fidanzata storica, ho fatto io di tutto per scoprirlo e una volta avuta conferma gli ho fatto una scenata tale che proseguire la nostra conoscenza è stato impossibile. Sono molto gelosa e gliel’ho detto e non avrei mai accettato di essere la seconda. Nonostante questo mi ritrovo adesso, nonostante abbia interrotto ogni rapporto con lui a vivere i postumi dell’amante mollata e ci sto davvero molto male. Prima di chiudere con lui ogni rapporto ho fatto la spia con la sua fidanzata perché volevo metterla i guardia della sua falsità. lei mi ha fatto mille domande a cui io ho risposto. Ma poi dopo una litigata con lui se lo è ripreso più di prima e mi ha pure pubblicamente offesa dicendo che ero io la donnaccia cattiva che le aveva fatto del male (!?!?!). Se tutte fossero come me invece non esisterebbero i tradimenti visto che le ho detto la verità e ho rimesso lui al suo posto. Ma forse per continuare quella storia avevano bisogno entrambi di trovare un colpevole esterno. Come avrebbero potuto continuare ammettendo lui di averle mentito e desiderato un’altra e lei che lui volesse un’altra donna sia sessualmente che romanticamente mentre aveva già lei? che cosa regge queste storie? Se ami davvero forse non hai volgia di tradire..non lo so , sono affari loro!

      come le dicevo però ho attraversato mio malgrado tutte le fasi dell’amante senza esserlo stata davvero nel senso che non sapevo lui avesse un’altra relazione da anni quando ha iniziato a corteggiare me. Da principio la delusione di sapere che quel meraviglioso ragazzo che io credevo la mia anima gemella (mi ha mentito su diverse cose per fare colpo su di me) era già impegnato. Quindi l’ho visto come un problema e non più come una gioia. Poi immediatamente mi sono sentita invincibile pensando che se, nonostante l’altra, mi desiderasse così tanto la sua storia sarebbe finita a breve e ci saremmo messi insieme ma quando l’ho messo di fronte a una scelta lui ha iniziato ad indietreggiare, negarsi al telefono, rimandare le sue promesse fino a che dopo l’ennesima presa di tempo da parte sua mi sono infuriata , l’ho insultato detto che mi stava prendendo in giro e come vendetta/sfogo fatto la spia con l’altra. Ora se dapprima vedevo la fidanzata bruttina, insignificante e una poveretta ora mi sento molto insicura. questo è il problema più grande adesso per me. Perché loro due si sono coalizzati contro di me, lei ha ripreso con tutta la sua forza il posto di donna ufficiale che si permette anche di ironizzare su di me (come quella non scelta) con lui che le da corda, non la vedo più neanche tanto brutta perché in effetti lei se prima ero io quella scelta nonostante lei esistesse gia, adesso mi sembra di essere stata scartata da lui che è ritornato da lei. Non so come uscire da questa empasse. Ho il terrore, dopo anche gli insulti reciproci che ci siamo dati io e lei, di incontrarli insieme e io da sola sentirmi debole al loro cospetto. Giudicata soprattutto da lei in ogni mio aspetto. Cosa potrei fare oltre a non sentirlo più come già sto facendo per dimenticarlo e ritrovare la mia sicurezza? la ringrazio per l’eventuale risposta.

      Rispondi
      • Valeria Randone
        18 Giugno 2018 19:19

        Buonasera e grazie per la Sua testimonianza, che fa davvero accapponare la pelle.
        Un imbroglio ben architettato, senza nemmeno il brivido – a termine – di sentirsi l’amante.
        La trasgressione.
        L’altra metà del cielo.
        Insomma, il frutto proibito.
        Credo che, oltre a non sentirlo e pensarlo – ipotesi assai remota per adesso – dovrebbe farsi aiutare da un mio collega de visu, per rielaborare il suo vissuto e l’accaduto, e non rimuginare da sola.
        Nel sito, se ne avesse voglia, può trovare tanto scritto su come prendersi cura di sé.
        Un affettuoso saluto ed auguri per tutto.

        Rispondi
        • Buonasera dottoressa, le scrivo per raccontare la mia storia e per sapere cosa ne pensa. Per spronarmi, in quanto non riesco a darmi pace.

          Esattamente un anno fa conosco questo ragazzo grazie ad amici in comune. C’è stato subito quel click famoso di quando trovi quel feeling che ti fa dire di averlo sempre conosciuto.. ci ritroviamo a parlare ore quando siamo fuori e tutti se ne accorgono.. ma ecco il problema: fidanzato da 8 anni, lui ne ha 26.. quindi da giovanissimo. Accantono le idee che mi ero fatta e mi limito a parlarci quando ci si trovava in giro e basta. Una sera di dicembre peró, parlando mi chiede se lo vado a trovare a Milano (lavora lì principalmente) al che io un pó non capisco dove voglia andare a parare e quella sera c’è stato il primo avvicinamento, in cui mi tiene la mano sotto alla sua sciarpa appoggiata al tavolo. Finisce lì.

          Passano alcuni mesi, non lo vedo più in giro e arriviamo a giugno di quest’anno. Ci rivediamo e parliamo come sempre. A luglio inizia il tutto: una sera ci becchiamo al solito locale, io arrivavo dall’ennesima delusione sentimentale (in quei mesi frequentavo una persona che poi ha beatamente deciso di sparire e frequentare quella che aveva puntato da tempo) e quella sera ne parlai con lui. Dopotutto era comunque una persona con cui mi trovavo a parlare.. lui mi dice che tra tutte quelle ragazze presenti in serata nessuna valeva tanto quanto me. In quel momento ho cominciato a vederlo sotto un’altra luce, facciamo tutta sera a parlare fino al parcheggio. Rimaniamo soli e dopo un abbraccio lui mi prende e mi bacia. Era sbagliato lo so, non era una persona libera, ma non mi sono mai sentita così.

          Da quella sera inizia a scrivermi e mi ripropone di andarlo a trovare a Milano per una cena e di dormire insieme.. qui mi allarmo, perché capisco le intenzioni e declino. Lui mi dice che non aveva intenzione di fare altro ma solo una cena perché si trovava bene con me e dormire inteso che mi ospitava da lui. Mi avrebbe offerto la cena per scusarsi di questo malinteso e che con me parlerebbe ore. Non ci sono mai andata, ma da quel momento ci siamo sentiti ininterrottamente per 3 mesi; ci vedevamo 1 volta a settimana per qualche ora o in macchina o dove sapeva che nessuno lo avrebbe visto ma comunque principalmente in macchina. Un sacco di baci sentiti e complicità alle stelle, senza tuttavia andare oltre perché (sebbene una volta ci abbia provato) ho rifiutato visto che già il tutto non era lecito e io non me la sentivo. Sarebbe stato tutto troppo. Mi ha rispettata e non ci ha mai più provato.

          Facevamo orari assurdi: arrivava da me alle 22.30 dopo allenamento fino alle 5 della mattina e lui andava a lavorare alle 7.. al mio compleanno mi regala una maglia.. tutti i giorni si faceva sentire (tranne il weekend per ovvie ragioni). Insomma una frequentazione vera e propria e io ormai ho perso la testa.. in questi mesi però lui non si è risparmiato con le parole: “non mi sono mai sentito così in vita mia” “sei l’altra metà della mela”.. ho cominciato giustamente a capire cosa volesse fare, se stare con me o rimanere con lei. Lui temporeggiava, diceva che per lei non provava più le cose di un tempo, che non la vedeva mai perché studia in un’altra città e quando si vedono non c’è molta complicità, che non riesce a mollarla perché gli dispiace non avendo molte amiche.

          E un dettaglio non irrilevante: l’aveva già tradita dopo 1 anno di storia. Lui da la colpa alla sua giovane età, aveva 19 anni e dopo un anno lei non si era ancora concessa a lui perché voleva aspettare.. lui acconsente ma una volta tornati da una vacanza lui va in discoteca e rivede una che aveva già in mente prima di mettersi con lei. Finisco a letto la sera stessa e la cosa si protrae per 3 settimane,finché l’altra non sbotta vedendo che non lasciava la fidanzata e si vendica facendo arrivare la voce proprio a lei. La fidanzata lo perdona. Mi dice che dopo quella cosa non L ha più tradita prima di conoscere me. Mi dice che per me ha perso la testa.

          All’ennesima mia domanda mi dice che forse è meglio chiuderla qua (premettendo che ogni tanto se ne veniva fuori con la frase “non so se continuare con te perché non voglio farti star male”) si sentiva in dovere di andare verso la fidanzata perché lei cercava di recuperare il rapporto ormai decadente. Tutto questo mentre piangiamo abbracciati. Per giorni non ci sentiamo più (1 mese fa questo), lui ritorna dicendo che gli mancavo da morire, che mangiava a fatica e gli amici si erano accorti di questo malessere. Ho fatto l’errore di non metterlo alle strette e dire che ok che era tornato, ma ora doveva restare. Io invece da brava stupida innamorata no, continuo a reggergli il gioco.

          Ci risentiamo come prima e comunque io gli ho chiesto come fosse possibile che lui sta male, non mangia eccetera e poi non agisca per star con me. Lui mi dice che ho ragione, ma che ci sono giorni in cui mollerebbe tutto e si prenderebbe tempo per star da solo e capire cosa vuole. Perché da una parte non se la sente di lasciare quello che è sempre stato con lei (ormai per affetto e rispetto). Cerco di andare avanti e vedere dove portava la cosa.. nel frattempo continuiamo a uscire e richiedo come fosse messo dall’altra parte.. non volevo essere opprimente e forse mi pento anche, perché se non fossi stata così pesante magari si sarebbe legato a me per come sono e conoscendomi meglio piano piano senza mettere in mezzo l’altra.. ma era più forte di me.. lui mi dice che non saprebbe neanche iniziare il discorso per lasciarla, che le vuole un bene dell’anima.. solite cose.. e che lui non avrebbe mai avuto il coraggio di lasciarmi, che in caso avrei dovuto farlo io. questo il martedì 23 ottobre.

          Il venerdì esce con un suo amico (che nel frattempo sapeva tutto perché anche io gli raccontavo qualcosa e lui tifava per noi perché ci vedeva bene e aveva imparato a conoscermi e ad apprezzarmi) solo che con questo amico io ho pianto per la situazione e non voleva vedermi soffrire. Secondo me qualcosa gli ha detto perché fatalità il giorno dopo lui sparisce. Ricompare il mercoledì di halloween dicendo che erano successe cose sia nel lavoro che per altro e che me ne avrebbe parlato. Scompare di nuovo fino a lunedì 5 novembre dove si rifà vivo dicendomi che mi deve parlare, che almeno mi deve delle spiegazioni. Ci vediamo la sera dopo e mi dice che in pratica ha parlato con la ragazza, le ha detto che non provava più le stesse cose.. lei ha reagito con uno schiaffo e poi piangendo disperata chiedendo di riprovarci, che magari è solo un periodo. Lui dice che per lui non è un periodo e basta ma acconsente al riprovarci solo perché la vede disperata.

          Decide di non voler più vedermi né sentirmi perché vede che stiamo male entrambi, che lui ora come ora avrebbe bisogno di star solo e capire cosa vuole. Che iniziare una storia con me subito non se la sente perché non ha la testa per iniziarla e non vuole trattarmi male qualora decidesse di venirmi insieme. Che ha provato davvero quelle cose che ha sentito in 3 mesi e che non gli era mai successo di parlarne con la fidanzata. Che in 8 anni non aveva mai fatto pazzie come le ha fatte per me e che non aveva mai pianto per nessuna..che ora sta con lei per riprovare ma che non sa quanto durerà questa cosa e che poi vuole star da solo.. insomma ci sta insieme per pietà.. e ha detto pure che non sopportava più lo stare in macchina, che aveva bisogno di uscire a fare cose normali e che in questi mesi l’ultimo suo pensiero era quello di portarmi a letto perché con me stava sempre bene e non ci pensava..quella sera ha pianto ancora e alla mia domanda sul perché piangesse mi dice “perché penso a come sarebbe stato con te”..

          Io son distrutta, mi son presa una bella sbandata per lui e pensavo fosse reciproca.. ma mi ha lasciata andare e penso costantemente a come sarebbe potuto essere.. a darmi colpe, al non aver lottato abbastanza.. o a non essergli piaciuta abbastanza per cambiare la sua vita. Mi sento usata.. ora son 4 settimane che non lo sento, ma non riesco ad andare avanti e lasciarmi tutto indietro.. specie perché mi dico che magari ho iniziato a fargli troppe pressioni e avrei potuto lasciargli più tempo e conoscermi nella mia totalità. Le mie amiche ovviamente non approvano queste mie paturnie e anzi, insistono nel dire che questo trattamento lo avrebbe riservato anche a me se ci fossimo messi insieme.

          Rispondi
          • Valeria Randone
            7 Dicembre 2018 23:38

            Gentile Ragazza,
            nonostante la lunghezza della sua email, non è possibile dirle cose sensate senza conoscerla personalmente.
            Forse più tempo avrebbe aiutato, o forse no.
            Forse le vostre strutture di Personalità non sono compatibili, o forse no.
            Le suggerisco di consultare uno psicologo della sua zona che sia esperto in dinamiche di coppia, con il quale esplorare il suo vissuto.
            Un caro saluto

        • Buongiorno, io ho vissuto una situazione analoga.
          Ho conosciuto tramite lavoro una persona più grande di me (impegnata), sono sincera, i contatti inizialmente erano esclusivamente lavorativi e mai avrei pensato di finire in una situazione simile.
          Ero fidanzata anche io da 5 anni, ma negli ultimi anni il mio rapporto si era inclinato e alla fine lui é partito per l’estero.
          Questa persona più grande a suo modo mi é stata vicina, non succedeva nulla ma mi facevano piacere le sue attenzioni, non la faccio lunga alla fine abbiamo iniziato a frequentarci, anche se non sono mai stata completamente convinta: mi piaceva ma non andava bene per mille ragioni, é impegnato (anche se sostiene essere una storia di facciata la sua, sostiene di voler bene alla moglie ma di non amarla e che molto probabilmente anche lei lo aveva tradito tempo fa). Millanta un amore estremo con me, disposto a rimettersi in gioco ma solo se io gli avessi dato la certezza di esserci, altrimenti gli andavano bene ” gli spazi ” concessi da me…. questo é un folle e sono stata folle anche io a essermi messa in questa situazione, l’ho allontanato (ah… piccolo dettaglio: ho ricevuto anche una telefonata della moglie un giorno, dove alla fine mi ringraziava…… io sconvolta).

          Voglio bene a questo uomo e mi dispiace sia finita (spero) così, ma sono malsani questi rapporti. Lui non la lascerà mai.

          Rispondi
      • @innamorata delusa

        …mi dispiace per lui e la futura moglie, tradire a un passo dal Matrimonio, sicuramente dopo qualche anno il divorzio è garantito!
        Ci sono troppe coppie scoppiate “Abbandonate” !

        Rispondi
  • ho fatto l’amante per 2 anni ed ora sono felicemente sposata con il mio lui,..la strategia? ho mandato diversi sms anonimi dalla cabina telefonica all ex moglie del mio amante finchè lei non ci ha seguiti,scoperti,buttato fuori casa lui,e così lui mi ha sposata,un uomo non lascerà mai sua moglie, perché legato alle comodità,alle radici ,e non vuole perdere la faccaita,bisogna smuovere le acque affichè sia la moglie a lasciare il marito,altrimenti rimangono 2 alternative o lasciar perdere o adeguarsi a fare l’amante,chi si mette con un uomo sposato come me non ha scrupoli,altrimenti non lo farebbe,tanto vale essere ciniche fino iin fondo,le situazioni vanno provocate,non aspettate altrimenti vivrete di illusioni!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      17 Febbraio 2017 12:38

      Gentile Signora,
      Grazie per la sua testimonianza, sembra essere un inno alla tenacia ed alla perseverazione.
      Gli uomini però, solitamente desiderano che la loro donna rimanga amante, la moglie la hanno già!
      Quando la moglie diventa amante perde di fascinazione e di mistero.

      “Una donna che si ama, non si sposa; il peggior insulto che possiate farle è di trasformarla da amante in moglie.”
      Scriveva il bravissimo Giuseppe Prezzolini

      La scoperta del tradimento, tranne nel suo caso, rinsalda il matrimonio!
      Diventa un perverso afrodisiaco, e la moglie tradita, farà di tutto per riprendersi ciò che un tempo era suo.
      Con strategie lecite ed illecite.
      Con tenacia e determinazione.
      E, spesso, dopo le amanti, il matrimonio diventa più forte di prima.

      Un cordiale saluto

      Rispondi
    • Buonasera dottoressa,
      Ci tengo a inserire il mio momento dopo aver letto tutti i commenti. 
      O Dio che drammoni, ma un po di autostima no?
      Da donna mi infastidisco a leggere come le donne si facciano trattare.
      Anche io ho avuto questo tipo di relazione (una volta nella vita può capitare), ma ho dettato le regole, e poi ho deciso quando finirla senza umiliarmi, senza piagnucolare.
      lo amavo, ma amo anche me stessa, ciò che ha visto dopo di me (lui mi ha cercata più volte, mentre io sono sparita), sono state mie foto belle su whats app sempre sorridente con dietro panorami mozzafiato! E basta co ste lagne..datevi un tono:-))

      Rispondi
      • Valeria Randone
        23 Agosto 2017 14:24

        Gentile Signora,
        Grazie per la Sua testimonianza.
        Non tutti gli amori sono uguali, non tutte le coppie, non tutti gli amanti, e non tutte le dinamiche.
        Lei è stata più forte, ha saputo, e potuto chiudere e guardare avanti, non credo che si tratti di “lagne”, ma di legami tossici, malsani, nutriti da vane speranze e da manipolazioni della verità.
        Un caro saluto

        Rispondi
        • cara dottressa mi spieghi invece cosa succede quando lui tradisce più di una volta la moglie viene a sapere da lui (in un brutto litigio che ha pure un figlio illegittimo) infine l’ultima amante che sarei io le faccio sapere tutto. Adesso sono in terapia lui e la moglie

          Rispondi
    • Anche io sono amante di un uomo sposato con figli.
      La moglie sa tutto e gli rende le cose difficili a casa, va via per mantenere un matrimonio di facciata. E se vado via e lei percepisce che tra me e lui è finita, ristabilisce la pace in casa come se io non fossi esistita (bah nn so come si faccia!).
      Lui sa che in un momento di rabbia ho rivelato tutto alla moglie ma non gli interessa.
      Lui dice di amarmi e volere solo me ma di non riuscire a lasciare la sua casa per le figlie (non ce la farebbe a stare senza di loro).
      Posso capire questo pensiero ma non si può avere “la botte piena e la moglie ubriaca”.
      Infatti le volte che minaccio di andare via mi supplica di rimanere.
      Noi praticamente abbiamo una vita parallela. Non mi nasconde per nulla: ci vediamo tutti I giorni (anche il sabato e la domenica), mi chiama sempre anche quando è a casa o esce con la famiglia, mi messaggia sempre, mi porta tranquillamente in mezzo alla gente.
      Non riesco a capire che fare….da una parte so che dovrei andare via, dall’altra penso “e se fosse solo questione di tempo?”.
      Ma di certo non voglio vivere una vita da amante….fatta di solitudine….no!

      Rispondi
      • Sono nella tua stessa identica situazione!
        Da due anni sto con un uomo che vive da separato in casa. All’inizio la situazione non mi pesava, visto che lui era molto libero e disponibile. Trascorrevamo insieme un giorno alla settimana in cui si fermava da me a dormire, i weekend quando non aveva suo figlio e tutte le mie vacanze. Casa sua pero’ era off limits per me, ci sono stata quattro volte in due anni. Anche Natale e Pasqua li ha trascorsi con la famiglia, escludendomi e anzi arrabbiandosi e allontanandosi se io mi arrabbiavo perché mi lasciava sola durante le feste. Inoltre con il tempo ho scoperto che il legame con sua moglie era piu’ forte di quanto volesse farmi credere. Per esempio, nel gennaio scorso mi aveva detto che sarebbe andato a sciare da solo con suo figlio e ho scoperto che invece ci era andato anche con la moglie. Da allora ho iniziato a pretendere un cambiamento, che lui andasse via di casa o che se ne andasse lei o almeno che mi facesse andare a casa sua. Lui mi aveva promesso che avrebbe parlato con lei della separazione ma da gennaio ad aprile non è cambiato nulla. Io sono diventata sempre piu’ pressante e a Pasqua, dopo che mi ha annunciato che avrebbe passato le feste con la famiglia e dopo una mia arrabbiatura, mi ha piantata in asso. è semplicemente sparito per 17 giorni, per poi puntualmente tornare. Ma questa volta non l’ho accolto a braccia aperte come avevo sempre fatto, non ho voluto vederlo né parlare con lui. Si è nuovamente fatto vivo dopo due mesi, dicendomi che ha sbagliato, che vuole cambiare profondamente. Lo vedo oggi per parlare con lui. Spero di essere abbastanza forte e di non lasciarmi di nuovo invischiare nella sua situazione famigliare poco chiara e di non lasciarmi abbindolare dalle sue belle parole d’amore. Voglio esigere un cambiamento concreto. Spero di averne la forza. La tua situazione poi come si è evoluta?

        Rispondi
  • Concordo pienamente con lei Dottoressa, nella maggior parte dei casi l’uomo fedifrago implora il perdono della moglie asserendo che l’altra è stata solo una banale infatuazione quindi sminuendo l’amante ai suoi occhi.
    Chiedo scusa alle lettrici se sono sembrata un po’ facilona, non basta certo un sms per rompere un matrimonio e far si che il tuo lui ti sposi, non è nemmeno un inno alla spregiudicatezza ed a mettere zizzania nella coppia.
    Ho portato la mia testimonianza per spronare molte donne a fare un ‘analisi attenta ed obiettiva del proprio rapporto e della situazione in cui versa per prendere una posizione decisa.
    Premetto che lavoro in tribunale come cancelliere, quindi assisto a molte udienze e leggo molti fascicoli e anche di separazioni giudiziarie con relative relazioni redatte dai C T U del tribunale.
    Come ben saprà le separazioni, i divorzi ed anche nuove convivenze e matrimoni sono in crescita.
    Ho visto uomini che pur di non stare accanto alle mogli vivono nelle case famiglie dei padri separati o nei conventi e mangiano alla Caritas.
    Anche le seconde nozze e convivenze con formazione di nuovi nuclei familiari sono in crescita.
    Questo sta a dimostrare che l’uomo che non lascia la famiglia per comodità è un luogo comune da sfatare.
    Se un uomo lascia la moglie per incompatibilità caratteriale, a maggior ragione dovrebbe farlo quando non ha un’altra donna, ma quando non lo fa è perché il suo matrimonio non è poi così male, e considera solo l’amante un diversivo.
    Bisogna dire alle donne di non raccontarsi e non farsi raccontare bugie, se il vostro amante non vi chiede di essere la vostra moglie o convivente o fidanzata ufficiale alla luce del sole e perché non vi ritiene degne di questo ruolo.
    Ho visto uomini e donne separarsi anche con figli disabili e genitori con l’Alzheimer.
    Nessuna nuova relazione è un motivo ostativo per prendersi cura dei propri genitori e dei propri figli, non sono le mura domestiche che fanno la famiglia ma il legame emotivo che si crea con i propri congiunti.
    Non credete a quando vi dicono non lascio mia moglie per la casa, i soldi, i figli i miei genitori, sono deterrenti che usano gli uomini per rilegarvi solamente ad un ruolo sessuale.
    Poi dipende anche come si è conosciuto l’amante e che ruolo ha nella società:
    io lavoro in tribunale e mio marito è funzionario all’agenzia delle entrate, ma già viveva 5 giorni alla settimana da solo e vedeva la famiglia solo i fine settimana.
    Difficilmente si vedono sposare il medico e l’infermiera, il datore di lavoro e l’operaia.
    la segretaria e l’avvocato, il professionista e la spogliarellista, perché questi signori hanno un’immagine professionale da difendere ed hanno mogli alla loro altezza.
    Poi secondo la mia esperienza professionale e personale, gli uomini sono più tradizionalisti e scaltri di quanto pensiamo, accanto vogliono donne forti, materne concrete, le donne che accettano di farsi portare ai ristoranti lussuosi, farsi fare i regali, e che si accontentano di poche ore di passione, difficilmente le sceglieranno come mogli, perché la donna frivola, fragile, attaccata al sesso ed al consumismo non da garanzie.
    Per non parlare poi che quando un uomo constata che una donna accetta di vivere una relazione con un uomo sposato ti etichetta già come una preda facile, mentre una donna che pretende progetti e garanzie viene già trattata diversamente…
    Per non ancora di quando le persone attorno sanno che stai con un uomo sposato vieni etichettata come sfascia famiglie e ci si fa terra bruciata intorno.
    Morale della favola, a meno che non sia un grande amore che sfocia nel matrimonio, è sempre meglio evitare queste situazioni.
    Ma ricordatevi che se un uomo vi ama davvero, ufficializzerà la vostra unione come avviene ogni giorno, se non lo fa, scappate, non ne vale la pena.

    Un saluto e buona fortuna a tutte.
    Anna

    Rispondi
    • Valeria Randone
      28 Febbraio 2017 16:38

      Gentile Anna,
      grazie per la sua testimonianza che pubblico con piacere.
      Mi sono permessa di evidenziare i passaggi che mi sono piaciuti molto, e che ritengo utili per chi abbia voglia di partecipare a questa “spinosa e dolente” discussione.
      Un cordiale saluto.

      Rispondi
      • Purtroppo devo essere concorde sul fatto che pochi, pochissimi hanno davvero le palle per essere felici.
        Mi sono ritrovata da ambo le parti, tradita e amante di un uomo sposato poi.
        Ironia della sorte devo proprio dire.
        Tradita da un uomo con cui stavo, davvero nel momento peggiore, in gravidanza.
        Non ne ero certa ma sospettavo, ho passato I due anni successivi a chiedergli semplicemente la verità, perchè non volevo assolutamente stare con una persona che amasse, o solo avesse in mente un’altra. Questa verità le mie orecchie non l’hanno mai sentita nonostante la loro relazione sia sempre continuata e allora ho dovuto per forza trovarmela da sola. e l’ho trovata la prima volta dopo due anni che ho provato solo a seguirlo.
        Bastava me lo dicesse lui, ma la verità è dura da dire anche a chi la chiede evidentemente.
        Il giorno dopo è andato a convivere con lei, ovviamente visto che non ho mai volute nuocere al bambino ho carcato di fare di tutto per il suo bene e ci sono anche riuscita. Adesso sono perfino amica con la sua compagna, nonchè amante già ai tempi in cui ero in cinta.
        Un anno dopo il tutto, mi imbatto in una vecchia conoscenza, per questioni lavorative, e lui inizia e scrivermi, e ci raccontiamo un po’ le nostre vite….sempre di più..finchè le nostre conversazioni diventano il momento più bello della giornata. Un giorno me lo trovo sotto casa, e da lì inizia una vera e propria relazione, nonostante tutti I modi che cercassi di allontanarlo in quanto lui sposato con un figlio piccolo.
        l’ho allontanato davvero parecchie volte nonostante ne fossi inamorata perchè semplicemente non era una situazione che volevo e che mi faceva star bene.
        Lui tornava sempre, sembrava non riuscisse a vivere senza il nostro amore.
        Finchè mi dice, dopo circa 6 mesi, che vuole provare a cambiar vita, a stare con me e affrontare le difficoltà per noi.
        Dice alla moglie che non la ama più, per lei non era importante… lei dopo poco scopre qualche messaggio e gli dice di scegliere.
        Lui è stato lì, a casa con lei e il figlio.
        Ho accettato la scelta, mi sono fatta da parte.
        Lui ha continuato lo stesso a cercarmi a scrivermi per mesi e mesi….
        io cercavo di tenerlo a distanza ma gli rispondevo, lo amavo.
        Finche a San VAlentino mi arriva l’ennesimo messaggio d’amore e purtroppo non ce l’ho più fatta. Mi è uscita tutta la rabbia che nell’anno prima era stata forse speranza e sofferenza; mi si è tramutata e gli ho detto che non esiste al mondo il dire continuamente “ti amo” a qualcuno e non far mai niente per dimostralo. Gli ho detto che ho rispettato la sua scelta ma lui non ha mai rispetto me continuando a scrivermi e a non lasciarmi stare visto che io non ho mai più mandato un messaggio e mai mi sono fatta più sentire dopo la sua scelta.
        Ho minacciato di andarlo a dire alla moglie, ( non per fare un dispetto a lui, ma perchè credo che come la cercavo io allora la verità, ritengo che tutti meritino di saperla) lui mi ha pregato di non farlo, e da li è ovviamente scomparso.
        Non sono mai andata dalla moglie, evidentemente a lei va bene così, e allora non ha nessun senso.
        Alla fine a quest’età meglio incassare una sconfitta che non vedere un uomo che ti scelga spontaneamente.
        Sto male, ancora oggi.
        La sua vita è ripresa come se nulla fosse successo credo, non abitiamo nella stessa città quindi non ho occasioni di incrociarlo.
        La mia si è fermata.
        Ho creduto davvero fosse amore, lo sentivo, da entrambe la parti.
        Evidentemente o l’amore non vince su tutto, o non era amore per lui.
        Anche se devo dire che quando una persona è innamorata lo si capisce.
        O almeno così ho sempre creduto.
        Pronta ad essere smentita.

        Ci vuole coraggio ad essere felici, un coraggio che I più non hanno, questo credo.

        Elena

        Rispondi
    • Marianna Pincioni
      6 Ottobre 2017 15:36

      Sono una mamma single da 2 anni e ho lasciato il mio ex compagno.
      Quest’estate ho conosciuto un uomo sposato, fa il medico ed è sposato da 24 anni ha una moglie della stessa eta’una figlia in arrivo a una piccola di 3 anni.
      È cominciata con lo scambio dei numeri di telefono su Facebook e poi ci vedevamo in pausa pranzo a casa mia.
      Poi siamo usciti qualche volta a cena.
      Ma poi dopo il primo mese comiciavano le prime problematiche: la giornata dove lui non poteva chiamarmi e quindi le prime litigate..
      Quando ho iniziato a chiedergli più certezze lui diceva che era confuso e che doveva capire bene i sentimenti che provava per me.
      Dopo 2 mesi e mezzo la moglie ha scoperto la relazione leggendo gli sms.
      Lui ha cominciato a sparire piano piano spiegando che non era una fuga ma doveva riflettere.
      Poi la settimana scorsa ci siamo visti e lui ha detto che non poteva lasciare la moglie perché incinta, ma che non sapeva se l’avrebbe mai lasciata… quindi mi ha lasciato con tanta confusione e tristezza… era molto presente prima che venisse scoperto.
      Adesso dalla sua parola di sente dire sempre sono confuso è meglio che non ci scriviamo più a vediamo che cosa succede.

      Rispondi
      • Valeria Randone
        6 Ottobre 2017 21:23

        Cara Signora,
        lei è una donna coraggiosa, onesta, e single.
        La vita, superata la rabbia, la delusione, e la mancanza postuma, le riserverà un uomo coraggioso ed a tempo pieno, così come merita.
        Un abbraccio.

        Rispondi
    • Cara Anna,
      grazie del tuo messaggio, che rispecchia esattamente il mio pensiero.
      Mi sono trovata nella situazione di “amante” senza sicuramente andarmelo a cercare: è capitato perché non sempre si è in grado di poter scegliere chi amare, anzi, direi mai.
      Dopo un periodo di frequentazione di quasi tre anni, solo l’ultimo dei quali veramente intenso e contrassegnato dalla parola “amore” non sono più riuscita a mantenere questo ruolo. Abbiamo avuto un primo periodo di allontanamento, durante il quale io mi sono sottratta agli aspetti più fisici della nostra relazione, ma anziché allontanarci, questo periodo ci ha avvicinati ancor di più, scoprendo che l’aspetto di intimità affettiva e relazionale trascendeva quella fisica. Questo, tuttavia, ha innescato in me l’esigenza di averlo più vicino e in lui la dichiarazione che avrebbe finalmente chiarito le cose con sua moglie. Francamente, non credo che lo farà, nonostante mi senta veramente amata da lui e lo senta veramente vicino. Ma lui ha un’età piuttosto matura (io ho quasi 50 anni e lui poco più di 60) e in questa fase della vita capisco che non senta la forza di fare questo grande passo. Sicuramente, il timore di perdere la stima dei figli costituisce un potente deterrente, perché lui è veramente attaccato alla famiglia e alle occasioni di condivisione che, ad esempio, le festività offrono.
      Ed è per questo motivo che proprio oggi gli ho chiesto di smettere con la nostra frequentazione: io comprendo le sue difficoltà (sono genitore anch’io), ma non voglio che la mia felicità di individuo debba dipendere dalla scelta di quest’uomo. Ho troppo rispetto per me stessa e preferisco andare incontro ad un periodo di profonda sofferenza, piuttosto che andare avanti così.

      Rispondi
    • Scusi, Anna, ma lo dice proprio lei, che per prendersi l’uomo che voleva ha dovuto ricorrere a dei sotterfugi e aspettare che fosse l’ex moglie a sbatterlo fuori di casa?

      Rispondi
  • Valeria Randone
    13 Marzo 2017 17:45

    Gentile Elena,
    mi ha fatto venire i brividi, leggendola.
    Amare è davvero complesso, ed immagino cosa avrà provato con un bambino nel ventre e tanta confusione e sofferenza nell’anima.
    Anche il dopo non deve essere stato facile.
    Mi farebbe piacere che leggesse il mio libro: “Anima in affitto, e se la vera punzone fosse sposare l’amante?” e
    “pensavo fosse amore, ed invece era un calesse” (lo trova tra gli articoli).
    Ed il mio ultimo articolo, a breve nel sito: ” Un amore terminale, fino all’ultimo respiro. l’accanimento terapeutico in amore”, immagino che si ritroverà in tanti passaggi.
    La parola “ti amo” deve trasformarsi in coraggio, in azioni, in follie, ed in scelte.
    Parlare senza agire, equivale al non sapere sfidare il vento.
    Le auguro la felicità che merita.

    Rispondi
    • Gentile Dottoressa,
      Penso anch’io che la parola “ti amo” possa solo trasformarsi in coraggio, azioni, scelte se é vera.
      Leggerò sicuramente quello che mi ha consigliato.
      Peccato la lontananza, sarei venuta volentieri in studio da lei.
      Un bellissimo sito il suo… complimenti..
      E grazie per le belle parole

      Elena

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  • Credo di essere il primo maschietto a commentare qui. Ho letto attentamente soprattutto i commenti di anna con cui mi trovo d’accordo su molti punti. Inutile dire che non è facile catalogare in maniera semplicistica questi argomenti. Il traditore (uomo o donna) non è sempre il cattivo. C’è chi tradisce perché “farfallone” nonostante moglie o marito amorevoli e c’è chi lo fa perché il coniuge è diventato un semplice coinquilino. Quello dei figli non è sempre un alibi. A volte davvero non si vuole dare un dolore ai propri figli, soprattutto se la separazione non accade a valle di continui litigi. In questo caso potrebbe anche essere un toccasana per i figli, piccoli o grandi che siano. Io sono stato traditore e tradito. Per quella che è la mia esperienza e quella di altri uomini che conosco, più del 50% delle volte chi tradisce una volta lo fa di nuovo. perché ? Non sempre perché “farfallone”, come ho detto prima, ma perché se la prima storia si chiude e non è stata una storia di solo sesso ma un amore intenso, si rimane con un vuoto e con la consapevolezza che il proprio partner non ti dà più (o non ti ha mai dato) quello che ti ha dato l’altro, quelle emozioni e sensazioni forse anche amplificate dalla clandestinità. E se la storia parallela era una storia d’amore intensa, il rapporto col coniuge credo non si riesca più a recuperare e diventa facile ricaderci. Vorrete sapere perché nelle mie due storie clandestine non ho poi lasciato mia moglie. bene, Sono stato vicino a farlo. La prima è stata con una ragazza 20enne ed io ne avevo 26 di più. Una storia magnifica ed intensa perché lei era molto matura. Ovviamente lei, dopo un anno che andava avanti, ha chiesto di dare un senso al tutto ma io ho esitato perché la differenza di età mi faceva paura e non avrei saputo gestirla più avanti negli anni. Un anno dopo è arrivata una mia coetanea, anche lei sposata.Stavolta io ero disposto a fare il grande passo ma è stata lei a non volere perché diceva che sarebbe stata poi odiata a vita dai figli (oramai adolescenti). la storia è andata avanti per più di 3 anni molto intensamente. Poi ha cominciato ad inaridirsi pian piano.
    Volevo solo dare un punto di vista dell’altra metà del cielo. Anche questo strettamente personale e calzato su quella che è la mia privatissima esperienza.

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    • Valeria Randone
      31 Marzo 2017 13:22

      Gentile Federico,
      Grazie per il suo parere, e la sua testimonianza.
      Ha ragione su tutto, spesso non è l’altro, o l’altra, la causa della separazione o del tradimento, ma la coppia ha già iniziato a prendere le prime foglie da tempo..
      L’abbraccio rassicurante, consolatorio, e spesso ormai privo di passione, del matrimonio, è un utero caldo nel quale rifugiarsi.
      È vero che il dopo non sarà mai uguale a prima, ma se ci sono ancora – anche se sbiaditi ed impolverati – i motivi per i quali vi eravate scelti, e per i quali avete messo al mondo i figli, forse, si può ancora tentare di trasformare la crisi in risorsa.
      Perché lei non ha mai lasciato sua moglie, da qui, non so dirglielo, ma immagino che il divorzio psichico l’abbia spaventata, e non solo per o figli e gli alimenti, o per la donna giovane e matura, ma per tanto altro.
      Per risponderle compiutamente dovrei conoscere di più di lei, della sua infanzia, della sua coppia, e dei suoi sogni nel cassetto.
      Se è rimasto ancora, e nonostante tutto, con sua moglie, le suggerisco di mettere qualche elemento di piacere in quella convivenza – forse ormai forzata e scontata – che l’abitudine e le fatiche del vivere (figli inclusi), hanno ridotto a “luogo del dovere”.
      Auguri di cuore per tutto.

      Rispondi
  • Buona sera,
    concordo con il signor Federico,nonè facile catalogare perché ogni storia ha un suo perché,e non c’è distinzione fra uomini e donne,dipende da quello che si desidera e si ha ne nelcuore,conosco una signora infermiera che è stata amente di un uomo la cui signora era malata terminale!
    per farla breve quando il suo amante le ha chiesto di sposarla e di fare da madre alla sua bimba,lei è scappata e lo ha lasciato.
    Allora bisogna chiedersi non è che in fondo mi piace il ruolo di amante ed l frutto proinito perché forse a livello inconscio è così.
    Anche nel mio caso specifico mio marito trascinava un matrimonio ormai spento da anni ed ha aspettato che qualcubo gli dese una spinta per chiuderlo.
    A mio avviso penso che ciò sia sbagliato.
    Quando un matrimonio finisce senza aspettare cghe arrivi l’Alternativa,bisognerrebbe avere il coraggio di lasciarsi in modo di avere la libertà fisica e psicologia di frequentare alla luce del sole chi si vuole e rimettersi in gioco,mi ripeto anche in base alla mia esperienza lavorativa in tribunale,quando le relazioni non si ufficializzano, e perché non ci sono i presupposti ed il matrimonio dell’amante staancora in piedi,il resto sono scuse.Per trovare una soluzione bisogna analizzare con obiettivività ciò che si vuole dall’altro,la propria relazione ed il matrimonio dell’amante.e se non riuscite da soli fatevi aiutare.
    Imparate a decifrare i segnali che vi manda il vostro amante, il vostro rapporto è basato sulo sulla fisicità o condividete progetti, problemi e riflessioni?
    Il vostro amante come parla del suo coniuge con stima rispetto o evita l’argomento?
    Se il vostro amante dopo che si è visto con voi va al teatro con il coniuge,progetta una vacanza insieme a lui o lei o frequenta amici comune è probabile che sia ancora solido, quando una persona non ne può più dell’altro, vi passa meno tempo possibile non credete?
    Imparate ad intercettare i segnali e ponetevi e ponetegli le domande giuste,un altro aspetto non meno rilevante è il ruolo sociale vostro e del vostro amante,perchè non vuole che la vostra relazione venga allo scoperto ,lui o lei è il vostro capo,il coniuge dell’amico o del parente e ciò pregiudicherebbe la sua irreprensibile immagine, c’è sempre una spiegazione più o meno plausibile alla non ufficialità di una relazione,ecco perché insisto sul non raccontarsi e il non farsi raccontare bugie,la risposta sta dentro di voi.
    Un saluto a tutti.
    Anna

    Rispondi
  • Concordo con Federico,
    ogni storia è a se,ma tutta la mia stima va alle persone che si separano quando il loro matrimonio non ha più ragione d’esservi.
    Perché rimanere parcheggiati in una storia in attesa di una persona migliore che prenderà il posto del coniuge,loo trovo squallido ed arido.é .
    Trovo sia giusto avere la libertà fisica,legale e psicologica di rimettersi in gioco e frequentare nuove persone alla luce del sole avventure o storie serie che siano.é indice di forza,lealtà e coerenza,magari vivendo in un bugigattolo, ma con la propria vita in mano.
    Mi ripeto in base alla mia esperienza di cancelliere, quando non si ufficializzano le relazioni e perché non sono degne di esserlo ed il matrimonio è ancora in piedi.
    Dico alle persone che vivomno relazioni con persone sposate,analizzate voi stessi e la vostra relazione, volete veramente stare con quella persona o è solo un capriccio come nel caso di una mia amica,che quando il suo amante è rimasto vedovo,anzichè accetare di sposarlo si è spaventata e lo ha lasciato.
    Come parla il vostro amante del coniuge con disprezzo e conndivide con lui lei passioni viaggi amici e divertimento,su cosa è basata la vostra relazione sulla fisicità o anche su presupposti stabili come affetto e complicità,ponetevi le domande giuste,intercettate i segnali che il vostro amante vi da ed oterrete le risposte giuste,se non c’è la fate da soli fatevi aiutare.
    Ripeto non raccontatevi bugie,se il vostro amante ha ancora un matrimonio che sta in piedi e non vi ama,non farà mai nesun progetto con voi.
    Nessuna persona starebbe con un coniuge con cui non va d’accordo e non vive l’intimità,anzi è spesso motivo di addebito nelle separazioni,da ex amante e da operatrice del diritto parlo con cognizione di causa,un saluto a tutti.
    Anna

    Rispondi
    • Valeria Randone
      3 Aprile 2017 19:05

      Buona sera Anna,
      grazie per le sue riflessioni su un tema a me molto caro.
      Argomento che, tra l’altro, si presta a tantissime riflessioni su più livelli.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Signori,
    eccomi sono qui…l’amante in piena crisi per la quasi certa fine del rapporto.
    Ci siamo conosciuti 1 anno e mezzo fa, I primi mesi sono stati divini, paradisiaci, lui mi dava tutto quello che l’attuale mio compagno non mi dava più, sia in parole che nei gesti, poi io ho palesato chiaramente la mia intenzione di non volere questo tipo di rapporto per sempre e così comincia la prima crisi, da quell momento nulla è più come prima con la leggerezza e la felicità che il nostro stare assieme portava.
    Nel frattempo io che sono molto autocritica decido di chiudere la mia relazione dopo anni, ma lui nulla e ora a distanza di un anno e mezzo dove lui è diventato ai miei occhi il tappetino della signora con cui vive, continua a non accennare minimamente che il suo rapporto non è perfetto come mi ha sempre volute far credere e che la causa del suo malessere è il mio bisogno di vederlo, perchè lo soffoca…..
    e sono sommersa dai dubbi:
    1) ma mi ha mai amata
    2) come fa a non rendersi conto che è un uomo tappetino
    3) perchè scarica a me le sue tensioni e non a lei
    4) è vero che non prova amore per me come io per lui e che questo non lo fa decider a lasciare lei?
    5) ma è definibile amore quello che si prova per una donna che tradisci e continueresti a tradire x sempre se io nn chiedessi di più?
    6) vuole portarmi a dire io basta?

    cosa fare… non lo so… la ragione mi porta a mandarlo a quell paese…. ma vorrei continuare a sperare…. sono folle, forse si o semplicemente accecata dall’amore.

    un caro saluto

    Rispondi
    • Valeria Randone
      4 Aprile 2017 14:40

      Gentile signora,
      ogni triangolo amoroso ha le sue regole, e non regole.
      la sua rotta, e la sua deriva.
      Da qua non posso sapere perché il suo amante rimane dentro l’abbraccio rassicurante del suo matrimonio, ma lei, a prescindere dalle sue motivazioni, dovrebbe prendersi cura di se.
      Se non riesce da sola, si faccia aiutare. Guarire è possibile.

      Rispondi
      • Può succedere di inciampare in questo tipo di rapporto.
        A me è accaduto in una fase della mia vita difficile.
        Il mio Lui, fu subito carino disponibile, tenero, pieno di attenzioni, talmente tanto che quel “particolare” passava in secondo piano.
        Ero serena e mi bastavano quelle belle ore, senza drammi successovi, però mi sono data una scadenza pur essendo invaghita.
        Non ho mai chiesto, in questo caso non si chiede.
        In amore è umiliante, non ho mai parlato male di sua moglie, ero io a essere in torto marcio
        Ho stretto i denti per qualche settimana, mentre lui mi contattava via whats app, ma senza drammoni né da parte sua, né da parte mia.
        Se vuoi bene a qualcuno non godi a complicargli la vita.
        Ci vogliamo bene anche se non ci sentiamo, magari una foto sul profilo subliminale la so riconoscere.
        Sono felice per ciò che ho avuto e lo amerò sempre dentro di me, ma da lontano.
        Io ho una vita, un lavoro, amici e affetti e sto bene.
        Ho una buona autostima, e lui mi ha voluto e mi vuole bene per questo.
        Amore non è possesso..è assaporare l’attimo ..dedicato a chi capisce quando il gioco finisce e non si butta giù (Loredana Berte).

        Rispondi
  • Buonasera a tutti,
    complimenti Dottoressa per il suo sito e per la sua sensibilità, decisamente speciale.
    Sto vivendo un momento molto difficile anche io.
    Ho compiuto 39 anni da poco e sono sposata da pochi anni con un uomo dolcissimo, sensibile, artistico…
    Prima di conoscere me lui ha avuto solo rapporti occasionali, emozioni forti, cosa che voleva vivere anche con me, ma poi si è innamorato e non è riuscito a lasciarmi sebbene ci abbia provato dopo un mese. Premetto che io venivo fuori da una relazione sessuale molto intensa, che per me il sesso è stato sempre molto importante, ma in quel periodo della mia vita volevo non far pendere la bilancia molto da quel lato visto che non avevo costruito nulla con la storia precedente, era come se fossi assuefatta dal sesso, ma anche un po’ spaventata da tanta passione. Così ho conosciuto mio marito e me ne sono innamorata, a dire il vero è stato un vero colpo di fulmine quando l’ho visto entrare nel locale dov’ero con un’amica. Sia fisico che emotivo parlandoci.
    Il sesso non è mai stato il nostro punto forte, tanto meno dopo anni di convivenza in cui lui fa l’amore con me una volta a settimana, con dolcezza, pressochè sempre sul letto, in maniera abbastanza pudica.
    Nonostante io sia più spregiudicata, abbia provato a provocarlo, lui dice che certe cose con me non vuole provarle perchè le faceva con le donne che “usava”. Diciamo che il nostro legame è speciale perchè io con lui mi sento libera di essere me stessa, parlo di tutto, è un uomo molto intelligente e la nostra convivenza è fatta di momenti piacevoli a cui non credo potrei rinunciare. Ho sopportato questa situazione sessuale per due anni, lamentandomi spesso, passando notti a piangere e ad urlargli contro, sentendomi anche dire: “se non ti do’ abbastanza cercatelo fuori” (probabilmente in un momento di rabbia, ma quasi come se se ne rendesse conto e lo potesse persino accettare purchè fosse solo sesso), finchè non ho conosciuto il mio amante.
    Ho sempre pensato che essere moglie significasse anche essere amante, amica, puttana, figlia e madre di mio marito. Mi sono ritrovata invece a fare la moglie, l’amica e basta. Ho così iniziato una relazione clandestina con un uomo sposato, con tre figli, rispettabilissimo, soprattutto fedelissimo sempre, che vive in un paese di campagna (piccolo dove si conoscono tutti) e ha un’azienda. Vivono in una grande casa con tutta la famiglia di lui.
    Si lamentava con me che la moglie lo rifiutasse spesso e che fosse molto pudica, nella fattispecie lui avrebbe voluto toccarla in ogni momento del giorno, fare l’amore con lei nei boschi, farlo su una veranda in montagna nella luce dell’oscurità, mentre lei lo annoverava come “stupido” per questo.
    Io ero allibita, avrei sognato un uomo così (mio marito se giro per casa nuda è terrorizzato che qualcuno mi veda da fuori, invece di saltarmi addosso).
    Il mio amante ha conosciuto la moglie quando era ragazzino e l’ha sposata. Non ha avuto altre donne.
    Ci siamo innamorati probabilmente anche per questa mancanza reciproca, perchè ci piaceva parlare, vivevamo le cose allo stesso modo tanto che spesso scherzavamo sul fatto che eravamo gemelli… ma soprattutto fare l’amore con lui è bellissimo, non è stato mai così bello… una passione prorompente. Arrivavamo al piacere sempre insieme.
    E poi messaggi continui, chiamate, ma nessuna promessa… e forse nessuna pretesa. E’ come se lui fosse tutto ciò che non è mio marito.
    L’opposto completo.
    Mi ha fatto capire, con estrema sincerità, che lui la sua situazione non può cambiarla, che siamo costretti a vivere in un purgatorio restando magari amici e che mi scriverà una lettera che potrò leggere tra tantissimi anni dove mi spiegherà alcune cose che è meglio non sappia ora. In realtà una volta mi ha confessato che aveva paura che io gli chiedessi un figlio (perchè mio marito in quel periodo non era molto propenso), ma non perchè io glielo chiedessi, bensì perchè lui lo avrebbe fatto.
    Io non gli ho mai chiesto di lasciare la moglie, perchè, e sembrerò blasfema, credo di amare entrambi, per motivi diversi.
    Non lo so se è emotivamente possibile Dottoressa, ma certi giorni mi sembra così.
    Di non poter rinunciare a nessuno dei due.
    Ma non solo perchè mio marito è una confortante abitudine. Mi sento egoista. Dal mio amante avrei preteso solo qualche momento di coccola in più anzichè questi sguardi intensi, km di messaggi e poi fuga dopo essere stati insieme. Perchè io ho voluto chiudere il tutto per questo motivo qualche tempo fa: lui faceva l’amore e poi scappava e non voleva spiegarmi il perchè. Io credo che avesse paura che ci legassimo troppo.
    C’è stata una cosa che mi ha fatto arrabbiare molto in questi giorni: dopo che abbiamo fatto l’amore qualche giorno fa in maniera meravigliosa (dopo che avevo chiuso abbiamo avuto una ricaduta), mi ha detto: “approfitta delle vacanze di tuo marito per farti fare dei bei massaggi, magari dai si risveglia”… non ci ho visto più, ho sofferto tantissimo e non ho più risposto ai suoi messaggi nè gli ho più dato il buongiorno come sempre. Sono una povera illusa vero? Ma soprattutto che cosa voglio? Forse una storia d’amore nella storia, ma certamente vedere che addirittura mi incoraggiasse a fare sesso con mio marito mi ha ferita profondamente. Forse era solo sesso.
    Forse anche per me?
    Chi lo sa?
    Ora con calma cerco di recuperare il mio matrimonio, se è realmente recuperabile e se è realmente amore… ma l’amore che cos’è? Spero di resistere al mio amante, che molto probabilmente si ripresenterà. Grazie a tutti per avermi ascoltata. Mi ha colpita molto la frase di Giuseppe Prezzolini Dottoressa.
    Mi sa che è vero.
    Forse volevo tutto dalla vita. In posti diversi.
    Ma non è possibile. Saluti a tutti.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      19 Aprile 2017 20:22

      Gentile Signora,
      grazie per i complimenti, fanno sempre piacere.
      E grazie per la fiducia, la sua testimonianza è lunga e dettagliata.
      Per dirle qualcosa di sensato, dovrei conoscere a fondo lei, il suo amante e suo marito – ed anche la relazione che il suo amante ha con la moglie, ma non quello che racconta a lei, ma la verità di entrambi -, ma provo a dirle quello che mi è venuto in mente leggendoLa.
      Tutti e quattro siete mossi dallo stesso denominatore comune:
      “la scissione tra amore e sessualità”.
      Il buon vecchio Freud scriveva che ci sono molto uomini – ed io le dico anche donne – che sposano donne che non desiderano, e desiderano donne che non amano.
      Dalla scissione si può guarire, ma dovrebbe prima capire con chi desidera avviare il processo di guarigione, e sapere anche se l’altro, chiunque esso sia, ha voglia di essere guarito.
      Un caro augurio

      Rispondi
  • Gentile dottoressa, eccomi qui… l’amante 27enne di un ragazzo di 31 anni fidanzato con la ragazza conosciuta in primo liceo…
    E io invece conosciuta sul suo luogo di lavoro da un anno, io che gli ho fatto riscoprire cosa significhi essere amati, coccolati, cosa significhi fare l’amore… e lui invece mi ha detto chiaramente che “non può lasciarla, perché con lei sta insieme da una vita, anche se litighiamo sempre, anche se oramai non la sopporto più”
    E allora eccomi qui, la ragazza che tutti definiscono “carina, intelligente, con una solida carriera lavorativa alle spalle”, che questa domenica sta soffrendo perché preferirebbe essere LEI, la prescelta, una ragazzina che non è carina come me, non ha un brillante futuro professionale come me, ma che intanto si prende tutto il buono di lui.
    Io stupida, che non riesce a vedere altri uomini come una possibilità per essere felice, ma che oramai si è rintanata nel patologico dolore di volere qualcuno di inaccessibile.
    Non faccio altro che sognarlo, anche stanotte l’ho sognato, e sa cosa? Che lui mi ribadiva che non avrebbe mai lasciato la sua fidanzatina!
    Sono ben consapevole che tutta la colpa di ciò non può essere che mia, perché mi sono abituata a questo “squisito” e straziante dolore da colmare circondandomi di uomini sbagliati, ma la domanda che mi distrugge davvero l’anima
    “Riuscirò mai ad essere felice e a trovare qualcuno che non mi faccia sentire solo come un corpo da usare, ma mi amerà per quello che sono IO?”
    Ps. Scusate le parole vomitate a caso… ma ho scritto questo post con le lacrime agli occhi ed il vuoto nel cuore

    Rispondi
    • Valeria Randone
      7 Maggio 2017 18:30

      Cara Ragazza,
      Certo che ci riuscirà!
      Dipende solo da lei, da quando smetterà di piangere, e da quando avrà la forza di mettersi in cammino verso se stessa, iniziando davvero a prendersi cura di se.
      Come avrà letto in questo articolo, ed in altri miei su questo tema a me tanto caro, lei sta remando a favore di questa coppia di sbiaditi fidanzati che, per andare avanti, hanno bisogno di lei.
      Delle sue cure.
      Del suo amore.
      Del suo desiderio straripante.
      Dei suoi pianti.
      Della sua presenza, ed assenza.
      Dei sensi di colpa che gli evoca, e dei meccanismi riparativi che obbliga a mettere in atto.
      Quando capirà davvero il suo valore, potrà ripartire.
      Legga il mio libro, l’aiuterà a riflettere (“Anima in affitto, e se la vera punizione fosse sposare l’amante?”)
      Con l’augurio di non essere più in affitto, part time, in lista d’attesa.
      Coraggio, ripartire è possibile.
      P.S: Non so da dove mi scrive, avrei piacere di invitarla a Milano il 18 maggio per la presentazione del mio ultimo libro, tratto proprio da questo articolo.

      Rispondi
  • Sono l’amante di un uomo sposato con 2 figli adolescenti. Sono la sua amante da più di 5 anni.
    Lui un avvocato di 58 anni, brillante, colto, intelligente, sensibile, dolce, semplice ma allo stesso tempo gentleman.
    Io, una segretaria di 43 anni, libera, senza figli, senza ex mariti, direi ancora una bella donna che si cura molto, con la vitalità di una ragazzina e una gran sognatrice.
    Viviamo a 280 km di distanza. Ogni settimana lui viene da me, anzi scappa dalla sua vita apparentemente perfetta per tuffarsi tra le mie braccia.
    Mi sono sempre accontentata di vederlo una volta alla settimana…lui sempre così impegnato tra viaggi di lavoro, figli, weekend sempre in giro con la famiglia inseguendo le svariate attività dei figli.
    D’inverno i weekend nella sua casa a Courmayeur, dalla primavera all’autunno i weekend in barca. Poi le vacanze di Natale, Pasqua e Agosto in viaggio in posti meravigliosi. Sempre e solo con la sua famiglia: moglie e i suoi 2 figli.
    E io? E io niente. Io sono a casa mia, aspetto il mio turno che capita solo un giorno in settimana, molto più semplice fare passare la sua fuitina per un viaggio di lavoro.
    Passo le feste con i miei genitori, non viaggio più perché tutti gli amici sono in coppia, molti con i figli, esco a cena o a prendere un aperitivo con amiche divorziate o zitelle…e naturalmente aspetto lui.
    Non faccio progetti perché voglio essere libera ogni volta che lui deciderà di venire da me e regalarmi quella notte meravigliosa dove mi terrà stretta a lui, dove mi sussurrerà tutto il suo profondo amore per me. Quella notte così dolce dove faremo l’amore più volte e poi esausti ci addormenteremo abbracciati.
    Ogni volta è così con lui…anzi era così con lui finché io non ho iniziato a voler essere scelta.
    Ho avuto tanta pazienza, ho aspettato per lasciargli il tempo di arrivare a separarsi da sua moglie in maniera soft, senza traumatizzare lei e i suoi 2 ragazzi (ormai 16 e 17 anni). Ma ho aspettato invano 5 anni.
    Lui continua a vivere la sua vita normalmente, dorme nello stesso letto di sua moglie, progettano vacanze insieme, uscite con amici di famiglia.
    Insomma è tutto come 5 anni fa. I suoi figli non sanno nemmeno che c’è qualcosa che non va tra lui e la moglie.
    Gli ho giurato che se entro giugno di quest’anno non si separava e non avesse progettato le vacanze separate lo avrei lasciato. Ma nulla. Lui è ancora sotto lo stesso tetto di sua moglie mentre continua a ripetermi che lui vuole solo me!
    Io non posso fare nulla. Posso solo aspettare. Ma aspettare cosa? Lui non avrà mai le palle per affrontare l’argomento separazione con sua moglie e i suoi figli.
    A 43 anni mi ritrovo sola, senza figli, senza un uomo che mi ami, che mi stia vicino nella quotidianità. Ho rinunciato a tutto ciò che ho sempre sognato per aspettare lui: una famiglia, un matrimonio, un figlio e una vita normale.
    3 anni fa sono rimasta incinta, non gli ho detto nulla, ho abortito perché non volevo inguaiare lui. Eppure un figlio lo avrei voluto davvero. Un figlio l’unica cosa che ho sempre desiderato per dare un senso alla mia vita. Ma per lui ho rinunciato anche all’ultima possibilità di essere almeno madre.
    Gli anni passano, io invecchio, perdo occasioni di incontrare un uomo che mi ami davvero e che voglia condividere la sua vita con me. Mi sento sempre più sola, inutile. Non ho più sogni realizzabili. Il tempo perso ad aspettare lui ha frantumato ogni mio sogno.
    Lui continua a scrivermi sms, scrive che gli manco, che mi ama e che lui vuole me al suo fianco. Ma io ho smesso di credergli anche se lo amo immensamente.
    Gli ho scritto questo:
    “Ti ho dato più di un ultimatum. Ma ogni volta ho fatto slittare tale scadenza solo per darti più tempo per sistemare le cose.
    Ma ogni volta tu non hai fatto nulla.
    Dopo più di 5 anni che ti amo e che tu dici di amarmi avresti dovuto essere già separato, vivere sotto un tetto diverso da quello di D., dividervi i weekend da passare con i vostri figli e forse stare con me un po’ più di qualche ora a settimana quando va bene.
    Hai rovinato tutto. Hai rovinato l’amore che provavo per te. Hai rovinato tutti i miei sogni.
    Mi hai fatto passare sere intere a piangere perché non volevi starmi accanto.
    Mi sento così inutile per te.
    È giusto che smetta di aspettarti perché io non ho tempo per aspettare te. Ho già aspettato abbastanza.
    Se per te non è abbastanza significa che hai bisogno ancora di più tempo per parlare chiaramente con tua moglie e io quel tempo (che è anche mio) non te lo concedo più.
    Fai quello che vuoi.
    Stai con D., condividi la tua vita con lei, la casa, il letto.
    Ora sono cose tue che non mi riguardano più.
    Io voglio un uomo che mi ami profondamente e che non possa pensare di stare senza di me.
    Tu non sei quell’uomo anche se l’ho sperato tanto.
    Mi spiace davvero tanto B., sei un uomo talmente meraviglioso che probabilmente non merito nemmeno.
    Eppure tu lo sapevi che soffrivo, che non avrei potuto sopportare questa situazione per l’eternità e che prima o poi mi sarei stufata di aspettarti.
    Ho sempre cercato di capirti, di immedesimarmi nella tua situazione, dei tuoi figli e persino di tua moglie. Ho sopportato inutilmente anni di solitudine e lacrime per darti la possibilità di non ferire la tua famiglia…ma nel frattempo ho spappolato il mio fegato e il mio cuore.
    Hai permesso questo perché non mi ami abbastanza da lasciare tua moglie per stare con me.
    Non te ne faccio una colpa. L’amore è proprio questo: cercare di non ferire chi si ama. Ed infatti tu mi hai ferito gravemente. Hai deciso di fare soffrire me per tutelare il tuo nucleo familiare.
    Il tuo è vero amore …per la tua famiglia non di certo per me.”
    Ecco cosa si prova ad essere innamorata di un uomo sposato. Si sta male. Manca tutto. La vita non ha più senso. Ti senti inadeguata.
    Puoi essere bella, intelligente, brillante…ma resti sempre un’amante insignificante perché l’uomo che ami preferirà sempre ferire te piuttosto che la sua famiglia.
    Se mi amasse veramente sarebbe separato da diversi anni…e invece gli anni passano, i miei genitori mi vorrebbero vedere sposata e sperano ancora in un nipotino e io continuo a sorridere dicendo loro che io sto bene così.
    Già le amanti mentono. Mentono fingendosi felici solo per far star tranquilli chi ci ama davvero: sorridiamo per i nostri genitori e per gli amici che ci vogliono bene. Sorridiamo perché nessuno possa pensare male del nostro lui che nontro non è.
    Solo il nostro cuore vorrebbe scoppiare dal dolore. Solo la nostra solitudine vorrebbe scappare il più lontano possibile e non tornare mai più. Solo le nostre lacrime conoscono la falsità del nostri sorrisi.
    Un’amante innamorata è una donna che non sarà mai felice.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      12 Giugno 2017 20:42

      Gentile Signora,
      grazie per la sua testimonianza, intrisa di amarezza, dolore e speranza.
      Le auguro di cuore di trasformare questa speranza in un esame di realtà, e di sperare in un amore full time.
      Vero, senza maschere e senza mezze verità.

      Rispondi
      • Ho tanto bisogno di sfogarmi e nessuno con cui farlo. Eccomi qui.
        Da 3 anni e mezzo in un rapporto un poco stanco. Prima di fidanzarmi ritrovo dopo 20 anni il mio primo amore disperato, quello dei 18 anni, con una forte intesa mentale e fisica mai del tutto appagata (non abbiamo mai fatto l’amore per mia volontà). Nel corso di questi 20 anni di separazione ci eravamo ritrovati e di nuovo lasciati andare per incomprensioni. Lui è fidanzato da una vita. La nostra è un’amicizia con qualcosa di più, ma cerchiamo di mantenerla in basso profilo fino a maggio scorso, in cui ci dichiariamo amore. È un crescendo quotidiano, ma al tempo stesso uno stillicidio: sono sempre io ad andare da lui (lui dichiara di essere monitorato dalla fidanzata via cellulare, non so come sia possibile) e noi esistiamo solo tra le 4 mura di casa sua. Non gli faccio mai pressioni su nulla; nell’ultimo mese, però, sono più insofferente perché, a causa di miei impegni personali importanti, ci vediamo di meno. In breve: battibecchiamo nuovamente sul fatto che se non mi muovo io non ci vediamo ed io decido di non inviare la consueta buonanotte. Di ripicca lui non mi cerca più (se non visualizzare i miei stati whatsapp: è orgogliosissimo).
        Se Lei sapesse quanto ho fatto per lui in questi anni… financo sono andata da lui quando aveva il Covid a portargli delle provviste e del cibo da me cucinato. Mi sento niente, oltre a sentirmi fortemente in colpa per i miei errori. Non so dove sbattere la testa. Sono sola.

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    • Ciao Nicoletta,
      sono stata l’amante di uno stronzo (lo chiamo con il suo nome) che mi ha portato dentro così bene a questo incubo fatto di divieti che non sono riuscita a mandarlo a quel paese e rifarmi una vita con una famiglia tutta mia, il mio più grande desiderio da quando sono nata.
      I ragazzi o uomini liberi mi hanno tutti ferito e sono scappati quando il gioco si è fatto duro.
      Mi bastava un amico che mi rispettasse e mi restasse vicino, ma lui no ha voluto anche altro.
      Ora si è stufato per la terza volta.
      Cara Nicoletta,
      ti capisco benissimo e sono con te nella tua sofferenza e nella tua forza per andare avanti giorno dopo giorno da sola, ma ho una domanda per te, Nicoletta:
      “come hai fatto a trovare pace con la fine della possibilità di avere una famiglia tua?”
      Quello che mi dispiace nel rapporto avuto è di non aver pensato a me, egoisticamente, esattamente come ha fatto lui.

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      • Cara Patrizia,
        Scusa il ritardo nella risposta.
        Ancora ora sogno un miracolo.
        Sogno un figlio…
        ormai ho 44 anni…sono sempre l’amante…la sua amante da ormai 6 anni.
        Ogni mese maledico il giorno in cui arrivano le mestruazioni.
        Ora lo terrei suo figlio. Non gli direi nulla, ma sparirei per sempre dalla sua vita.
        Ora lo so che non si può aspettare i comodi suoi per avere un figlio.
        Sono in grado di crescere e mantenere un figlio. E lui lo sa bene.
        Il mio amante mi da tutto…ma giusto il tutto che può regalarti un amante.
        Mi scordo la famiglia…a meno che non riesca ad innamorarmi di un altro uomo.
        Ma come si può innamorarsi se si ama già?
        Non è facile mettere da parte i grandi sogni…ma l’amore per un uomo di un’altra ti obbliga a farlo.
        Ho ancora l’ecografia del mio “fagiolino”.
        È lì nel cassetto nella sua cartellina rosa…c’e la data…ed ogni volta che la guardo mi sento morire e piango come una disperata.
        Non so perché tenga ancora quel sogno spezzato. Non lo so.
        Finche non vado in menopausa io ci spero ancora.
        Per me la famiglia è con lui…
        Mi sento sola. Così sola nonostante cerchi di sorridere sempre.

        Buona serata
        Nicoletta

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        • Nicoletta posso chiederti cosa è successo poi?
          Sento il tuo dolore come il mio

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          • Cara Chiara,
            La sofferenza continua. Ora siamo nel 2023 e le cose sono sempre uguali.
            Io l’amante e lui il marito di sua moglie
            Proprio settimana scorsa sono riuscita ad estrapolare notizie delle ferie. Si, anche quest’anno vanno tutto il mese di agosto a Forte dei Marmi.
            E pensa che era lui lo scocciato a parlarmene.
            Lui si incupisce quando chiedo cosa fa, cosa farà con sua moglie.
            Io gli ho detto chiaramente che se c’è una persona che dovrebbe essere infastidita quella sono io, non di certo lui!
            Dal periodo del Covid, dal punto di vista economico, le cose non vanno molto bene a lui.
            Quindi ho cercato di dirgli sempre no alle proposte di vacanze tra amanti. E anche quest’anno ho rinunciato a qualsiasi cosa.
            Ma scoprire che lui fa sempre tutto uguale con sua moglie mi ha fatto infuriare
            Ma come? Piangi miseria davanti a me e poi fai la tua solita vita da borghese con la tua famiglia?
            Accidenti cara Chiara, meglio che mi decida a dare un taglio secco almeno ora che sono trascorsi più di 11 anni di sofferenza.
            Tanto per farti notare il mio grado di stupidità, sappi che intenerita gli ho fatto un bonifico di 10.000€ perché mi faceva tenerezza vederlo in difficoltà
            Ogni estate la stessa rabbia, ogni Natale lo stesso dolore. Ogni Pasqua la stessa solitudine.
            L’anno scorso avevo scritto su Messenger di Facebook a sua moglie spiattellando ogni cosa con allegato anche una bella foto di suo marito con me.
            Dopo qualche ora ho eliminato il messaggio poiché non lo aveva ancora visualizzato. Ho pensato che era destino che non lo leggesse e forse era una cosa davvero brutta quella che avevo fatto.
            Ora come sto? Malissimo.
            Vorrei mandare al diavolo il marito dell’altra, ma io evidentemente mi voglio poco bene

  • Sono una ragazza di 21 anni. 7 mesi fa ho iniziato una relazione con un uomo sposato, di 38 anni, con due figli.
    È nato all’improvviso, ci siamo baciati e da quel giorno non riuscivamo a fare a meno l’una dell’altro. Farete fatica a credermi, ma è così.
    Ci siamo voluti un bene immenso, eravamo affezzionati tanto, la nostra relazione era piena di passionalità ma anche di dolcezza.
    La moglie ci ha scoperti, e da qualche mese non ci siamo più visti nè sentiti. Mi manca tremendamente, sono persa di lui.
    Chissà se mi pensa ogni tanto, se non mi ha dimenticata.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      22 Giugno 2017 09:39

      Cara Ragazza,
      mi dispiace davvero tanto per lei.
      Se ha letto tutto il materiale che trova nel sito su questo spinoso argomento, avrà visto che anche lei ha rappresentato il parco giochi della sessualità e della vita di quest’uomo che, una volta scoperto, ha scelto l’abbraccio rassicurante del matrimonio.

      Rispondi
  • Buongiorno.
    Eccomi, 38 anni, sposata e con l’amante da 4 anni, anzi da 4 anni meno 6 giorni. Lui sposato, è stato beccato dalla moglie, per la seconda volta, lunedì.
    Ci siamo conosciuti, presi, travolti.
    Complice la passione lavorativa, complice l’intesa pazzesca, complice la sensibilità in poco siamo usciti. Una cosa indescrivibile: un primo bacio, un’uscita, due, tre, 100. La fortuna di vedersi ogni mattina ed ogni sera, di poter bere un caffè insieme ogni giorno. Ore ed ore ogni giorno al telefono. Altro oltre il sesso, molto altro…
    La moglie lo trova la prima volta dopo poco, gli intima di non sentirci più, di non vedermi più, di ricominciare con lei (che voglio dire ricominciare sarebbe una cosa da decidere insieme ma…). Ricordo ancora con dolore quei giorni, lui che mi racconta tutto, anche il “sacrificio” di fare l’amore con lei… Un senso di vomito mi ha traversata quando me lo disse, come se fossi stata io quella tradita.
    Non ci siamo sentiti per poco più di 3 settimane, poi per motivi lavorativi ci siamo rivisti. Io avevo pensato a lungo e mi sono limitata a dirgli “se vuoi io lascio tutto e costruiamo una vita insieme”… La risposta fu ovviamente un no! I figli, i parenti, la vergogna ecc ecc. Ricominciò tutto.
    Ed è durato altri 3 anni fino a lunedì e di nuovo lei l’ha scoperto.
    Stavolta pare che lei sia decisa ad andarsene di casa, e dico pare perché come ci sono uomini che non se ne vanno ci sono donne che restano ad ogni costo. Dentro di me credo che questo sia ancora l’ennesimo e più forte tentativo di lei di tenerlo legato li, tentativo che ovviamente gli riuscirà benissimo.La richiesta di lui è di stargli il più lontana possibile per evitare che anche io venga travolta da questa cosa, ma lo sento ogni giorno lo stesso, ovvio si parla di lui, di come sta, di come va, sono comunicazioni tecniche mi viene da dire.
    E io sono qui, in un silenzio a cui sono abituata ma che mi fa male perché ogni mio secondo è proteso a pensare come sta, cosa sente, che succede. Perché lo conosco e ne conosco le fragilità, perché non mi viene il dubbio che possa aver finto di amarmi, perché so che ne suoi pensieri notturni ci sono e ci sarò a lungo.
    E lo amo a tal punto che desidero quasi che se per stare bene deve riuscire a risolvere questa cosa senza divorziare, così sia! Che resti li ma soffra il meno possibile.
    Io? Io non posso prendere un uomo che non fa una scelta, almeno una… Lui in una telefonate l’ha detto bene “Non ho avuto il coraggio di dire che non la amavo più per non disfare tutto e adesso la situazione è peggiorata”… Poteva scegliere, anche non di andarsene anche solo di parlare chiaro con lei, mi sarei accontentata anche di un lasciarli insieme ma che lei sapesse… Potrei di nuovo mettere in discussione tutto, ma che sicurezza avrò sul mio futuro? Non ha scelto lui, è stato travolto, quindi: sceglierà mai qualcosa in futuro? Un’orario? Un fine settimana? Economicamente?… Avrà mai la forza di scegliere me? Ogni giorno?
    Ora il momento è troppo trafelato non si sa ancora cosa succederà… Vorrei saltar giù da questo treno fintanto che non è ancora andato in macerie ma… Vorrei farlo sapendo che lui ha messo insieme almeno qualche pezzo. E contemporaneamente vorrei anche restarci sopra a fare l’eroe dei due mondi!!!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      10 Luglio 2017 10:45

      Gentilissima,
      Quanta sofferenza, forse già preannunciata, nel suo racconto.
      Lei scrive:
      “Che resti li ma soffra il meno possibile”.
      È davvero così certa che stia soffrendo?
      Un uomo che non sceglie, che subisce, che non traghetta, forse non sta poi così tanto male lì dove si trova.
      Lei da una parte ed il rassicurante abbraccio del matrimonio dall’altra.
      Si prenda cura di sé, con l’augurio di trovare il coraggio di amare davvero.
      Full time.
      Con un progetto vero, e longevo, di quello che scalda il cuore, e regala notti di sonno e felicità.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Buonasera, non avrei mai pensato di ritrovarmi in questa veste, eppure eccomi qui.. dopo una storia a distanza di un anno con lui conclusa per il suo lavoro, un ulteriore distanza e la differenza di età, ci ritroviamo dopo anni a risentirci da mesi ogni giorno con il progetto (che a breve si realizzerà) di vederci… piccolo dettaglio che lui in questi due anni ha una moglie, un bimbo molto piccolo (avuto non per scelta, ma perché lei ha interrotto l’assunzione di contraccettivi motivo del suo rancore), moglie che lui ha lasciato da mesi ma che comunque per via anche delle pressione familiari, sono stati tentati appuntamenti di rivvicinamento ecc… viviamo tutti in 3 regioni diverse, e io non nego di nutrire già gelosia per quando lui va da lei, perché presumo stiano insieme e tutto.. ora lui è confuso, e lo capisco.. quando abbiamo iniziato a parlarci io ero ancora fidanzata, anche se comunque di lei ne parla veramente in maniera priva di stima.. tra di noi c’era stato un grande amore ai tempi, interrotto però di comune accordo, e ora lui mi propone di aspettare di vedere come può risolverla perché non vuole farmi fare il ruolo dell’amante… vorrei un consiglio… perché ho paura di fare quella fine..
    Per far capire meglio la situazione, moglie che tra l’altro sapeva della nostra storia e si era inserita sulle macerie del nostro rapporto logorato dalla distanza che non poteva colmarsi a quel tempo, consapevole quindi di tutto quello che c’è stato.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      23 Luglio 2017 09:27

      Buon giorno carissime,
      rispondo a tutte voi, non con l’intento di accomunare la vostra sofferenza, ma nella speranza di alleviarla.
      Sono contenta che questo spazio venga ritenuto utile e, spero, che lo scambio possa essere fautore di cambiamento e di sprazzi di dolorosissimi esami di realtà.
      Il dopo, non dovrebbe mai togliere valore al prima, a quanto vissuto, ma la vita va avanti, obbliga alle scelte, e non tutte le scelte del cuore si sposano con quelle della ragione.
      Cosa che è accaduta ai vostri uomini.
      Con la vita che obbliga a riflettere, solitamente si comincia a distinguere il “vuoto dallo spazio”.
      Il primo ti inghiotte e ti rende bisognosa, il secondo è il posto che si crea per ritrovarsi, e per accogliere chi amiamo – e chi ci ama – davvero.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • E’ uno spazio utilissimo questo, il confronto con casi analoghi al mio e le riflessioni della Dottoressa mi aiutano a trovare la forza per portare avanti la mia scelta , avvenuta poco più di un mese fa, di chiudere un’intensissima relazione con un uomo sposato conosciuto a novembre dello scorso anno…. Risparmio i dettagli perche nella sostanza identici in tutto e per tutto a quanto già raccontato da chi mi ha preceduta .. mi riconosco totalmente nelle testimonuanze delle “compagne di sventura” e mi ritengo tutto sommato fortunata per aver vissuto tutte le sfacettature e i cliche’ di questo genere di relazione per “solo” sette mesi e aver saputo scegliere la via della salvezza, nonostante il profondo sentimento che nutrivo, e ancora nutro, per il “mio” (…che mio non e’ mai stato…) lui ..
    Detto ciò, per quanto posso ritenermi orgogliosa di questo, assicuro che non e’ assolutamente semplice affrontare e accettare la realta’… convincersi che dall’ altra parte non ci fosse un altrettanto vero e profondo sentimento … Pensare che la persona in questione possa ancora mandare avanti un matrimonio ..
    A momenti di lucidita, freddezza, distacco razionale, alterno frequenti crisi, pensieri ossessivi , senso di profonda mancanza e tendo a revisionare la storia studiandola e osservandola , a posteriori, da vari punti di vista conferendomi esclusivamente ulteriore sofferenza … So di aver fatto la scelta più giusta e sana per me , ma non mi sento ancora di sostenere di essere fuori dal tunnel … talvolta temo di poterci”ricadere” per quanto sia già riuscita , due settimane fa , a rimbalzare un suo tentativo di “riaggancio” tramite messaggio …. E’ una lotta continua tra le varie parti di me , quelle cosi deboli e fragili e radicate in me che si sanno nutrire di briciole e ricambiare con coinvolgimento e disponibilità totali, e quelle più forti ma meno radicate che desiderano e sanno di meritare un amore tutto per se’ …. La strada è ancora lunga, un passo alla volta spero di farcela… Nel frattempo continuerò a seguire questa pagina … Grazie

    Rispondi
  • Buonasera,
    sono una single di 39 anni, questo è l’ottavo anno che continuo una relazione con un uomo sposato di 14 anni più di me, con 2 figli oggi adolescenti. non lo ha mai pressato per lasciare la moglie, non voglio far soffrire nessuno, mi bastava quello che mi dava: il suo sostegno, il poter parlare con lui di ogni cosa, consigli, coccole…cose che non avevo ricevuto dai miei ex fidanzati liberi.
    fino all’anno scorso è stata una relazione bellissima, non m mancavano i week end non passati insieme, lui era molto presente, spesa, pranzi, cene insieme, passaggi durante la settimana anche solo per parlare insieme, piccoli pensieri per le feste…. la magia si è rotta perchè la moglie ha scoperto i miei sms, così ha mi ha riferito lui, piano piano gli incontri si sono diradati e sono 7 mesi che fatichiamo a vederci da me, le poche volte che è passato è rimasto 15/20 minuti con la paura di essere seguito. Dice che sua moglie ora lo accompagna ovunque o lo va a prendere, cose che a prima facevo io.
    Poi un po’ di problemi di salute e un periodo intenso di lavoro, dice di essere molto stanco, non ha più molto margine di tempo per questo non è più passato negli ultimi 2 mesi, dicendo anche che ogni volta che si programma succede qualcosa.
    Ho pensato che fosse un modo per farmi chiudere la relazione, ne abbiamo parlato diverse volte ma non sembra essere del parere, chiama ogni giorno e per lui questo è il segno di interesse, altrimenti non mi avrebbe più cercata.
    Tra pochi giorni partirà per le vacanze, gli ho suggerito di cogliere l’occasione per non farsi più vivo visto che con il suo comportamento mi fa capire a chi tiene di più e se non riuscirà a far tornare le cose come prima, e ha già detto che le cose non potranno tornare come prima ma cercherà di tornare da me, ma ha già detto che richiamerà al suo rientro.
    Non so se fa finta di non capire la mia sofferenza, forse gli piace sentirsi amato, non capisco questo comportamento, se uno non può più che lo dica e tutto si chiude con dignità.
    Così per allontanarmi cerco di vedere che non prova nulla per me nemmeno dopo tutti questi anni, che non mi ha mai amato, ma mi faccio solo tanto male, mi rende irrequieta non vederlo e mi distrugge il pensiero di non sentirlo più,
    Con lui mi sono aperta come con nessun altro, ora so che devo mettermi da parte, speravo che non chiedendo nulla non sarebbe mai finita e invece….mi sento uno straccio, perchè devo chiudere io e non ho la forza, mi sento male anche fisicamente, al pensiero.
    Avrei preferito mi avesse detto che non mi voleva più, eppure non lo fa, sebbene mi abbia sentito in lacrime.
    mi fa male leggere anche tutte quelle cose che si scrivono su internet.
    Come sempre la famiglia ha un collante maggiore, non per amore ma per l’apparenza, i debiti, i figli, i parenti, gli amici e tutti i problemi che ne verrebbero fuori.

    Rispondi
  • Cara Mira,
    purtroppo soluzioni non ce ne sono, lui non lascera’ mai la moglie ne ti capirà, ne ti starà’ vicino quando sarai terribilmente triste, sono uomini talmente egoisti che si è solo un numero per loro, uno sfogo, fingono di amarti alla pazzia, ma amano solo loro stessi e tu ti illudi che con un misero segnale che danno che sia perc non possono fare a meno di te, non è vero !
    Non possono fare a meno del loro sentirsi giovani e desiderati, perc con le loro mogli non lo sono più.
    Con le mogli ci sono solo e soltanto interessi.
    Sei giovane ESCINEEEE , ti rovinerai solo la vita illudendoti che qualcosa cambierà.
    Verra’ poi il momento che lui ti butterà fuori dalla sua vita perc non gli servi più ed allora guardandoti indietro rimpiangerai gli anni persi dietro ad un verme che non meritava nulla.

    Rispondi
  • Buonasera a tutti,
    sono una single di 31 anni, reduce di una relazione di 10 anni ( e di cui 4 di convivenza) conclusa a gennaio.
    Premetto col dire che la nostra relazione i primi anni era magnifica, poi dopo nemmeno un anno di convivenza il nostro rapporto si è incrinato.
    E’ iniziato a prendere il sopravvento l’abitudine, lui di carattere già introverso, apatico, io sorridente, solare, energica.
    Niente. Mi ha spenta. Non facevamo più l’amore, nonostante io mi sforzavo ogni volta a rendere tutto più diverso. Risultavamo essere Semplicemente coinquilini, una coppia solo per andare a fare la spesa, pagare bollette e ogni tanto uscite varie.
    Poi un giorno, arriva il destino, mi ricerca un mio amico-collega conosciuto tantissimi anni fa dove lavoravo.
    Iniziamo a sentirci, lui guardia giurata “sposato” con due figli (una di 4 e l’altro di un anno circa).
    Quando lavoravamo insieme mi piaceva tantissimo, ma per mio volere non ho mai voluto andare oltre, poichè era un farfallone con tutte.
    Ma ora, beh ho detto dentro di me chissenefrega.
    Io in piena crisi di coppia, non ho pensato più a nulla,stessa cosa detta da lui.
    Cosi senza pensare a nulla decidiamo di rivederci.
    Volete sapere dove è avvenuto il primo incontro?
    Mi ha fatta andare sotto casa sua (spiegatemi per quale motivo un uomo rischia così tanto e poi per una che fondamentalmente non conosce) e siamo stati una mezzoretta a guardarci e parlare come due bambini in macchina.
    Emozione a mille.
    Eravamo impacciati da morire.
    Due quindicenni
    Poi iniziamo a scriverci tutti i giorni, ci rivediamo, mi riempe di complimenti ma non scatta subito l’eros da parte sua.
    Sensi di colpa?
    Beh, dopo due mesi circa di incontri clandestini, finalizzati solo in baci e effusioni finalmente si lascia andare e facciamo l’amore.
    Una passione intensa, incontrollata, mai capitata finora.
    Poi lo raggiungo spesso a lavoro.
    Lui, bellissimo in divisa.
    Tutto travolgente.
    Nei mesi a venire, viene anche a casa mia.
    Inizia a parlarmi di lei, che le cose non vanno più e che vorrebbe chiudere, nonostante la presenza dei figli, un mutuo sulle spalle. Inutile dirvi come mi sento ultimamente, un giorno mi carico di speranze, un altro mi sento vuota difronte le sue continue illusioni. E puntualmente crollo quando lui non c’è.
    Quando la mattina mi sveglio sola e la sera mi addormento uguale.
    Quando siamo uno difronte l’altro, non do mai a vedere il mio affetto e cerco di fargli credere il più possibile che non ne sono legata, e invece lui se ne accorge, in silenzio sa tutto.
    Ora è in vacanza con tutta la sua famiglia e sono quasi due settimane che non ho più sue notizie.
    Mi fa male.
    Spero solo per il mio bene che ne esco fuori il prima possibile da questa storia.
    Esplosiva ma complicata.
    Una mia amica definisce queste persone SERIAL KILLER DELL’AMORE.
    E’ proprio cosi’, ti rubano l’anima, la tua energia positiva per nutrire la loro appassita vita.
    Ho bisogno di un vostro supporto.
    Vi ringrazio dell’attenzione.
    Buona serata a tutti.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      27 Luglio 2017 13:12

      Buongiorno Alice,
      Niente di nuovo sotto il sole.
      Lei in crisi da tempo, un matrimonio che perde le prime foglie ed un processo separativo in atto, lui, il solito lui.
      Infelicemente sposato? Amante della trasgressione? Altro?
      Serial lovers, insomma non suo, e non predisposto ad un cambiamento.
      Lei si fa rapire dalla passione perché le serve per sentirsi viva, e lui – come da copione – non lascia la moglie.
      Va in vacanza con la famiglia,ecc..
      E lei, come tutte le amanti, manutenzioni il suo matrimonio traballante ed ingrigito.
      Si prenda cura di sé, legga il mio libro, e se può, si faccia aiutare da un mio collega.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Grazie infinite carissima Valeria, i suoi suggerimenti sono per me importanti. Se mi può dire come si chiama, sarei interessata volentieri all’acquisto del suo libro. Per caso mi sono imbattuta nella ricerca di qualche forum inerente la mia situazione e devo dire che la sua pagina è davvero ben fatta, siete persone meravigliose e molto professionali.
    Un caro abbraccio e buon weekend.
    A.

    Rispondi
  • È una delle conseguenze della cosiddetta rivoluzione sessuale degli anni 70.
    Non è che una volta fosse diverso, anzi. Forse c’era solo più ipocrisia. Nel senso che era più diffusa l’abitudine, secondo me squallida, che un uomo annoiato dal matrimonio e dalle mogli che ostentavano una morale frutto dell educazione dell’epoca (cioè si astenevano da alcune pratiche ritenute disdicevoli), si rivolgeva alle prostitute.
    Diciamo che oggi l’amante ha sostituito il ruolo che una volta era delle prostitute e tornando più indietro delle concubine. Tutto qui. Se si vuole vedere la realtà.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      16 Agosto 2017 09:29

      Gentilissimo,
      grazie per le Sue note, che condiviso.
      In sessuologia esiste un potente meccanismo che si chiama scissione.
      Freud infatti diceva: “Molti uomini amano donne che non desiderano, e desiderano donne che non amano”.
      Un cordiale saluto.

      Rispondi
  • Già …
    Però talvolta capita che l’uomo sposato lasci le rassicuranti mura domestiche. E talvolta capita che lo faccia in cambio di niente perché l’amante nel frattempo ha pensato che era meglio lasciar perdere.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      16 Agosto 2017 09:19

      Buongiorno,
      Si, è proprio così!
      L’Amante ha il suo potere e la sua fascinazione proprio perché abita le terre dell’altrove.
      Se diventa moglie o marito, le sue calze auto reggenti diventano tuta da casa, ed i suoi orgasmi clandestini e da pausa pranzo, diventano la sessualità routinaria del dopo cena, o film di prima serata, smarrisce il suo ruolo ed il suo carisma.
      Poi, prima o poi, ce ne sarà un altro, o un’altra.
      Un caro saluto.

      Rispondi
  • Buonasera,
    anch’io sono un’amante.
    Sono cinque anni che sto con un uomo sposato.
    Abbiamo cominciato dopo sei mesi che si era sposato e io non ho mai chiesto nulla in cambio, ma poi sono entrata in crisi quando ha avuto un figlio e mi ha lasciata, così per un anno non ci siamo visti né sentiti, per poi incontrarci per caso, ed io ci sono ricaduta.
    Lui non mi ha mai promesso nulla, ma ha avuto molte crisi, sperava che finisse, ma poi è sempre qui con me.
    Non mi ha mai detto che mi ama.
    Una volta gli ho fatto una domanda alla quale non mi mai risposto, e io invece, vorrei avere delle risposte da lui.
    Ci frequentiamo da cinque anni e pur avendo avuto un figlio la nostra relazione non si conclude.
    Così mi chiedo, perché è convinto che la sua é una famiglia e che per me non c’è posto?
    Sono solo uno sfogo sessuale?
    Grazie.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      17 Agosto 2017 11:26

      Cara Monica,
      sapere se lei è soltanto uno “sfogo sessuale”,da qui non posso saperlo, ma lei dovrebbe sentirlo.
      Più che di lui, della sua ambivalenza, e mancanza di coraggio, sposterei la mia attenzione (ed anche la sua), su di lei.
      Perché si accontenta di così poco?
      Come è stata amata da bambina?
      E, soprattutto, è stata amata?
      Spesso i compromessi dell’esistenza partono da molto lontano: dalle terre dell’infanzia.
      Un mio collega de visu, potrà aiutarla a prendersi davvero cura di sé, per un amore vero, full time, a tutto tondo.
      Non in comunione di beni.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Buonasera. ….la ringrazio per i suoi consigli….si sono stata amata da piccola e da grande. …ho una famiglia molto unita e amorosa. ..semplicemente mi sono innamorata di un uomo impegnato. .. forse mi accontento di poco. Ma è un poco che per me vale la pena di vivere…forse è uno sbaglio. .ma è lo sbaglio più bello della mia vita.

    Rispondi
  • Noto che nessuno considera la possibilità che un uomo, impegnato con figli, possa non amare e desiderare più la moglie e possa innamorarsi di un’altra donna non per il gusto del proibito o per la mancanza di quotidianità o altre cause citate spesso in questo blog per sminuire i sentimenti di un uomo verso l’amante, ma perchè si innamora nel senso bello (intesa, complicità, tenerezza, compatibilità) di un’altra donna
    E nessuno considera che se questo uomo non lascia la famiglia per l’amante, a volte, non è perchè non ama veramente l’amante, ma perchè è veramente problematico abbandonare la casa dove abitano i figli, non poter contribuire agli impegni quotidiani che i figli richiedono e sostenere le spese che conseguono ad una separazione.
    Tutti questi problemi spesso, non sono una scusa per non prendere una decisione, ma sono un reale impedimento a farlo

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    • Valeria Randone
      18 Agosto 2017 07:55

      Gentile Isabella,
      essere amante non correla al genere (maschio, femmina) ma al ruolo.
      Ci sono amanti uomini, ed amanti donne.
      Quando un amante ama a lungo, desidera, sta dietro le quinte di un’altra vita, prima o poi, desidera altro.
      E mi sembra davvero lecito, e consequenziale al sentimento provato.
      Cambiare non è facile ed, inoltre, spaventa.
      Non ci sono soltanto i rischi economici, ma quelli psichici.
      Inoltre, trasformare l’amante in moglie – tracollo economico a parte, non tutti sono a rischio, ci sono persone benestanti, ma immobili, e figli di separati più sereni di figli di coppie adultere ed in crisi -, quindi dal tacco dodici e dalle email d’amore si passa alla tuta, alle utenze ed al divano di casa, si smarrisce la fascinazione.
      Nessuno in questo blog sminuisce i sentimenti degli uomini-donne innamorati, ma l'”abbraccio rassicurante” del matrimonio è davvero comodo per tanti.
      Inoltre,forse, bisognerebbe rivisitare il concetto di amore.
      Un cordiale saluto

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  • Monica mi permetto da uomo di dirti di mollare tutto e di riprendere in mano la tua vita. Sei tu la cosa più preziosa, non lui e le sue comodità. Un abbraccio

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  • Gent.ma dottoressa Randone,
    complimenti per la rapidità con cui risponde ai commenti sul suo blog e complimenti per il suo libro “Anime in affitto” che sto leggendo con molto interesse.
    Sono un’amante da 5 anni, di un uomo che vive con le due figlie e la mamma delle due figlie.
    Non faccio battaglie a spada tratta per difendere la mia posizione o proclamare che sono felice così, perchè continuamente mi faccio domande e sono perplessa.
    Mi chiedo se lui mia ama veramente, quanto mi ama, visto che non lascia la sua famiglia per vivere con me apertamente come coppia.
    Mi sento amata da lui molto spesso, mi sento tanto desiderata, mi sento molto stimata e sono sensazioni forti e meravigliose, ma lui non lascia la sua famiglia e la mia comprensione dei motivi, che riguardano la convivenza con le figlie piccole in crescita e la fragile solidità economica, non è mai piena.
    Lui torna ogni sera a casa dove trova la mamma delle due figlie, e quello è il suo posto, anche se non ama lei, anche se non la desidera, anche se non sta in armonia con lei, anche se ha una relazione stabile e tenera e passionale e sentimentale con me da anni.
    Credo che continui a considerare casa sua il suo posto.
    Non sono pienamente d’accordo con alcune considerazioni di gente comune e di psicologi professionisti, molto frequenti, su noi donne amanti, e mi riferisco ai casi in cui le donne amanti sono donne risolte, in armonia con loro stesse, consapevoli del proprio essere, delle proprie emozioni e del proprio valore, donne dotate di intelligenza emotiva.
    In questi casi se ami un uomo, anche se questo è impegnato in un menage familiare con un’altra donna, lo ami, l’amore è un sentimento non una decisione o una scelta. Lo ami e non puoi smettere di farlo.
    Puoi vivere al meglio quello che il destino ti ha portato, puoi cavalcare l’onda che non vuol dire subire gli eventi.
    Non è vero che ti precludi tante altre possibilità, quelle se arriveranno le coglierai, ma l’unica cosa che possediamo è l’attimo presente e nell’attimo presente noi amiamo quell’uomo che qualcuno ci dica che ci stiamo auto lesionando può solo farci vivere meno bene.
    Siamo in un equilibrio fragile, siamo appese ad un filo, siamo senza garanzie..ma è la condizione umana generale…volevo solo spostare il punto di vista.
    Una volta raggiunta l’intelligenza emotiva, che è una consapevolezza bellissima del se e delle proprie emozioni, credo che la cosa migliore sia cavalcare le emozioni e le occasioni che la vita ci offre; diverso ovviamente è lo scenario se la donna amante di uomo impegnato si sente vittima e subisce e soffre della sua condizione.
    Buona giornata a tutti

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    • Valeria Randone
      23 Agosto 2017 14:32

      Gentile Signora,
      grazie per le Sue note, condivisibili.
      Non tutte le amanti sono risolte, ma spesso sono in “lista d’attesa”, e questa condizione del tendere verso, anche senza volerlo, preclude altre scelte, e compromette la qualità di vita.
      Le auguro un amore a tutto tondo, full time.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Gentile Dottoressa,
    Le voglio raccontare la mia storia perchè non mi piace lo sterotipo dell’amante donna e dell’uomo spostato che non lascia la moglie. Io sono l’esempio opposto. Sino a quattro anni fa ero sposato, da 15 anni con una donna cha amavo, che mi ha dato due figli. Ero nel pieno della mia carriera professionale. E’ successo che mi sono innamorato di una donna, mia ex compagna di classe, incontrata dopo tanto tempo e che si è presentata come separata da dieci anni, laureata e con un figlio che cresceva da sola. Sarà stata la stanchezza di un rapporto o l’incapacità mia e di mia moglie di mantenere vivo, anche sessualmente, il nostro rapporto o la crisi da super-uomo che mi aveva colpito, ma l’ex compagna di classe mi ha praticamente portato a letto, nonostante sapesse che io fossi felicemente sposato e fosse la prima volta che tradivo mia moglie. Mi sono innammorato. Ho quasi subito confessato tutto a mia moglie e con lei siamo riusciti, dopo un anno e mezzo a superare civilmente la crisi ed il dramma improvviso che era capitato a quella che era la mia famiglia. Avevo anche affittato casa nuova dopo che, giustamente mia moglie ha voluto separarsi da me, chiedendomi di andare via di casa. Ebbene, dopo un anno è mezzo ho scoperto che la mia amante, supportata anche da un paio di abili sue amiche, era ancora regolarmente sposata, abitava con marito e figlio nella casa dove mi ospitava, quando il marito nei fine settimana non c’era, e facevamo meglio facevo (perchè penso che lei facesse solo sesso) anche l’amore sullo stesso letto, dove poi dormiva con il marito. Dopo aver scoperto tutto ciò ho voluto affrontare la questione con la mia amante, che ho scoperto non essere neanche laureata. Lei mi ha detto che si era comportata così e mia aveva mentito solo per paura di perdermi, che aveva un figlio di 17 anni adottato, perchè aveva perso drammaticamente una figlia durante il parto perdendo anche la possibilità di avere altri figli e che il padre aveva abbandonato la sua famiglia quando lei aveva già 30 anni ed era già sposata. Mi rassicurava e mi chiedeva solo un po di tempo per sistemare tutto e non traumatizzare soprattutto il figlio, Le ho voluto credere, tanto me ne ero innammorato come n fesso. La sua separazione, dimostratasi fasulla perchè continua a convivere con il marito, nonostante lei sia economicamente autosufficente, facendo l’insegnante, è arrivata solo dopo un altro anno e mezzo, nel frattempo lo aiutata a prendersi una laurea (le mancavano due materie) e lo aiutata anche a comprarsi una nuova casa. Ho aspettato sino quest’estate, ma con un messaggio mi ha detto di essere partita sola con il figlio perchè aveva bisogno di ritrovare se stessa e che si sentiva delusa perchè io mi ero irrigidito negli ultii tempi. Bene, ho scoperto che è andata al mare a casa dei parenti del marito, staccando naturalmente telefono e rispndendo solo con messaggi. Ad una mia osservazione mi ha risposto con un messaggio di essere sola con il figlio dai parenti del marito senza quest’ultimo, che sono un rompic… e scass min…. e che se mi permetto di telefonarle o farle messaggi mi denunica.
    Non so se ridere o piangere di quanto sia stato stupido.
    Sto raccogliendo i cocci della mia esistenza ed ho deciso di troncare, soffrendo quanto e non sicuramente non meno di una donna. Come vede non ci sono uomini o donne. Esistono solo persone, con sentimenti!
    P.S. Penso che questo commento potrebbe andare bene anche nel Suo articolo relativo alla sentenza della Cassazione che ha ritenuto di dover configurare un reato nell’ipotesi in cui si menta sul fatto di essere spsosati.
    Buona serata e complimenti

    Rispondi
    • Valeria Randone
      25 Agosto 2017 20:50

      Gentile Signore,
      la ringrazio per la sua testimonianza.
      L’Amante è colui o colei che ama.
      Non c’è differenza di genere nel tradimento, nella sofferenza e nell’amore, così come ho già scritto ad altri Utenti intervenuti nel mio sito.
      Le menzogne solitamente hanno poi, le gambe corte e la sofferenza non tarda a distruggere la fiducia e la progettualità di coppia, facendo sprofondare l’Amore nel lutto della progettualità.
      Lei è stato onesto, coraggioso, ed ha creduto – come chi ama davvero – a questa donna.
      Un augurio affettuoso per tutto, e grazie per i complimenti, fanno sempre piacere.

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  • Buonasera,sono un’anima in affitto come dice Lei
    Dopo 1anno e 8 mesi ho deciso di lasciarlo,sposato con 2 figlie che adora,separato che vive in un letto da sua madre, al piano sotto della sua casa d’origine.
    Lavoriamo insieme, ho lasciato l’amico di letto per lui,sono single da anni, ho sempre inanellato relazioni lunghe, ho alternato sedute da uno psichiatra per una relazione,utilizzando anche una terapia farmacologica.
    Non ho imparato niente,e come tutte adesso ci sentiamo delle vere schifezze.
    Grazie, se sono riuscita a spiegarmi, mi dica per favore se sa’darmi una via per far durare poco questo dolore.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      10 Settembre 2017 10:20

      Gentile Tiziana,
      solitamente dal dolore si impara, per lo meno a non ripetere gli stessi sbagli che, in psicoanalisi, si chiamano coazione a ripetere.
      (li troverà spiegati nelle letture che le allego).
      La psicoterapia serve infatti, non soltanto a lenire le sofferenze dell’anima, ma a far sì che lei possa comprendere cosa le manca, cosa desidera, perché sbaglia sempre e di continuo, quali meccanismi attivano questi amori tossici, e perché.
      Si parte dalle terre dell’infanzia e si leniscono e nutrono le sue mancanze.
      Provi a cercare un clinico che possa davvero prenderla per mano, io purtroppo, online, non posso farlo.
      Un caro augurio per tutto
      https://www.valeriarandone.it/psicologia/diario-degli-errori/
      https://www.valeriarandone.it/psicologia/essere-se-stessi/

      Rispondi
  • Buongiorno dottoressa le scrivo per raccontarle la mia storia. Ho 52 anni e sono posata da 30 con una figlia il mio amante coetaneo sposato da circa 20 con due figli.
    Tutto è iniziato a causa della nostra passione la fotografia. Premetto che il mio matrimonio va avanti per abitudine credo. Ma prima di incontrare “l’altro ” credevo di essere ancora innamorata.
    In breve abbiamo iniziato a scriverci tutti i giorni e poi a vederci dopo alcuni mesi il primo bacio. Da li è iniziata la nostra strana relazione, perché dico strana? Senza sesso per ben 2 anni. Per un anno era un continuo scrivermi e dirmi quanto mi amava che aveva paura di perdermi. Un paio di volte mi ha chiesto se fossi disposta a cambiare. Io anche innamoratissima mai avevo incontrato un uomo cosi mi faceva ridere e mi riempiva di attenzioni. Dopo un anno lui è iniziato a cambiare nel weekend non mi scriveva più diceva che i sensi di colpa erano aumentati che pensava dimunuissero invece no. Ma non voleva pensare di stare senza di me. Poi ha iniziato a non scrivermi quasi piu neanche in settimana ci si vedeva prima del lavoro e fine lavoro. Anche le volte che si usciva con amici per fare foto ha iniziato a non farle più. Io mi arrabbiavo e chiedevo spiegazioni e lui sempre la storia dei sensi di colpa con cui non riusciva a convivere. Ma come sensi di colpa a metà? Va bene vedermi mattina e sera baciarmi abbracciarmi e dirmi ti amo ma poi non puoi scrivere e trovare del tempo per me addirittura neanche con amici? Lui diceva di soffrire che non voleva farmi del male ma che senza di me non poteva stare. Dopo due anni di cui un anno quasi senza sensi di colpa e un anno carico di sensi di colpa ci avviciniamo fisicamente.
    Inutile dire che non è cambiato molto lui ha tirato fuori che pensava che avvicinandici fisicamente sarebbe riuscito a convinere con i sensi di colpa. Poi un giorno che sono andata completamente in tilt ha tirato fuori la storia dei principi del credo che è sbagliato ecc. Io gli ho detto scusa ma principi e credo dov’erano quando è iniziata la nostra storia? Lui c’erano ma non potevo e non posso fare a meno di te quando ci sei, ma quando non ti vedo riesco a tenere a freno le cose e mi sento meno in colpa.
    Purtroppo dopo una delle tre volte che ci siamo avvicinati fisicamente io ho avuto un ritardo, è iniziata la paura soprattutto per lui io ho pensato potesse essere legato, vista l’età alla premenopausa, decido di prendere appuntamento dalla ginecologa la quale mi conferma i miei sospetti. Per lui però questa cosa l’ha scombussolato e si decide di chiudere. Io ok ma non ti devi più fat vedere e sentire. Invece dopo neanche un giorno lui mi manda buongiorno poi buonanotte io gli scrivo che la deve smettere ci rivediamo e ricomincia la storia fatta di sofferenza per entrambi ma soprattutto di non prendere una decisione da parte sua.
    So benissimo che non lascerà mai la famiglia nonostante non ami sua moglie perché altrimenti non ci sarei io. Devo accettare e trovare la forza di allontanarmi anche se sarà dura. Ah ho dimenticato una cosa nonostante tutto ho deciso di parlare con mio marito, non è giusto portare avanti un matrimonio se amo un altro uomo.
    Grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      2 Ottobre 2017 10:00

      Cara Signora,
      questi “amori altri”, sono luoghi dell’altrove.
      Non si nutrono di quotidiano, di progetti, di futuro e di cose concrete, ma di assenza, di proibizione, di sofferenza.
      Sono amori che “necessitano” di un biglietto di andata e,soprattutto, di ritorno dalla passione-sofferenza.
      I cambiamenti spaventano, ed i matrimoni, anche quelli estinti, si difendono con tutti i mezzi che conoscono:
      sensi di colpa
      malinconia
      il bene dei figli
      gli alimenti
      la nostalgia
      ed i valori.
      Si prenda cura di sé, e se il suo matrimonio ha ancora qualcosa di buono, valuti di effettuare una terapia di coppia.
      Un abbraccio

      Rispondi
  • Gent.ma dott.ssa Randone,
    Ho qui davanti il Suo libro “Anime in affitto”, sono appena all’introduzione ma non riesco a concentrarmi, nella mente solo Lui, solo i ricordi, le parole, i “perché” a cui non riesco a trovare una risposta che mi faccia calmare, colmando il vuoto che sento dentro.
    Sono una donna di 39 anni e vivo sola con mia figlia. Circa sei mesi fa, per gioco, ho iniziato una relazione con un uomo sposato, concordando con lui che ci saremmo visti un paio di volte e poi persi di vista. In realtà la storia è proseguita, tra alti e bassi miei che debolmente dicevo di non voler essere l’ “altra”. Lui, che inizialmente mi ha chiaramente fatto capire che la Sua situazione non l’avrebbe mai abbandonata, in alcune occasioni, normali telefonate dove parlavamo del più e del meno, si è sbottonato dicendo che alle volte uno vorrebbe lasciare quello che ha ma pensa ai figli, ai genitori, insomma non far soffrire gli altri, preferendo soffrire lui. Io gli ho quindi detto che avevo sempre creduto che le cose potevano cambiare e che invece lui mi stava praticamente dicendo che non c’era speranza, invece lui ha dichiarato che mi stava in realtà dicendo proprio il contrario, cioè che le cose potevano cambiare..
    La situazione è andata avanti, si è dichiarato pazzo d’amore, che sono una donna perfetta, che non riesce a fare a meno di me e quando gli ho chiesto se aveva intenzione di lasciarla ecco il secchio d’acqua ghiacciata: le sue parole sono state queste: “malgrado l’amore, malgrado la passione, se io lasciassi ciò che ho diventerei un barbone, lei mi rovinerebbe e mi metterebbe contro le figlie (piccole, 5 anni, adottate. La moglie non può avere figli)”. A quel punto credo mi si sia infranto qualcosa dentro, si trattava solo di un problema di soldi, e a niente è servito dire che c’ero io, col mio lavoro, con quello che ho. Ho dato l’ultimatum che non è servito granchè, visto che si è ripresentato mentre ero con le mie amiche in un bar del centro, è tornato ma come? Con i soliti “ti amo” che mi sanno ormai di presa in giro.
    Dottoressa, ho sempre creduto che quando si ama, si è pronti a fare di tutto, sono certa di questa cosa e mi dico che, se non se la sente di metteresi in gioco è perché non gli interesso, se non nel letto. Recepisco perfettamente che il rapporto sia sbagliato, ma non riesco a farlo capire al mio cuore, che quasi mi scoppia..
    La prego mi dica qualcosa..
    Grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      29 Novembre 2017 15:14

      Cara Signora,
      Le dico più di qualcosa.
      Le dedico il mio libro, così come lo dedico a tutte le donne che lo hanno letto e condiviso.
      Lo legga, le servirà ad attraversare il dolore ed a trasformarlo in energia vitale per andare avanti nella vita.
      Mi scriva quando avrà terminato di leggere, e mi faccia sapere come sta, e cosa prova.
      A presto.

      Rispondi
  • Gentile Dottoressa,

    in cerca di un confronto su un tema dalle infinite sfaccettature, mi sono imbattuta nel suo articolo ed ho subito rivissuto tante delle emozioni e frustrazioni che provo in questo periodo particolare della mia vita.
    Sposata con un brav’uomo, mamma di due bambini, ho incontrato sulla mia strada una persona speciale, un colpo di fulmine per entrambi spengo a lungo dal nostro reciproco impegno coniugale (anche lui sposato con figli). Ma poi, dopo mesi e mesi, ci siamo incontrati e da allora non ci siamo più lasciati. È trascorso più di un anno. L’attrazione è stata senz’altro la molla ma fin da subito abbiamo condiviso passioni ed interessi, parliamo tanto, di tutto e ci vogliamo molto bene, di amore non volevo parlare con lui ma è stato lui ad aprirsi e a dare coraggio anche a me nell’esternare quel sentimento. Oggi, però, mi sento a un bivio perché sogniamo ad occhi aperti tante cose ma so che non c’è un futuro insieme per noi, per lui ricominciare non sarebbe la prima volta e sarebbe troppo doloroso, e allora perché soffro così? Dovrei chiudere la nostra storia ma non ci riesco ma non poterlo avere mi logora. Lui non vuole neanche pensare a lasciarci andare ma può andar bene una vita così, e per quanto tempo?
    Sono alla deriva

    Rispondi
    • Valeria Randone
      11 Dicembre 2017 16:28

      Cara Manuela,
      L’argomento è, per l’appunto, dalle infinite sfumature e variabili.
      Il ricominciare o meno dipende, non solo dal coraggio, ma dalle pregresse storie di vita ed emozionali di ogni componente della coppia.
      Valuti di rivolgersi ad un mio collega alfine di fare chiarezza dentro di lei e decidere con serenità e lucidità.
      Auguri per tutto.

      Rispondi
  • La mia storia è simile a quella scritta da Manuela.
    Quello che vorrei davvero capire è se a 50 anni, è solo voglia di qualcosa di nuovo, per ricominciare davvero daccapo, o solo necessità di sentirsi ancora giovani, con un futuro da inventare.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      12 Dicembre 2017 15:07

      Buonasera,
      bisognerebbe conoscere a fondo la sua storia di vita, le sue emozioni, le sue mancanze, e la sua nuova coppia, per cercare di capire di cosa si tratti davvero.
      Ogni storia è una storia a sé, mai uguale ad un’altra.
      Un patrimonio di sensazioni, ricordi, emozioni.
      Prima di decidere, secondo me, sarebbe sempre utile capire e capirsi.
      Un affettuoso saluto, ed auguri per tutto.

      Rispondi
  • Buongiorno,
    anche la mia storia come tante, mi sono separata dal mio ex marito quasi 6 anni fa, dopo anni di sofferenza perché lui aveva un’altra donna, che pur di averlo ha creato l’inferno nella mia famiglia’ telefonate anonime, sms, lettere a me ed a nostra figlia ed altro che non sto a raccontare perché ormai fa parte del passato.
    Due mesi dopo inizio una relazione con un uomo sposato, conosciuto tramite il mio lavoro mi ha fatta sentire bella ed affascinante, bisogna ammettere che quando si subisce un tradimento ci si sente un niente, ti viene tolta tutta l’autostima e ci si sente brutte e vecchie.
    Con lui torno a sentirmi donna, ero consapevole che non avrebbe avuto sbocchi, mi dicevo prenditi questa botta di vita, del resto è un bellissimo uomo, affascinante ed ha scelto me.
    Ora sono passati 5 anni e mezzo, lo amo e credo sia arrivato il momento di fargli il fatidico discorso, non mi basta più quello che abbiamo, voglio tutto il pacchetto completo ma, non mi vergogno a dirlo, ho paura di perderlo, abito distante dal suo lavoro e questa è la prima scusa che lui mi mette davanti, poi nonostante il figlio abbia una propria famiglia non vuole fargli vedere che lui non è l’uomo così perfetto come ha fatto credere, e per ultima metto la moglie che (vista di persona) non è proprio in salute.
    Premetto che abbiamo io 52 e lui 63 anni.
    Ci vediamo regolarmente, mia figlia lo vede sempre perché per pranzo resta da me, talvolta anche a dormire, facciamo delle vacanze insieme, ma ho bisogno di avere un quotidiano di vita con lui.
    Non so come affrontare il tutto senza perderlo ho bisogno di aiuto perché ormai sto soffrendo troppo.
    Grazie se vorrà dami un consiglio

    Rispondi
    • Valeria Randone
      15 Dicembre 2017 15:53

      Gentile Mara,
      è vero si che dopo un tradimento una donna è a pezzi, ma è altrettanto vero che dopo avere fatto l’amante per cinque lunghi anni, la sua autostima dovrebbe iniziare a vacillare.
      Da quello che leggo, sembra che quest’uomo abbia scisso del tutto l’affettività e la programmazione della sua vita – racchiusa nel rassicurante abbraccio del matrimonio – dall’aspetto ludico, luogo dove abita Lei (vacanze, sessualità, erotismo).
      I consigli che chiede non servono a molto, soprattutto online, sarebbe più utile invece, mediante una consulenza de visu, comprendere a fondo la sua psiche, le sue scelte e non scelte, per decidere con serenità e lucidità.
      Legga il mio libro, dovrebbe aiutarla a decidere.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • Infelicemente sposata io con bimba di 8 anni, infelicemente sposato lui con bimba di 8 e bimbo di 12 anni. Lui non fa promesse, chiarisce subito di non farcela a lasciare lei per i figli. Non ha stima di lei, non la sopporta, non la tollera, lei lo tratta da zerbino….nasce tra noi qualcosa di molto profondo che va al di la’ del sesso e della passione. Lui c’e’ sempre! Fa salti mortali per vedermi piu’ volte al giorno “solo per un abbraccio o per un bacio”(parole sue). mi scrive continuamente, facciamo lunghissime telefonate, fa i salti mortali per essere presente anche nei fine settimana come del resto faccio io. Io sono pronta a separarmi per lui….Lui dice che e’ costretto a stare con lei per i figli. Io ribadisco il mio amore a lui, lui non mi ha mai detto TI AMO,dice di volermi molto bene. E si preoccupa che i suoi sentimenti per me possano non modificarsi e fermarsi solo a questo grande bene. Non vorrei sbagliarmi ma io sento che lui non mi vuole solo bene, lo sento dai suoi abbracci, da come mi guarda, da quello che fa giornalmente per me. Non so che fare…vorrei separarmi per essere piu’ libera e vivermi per quanto possibile questa storia con lui. A volte mi dice che nessuno sa cosa accadra’ in futuro tra noi…inizialmente era piu’ categorico, adesso ,tra le righe, dichiara che magari un giorno potremmo anche stare insieme. Mi sento confusa….non so cosa fare, Sono gia’ trascorsi 4 mesi. Resto o vado via?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      3 Febbraio 2018 12:17

      Cara Signora,
      credo che tra rimanere ed andare via ci sia spazio per più d’una riflessione.
      Cosa trova in quast’uomo?
      Cosa le manca nel suo matrimonio?
      Quanto questo amore nutre il suo matrimonio depauperato ed ingrigito?
      E se fosse la giusta distanza a farla ardere di passione?
      I figli sono solo dei grandi alibi per non scegliere.
      L’amore, quello vero non quello in lista d’attesa, è un amore coraggioso, testardo, che va controvento.
      Anche a costo di schiantarsi!
      Un affettuoso saluto.

      Rispondi
  • Ho letto tutte le storie riportate sopra tutte di un fiato, cercando di capire cosa ci sia in comune tra atteggiamenti di altri uomini che non lasciano le mogli e quelli dell’uomo sposato che è capitato a me. Convivevo con un compagno quando ci siamo conosciuti, ma nella mia vita, non so per quale maledizione, non sono mai riuscita a trovare sesso e amore nello stesso uomo se non in due casi terribili, perché in entrambi sono stata lasciata anzi, in uno nemmeno scelta (gli anni più belli della mia vita, dai 20 ai 27, buttati in una relazione a distanza dove lo vedevo qualche giorno l’anno e dopo anche 9 mesi di attesa, perché io mi ero fidanzata con lui, ma lui no). Fu così che due anni fa mentre vivevo una convivenza ed una relazione dove la vita sessuale era per molto insoddisfacente, incontrai un uomo, un compagno di squadra agonistica. Non fu amore a prima vista: il desiderio crebbe con la frequentazione e io sentivo che dovevo vivermi questa avventura perché mi sembrava davvero un imperativo categorico della vita. Immediatamente dissi al mio compagno che mi frequentavo con l’altro e di lì a poco rimasi sola nel mio appartamento (anche se il mio ex-compagno non è mai uscito dalla mia vita e tutt’ora mi sta a fianco). Con l’uomo sposato la sessualità era ed è sempre stata ai massimi livelli: ho pensato spesso che lui fosse stato creato appositamente per me. Io mi innamorai subito di lui, mentre lui da subito disse che per lui era solo sesso e che lui non avrebbe mai lasciato la famiglia, perché non può lasciare moglie incapace e 3 figlie… Non diceva mai ti amo e e solo recentemente e dietro mia domanda diretta “mi ami?” qualche volta aveva risposto di si e lo scorso Natale mi regalò un anello di bigiotteria (famiglia mono reddito e lui operaio – di più non si poteva permettere) con 2 cuoricini sopra. Il mio è stato un inferno come descritto da tante altre amanti: assenze, pianti, negazioni, umiliazioni, distanza, inutile sofferenza. Ma quel che è peggio il suo egoismo lo portò persino a smettere di venire in piscina agli allenamenti con me perché più bello e comodo per lui allenarsi con un suo amico, togliendomi uno dei pochissimi spazi che avevamo. Per me mai tempo, mai progetti. Le vacanze lui con la moglie e le figlie. Io però per 2 anni ho voluto festeggiare il mio compleanno con lui offrendogli una weekend una volta in montagna una volta al lago. Le liti sono state tante e sempre per ciò che non mi dava. Non sopporta la moglie che è un’incapace, o meglio, che è la solita incapace ed inetta che però si tiene al guinzaglio il marito-cavalier servente. Recentemente l’ho messo alle strette e lui di nuovo ha scelto la moglie incapace e la famiglia. Da lì ci siamo visti qualche volta ma… l’ultima volta che è stato a casa mia io non mi ero fatta bella per lui, non volevo fare l’amore con lui e ho continuato a rimandare il momento finché ho ceduto e come al solito è stato magnifico; ma come al solito lui 5 minuti dopo doveva tornare a casa dalla moglie nel letto con lei. Lo schifo che mi prese a questa idea, schifo che mi prese perché io ormai non aspettavo più e non credevo più che lui avrebbe lasciato la moglie come avevo fatto più o meno fino a quel momento, mi fece alzare arrivare alla porta di casa per chiuderla immediatamente alle sue spalle: altre volte da brava innamorata lo accompagnavo fino al parcheggio eppoi da casa lo chiamavo mentre guidava. E’ stata un’epifania: avevo capito che qualcosa si era rotto dentro, rotto per sempre. Perché come dice Lei, dottoressa, l’amore non può stare senza un progetto. L’ultima volta l’ho visto sabato per via di un impegno sportivo. Lui ha riportato una frattura al braccio per cui ora si trova a casa senza poter fare alcuno sport e la prima cosa che ha pensato di fare è stata quella di eliminare me dicendomi che vuole stare da solo: è un mese o più che ci sono tentativi di strappo soprattutto da parte mia e stavolta se ne approfitta lui! Così si può rilassare mentalmente e smaltire la rabbia perché lui poverino è sfortunato e si fa sempre male negli sport. Io in lui non vedo altro che egoismo e ho solo la sensazione bruttissima di essere stata usata tutto il tempo, come dice lei, per fare manutenzione al suo matrimonio morto e finito. Ci tengo a dire una cosa: io non ero l’amante: io ero la COMPAGNA che lui avrebbe voluto e che non ha avuto il coraggio di scegliere. Perché lui su di me ha riversato tutti i suoi problemi che io risolvevo. Mi rimangono un sacco di domande e di sicuro la prima è capire se mi abbia mai amata…Una volta fece una scena di gelosia infernale per giorni e giorni perché visto che lui mi diceva che io dovevo vivere la mia vita io avevo trascorso un pomeriggio pomiciando un un toy boy e non mancai di farglielo sapere. Col senno di poi…a me non sembra gelosia vera, ma più orgoglio ferito, Lei che ne pensa? Oggi sono finita su questo sito che stavo malissimo. Non facevo che guardare un cellulare su cui non arriva alcun messaggio. Adesso che ho letto…Ho aperto gli occhi. Se penso che lui proprio sabato ha NEGATO che io vivessi in un inferno per poi dire che era COLPA mia…Mi viene voglia di appenderlo al muro. Quello che capisco è che lui ora è comodo senza di me, perché sono diventata troppo conflittuale e il gioco per lui non vale più la candela. Sono sicura che adesso che ho finito di fare manutenzione al suo matrimonio..col tempo si accorgerà della mancanza. Non so se mi cercherà, questo non lo capisco adesso. So solo una cosa: lui proverà la carta dell’amicizia, già tentata sabato. Ma io non sto amica di chi mi ha fatto vivere un inferno e nega pure l’inferno sia esistito. Quello che però mi butta di nuovo nel baratro della disperazione è… a 47 anni, chi trovo libero? E sarà di nuovo solo sesso o solo amore? ma è mai possibile che io non sia mai riuscita ad avere un amore felice in 47 anni e che non lo avrò mai?

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  • Buonasera dottoressa scrivo perché anche io ho disperatamente bisogno di sentirla. Sono sposata e ho un amante da quasi 3anni anche lui sposato 18anni più grande di me.. si ricorderà..dopo analisi e distacco ho deciso sbagliando di riprovare con una diversa consapevolezza e va avanti un anno.
    Nei mesi successivi il nostro rapporto cresce sempre più lui sembra innamorato perso.. dipende da me in tutto..arriva il capodanno io parto con mio marito e lui vacanze in famiglia, ho la sensazione (poi capisco errata frutto solo di gelosia) che si sia avvicinato alla moglie..mi sembra distratto e indifferente, gli dico che per me non è semplice mantenere questo rapporto perché mio marito mi chiede un figlio e che ho bisogno di conoscere le sue intenzioni… se ha fatto passi indietro li faccio anche io…non era per spaventarlo ma per non impegnarmi ancora di più nella mia storia ufficiale…io non sento il bisogno di una gravidanza..lui dopo ennesimo litigio mi chiarisce che mi ama ma che per ora non può lasciare la famiglia, io capisco che non lo farà mai e per una serie di motivi mi va anche bene così..solo che nulla torna più come prima..sempre più distante, distratto, preso dal suo cel io sempre più ossessiva perché sospetto sia ritornata l’altra o che sia distratto da situazioni nuove…lui si arrabbia perché dice che questa ossessione lo stressa che si sente offeso da questi sospetti, che il suo allontanamento è solo dato dalla paura di incidere negativamente nella mia vita e mi chiede un periodo di riflessione…nel quale comunque ci si sente anche se poco. Io sto male e non so cosa pensare e come riconquistarlo..mi è sfuggita la situazione di mano…vi prego aiutatemi. Grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      4 Marzo 2018 21:01

      Cara Signora,
      ricordo tutto, perfettamente.
      Mi dispiace molto leggerla ancora così, dopo fatiche ed impegno.
      Questi rapporti “altri” sono rapporti ad alto impatto emozionale, ma altrettanto alto rischio di sofferenza.
      La gelosia appartiene a questi amori in “comodato d’uso”.
      Si prenda – lei – un po’ di tempo, e decida cosa fare davvero.
      Le allego una lettura che potrebbe aiutarla a riflettere ancora ed un affettuoso saluto.
      https://www.valeriarandone.it/psicologia/fine-di-un-amore/

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  • Dolcissima dottoressa grazie per le sue parole e l’interessa lettura. Ho acquistato il suo libro, molto interessante sempre un piacere leggerla e una crescita personale. Spero presto di scriverle qualcosa di diverso. Un abbraccio

    Rispondi
    • Valeria Randone
      5 Marzo 2018 11:16

      Lo spero di cuore anche io.
      Mi aggiorni quando ne ha voglia o bisogno.
      Un affettuoso saluto.

      Rispondi
  • Salve a tutte voi…da 17 anni sono l’amante di un uomo sposato!oggi io ho 36 anni e lui 51!tra alti e bassi,tra bugie e tradimenti,patti e promesse siamo arrivati credo al punto di non ritorno!sono pienamente convinta che il suo matrimonio sia finito ma credo che lui abbia anche altre frequentazioni al di fuori di me…voci di paese dicono che ha anche un figlio di 8 anni con un’altra donna del mio stesso paese!dopo che a novembre scorso ho scoperto che era ad un matrimonio con la sua famiglia(cosa che mi aveva tenuto nascosto ma non il matrimonio ma la presenza della moglie a quell’evento)il nostro rapporto dapprima interrotto x qualche giorno ha poi ripreso in naniera piu’ forte e coinvolgente di quanto fosse mai stato in tutti questi anni!la sua paura di perdermi concretamente gli ha fatto fare delle promesse con tempi ben stabiliti!mi ha chiesto 6/7 mesi il tempo utile x risolvere varie cose dice!ma io continuo a credere che lui abbia altro,altre relazioni al di fuori di me come oggi che ha spento il telefono x un’ora circa avendo cura però di chiamarmi prima di farlo!vedo oramai tutto nero,ogni cosa sembra nascondere un tradimento ed io non ce la faccio più a vivere in questo modo!mi aiuti x favore

    Rispondi
    • Valeria Randone
      6 Marzo 2018 10:32

      Buongiorno,
      vorrei, davvero, aiutare anche Lei.
      Lei è giovanissima e già così sofferente.
      Un amore non mente, non strazia, non ha “altro”, e non chiede di aspettare.
      Non a lungo!
      Le bugie hanno sempre le gambe corte,mi auguro per lei, per la su salute psico-ficica, che possa avere il coraggio e la forza di guardare avanti con l’obiettivo di costruirsi davvero una vita.
      L’amore, quello vero, coniuga sempre i verbi al futuro.
      Si prenda cura di sé.
      Un abbraccio affettuoso

      Rispondi
    • Cara dottoressa, sono Mary. ho appena chiesto un po’ di tempo per riflettere al mio amante , sposato, che frequento da 7 anni. Io sono divorziata da tanti anni con due figli adolescenti. Ho 36 anni e lui 50. Lui non ha figli ma lavora con la moglie. Anni che mi chiede pazienza , che dice che al momento la situazione è questa e che le cose cambieranno. La passione è sempre stata forte, ma da tempo lo vedevo meno presente, e non sentivo tanto il suo amore, tanto che sabato per la prima volta non è riuscito a fare l’amore con me. Io mi.sono sentita umiliata, non desiderata, non amata. Soffro tanto. Lui non si fa sentire, vorrei dicesse qualcosa, ma niente. Mi sento stupida. Vorrei solo stare meglio

      Rispondi
      • Valeria Randone
        27 Marzo 2018 19:59

        Cara Mary,
        benvenuta nel blog.
        Sette anni e per di più senza l’imflazionato alibi dei figli, mi sembrano tanti.
        Il corpo non mente mai, se il suo amante non è riuscito a fare l’amore potrebbe non essere un episodio da sottovalutare.
        In quanto a Lei, si faccia aiutare da un mio collega, ne guadagnerà in qualità di vita ed in chiarezza emozionale.
        Mi dia notizie in futuro, se crede.
        Un affettuoso saluto.

        Rispondi
  • Dottoressa non avrei voluto disturbare ma spero mi scriva qualcosa sono a pezzi… a fine giornata Lui mi ha chiesto di passare dal suo di studio…era consuetudine prima di rientrare a casa e facevamo l’amore..adesso non succedeva più da settimane perché ogni sera tirava fuori una scusa diversa.. credevo si fosse ravveduto o volesse parlarmi..invece una volta li in grosso imbarazzo ha continuato a lavorare e parlare di politica io neppure ho levato il cappotto e dopo 20 min siamo andati via.. lo vedo entrare in macchina e prendere al volo il cel… questo naturalmente mi ha fatto venire 2000 paranoie legate al dolore che mi ha provocato passare da studio per poi trovare questa situazione ho inviato un messaggio con scritto “mi fa male questa situazione..perdonami è un mio limite..” lui risponde anche a me ed io ribatto diamoci un taglio non serve questa agonia… lui dice ne parliamo a voce domani ma io insisto per sentirlo tel..non riuscivo a rientrare a casa piangendo ed è scoppiata l’ennesima lite… dice che non comprendo che lui ha la testa che scoppia che non c’è nessuno, né tantomeno un ritorno di qualcuno(cosa da ne mai detta quindi come l’ha pensata se non vera?!) che è stato chiaro con me ma che non accetto che lui ha bisogno di tempo che tra una settimana parte e questo sarà un’occasIone per riflettere e poi parlarne… ho fatto presente che voglio anche io del tempo ma non così meglio non sentirsi più..lui dice che gli rompo le scatole che ho la presunzione di occupare tutta la sua vita che è fatta di altro tra cui mille pensieri e problemi, dice che non sa cosa gli sta succedendo e che ha bisogno di tempo…che la distanza di questa partenza potrebbe anche danneggiarci ma che lui non vuole anche l’ansia di dover rientrare con buone notizie spara contro di me perché mi vede come un ostacolo a qualcos’altro…credetemi è tutto così assurdo tutto successo in 24h com’è possibile? L’unica cosa che mi viene da pensare è che è ritornata quella e che per non trovarsi nuovamente in un pasticcio a tre che non reggerebbe o potrebbe portargli problemi elimina me…
    La prego so che pretendo l’imposibille ma le sembra possibile che uno cambi così? Fino a qualche settimana fa mi diceva cose incredibili e le provava perché le vivevamo..cosa è potuto succedere? Si è potuto spaventare così tanto per un discorso di un mese fa? È possibile che non ci sia nessuno e che io sia diventata paranoica?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      6 Marzo 2018 09:44

      Cara Signora,
      può scrivere quando desidera, il blog serve proprio a questo, mi dispiace però non poterla aiutare davvero.
      Online non si può fare terapia, e lei ne avrebbe davvero un gran bisogno.
      “ho la presunzione di occupare tutta la sua vita ”
      Non mi sembra un delirio, ma una necessità reale, soprattutto quando si ama davvero.
      Valuto di tutto ovare un clinico de visu che possa aiutarla a venir fuori da queste sabbie mobili della sua esistenza, e mi dia notizie a breve sulla su condizione.
      Un abbraccio affettuoso

      Rispondi
  • Dr.ssa ultimi risvolti è una situazione in continua evoluzione e a me sembra sempre più assurda.
    Ieri pomeriggio mi ha chiesto di prendere un caffe, non ho risposto l’ho trovato sotto il mio studio… preso il caffe senza neppure guardarci si avvicina un collega facendo tanti complimenti e lui riparte con atteggiamento geloso, ricevo una telefonata e pretende di sapere chi era dall’altra parte del telefono. A quel punto non ci vedo più e gli chiedo se prova gusto a prendermi in giro con questi teatrini e lui mi chiede di fare un giro in macchina per poter parlare.
    Dice che sta male perchè la sua vita va a pezzi, ha confusione in testa e che vive una situazione di forte disagio. Dice che il rapporto con la moglie peggiora quotidianamente lo definisce ad un punto di non ritorno tanto da poterlo portare a breve ad altre determinazioni e che in questo disagio ci sono finita io suo malgrado.
    Dice che soffre per questo ma che non sta più bene..non sta più bene con me perchè mi desidera da morire, si sente attratto dal nostro rapporto ma non può darmi ciò che voglio e ciò che vorrebbe lui, non può vivere questa storia. Dice che si sente strattonato, come appartenesse a tutti per un pezzetto ma a nessuno completamente e questo lo fa star male. Sono pensieri che cova da settimane, che hanno avuto origine dal mio discorso. Pare senta la responsabilità di non voler distruggere il mio matrimonio atteso che è l’unico mio punto fermo.
    Bah io sono senza parole, contenta di conoscere qualche cosa in più ma stranita per i contenuti.. Mi chiedo uno vede il suo matrimonio andare in rotoli e invece di rifugiarsi in noi scappa? Sarebbe corretto dire che non potendo portare avanti il nostro rapporto preferirebbe riprovare con la moglie (almeno li avrebbe un intero) ma asserisce completamente il contrario. Senza parole.. riprenderò la terapia come consigliatomi da lei..devo pensare a me a ciò che voglio e al mio matrimonio..vorrei da lei un solo pensiero sul discorso di Lui..è plausibile come ragionamento? Conto qualcosina per lui..naturalmente per quel che si può capire dal discorso..grazie. Un affettuoso abbraccio

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    • Valeria Randone
      7 Marzo 2018 09:07

      Buongiorno,
      di bei discorsi sono piene le email, le orecchie e le chat.
      Il passaggio – congruo – ai fatti è ben altra cosa.
      Sembra che ci sia un contro senso tra la sua confusione e le sue parole, tra il suo sentire – ma siamo online e per interposta persona, quindi lo prenda di le pinze – e le sue azioni.
      In qualunque caso, si prenda cura di sé, delle sue emozioni e ne abbia rispetto.
      Soltanto così, potrà realmente comprendere che strada intraprendere.
      Un affettuoso saluto.

      Rispondi
  • Grazie infinite dottoressa ha ragione lei di belle parole sono piene le orecchie purtroppo i fatti mancano.. ennesimo sbaglio..oggi l’ho visto era un mio desiderio e anche suo trascorrere un po’ di tempo tranquillo..abbiamo finito per fare l’amore con la solita passione e coinvolgimento lui è rimasto a lungo abbracciato a me era e poi..caduto nuovamente nei pensieri, fretta di andar via, due messaggi freddi inviati dopocena e nulla più… veramente triste e doloroso..ho fatto un dolce inviato foto con scritto proverò a prenderti per la gola e lui” ti autorizzo provaci” a questa battuta ha sempre risposto non ne hai bisogno sono tuo… credo sia tutto irrecuperabile e non si capisce cosa ha originato tutto ciò

    Rispondi
  • Buongiorno Dottoressa,

    Ho letto tutti i commenti su questo argomento così spinoso e vorrei proporle la mia storia, per ricevere magari un parere esterno.

    Premessa, io sono un uomo di 30 anni, sposato da 5 anni con una donna di 26 anni, con una figlia di 9 anni e un bambino arrivato da poco in famiglia di 6 mesi.

    Circa 2 mesi fa ho conosciuto una ragazza di 21 anni, lei è solare, allegra e di una semplicità disarmante, abbiamo iniziato a sentirci via via più frequentemente fino ad arrivare circa un mese fa (san valentino, in cui io le ho ammesso il mio interesse nei sui confronti) alla situazione odierna in cui siamo praticamente tutto il giorno (senza davvero pause dalle 6 di mattina alle 2/3 di notte) a scriverci/parlarci, questo sta addirittura minando la mia situazione lavorativa.

    Io e lei non ci siamo ancora mai incontrati realmente, perchè attualmente sto lavorando all’estero, ma lei mi fa sentire davvero vivo e provo dei fortissimi sentimenti per lei e credo che la stessa cosa valga per lei (è lei lo dimostra giornalmente con tutte le sue attenzioni) .

    Ora a fine marzo / inizio aprile io dovrei rientrare in Italia è stiamo valutando di incontrarci, sia io che lei lo vorremmo come se non ci fosse altro al mondo, ma entrambi abbiamo paura delle conseguenze a cui questo ci porterà (lei ha paura della mia situazione giustamente, ed io non vorrei mai e poi delegarla al ruolo scomodo di amante, non se lo meriterebbe), in quanto se già così viviamo dei sentimenti così forti senza che ci sia stato niente di fisico, dopo la situazione credo precipeterà completamente, ma la voglia che abbiamo entrambi di viverci è davvero tanta.

    Il problema fondamentalmete è che io non riesco assolutamente a stare senza sentirla e lei lo stesso, ci ho anche provato ma senza successo.

    Il rapporto con mia moglie è ad un punto di stasi e si sta via via spegnendo, lei mi ama e lo so ed io non l’ho mai tradita, ma da parte mia il matrimonio/convivenza iniziò nella maniera sbagliata, gravidanza indesiderata quando lei aveva 17 anni e io per onorare i miei compiti di padre ho deciso di stare con lei, nutrivo e nutro tuttora un profondo affetto per lei, ma non ne ero innamorato, ed ora che provo dei sentimenti così forti per un alta persona ho paura di perdere la mia opportunità di essere felice veramente.

    Io e lei, la ragazza, ne stiamo discutendo tutte le sere su questi punti, lei è cosi matura da non farmi troppa pressione nella direzione di lasciare mia moglie per lei ma io so che questa sarebbe l’unica via accettabile, ripeto non vorrei mai delegare lei ad una figura così stretta come quella dell’amante, è veramente troppo dolce e non se lo meriterebbe (non so neanche se lei lo accetterebbe, non gli e lo proporrei mai)

    Ora io sinceramente non so cosa fare, per me già solo il rapporto che ho con lei è un tradimento bello è buono nei confronti di mia moglie, anche abbastanza grave visto che è un rapporto solamente sentimentale.

    Io ora mi trovo incastrato in questo limbo, vorrei vivere a pieno lei ma non lo farei mai rimanendo con mia moglie, sull’altro piatto della bilancia c’è mia moglie, che non amo, con i miei due figli, e lanciarmi nel vuoto lasciando loro è davvero difficile e straziante.

    Lei, la ragazza, mi dice che mi aspetterebbe anche, ma non ho voglia di farla aspettare.

    Scusate lo sfogo, spero che non mi insulterete troppo voi altre donne, dottoressa gradirei un suo commento.

    Saluti,

    Rispondi
    • Valeria Randone
      13 Marzo 2018 09:45

      Buongiorno e grazie anche a Lei per la sua testimonianza.
      Un amore per essere tale ha bisogno di pelle e di sensi, di intimità e di sessualità, di umori e di malumori.
      L’etere è un grande amplificatore emozionale e lenisce solitudini mascherate.
      Sarebbe utile differenziale le due cose:
      1 – Il suo matrimonio impolverato e stanco
      2 – La sua nuova relazione, che relazione non è.
      Valuti, al suo rientro, di intraprendere un percorso di chiarificazione emozionale con un suo collega, sono certa che l’aiuterebbe a decidere.
      Un affettuoso saluto.

      Rispondi
  • Mi sono decisa a scrivere dopo aver letto per tanto tempo le testimonianze di chi, come me, vive una storia sospesa.
    39 anni, sposata da 13 e senza figli; lui 47 anni, sposato da 17 e con una figlia di 12 anni trattata già come una donna.
    Ci siamo conosciuti realmente per puro caso, in un posto dove mai e poi mai avrei immaginato che ci si potesse innamorare.
    Tutto è cominciato 3 anni e mezzo fa,seduti virtualmente allo stesso tavolo di gioco, e di lì a poco ci ritrovammo a parlare in chat.
    L’interesse era di entrambi, gli argomenti pian piano diventavano sempre più importanti e in breve tempo decidemmo di incontrarci.
    Cominciò a parlarmi di sua moglie…depressa e apatica, senza la minima voglia di fare nulla nemmeno nei confronti della figlia, lui che, dopo una giornata di lavoro, prepara da mangiare, va a fare la spesa e si divide tra i mille impegni che possono esserci in una famiglia.
    Anche io gli parlai di mio marito…depresso a causa di un licenziamento sul lavoro e caduto nel vortice della dipendenza da alcool e che me ne ha fatte passare di tutti i colori.
    Niente rapporti intimi nè per me nè per lui coi rispettivi partner di vita.
    Io lo amo follemente e anche lui, da quel che dice tutti i giorni, mi ama tantissimo…ma quando gli ”chiedo” di lasciare sua moglie per iniziare una nuova vita con me, mi dice che non può…mutuo in corso, dispiaceri vari che potrebbe arrecare ai familiari, e non per ultima sua figlia che è legatissima al lui.
    Non so cosa fare, sono veramente stanca di portare avanti una storia a metà, una storia che probabilmente non avrà mai un futuro…ma non riesco a staccarmi da lui, ho sempre la speranza che un giorno possa dire basta, che riesca a staccarsi finalmente da quelli che di fatto sono alibi ma che lui vede come ostacoli veri e propri.
    Abbiamo difficoltà a vederci per vari motivi ma alla prima occasione corre da me nonostante viviamo a circa 300 km di distanza e lo fa pur di stare pochissime ore insieme.
    Abbiamo una complicità pazzesca in tutto…ma non riesco a smuoverlo dalle sue idee.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      14 Marzo 2018 22:55

      Buonasera e grazie per avere condiviso con me e le Amiche del blog la Sua storia.
      Gli amanti, come dico sempre, tengono in piedi il matrimonio.
      Altrui.
      Gli amori altri attuano una dolorosa scissione tra sessualità ed affettività: tra lei che concima l’erotismo e la passione, e la moglie che rappresenta l’abbraccio rassicurante del matrimonio.
      Valuti di effettuare anche un breve percorso psicologico, luogo simbolico dove occuparsi delle sue emozioni e del suo sentire più profondo.
      Cosa fare verrà dopo avere ascoltato realmente la sua anima.
      Un abbraccio affettuoso.

      Rispondi
  • buonasera a tutti,
    sono Marianna e ho 37 anni.Sono separata da due anni e ho una figlia di 7.
    Appena dopo la separazione sono andata a vivere con mia madre e mia figlia.Non volevo più saperne di uomini e mi sono presa del tempo pr me.Dopo alcuni mesi,ho conosciuto Fabrizio.Viveva difronte a me,con la sua attuale compagna e il figlio di ormai 5 anni.Ha incominciato a messaggiarmi,lo incontravo tutte le mattine all ingresso deel asilo dove i nostri figli andavano.Abbiamo iniziato a parlare,a messaggiarci fino a mnotte tarda.Mi ha raccontato tutto di sè e del rapporto finito econsumato insieme alla compagna.Non hanno rapporto,di nessun tipo da prima che nascesse il loro figlio.Un giorno mi chiede di uscire,di passare del tempo insieme per poterci conoscere.Ho sempre detto no.Non volevo entrare in una situazioen più grande di me.Lui,imperterrito mi ha corteggiata e desiderata per oltre un anno pur nn avendo da parte mia nulla.
    Il tutto poi scoppia a maggio dell anno scorso quando decido che è ora di darmi e dargli una possibilità.DA LI,L INFERNO.
    LO AMO,CON TUTTO IL MIO CUORE.
    Nonostante vogliamo le stesse cose non riesce ad andare via da li dentro.IO SONO LOGORA.
    Non so più cosa fare.LO VOGLIO CON ME.
    Sono iniziati i maldi teste, linsonnia e mal distomaco,per non parlare di repentini e bruschi sbalzi d umore.Lui uguale,èfinito più volte in ospedale per gatstrite acuta.
    Ora mi chiedo..quanto vale la pena stare cosi male quando basterebbe solo un po di coraggio,insieme si può affrontare tutto,anche l impossibile.
    vi prego datemi un consiglio,cosa devo fare?
    grazie
    marianna

    Rispondi
    • Valeria Randone
      19 Marzo 2018 08:12

      Buongiorno cara Marianna,
      finché lei rappresentava l’altra metà del cielo, il sogno proibito, la confidente-amica-amante, il suo equilibrio precario reggeva.
      Quando lei, come è giusto che sia, ha iniziato a desiderare di più, quest’uomo rimane dentro il suo legame, a suo dire logoro, immobile e paralizzato.
      Vada in consultazione, me servirà per rimettersi in cammino.
      Soltanto così potrà comprendere cosa desidera davvero, differenziarlo dal gioco delle parti, ed andare avanti.
      Un abbraccio affettuoso e coraggio.

      Rispondi
  • Buonasera a tutti, ho 43 anni e da 16 amo un uomo sposato più grande di me di 12 anni. Questo amore non è stato cercato è arrivato e basta. Non ci sono mai state promesse tra noi che poi sono state disattese. Viviamo a 1.300 km di distanza e in questi anni ci siamo visti solo una decina di volte. Ci siamo scritti molto e ogni volta che avevamo la fortuna di vederci era come essersi lasciati un attimo prima. Tra noi c’è una grande intesa mentale e fisica e un grende rispetto per le rispettive vite. Sono sopravvissuta a tutto il malessere che si può provare in queste circostanze solo perché non ho mai avuto l’aspettativa di una vita con lui. Ci amiamo a prescindere da tutto.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      24 Marzo 2018 10:38

      Buongiorno Arianna,
      le auguro, se è davvero questo quello che desidera, di non desiderare oltre.
      Ma se non continuerà a desiderare, correrà il rischio di fare estinguere il sacro fuoco della passione che caratterizza l’amore, e le vite di chi si ama.
      Chi ama davvero, coniuga i verbi al futuro, ed un amore che naviga a vista, senza progetto, solitamente va incontro a mareggiate importanti.
      Se dovesse avere bisogno di parlare con me, può trovarmi qui.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • Cara Dottoressa buonasera, questa sera ho chiuso con il mio amante dopo ennesima lite partita dalla conferma velata che c’e un’altra…l’amante Dell’amante bah…mai sentite queste cose prima….doveva capitare proprio a me…sto male ma mi sento leggera..so che è adrenalina e che presto starò malissimo…però devo recuperare me stessa e il rispetto di me… ho capito che queste persOne irrisolte non cambiano e ti trascinano nel baratro… spero mi possa consigliare qualche lettura per tranquillizzarmi un po’.. ho il cuore a mille

    Rispondi
    • Valeria Randone
      24 Marzo 2018 10:35

      Buongiorno,
      ogni tragedia – apparente – può trasformarsi in opportunità.
      L’amante dell’amante è più frequente di quanto si possa credere, e non è una scelta fuori dalla logica.
      Altrui, naturalmente.
      Questi uomini hanno un funzionamento psichico che loro stessi definiscono a “cassetti”, e che fa il mio lavoro definisce “scissione”.
      Le letture, cara Signora, non servono a molto, lei ha davvero bisogno di un mio collega, in carne ed ossa!
      Un abbraccio, e mi tenga informata.

      Rispondi
  • Buonasera Dottoressa, vorrei raccontarLe la mia esperienza. Per un anno e mezzo ho frequentato un uomo sposato e con un figlio premetto che anch’io sono sposata con due figli. Ci siamo conosciuti tramite amici comuni delle nostre famiglie e da quel giorno lui ha iniziato a corteggiarmi assiduamente con messaggi e telefonate che mi hanno fatto battere il cuore come non succedeva da tempo. Ci siamo incontrati ed è scoppiata la passione. I primi mesi sono stati meravigliosi, ci vedevamo praticamente ogni giorno, uscivamo col rischio che ci scoprissero, ma eravamo talmente presi entrambi che non ce ne importava. Ci mandavamo messaggi dolcissimi ad ogni ora del giorno e della notte. Ero così innamorata e lo sono tutt’ora. Ed anche lui a sui dire. Fortunatamente però, di mia natura sono molto diffidente. Così mentre una parte di me pendeva dalle sue labbra e da tutte le belle cose che mi diceva (ed era partito con molto entusiasmo), grazie a Dio la parte razionale di me è sempre stata ben presente e mi ha permesso di mettere sempre in chiaro, anche se a malincuore, che per uno come lui non avrei mollato la mia famiglia e cambiato la mia vita. Mi sarei sicuramente ritrovata cornuta a mia volta. Quindi la cosa da parte sua è iniziata a scemare ed ultimamente mi scriveva sì, ma molto meno spesso, anzi praticamente solo quando aveva voglia di fare sesso. Ovviamente non ha mai parlato di lasciare la moglie, anche perché il rapporto tra loro si è addirittura consolidato in questi ultimi mesi. Poco tempo fa ho quindi troncato la nostra storia anche se è stata comunque durissima per me, perché avessi seguito solo il mio cuore avrei lasciato eccome tutto per lui. Ora, con tutti gli sforzi del caso (primo tra tutti non rispondere più ai suoi messaggi) aspetterò che il tempo risolutore faccia il suo dovere

    Rispondi
    • Valeria Randone
      26 Marzo 2018 11:11

      Buongiorno Fede,
      e grazie per il suo racconto, ha toccato corde emotive profonde, non credo solo le mie.
      “Il suo matrimonio si è consolidato”, come spesso accade dopo gli amanti.
      È stata lei a remare a favore del loro matrimonio, a far sì che qust’uomo non scegliesse, ma trovasse in lei la passione, l’ardore, l’intimità, e nella moglie l’abbraccio rassicurante del matrimonio!
      Mi creda, io di coppie ne vedo tante, le mogli non sono così ingrigite ed attempate, come vengono dipinte.
      Un affettuoso saluto, e coraggio.

      Rispondi
  • Buonasera,
    La mia situazione è diversa, mi vedo da un anno alternato da mesi di silenzio con un ragazzo fidanzato da due anni.
    Ovviamente da buona amante tra noi c’è grande intesa mentale e fisica, mi chiama assiduamente, riusciamo a stare tre oltre al giorno al telefono, sembra una mania. Ovviamente è geloso e possessivo. La sua situazione l’ho scoperta tramite Facebook e anche se ormai so tutto lui non vuole dirmi nulla sulla sua relazione, anzi quando chiedo si innervosisce. Alla mia richiesta di fare una scelta risponde che è indeciso. Io credo che in cuor suo sappia esattamente chi vuole solo che in questa situazione ha trovato la sua stabilità e l’affetto che gli è venuto a mancare con la morte della madre in tenera età. Io non riesco a lasciarlo perché ho ” fame” di attenzioni cosa che mi dà fastidio perché mi sento di elemosinarlo. Sarò mai la sua scelta? Io credo di no perché scegliermi significherebbe mettere in discussione tutto e lui forse non è pronto.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      7 Aprile 2018 08:18

      Cara Silvia benvenuta.
      Mi scusi se sarò chiara, ma a me la sua condizione sembra anche peggiore delle altre raccontate in questo blog.
      Lei è amante di un uomo fidanzato.
      Quato ragazzo non è imbrigliato nel tempio della rispettabilità borghese, nel rispetto e tutela dei figli, dei genitori anziani, del tanto abusato mutuo ed alimenti postumi.
      È confuso, e lei affamata.
      Così facendo, lei sarà sempre più affamata e svalutata, e lui avrà firmato un’assicurazione contro la solitudine.
      Si prenda cura di sé e curi la sua fame d’amore con cibo vero.
      Un abbraccio affettuoso.

      Rispondi
  • Simona Picone
    12 Aprile 2018 17:35

    Salve dottoressa ho 36 anni e gli ultimi 17 anni sono l’amante di un uomo sposato che di anni ne ha 51!dopo tutto questo tempo vissuto in maniera molto altalenante,io ho avuto nel mezzo le mie storie e credo lui le sue,arriviamo al punto di non ritorno e accortosi che era sul punto di perdermi, decide di farmi delle promesse,abbiamo stipulato un vero e proprio patto…lui mi avrebbe garantito una vita agiata economicamente nel frattempo preparava il terreno x la separazione da sua moglie(rapporto finito oramai da anni)…questo a novembre del 2017…ma io ho ormai perso la fiducia a causa di un episodio accaduto proprio a novembre quando lho visto ad un evento con la moglie…circa una settimana fa mi invia foto del fascicolo della separazione tra lui e la moglie…ma io non credo neanche a questo,o meglio credo che sia una di quelle separazioni di comodo tese ad evadere il fisco!ogni giorno scopro bugie anche banali e che neanche riguardano il nostro rapporto…ma la mia domanda è perché mi mente sulle banalità?e se lo fa in queste figuriamoci nelle cose che riguardano noi!poi ultimamente è molto strano,assente,mi chiama tipo ogni 3/4giorni,non mi cerca più come prima e anchd io non mi sento x niente desiderata!mi sento smarrita…piango e non riesco ad uscire da questa situazione…ho il timore di aver perso me stessa.mi aiuti a capire e magari capirmi.grazie dottoressa

    Rispondi
    • Valeria Randone
      16 Aprile 2018 09:20

      Cara Signora,
      lei ha soltanto 36 anni, e meno 17, fa daveveo troppo poco!
      Perché le mente non so dirglielo, ma posso immaginare.
      Lei rappresenta la gioia, la stella in tasca che gli illumina il cammino, l’erotismo, la giovinezza, l’altrove.
      Pensi a se stessa, a cosa desidera davvero, la vita é solo sua, dovrebbe iniziare a concimarla e ad accudirla.
      Un amore coniuga i verbi al futuro, sempre!
      E si nutre di quotidiano, di piccole e grandi cose, non soltanto di proibizione.
      Un affettuoso saluto.

      Rispondi
  • Buongiorno Dottoressa,
    le voglio raccontare la mia storia.
    Ho 25 anni e sono stata l’amante di un uomo sposato molto più grande di me. Un amore folle e sincero, durato un anno, fino a quando la moglie ha scoperto tutto. Da qui, vari tentennamenti di lui, ndeciso se lasciare tutto per me, nonostante la differenza d’età, nonostante che lui e la moglie abbiano due aziende insieme. Comunque, alla fine un mese fa lui rientra prepotentemente nella mia vita, mi dice che stavolta basta, deve decidere cosa fare, perchè senza di me sta male e non riesce a vivere. Succede poi che venerdì ha una forte discussione con la moglie, lei va via, e ritorna domenica. Da quando è successo questo fatto, lui mi dice che non può continuare a prendermi in giro, che mi ama ma che non ce la fa a lasciare tutto. Io ovviamente sono a pezzi, perchè gli ho creduto per l’ennesima volta, e perchè mi sembra di essere in un tunnel senza via d’uscita. Non mangio, non dormo….. Non so più cosa fare!!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      1 Maggio 2018 19:29

      Cara Ragazza,
      gli amori indecisi, solitamente, sono fautori di grandi sofferenze.
      Quest’uomo, immagino, ama lei che rappresenta la giovinezza, la novità, la trasgressione ed ama la moglie che, invece, rappresenta l’abbraccio rassicurante della famiglia.
      Sposti lo sguardo su se stessa, non su di lui, soltanto così potrà rimettersi davvero in cammino.
      Un affettuoso saluto, e coraggio!

      Rispondi
  • Buonasera Dottoressa,
    Mi chiamo Miriam e come molte altre donne vivo anche io una storia a metà…vorrei tralasciare i particolari perchè sono del tutto simili, se non identici, a quelli di altre storie presenti in questa pagina, ma vorrei capire una volta per tutte se è possibile amare 2 donne contemporaneamente!
    Non riesco a capacitarmi di come un uomo riesca a dire ”TI AMO” alla sua amante e restare in casa con la moglie ( più che moglie,direi un’amica ormai o una sorella).
    Perchè l’amante deve essere un’amore di serie B?
    E’ così difficile cambiare vita?
    Io per lui sono disposta a fare qualunque cosa, qualsiasi sacrificio…lui per me no, e tempo fa mi disse che preferiva soffrire in silenzio e sopportare la sua situazione familiare piuttosto che portare alla luce la nostra storia.
    Può mai essere AMORE questo?
    La prego, mi aiuti a capire quanto c’è di vero nelle sue parole…

    Rispondi
    • Valeria Randone
      3 Maggio 2018 07:55

      Buongiorno Miriam,
      grazie per la sua testimonianza.
      No, non è possibile amare davvero due
      donne, o due uomini allo stesso tempo.
      L’amore è come una clessidra: se investi da una parte lo togli dall’altra.
      Spesso per una donna l’uomo prova affetto, quello rassicurante e datato, e per l’altra, amore e passione, quella che però, solitamente, spaventa e non è detto che sia longevo.
      Molti uomini sono caratterizzati da una “scissione” tra sessualità ed affettività, così amano donne che non desiderano e desiderano donne che non amano; come avviene in molti matrimoni.
      L’Amante non è un amore di segue B, ma è un amore che è struggente proprio perché altro, perché abita le terre dell’altrove, e quando diventa quotidiano smarrisce la su fascinazione (come troverà spiegato nel mio ultimo scritto sul “dopo uomo sposato”).
      Non conosco lei, la su storia, il matrimonio del suo uomo, così non riesco a dirle cose più sensate, ma la saluto con grande affetto.
      Coraggio, un amore coraggioso lo si può trovare!

      Rispondi
      • Buon pomeriggio Dottoressa,
        la ringrazio infinitamente per quello che ha scritto…le racconto volentieri la mia storia e l’ incontro con l’altro.
        Sono sposata da 15 anni e, di comune accordo con mio marito, abbiamo deciso di non avere figli.
        Un matrimonio bellissimo fino a 6 anni fa…poi i problemi economici e la perdita del lavoro di mio marito hanno contribuito a rompere un pò gli equilibri.
        Nonostante tutto gli sono sempre rimasta accanto e sono rimasta fedele alla promessa che gli avevo fatto quando ci siamo sposati.
        Ma le cose nel giro di poco tempo sono cambiate in maniera irreparabile e non c’è più modo di recuperare il nostro rapporto ( e mi creda se le dico che ce l’ho messa davvero tutta per salvare il salvabile ).
        Quattro anni fa conobbi del tutto casualmente l’altro…anche lui sposato e con una figlia di 10 anni.
        All’inizio il rapporto era veramente d’amicizia, poi non so dirle cosa è scattato in entrambi…ma sentivamo sempre di più il bisogno di vederci.
        Col tempo si è sviluppata una sorta di telepatia tra di noi, lui conosce perfettamente i miei pensieri e io i suoi…anche quando ci parliamo al telefono lui anticipa di qualche secondo quello che volevo dirgli e viceversa.
        L’intesa e la complicità sessuale sono indescrivibili…ci chiudiamo nel nostro piccolo mondo e tutto il resto svanisce.
        Fino a quando non si torna alla triste realtà…lui viaggia molto per lavoro e la moglie resta a casa ( potrebbe accompagnarlo se solo volesse ),forse è per questo motivo che le si sono spalancate le porte della depressione e che l’hanno portata a vedere suo marito come un amico o un fratello e la mia situazione non è delle più rosee…
        Non è egoismo, mi creda, ma non sarebbe molto più semplice chiudere e ricominciare?
        Io sono pronta a fare le valigie oggi stesso se solo lui si decidesse a stare con me.
        Lo amo tantissimo…ma lui mi ama? che senso ha dirmi ‘ ti amo follemente’ e non fare nulla per cambiare la situazione?
        Devo sperare che lo lasci sua moglie? forse solo così si arriverebbe a qualcosa…

        Rispondi
        • Valeria Randone
          3 Maggio 2018 16:18

          Spesso i cambiamenti spaventano, atterriscono, creano una paralisi.
          Per le donne, chiudere e ricominciare è più semplice, per gli uomini – rallentati anche dalla paura degli alimenti – un po’ meno.
          Decida se rimanere amante cronica, o andare avanti anche senza di lui.
          Talvolta rinunciare a quello che si ama è il modo migliore per averlo davvero.
          Un affettuoso saluto

          Rispondi
  • Gentile dottoressa,

    ho letto il suo libro, che per me è diventato una “copertina di Linus”. rileggo alcuni passaggi nei momenti in cui mi perdo. La mia storia con il “mio” (sarebbe più corretto dire di lei) uomo sposato è iniziata 3 anni fa, quando avevo 27 anni. lui ha solo due anni più di me, ma era sposato cinque anni e con una bambina di quattro. Tutto è iniziato per gioco, attrazione fisica, chimica. non saprei. lui mi piaceva, ed io ero certa che lui avesse già tradito la moglie e ingenuamente (non avevo mai avuto relazioni serie o durature) ho pensato “so già che è sposato, non ci sono possibilità, per cui a carte scoperte non posso soffrire”. invece, mi sono innamorata. Ho provato a contenere il mio sentimento, fino a quando, nel nostro primo week end insieme, mi chiamò “amore mio”. Da li in poi è stato un susseguirsi di serate, di corteggiamento e di bellissimi momenti quotidiani. era presentissimo, tanto da non capire come facesse. Poi un giorno tutò cambiò. io ricevetti alle cinque del mattino la telefonata della moglie che mi intimava di andare a prendermi suo marito, visto che lei lo aveva cacciato. Parlai con lui, e scoprì così che lei aveva guardato le chiamate sul cellulare. ha visto il mio numero, quella sera lui era tornato alle tre del mattino, e così lei aveva capito tutto. Io pensai che finalmente quella situazione fosse terminata, ho solo sperato che il divorzio non fosse troppo turbolento per la bimba…invece lei dopo poche ore se l’è ripreso in casa. e se l’è ripreso in casa anche dopo che lui ha vissuto da solo in affitto in una casa che fu più mia che sua per tre mesi, e se lo è ripreso anche due mesi fa, quando lui è tornato da lei dopo aver vissuto tre mesi in casa mia. Ogni volta lui tenta il passo, inizia qualcosa con me (sicuramente pressato dalle mie minacce di sparire) e poi torna da lei. Perché lei dice di non stare bene. o perché lei non gli fa vedere la bimba e lui ne sente la mancanza. o perché lei decide di vendere la casa, e lei torna per dissuaderla. perché lui “non riesce ad accettare la fine del matrimonio e il fallimento che rappresenta” o perché lui “vuole che la bimba viva nella sua casa” o perché “lui è possessivo e dopo dieci anni di relazione non vuole vedere la moglie stare con un altro che prenderebbe il suo posto come figura paterna”. Però “lui ama me”. sono tre anni che si ripete questo circolo, mi cerca, mi promette, inizia, poi sparisce. e ricomincia. in ciclo. sono tre anni che io non sono più io. che tutti gli ambiti della mia vita cominciano a risentire del mio privato. ero felice, sana, allegra, espansiva. sono diventata triste, malinconica, perennemente ammalata e sotto stress, con voglia di stare sempre sola. ho iniziato un percorso di terapia, ma non riesco a cambiare il mio status. lei mi da suggerimenti, fa domande, cerca di capire…io esco da li che mi sento meglio…ma da sola ripiombo nello sconforto. e lui dopo essere scappato da casa mia per tornare da lei, mi ha ricontattata per dirmi che stanno “parlando di divorzio, dovrebbero chiamare un avvocato insieme nelle prossime settimane” ma “non vuole avermi a fianco durante questo percorso, perché non riesce a gestire anche me, le mie domande, il mio pretendere risposte e fatti concreti”. quindi mi dice che mi ama, mi racconta l’ultima news sulla loro separazione (che la prima volta fu annuciata a me due anni e mezzo fa) e poi sparisce. pretendendo fedeltà, vita basso profilo…e portandomi via tempo. io desidero una famiglia e un figlio più di qualsiasi altra cosa al mondo. anzi, desidero un figlio e una famiglia quanto desidero di essere amata. ma lui non mi fa sentire amata, e allude anche al fatto di non volere più figli. “io e te siamo giù una famiglia”, “ti amo”, “ma io una figlia ce l’ho già e ora non è tempo per parlare di queste cose”. io però ho un orologio biologico, non potrò fare figli per sempre. e non capisco perché se razionalmente vedo tutti i suoi schemi, le sue manipolazioni, le sue bugie e i suoi fallimenti, il mio cuore ancora mi tenga ancorata a lui. perché? perché non riesco a chiudere questa relazione? perché continuo a stare male e a non accettare che lui non mi fa stare bene e quindi non è la persona giusta per me? forse perché solo con lui sono stata per davvero in ogni ambito la vera me? sessualmente, psicologicamente, caratterialmente, con lui sono stata la me più vera. nessuno mi conosce come lui, eppure è la persona che prova meno empatia con me tra tutte quelle che conosco e amo. non so più come riappropriarmi della mia vita che da ormai tre anni, è solo una grande attesa, una gran pantano, un ripetersi degli stessi schemi. e questo mentre la vita di tutti gli altri va avanti, compresa quella di lui e di sua moglie. si certo, lei è sempre in giro senza lui e la bimba e torna a casa il mattino dopo aver passato la notte fuori, ma poi passa ogni giorno di festa, ogni giorno rosso sul calendario insieme a suo marito. a giocare alla famiglia felice. inoltre, da due anni e mezzo aspetto un confronto…pensavo mi avrebbe cercata per un chiarimento e invece non ha ancora oggi mai più utilizzato il mio numero per sapere la verità. perché amo un uomo che non sa amarmi? che mi promette ma non mantiene? che mi priva della vita e della felicità? che dice che sta divorziando, ma non sa quando non sa quando uscirà di casa e che lo devo aspettare ma senza farmi viva? io sono una brava persona. non merito questo. eppure mi ci tengo aggrappata con tutte le forze che ho…anche se sono sempre meno….

    Rispondi
    • Valeria Randone
      13 Maggio 2018 15:22

      Carissima,
      quanto dolore e quanta speranza nella Sua testimonianza.
      Inizio dalla fine: dalle sue domande alle quali non posso dare una risposta non conoscendola.
      Solitamente – ma lo prenda con le pinze siamo online e sono discorsi generici – una donna accetta soltanto l’amore che pensa di meritare.
      Questo dipende da come si è stati amati.
      Da quanto.
      E se questo amore ha veramente nutrito o depauperato.
      Sono contenta che il mio libro le sia piaciuto, lo ripassi quando ne ha bisogno.
      La protagonista è cresciuta anche grazie alla sofferenza provata, ed ha imparato a prendersi cura di sé.
      Un affettuoso saluto.

      Rispondi
  • Antonella, come ti capisco….. Il “mio uomo” si comporta esattamente come il tuo!!! E io continuo a soffrire come non mai.
    Comunque dottoressa, io ho ordinato il suo libro da una settimana, ma ancora niente….

    Rispondi
    • Valeria Randone
      13 Maggio 2018 16:25

      Buon pomeriggio,
      provvedo subito a scrivere alla casa editrice, temo che sarà in ristampa.
      Provi su Amazon, dovrebbe arrivare subito.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • Simona Picone
    13 Maggio 2018 15:36

    Leggendo la storia di antonella mi rivedo io!da 17 anni con un uomo sposato ma da uno follente aggrappata a lui!promesse,bugie,omissioni…gli perdono ogni cosa perché prima litighiamo e minaccio di chiudere tutto,ma subito dopo mi inizia a mancare già la nostra pseudo relazione fatta x lo più di messaggini e qualche sporadica telefonata!ci vediamo pochissimo una max 2 volte a settimana x qualche ora a casa mia x dare sfogo alla nostra passione…questa relazione e questo amore mi stanno portando alla robina di me stessa,non so più chi sono senza di lui,il sapere che c’è anche se non presente,mi da una finta sicurezza di me che svanisce quando la razionalità entra in gioco!mi ha fatto vedere le carte presentate in tribunale x il divorzio…ma ad oggi vive ancora sotto lo stesso tetto con lei e i suoi figli tanto da portarmi a pensare che sia uno di quei divorzi intelligenti per evadere il fisco!ci siamo dati una scadenza…settembre di quest’anno deve lasciare la sua casa ed entro dicembre andare a vivere insieme!ma so che questo non accadrà mai!non si parla mai di casa ne’ tanto meno di trovarne una dove andare!ma resto aggrappata alle parole,a quelle parole che consciamente so che sono bugie!perché arriviamo a questo punto noi donne?perché ci facciamo calpestare nell’anima e soffocare emozioni represse che con certi uomini non vivremo mai?un abbraccio antonella ti sono vicina e ti sento vicina

    Rispondi
  • 17 anni????? Io se penso di vivere 17 anni così ho un’angoscia…… io voglio riappropriarmi della mia vita, ma non è facile perché lui è un pensiero fisso…

    Rispondi
  • Simona Picone
    14 Maggio 2018 08:04

    Ci siamo sempre lasciati x poi ritrovarci,io ho anche avuto altre storie ma sono tornata sempre da lui e lui sempre pronto ad accogliermi…da 2 anni ci siamo giurati amore e fedeltà, almeno io ho rispettato il patto lui non saprei!!!e oggi mi sento legata a lui più di 15 anni fa!!!vorrei non continuare e dire basta definitivamente!questo rapporto sta logorando il mio essere donna!vorrei diventare madre e avere una famiglia e so che con lui questo non accadrà mai!e allora la mia rabbia sta proprio in questo!essere cosciente della realtà e non avere la forza di cambiarla!!!devo ritrovarmi,lo devo a me stessa!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      14 Maggio 2018 11:50

      Cara Simona,
      i suoi punti esclamativi mi hanno fatto riflettere.
      Sembra così determinata e con le ideee così chiare, anche se leggo che il suo cuore fa a pugni con la sua ragione, ed anche da tantissimi anni.
      Le auguro di cuore – se non riesce da sola si faccia aiutare da un mio collega – di trasformare questo punti esclamativi in azioni, e ripartire da se stessa.
      Un amore, vero, coniuga i verbi al futuro.
      Un affettuoso saluto, e coraggio.

      Rispondi
  • Simona Picone
    14 Maggio 2018 16:17

    Cara dottoressa ha inquadrato in pieno come sono!forte,determinata,senza peli sulla lingua ,una donna che non permette a nessuno di soppraffarla tanto che gli uomini hanno paura di un eventuale anche solo conoscenza con me…e,poi,invece in questa situazione mi trema la terra sotto i piedi e vacillano tutte le mie sicurezze che fuoriescono con gli altri!ha preso il controllo della mia mente e non riesco a gestire la cosa come dovrebbe!riconosco ogni volta a me stessa gli errori che faccio perdonando ogni volta qualsiasi sua bugia!credo amche che non sia vero amore ma solo una sottomissione e un blocco emotivo/psicologico dal quale glielo prometto io ne uscirò vincitrice!grazie x questo forum dove ogni volta non mi sento mai sola nella mia condizione di donna sofferente❤

    Rispondi
    • Valeria Randone
      15 Maggio 2018 07:18

      Le auguro di vero cuore di trovare la vera se stessa, la donna celata – o seppellita – dietro un velo di sottomissione e di dipendenza affettiva.
      Quando si metterà in cammino, vedrà che, anche se dovesse avere ricadute varie ed eventuali, il benessere sarà talmente tanto e tale che non tornerà mai più indietro.
      Un amore può anche giungere al termine senza per forza rinnegarlo, ma perseverare nel tenerlo in vita con un accanimento terapeutico e con la respirazione artificiale, significa uccidere se stessi.
      Scriva quando me sente il bisogno, l’ascolto con interesse.

      Rispondi
  • Simona Picone
    15 Maggio 2018 07:22

    Grazie di vero cuore dottoressa!riuscirò a riportare in vita la donna che ero e che sono sempre stata fino a qualche anno fa,forte,determinata ma soprattutto “donba” come solo noi che sappiamo amare sappiamo essere❤

    Rispondi
  • Ho passato la notte a leggere i commenti e le risposte e più leggevo più la voglia di raccontarmi e avere una risposta scemava, la fortissima sensazione di essere tutte un triste cliché, ho cercato di immaginare queste donne, giovani, meno giovani, single, sposate, con o senza figli con pochi anni di “lista d’attesa” o quasi tutta la vita. Alcune vicende dolorosissime. Si pensa di avere sempre una storia “nostra” diversissima da tutte le altre ma questi amori non hanno alcuna unicità, alcuna specialità, perché il danno che fanno è identico, le sensazioni fisiche e psichiche che si lasciano dietro ci accomunano tutte, quei ti amo senza nessun seguito sembrano pronunciati da un’unica voce. Nel dolore terribile di aver scelto di andarmene per potermi guardare ancora allo specchio, cercando di sopportare il peso dell’aver gettato io la spugna e quindi di non aver lottato fino alla fine per quello che avevo idealizzato come l’ Amore per il quale avrei fatto ogni sacrificio, dopo la lettura di questo blog mi scuoto e rialzo la testa. A chi c’è ancora dentro, leggete, leggete le lettere disperate delle altre donne, leggetele bene, c’è in tutte la vostra storia e la vostra fine. E no, non ne vale la pena. Per nessuno. Consapevole di aver ancora moltissima strada da fare ringrazio, oltre la dottoressa, chi prima di me ha scritto la mia storia, facendomi sentire incredibilmente stupida. Ed è esattamente quello che mi serve ora per non perdermi di nuovo.

    Rispondi
  • Buonasera dottoressa, sono l’ Amante di un uomo sposato da 8 anni, consapevole che non lascerà mai la moglie, ultimamente ad ogni piccolo litigio lo mollo. Ma poi non riesco a stare senza lui e lo cerco poco dopo. Lui ha capito e mi lascia sbraitare aspettando che torni. Sono preoccupata per me stessa. Ho già avuto una convivenza e un matrimonio chiusi da me perché non andavano bene. Ma perché con lui sono così debole? Perché non riesco. Soffro tanto. Lo guardo e lo desidero più del primo giorno. E se fosse ossessione più che amore? Non mi capisco più

    Rispondi
    • Valeria Randone
      19 Giugno 2018 07:21

      Buongiorno,
      non so dirle da qui se tratasi di ossessione o di amore impossibile, avrei bisogno di conoscere molto di più della sua psiche.
      Ma è certo che trattasi di un circolo vizioso dove lei sta male, si allontana, minaccia la separazione o la sparizione e si sottomette nuovamente.
      Regalandogli lo scettro del comando e la certezza che mai nulla cambierà tra di voi, nutrendo così la sua infelicità.
      Vada in consultazione, soltanto così potrà cambiare rotta, traiettoria e meta..
      Metta a fuoco le dinamiche profonde del vostro legame e ci lavori in terapia.
      Un amore in debito cronico di progetto non può durare a lungo.
      Per la sua salute mentale.
      Un affettuoso saluto.
      P.S: legga l’ultimo mio articolo pubblicato proprio ieri: “Punto di non ritorno..” dovrebbe piacerle.

      Rispondi
  • Care tutte, sto per fare forse quello che nessuno degli uomini sposati citati in queste lunghe chat ha fatto, a quanto leggo.
    E cioè dire alla mia amante 20 anni più giovane di me con cui sto tremendamente bene da 3 anni, di lasciarci. Se ami una persona devi avere il coraggio di darle la felicità. E se non puoi dargliela lasciando moglie figli e patrimonio per innumerevoli motivi, allora devi darle la LIBERTÀ di costruirsi una vita sentimentale nuova.
    Quando tra tre anni sarò pronto a lasciare mia moglie, allora mi avvicineró ancora a quello che è stato il più bel amore di un quasi 50 enne,una splendida ragazza che ha saputo dare una svolta alla mia vita aprendomi percorsi sconosciuti in una foresta – quella dell’amore – in cui sareii stato perso senza di lei.
    Non so se e come la troverò, se ancora sola o felicemente unita a qualcuno…ma saprò in ogni caso di averla amata così tanto da non permetterle di compromettere il suo futuro con me.

    Rispondi
    • Mi sembra di leggere un contraddittorio, ora non può lasciare sua moglie e fra 3 anni sì?
      E’ vero che non conosco la sua storia e non mi permetto nemmeno di giudicarla, ma i problemi si risolvo man mano e stando insieme alla persona che si ama facendosi forza l’uno con l’altra.
      Troppo semplice lasciarla adesso e poi sperare che ( forse ) un giorno, a problemi risolti, si possa ricominciare.
      Secondo me spera che la sua amante si dimentichi dei vostri 3 anni passati insieme e che si rifaccia una vita, a prescindere da quelli che lei stesso definisce problemi.
      Tre anni sono un periodo lunghissimo, ci pensa a come potrà sentirsi quella ragazza?
      Le sue sono soltanto scuse per non lasciare sua moglie e il tetto sotto il quale si sente protetto e ben visto da tutti!
      Mi dispiace ma non condivido minimamente la sua scelta…

      Rispondi
  • Brava Miriam,condivido,da operatrice di diritto e moglie di un divorziato ti posso dire che gli uomini propinano scuse solo quando non sono veramente innamorati e condividono solo ore di passione con l’amante.un rapporto basato solo sull’attrazione fisica è destinato a finire anche con un uomo libero,a maggior ragione con un uomo che vive un rapporto coniugale più o meno stabile. Molte donne in cuor loro lo sanno perché il loro amante non lascia la moglie propinando scuse non del tutto plausibile.
    Ti assicuro che ho visto uomini chiedere il divorzio per primi quando c’è amore, complicità e condivisione di progetto e di valori.
    A tutti e buone ferie

    Anna.

    Rispondi
  • I MIEI COMMENTI VOGLIONO SOLO ESSERE UNO SPRONO A RIFLETTERE ED A RISOLVERE E Perciò GRADIREI CHE FOSSERO PUBBLICATI.CONDIVIDO APPIENO IL PENSIERO DI MIRIAM, UN UOMO CHE NON LASCIA LA MOGLIE PER L’AMANTE è SEMPLICEMENTE Perché NON NE è INNAMORATO!D’ALTR0NDE,UNA RELAZIONE BASATA SULO SULL’ATTRAZIONE FISICA è DESTINATA A FINIRE ANCHE VON UN UOMO LIBERO,A MAGGIOR RAGIONE LO Sarà CON UN UOMO CHE VIVE UNA RELAZIONE Più O MENO STABILE,NON BASTANO POCHE ORE DI PASSIONE, PER STARE INSIEME OCCORRONO CONDIVISIONE DI VALORI,PENSIERI IDEE INTERESSE E PROGETTI DI VITA, SE UN ‘AMANTE ANALIZZA ATTENTAMENTE SE STESSA E LA PROPRIA RELAZIONE CAPIRà DA SOLA Perché NON AVVIENE IL SALTO DI QUALITà,VOLEVO SOLO DIRE QUESTO,BUONE VACANZE A TUTTI

    Rispondi
    • Valeria Randone
      26 Luglio 2018 16:38

      Gentile Anna,
      Tutti i commenti – a meno che non siano inopportuni o offensivi – vengono pubblicati.
      La invito, però, a scrivere in corsivo la prossima volta.
      Cordialmente

      Rispondi
  • La cosa interessante dei commenti di persone come Anna e Miriam, è che dicono in premessa di non permettersi di giudicare non conoscendo i motivi per i quali una persona non può materialmente unirsi con un’altra donna in costanza di una relazione matrimoniale, salvo.poi dilettarsi in sentenze a dir poco definitive e supponenti.
    Loro sì, Anna e Miriam, sanno se amo…loro sì, da dietro la tastiera e magari appena scottate da delusioni personali, sanno bene il perché non posso non lasciare la moglie proprio ora.
    Insomma, è loro.il metro definitivo ed inapellabile del giudizio sui sentimenti altrui, in particolare se la scelta di lasciare la fa un uomo, per permettere all’altra – a malincuore – di avere indietro il bene più prezioso: libertà
    Sono Anna e Mirian, dunque, a decretare che il mio NON è in fondo il più grande atto di amore che può fare un uomo in queste condizioni.
    Amen

    Rispondi
    • Mi unisco ad Anna porgendole le mie scuse, ma non volevo minimamente puntarle il dito contro.
      Quello che mi è venuto spontaneo dirle l’ho detto senza mezzi termini e senza girarci troppo intorno.
      Se c’è VERO AMORE si affronta tutto insieme, altrimenti ci si nasconde dietro un dito puntando tutto sui problemi familiari, economici, ecc…
      Si metta una mano sulla coscienza e mi dica, chi non ha problemi al giorno d’oggi? io sono la prima ad averne una marea, e li affronto tutti i giorni da sola perchè non ho appoggio nè da mio marito nè dall’altro che, come lei e come tutti gli altri uomini, paventa situazioni catastrofistiche pur di non cambiare vita.
      Apprezzerei molto di più chi ha il coraggio di dire che non vuole lasciare la propria moglie perchè, in fondo, sta bene così come sta, piuttosto che inventarsi qualunque problema.
      Il più grande atto d’amore che si possa fare verso la persona che si ama è COSTRUIRE giorno dopo giorno, passo dopo passo, problema dopo problema…
      Concludo dicendo che la vita è una sola e il diritto alla felicità è per tutti.

      Rispondi
  • Chiedo scusa se ho urtato la sua sensibilità, non volevo offenderla né tantomeno giudicarla, ho preso spunto dalla sua esperienza per allargare il punto di riflessione rivolto alle donne che hanno anche loro una certa responsabilità nel crearsi false aspettative.
    Ho conosciuto mio marito che già viveva separato dalla moglie, abbiamo dovuto aspettare del tempo per i documenti per vendere la casa nella quale abitava con la moglie ed i problemi le persone separate e divorziate li hanno e li avranno,il punto sta nell’affrontarli insieme,.le scelte o sono dettate dall’amore, o dalla razionalità e convenienza e questo lo sa solo chi li vive, il mio voleva essere uno sprono alle donne a capire su cosa si basa la loro relazione con l’amante ed a farsene una ragione perché il loro uomo non lascia la moglie.
    Comunque, ho visto tanti impiegati che prima si separano (con i disagi che comporta) e poi cercano una nuova compagna e moglie, non li chiamo eroi ma persone che della coerenza e della trasparenza ne sono il paradigma.

    Rispondi
  • Buongiorno Dott.ssa e buongiorno a tutti voi
    ho letto il Suo articolo e le varie testimonianze e bene o male il mio segue lo stesso copione. Io sposata con una figlia 3 anni , lui sposato con 3 figlie 2 adulte e una di 10 anni. La nostra storia è iniziata a giugno dello scorso anno. Bellissima ed intensa. Lui geloso e possessivo , mi ha detto che non conosceva questo lato del suo carattere…io anche ; ho un sentimento nei suoi confronti che non credevo si potesse provare ..è come se il cuore mi scoppiasse quando sto con lui. Bhe , posso dire di aver conosciuto l’amore ! i ns coniugi cmq vedendo i nostri cambiamenti iniziano ad insospettirsi e mentre mio marito continua a non trovar nulla, la moglie trova alcune mie mail sul suo pc. Ci incontriamo con lui presente ed io mi prendo tutta la colpa dicendo che ero io che avevo preso l’iniziativa e che lui era stato al suo posto. La ns storia continua nonostante lei lo tenga sotto controllo. Il nostro cambiamento si nota e gli attriti nelle nostre case, soprattutto nella sua, dovuta anche al fatto che l’intimità si è ridotta di tantissimo con mio marito e lui cn la moglie. Lui lo sento distante ma mi dice di no, mentre x me e da parte mia non è cambiato nulla. Soprattutto negli ultimi 2 mesi si è staccato tantissimo. Ogni volta che gli chiedevo di vederci c’era un imprevisto o non si sentiva sicuro perchè la moglie gli faceva le improvvisate. Circa due settimane fa hanno avuto l’ennesima lite tant’è che lui le ha detto,tramite l’avvocato, che voleva la separazione. Ma lei assolutamente no!Ora ci sentiamo poco perchè è pieno di lavoro,dice,e poi xkè nonostante la moglie gli ha detto che non lo avrebbe più pressato, gli sta sempre alle calcagna. Lui, per lei , è tutto… è l’unico che ha avuto e ci tiene più dei figli; è gelosissima …tant’è che gli da fastidio anche quando si veste in modo più elegante e borbotta.
    Il suo comportamento è strano però…nn è mai stato così distaccato; nonostante gli ho detto che se voleva sparivo e lui mi ha detto no…non mi chiama, gli mando i messaggi e mi risponde dopo gg. GLi chiedo che voglio sapere come sta, com’è la situazione, che come si sta comportando non è giusto nei miei confronti perchè se ci sono due perosne che possono essere sincere siamo io e lui. Lui mi dice che ci vedremo e che parleremo di questa situazione…ma latita! NOn so cosa pensare, se vuole chiudere e non ha il coraggio, se vuole chiudere con la moglie, se vuole recuperare con lei…sono disperata ne penso 200 e una!
    Secondo lei , cosa dovrei fare? Sta chiudendo lui con me e non me lo dice?
    Io dico, si il lavoro, gli impegni, lo stress…ma se uno tiene ad una persona pure 5 minuti li trova…

    Rispondi
    • Valeria Randone
      4 Agosto 2018 12:45

      Buongiorno cara Signora,
      Si li trova, eccome se li trova!
      Non so dirle da qua cosa stia passando dalla mente e dal cuore di quest’uomo, ma sarebbe più utile, secondo me, spostare l’attenzione su di lei.
      Su cosa prova davvero.
      Su dove si vede tra due anni.
      Su come sopravvivere a questo amore.
      Su come proteggersi.
      E su cosa le da davvero.
      Sanare, per esempio, il conflitto tra idealità e realtà tipico degli amori altri.
      Un caro saluto.

      Rispondi
      • Io per lui sarei pronta a lasciare tutto. MI sono buttata a capofitto in questa storia senza frenarmi, se dovessi dire ..direi che lui è la mia anima gemella. E fino ad oggi non ho avuto alcun dubbio. Ma ora che si sta comportando così qualche dubbio e qualche domanda me la faccio pure io…Ne penso tante e , razionalmente, penso che se dovessimo stare insieme e vedermi tra due anni, vedrei comunque una vita non facile in quanto le sue due figlie adulte lo odierebbero e la moglie gli renderebbe la vita impossibile. Gli ha detto che se dovesse scoprire qualcosa gli darebbe respiro solo dopo morto…si figuri! Sempre razionalmente , l’unico ,modo per proteggermi sarebbe quella di chiudere la storia . Ma questo visto tutto con oggettività o meglio se una mia amica mi raccontasse questa storia io le darei questi consigli, ma purtroppo sono io e non sono razionale, lo amo e lo voglio per me come lui mi ha voluto fino a qualche tempo fa. Voglio che ritorniamo a come eravamo io e lui. Certe volte, per come ci sto male, mi maledico per essermi messa in questa storia.

        Rispondi
        • Valeria Randone
          7 Agosto 2018 09:03

          Buongiorno,
          per trasformare un amore altro in convivenza, in famiglia allargata, in divorzio ed in nuova vita, ci vuole coraggio.
          Tanto coraggio e volontà da vendere.
          Senza dimenticare una grande onestà intellettuale ed emotiva.
          Forse quast’uomo la vuole solo come amante, il che non significa che la ami di meno, ma in altro modo.
          La moglie la ha già.
          Più che maledire il momento nel quale si è catapultata in questa relazione, dovrebbe capire il “perché”.
          Cosa le manca.
          Cosa le da, o pensa che le dia.
          Cosa le serve..
          Non può farlo da sola.
          Un mio collega poterebbe aiutarla a trasformare la crisi in risorsa.
          Coraggio!

          Rispondi
  • Maria Rossi
    6 Agosto 2018 12:25

    Buongiorno dottoressa, ho 39 anni e da un anno ormai frequento un uomo sposato più grande di me di 10 anni, con 2 figli. Sin da subito ha mostrato sincerità dicendomi che le cose con la moglie non vanno, che ha quasi sempre tradito, non come avventure, ma con relazioni stabili nel tempo finite poi per vari motivi. Quando questa passione tra noi è scoppiata, lui ha subito confessato di avere già un’altra amante da 3 anni. Inizialmente ho accettato questa situazione, ma più il tempo passava, più mi innamorato e più stavo male. Lui confessa di voler lasciare la moglie ma non sa quando, non lascerà l’altra amante perché non ne ha motivo quando invece penso di essere io il motivo!!! (amante che non sa di me). Lui più di una volta ha detto che se proprio deve lasciare qualcuno, quel qualcuno sono ma non trova il coraggio perche’ sta bene con me. Pensavo si fosse innamorato di me ma probabilmente non è così. Sono delusa e ferita in virtù di quello condiviso in questi 12 mesi, per l’amore che pensavo condiviso. Cosa ne pensa dottoressa?
    Maria

    Rispondi
    • Valeria Randone
      7 Agosto 2018 07:42

      Cara Maria,
      la prima cosa che desidero fare, leggendola, è abbracciarla.
      Ma come si fa ad accettare di essere l’amante numero due?
      Non bastava una moglie – ignara, infelice, ingrigita, in sovrappeso, con cui non ha rapporti sessuali da sempre, urlante, insomma, il copione è variegato ma sempre identico! – anche l’amante storica.
      Più che di lui, sarebbe utile che lei si occupasse di se stessa.
      Cosa le da quest’incantatore di serpenti?
      Cosa le manca davvero?
      Come si vede tra due anni?
      Per quanto tempo le sue mucose gastriche resisteranno ancora indenni?
      Avrei davabro tanto da dirle, e da sapere sulla sua infanzia e vita affettiva, e penso che un mio collega de visu, potrebbe aiutarla a trovare il bandolo della matassa che lei sembra avere smarrito.
      Nel mio sito, mettendo la parola chiave, troverà tanto scritti che potrebbero aiutarla ne legga alcuni.
      Come:
      i pirati dell’anima
      Il punto di non ritorno in amore
      la ferita dei non amati
      prenditi cura di te
      Fine di un amore, un lutto senza bara
      La fine di un amore: fine dolorosa o dolore senza fine…

      Un affettuoso saluto e si prenda cura di sé

      Rispondi
  • Valeria Randone
    7 Agosto 2018 16:12

    Lieta di averla ascoltata.
    Consideri che la danza della rabbia e del perdono – molti amanti si lasciano e si riprendono sperando che cambi qualcosa – della vendetta e della riparazione, avendo del tutto smarrito l’ago della bilancia della fiducia ( e con una moglie ed un’amante titolare del titolo, penso che la sua fiducia sia in frantumi) è un vortice che fa sprofondare negli abissi della disperazione.
    Le auguro di avere cura di sé.

    Rispondi
  • Buongiorno a tutti, la mia relazione da amante è terminata 4 anni fa.
    Lui sposato ed io convivevo,.Eravamo colleghi e la “storia” è duarat circa 2 anni, anche se a livello fisico molto meno perchè le ultime uscite avevo imposto la regola del NIENTE SESSO!
    Non lo vedo dal 2014 anche se capitò , a distanza di 2 anni dalla fine, di riceve uno squillo da sua moglie per sbaglio. Glielo feci sapere e lui l’affrontò. Lei a quel punto decise di contattarmi ma alla fine non lo fece e così sia lui che lei sparirono.
    Nel frattempo io ho avuto un bimo di 16 mesi e lui ha un bimbo di 1 anno (che coicidenza buffa).
    Quando lo venni a sapere non ci rimasi male più di tanto perchè ritengo che i tradimenti o fortifichino il rapporto opure lo dividano.
    A Gennaio mi contatta per farmi le congratulazioni ed io faccio altrettanto e da lì ci sentiamo con una frequenza di 1 volta al mese. Non faccio mai il primo passo però mi stupisce il fatto che a distanza di pochi mesi dal suo nuovo ruolo di padre, decida di cercare proprio me!! (utilizzando però il num del lavoro)…
    E’ sempre gentile e adulatore perchè, a suo dire, gli piae vedere le mie foto e gli piace fare due chiacchere con me.
    Sinceramente dopo la maternità, ricevere dei complimenti mi lusinga, anche se in parte rimango perplessa..
    Conclude ogni messaggio con “un abbraccio”.

    Ammetto che era quello che speravo…
    Speravo che un giorno ci saremmo risentiti, anche per parlare dei nostri rispettivi figli e che questo argomento ci avrebbe “uniti” o quantomeno avremo avuto qualcosa in comune. Ma del suo non mi accenna mai e del mio non chiede nulla.
    Sarà imbarazza? Disinteresse?
    Così dentro di me si innescano le stesse dinamiche di un tempo, nonostante i complimenti ed il “coraggio” dimostrato cercandomi dopo così tanto tempo sapendo di mio figlio.
    Ovviamente non intendo tradire il mio compagno con il quale ho finalmente creato ciò che più mi mancava: unafamiglia!!

    L’ex amante anche dimostrandomi “ammirazione” per la scelta lavorativa che ho fatto e che so vorrebbe fare anche lui se solo ne avesse il coraggio/voglia, insinua in me il dubbio che io non sia abbastanza. Mi fa sentire una futile distrazione tanto da non condividere con me la sua nuova esperienza di padre e di non voler sapere nulla del mio. Quindi mi chiedo per quale motivo mi ha cercata? Non avevamo certo un rapporto così stretto da volerlo recuperare (altrimenti avrebbe lasciato la moglie).
    Non chiede nemmeno di vederci anche solo per bere qualcosa…
    Non so se sono io a sbagliare a ragionare in questo modo oppure no.
    E’ come se il fatto di non essere stata SCELTA influenzi tutto ciò che dice e che fa di positivo. Prchè all’epoca quello volevo, essere scelta. e nonaverlo fatto ha causato in me delle insicurezza che ancora bruciano quando non lo sento. Mentre invece, dopo il distacco, avevo dimenticato tutto ciò che di brutto pensavo su di me. Cosa posso fare?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      9 Settembre 2018 11:04

      Buongiorno Signora,
      L’unica cosa da fare è una psicoterapia, non ci sono altre strade percorribili.
      Soltanto così potrà mettersi davvero in cammino verso se stessa.
      Così corre il rischio di cronicizzare il disagio.
      Mi dia notizie in seguito.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • La ringrazio per la tempestiva risposta.
    In terapia ci sono già stata appena finita questa relazione ed era emerso che probabilmente provavo gli stessi sentimenti di inadeguatezza nei confronti di mio padre.
    Oggi ad esempio mi sento meglio, forse perchè con l’inizio di una nuova settimana spero in qualcosa di positivo.
    Ma com’è possibile che io sia stata bene tutto il tempo in qui non ci siamo mai sentiti, mentre il solo fatto di scambiarsi qualche messaggio mi scombussoli così tanto.
    Sono io il problema?
    Lei cosa ne pensa oltre a quanto scritto? Come mai mi ha ricercata?
    E ultima domanda ma non meno importante…secondo lei le amanti non scelte sono davvero non abbastanza per questi uomini?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      10 Settembre 2018 20:28

      Buonasera,
      le ricadute sono dei campanelli d’allarme, da analizzare con cura, non da ignorare.
      Talvolta la causa della ricaduta non è detto che sia il suo lui, ma lei, la sua vulnerabilità transitoria.
      Legga il mio scritto sul tradimento, lo trova in home Page, l’ho ultimato ieri, troverà tantissimi aspetti su cui riflettere.
      Le amanti, le mogli, i mariti, le non scelte o le scelte, così come il tradimento cronico o occasionale, non è partners-correlato, – nella maggior parte dei casi – ma momento storico della coppia-correlato.
      Lo legga e ne riparliamo.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • Gentile Dottoressa, credo che lei abbia proprio ragione.
    Quando mi relaziono con questa persona, non posso fare a meno di sentirmi vulnerabile e ho notato che non mi capita con nessun altro.
    E forse attraverso di lui cercavo la “salvezza”, volevo tramite la scelta non sentirmi più così.
    Ma per quanto sia gentile, adulatore, a volte anche tenero nei miei riguardi, non posso “perdonargl” il fatto di non avermi scelta ed è per questo al suo primo tentennio ho mollato la presa. Ho bloccato il suo numero e qualsiasi modo per poter essere contattata. In poche parole sono sparita. Forse non è stato un gesto maturo, ma come avrei potuto spiegargli come mi sento? Che figura avrei fatto? Ho fallito anche come possibile amica?
    Si dimenticherà di me in fretta e spero che lo possa fare anch’io.

    Ho riflettuto su quanto io sia interessata a lui e scopro che non m’importa nulla della sua quodinità, del suo stato d’animo, del lavoro, del figlio…M’importava solo sentirmi apprezzata. Volevo che lui facesse questo. Anche solo flirtare…ma nulla di più ne di meno.
    Probabilmente lui torna da me quando la moglie si comporta in un determinato modo, oppure lo fa sentire in un modo che a lui non piace. Poi se tutto rientra, ecco che non visualizza più le miei foto tutti i santi giorni come faceva prima. Edè stato questo il campanello di allarme che mi ha fatto ripiombare nel buco dell’insicurezza, della tristezza.
    Oggi sto veramente bene. Non sono ansiosa di aspettare qualcosa che potrebbe anche non arrivare.

    La ringrazio per l’invito a leggere l’articolo ma in tutta sincerità, spero di non dover più avere a che fare con questo pezzo di mondo in cui sento di non riuscire a vivere.

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  • KillerInAction
    23 Novembre 2018 14:39

    Salve, mi ritrovo ora a scrivere a seguito del suo rientro a casa.
    Credo che se c’è una lista delle cose da evitare con uo uomo, io l’abbia letta e ignorato la parola evitare: era il mio capo, 10 anni più grande, in un’altra città, in crisi con la compagna da cui aveva avuto un figlio ad ora di 6 anni.
    Dapprima inizia una solida relazione anichevole in cui lui mi racconta i suoi problemi con la compagna, la sua infatuazione per un’altra collega. Mi racconta come tenta di rimettere in piedi la sua relazione di 20 anni andando da consulenti di coppia e facendosi forza sul concetto di famiglia. Con la collega non accade nulla, probabilmente perchè lei non cede e dopo circa 6 mesi inizia a spostare il focus su di me. Li per li lo prendo come uno scherzo ma dopo qualche mese di corteggiamento capisco che non sta scherzando e nella mia mente si palesa l’idea che quell’uomo mi piace. Durante un viaggio di lavoro insieme, palesa il suo sentimento e cedo ad un bacio. Sentimenti come panico e paura forse non rendono l’idea anche perchè io non sono mai stata molto propensa a relazioni stabili e durature. E se si illude e succede un casino? Ricordiamoci che era il mio capo. A seguito di quello io cerco di allontanarmi come possibile, cercando di sdrammatizzare cercando di coinvincerlo che deve rimettere a posto le cose con la campagna, che è quello il suo posto.
    Passano altri mesi in cui lui a volte molla e a volte ritenta ma senza che accada nulla oltre quel famoso bacio.
    Arriviamo alla fine delle ferie estive in cui lui decide di lasciare casa per stare con me; le sue parole furono “nonostante tutto e tutti”. Peccato che a seguito della scelta forse un po’ troppo lanciata e poco ponderata, iniziamo questa relazione che si presenta come un salto nel vuoto: i suoi sensi di colpa, le mie ansie di stare con un uomo che avrebbe sempre avuto un’altra alle spalle perchè madre del figlio, ci fanno cadere in una routine fatta di litigate e pianti.
    Succede che lui cambia lavoro e data la situazione instabile, decide di tornare a casa facendo un po’ il “gioco sporco” (che scoprirò ovviamente dopo). Ad un evento di settore me lo ritrovo davanti, faccio finta di niente ma lui vuole parlarmi: finiamo in un bar con me che lo insulto e che a un certo punto lo metto alle spalle al muro. Per farla breve: lei chiama, lui risponde dicendo che è con me, lei impazzisce e non si sa bene come me la ritrovo davanti che mi insulta in mezzo alla strada. Pare che lui in quel momento le abbia detto “voglio stare con lei” ma onestamente ero troppo sconvolta per sentire e capire.
    Io chiudo ogni ponte con lui e così va per 2 mesi. In seguito succede che ci riavviciniamo, che mi dice che le cose non vanno e che gli manco. Mi dice che c’ha provato per il figlio, che con lei non va male ma non c’è il sentimento: è come stare con sua sorella. Morale: esce nuovamente di casa per la seconda volta e si trasferisce da me facendo il pendolare. Dura circa 1 mese e mezzo prima che si ricominci con la storia già vissuta. Lei che lo fa sentire in colpa, lui che non sa gestire le situazioni e BAM…chiude con me e rientra casa da lei. Il perchè? Ha capito che il suo posto nel mondo è la, con la sua famiglia, che per quanto con me stia bene, con lei ha tante cose in comune ed è la madre di suo figlio.
    Non dico sia sbagliato voler tornare a casa. Non capisco però perchè spendere parole finte di amore, di famiglia, di matrimonio, di un futuro insieme perchè amore vero e unico. Se tutto queste parole spese fossero vere, come diavolo si riesce a rientrare in casa tempo 0? Per abitudine? Perchè poi così male non si sta? OK. Ma fa tanta tristezza per me, per quello che ho provato dopo tanti anni verso una persona che da 0 a 100 riesce a cambiare il focus come nulla fosse.
    Situazione attuale: sto andando da uno psicanalista 2 volte alla settimana, sono con un piede nella depressione.
    La sensazione più comune che ho è di paura e di abbandono. Mi sento come una bambina. Non mi riconosco più.
    Non so se tutto sia collegato a lui, sicuramente ha smosso in me qualcosa che era latente da moltissimi anni e che avevo sempre soppresso. Vigliaccamente e senza pensare troppo a proteggermi, ha saputo giocare con queste leve, per poi preferire la zona sicura e conosciuta. Io credo di essere stata davvero quello che ha rimesso vita alla loro relazione. Vediamo ora quanto durano. Ed è questa la cosa che fa più male: continuare a pensare a lui, a loro e non riuscire a pensare al bene per me.

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    • Valeria Randone
      25 Novembre 2018 19:56

      Carissima,
      grazie per questa sua testimonzinza.
      Quanto vuole che durino? Pochissimo, da fedeli e innamorati.
      A meno che, trovi un’altra amante.
      Veniamo a Lei, che mi sembra la più sofferente e importante, prosegua con il collega psicoanalista, trasformerà la trappola in trampolino; e imparerà ad amare se stessa, principalmente.
      Un augurio per tutto, e mi dia notizie in seguito, se le fa piacere.

      Rispondi
  • Ebbene si anch’io sono l’altra, ma in compenso sono sposata e con tre figli. Lui era un semplice collega di lavoro fino a due anni fa, ora è il mio grande amore. Un amore impossibile, perché anche lui è sposato! Io lo amo e idem lui, ma da una sua”confessione” dice che, se in cuor suo io la donna della sua vita, non vuole perdere quello che ha costruito, nonostante non sia felice con lei. Io sto morendo di dolore.

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  • Salve..sono una giovane donna di 36 anni.Dall’eta di 27 ho sempre avuto un “amico speciale”,il c.d. terzo che stava nascosto per me. Prima di sposarmi sono stata l’amante devota di un uomo più grande di me di ben 22 anni. Sicuramente non è stato facile..rospi amari ne ho dovuto ingogliare e i momenti di debolezza e sconforto ci sono stati. tuttavia nel mio caso essere amante mi ha sempre creato una spinta in più nel migliorarmi e paradossalmente anche io mio matrimonio ne ha beneficiato. Il rapporto terzo è molto pericoloso da gestire ma se basato su un buon grado di onestà e comunicazione può essere fortificante.

    Rispondi
  • Giovanni C.
    8 Dicembre 2018 09:02

    Buongiorno Dottoressa,

    sono un uomo, libero professionista di 46 anni e sposato da 20 anni , sono padre di tre figli adolescenti.

    Con mia moglie (M.) mi sono sposato appena essermi laureato, dopo 4 anni di fidanzamento “a distanza” (eravamo a piu di 6000km l’uno dall’altra). In questi 4 anni di fidanzamento ci siamo visti per 3 volte per brevissimi periodi (1-2 settimane). 10 giorni dopo essermi laureato ho abbandonato la mia casa natale, la mia famiglia, i miei amici e sono corso da lei (in un altro Paese) in meno di un mese eravamo sposati e un anno e mezzo dopo gia con una casa nostra, il mutuo sul groppone e con il primo figli in arrivo. e questo soprattutto perche era lei (M.) ad avere “fretta”. in pratica prima che avessi avuto la possibilita’ di assimilare tutto, mi sono ritrovato con un bel bagaglio di responsabilita’.

    Prima di conoscere mia moglie non avevo avuto nessuna altra storia, relazione o esperienza, ed anche durante i 4 anni di fidanzamento “a distanza” le sono stato fedele.

    Pensavo di poter scoprire la mia sessualita’ insieme a mia moglie, ma sono rimasto sempre un po’ con il “boccone” amaro in bocca, in quanto i rapporti con mia moglie erano rari visto che per lei il sesso era maggiormente vissuto come solo fine al concepimento, mai semplicemente per dare piacere reciproco.

    Dopo la nascita del terzo figlio mia moglie e’ caduta in uno stato di “depressione” post-parto e mi ha chiesto di portarla via da dove eravamo, quindi siamo rientrati in Italia, ma nonostatnte questo importante cambiamento di vita la sua “depressione” tra alti e bassi e’ rimasta ancora li.

    Io le sono rimasto sempre fedele fino a 2 anni fa circa, quando su un sito di incontri ho incontrato una giovane signora 40enne (che chiamo V.) italiana che vive in una citta a circa 200km da dove vivo con la mia famiglia. V. e’ separata ed ha una figlia di 6 anni avuta da una relazione avuta prima del matrimonio.
    Si da subito le nostre regole erano state che ci saremmo visti con una frequenza settimanale senza mai avere coinvolgimenti emotivi, solo passione e piacere di passare una giornata insieme.

    Man mano che ci frequentavamo ci siamo aperti un po di piu’ l’uno all’altro, raccontandoci il nostro passato. Lei viene da una famiglia un po’ scombussolata, o dove il senso del pudore non e’ mai stato un cardine: i suoi genitori biologici sono divorziati quando lei aveva 8 anni, poi sia la madre che il padre anno avuto altre relazioni (ufficialmente, cioe’ quelle alla luce del sole, almeno due sia la madre che il padre, da cui sono nati altri figli). Sua sorella biologica, di due anni piu giovane di lei, e’ separata, convive con un nuono compagno e puntualmnente lo tradisce con l’ex marito e con altri uomini.
    Lei V. mi ha confidato che sia prima di avere la bambina (che ora ha 6 anni) sia prima di sposarsi ha avuto tante altre storie ed ha vissuto la sua sessualita’ in modo abbastanza aperto… e che e’ rimasta in ottimi rapporti sia con il padre di sua figlia che con suo ex-marito. Inoltre mi ha portato a conoscenza che tutte queste persone si vedono e frequentano tranquillamente, riunendosi a pranzo o cena quasi tutti i fine settimana !!

    Con il passare del tempo lei V. ha iniziato a dire che si sta affezionando a me, che sono l’uomo che ha sempre sognato di avere nella sua vita e ha cominciato a fare richieste, sempre piu’ pressanti affinche io lasciassi mia moglie e la mia famiglia ed andassi a stare da/con lei.
    Io all’inizio le ho resistito dicendole che questi non erano i nostri patti, ma poi (forse influenzato dalle sue lusinghe) ho iniziato a prendere questa opzione in considerazione, chiedendo a V. di darmi la possibilita’ di poterla frequentare di piu’ e soprattutto di capire che lei avesse rotto con il suo passato e soprattutto di dimostrarmi che non avesse nulla a che fare con la sua famiglia di origine.

    A queste mie richieste lei V. ha sempre ribadito che mi avrebbe permesso di frequentarla di piu’ solo se avessi lasciato ufficialmente mia moglie.

    Il tutto sempre accompagnato con regolari e continue richieste da parte di lei V. di aiuto economico da parte mia: rischieste che ho sempre esaudito (con aiuti anche di qualche migliaia di euro al mese) fino a quando corrispondevano ad incontri.
    Dallo scorso giugno (2018) non ci siamo visti piu perche apparentemente era sempre occupata (con gli esami di maturita – insegna i un liceo- con le ferie estive insieme a tutta la sua bella famiglia allargata, con l’ingresso a scuola di sua figlia, e di nuovo con il suo lavoro) ma comunque ha continuato a richiedermi un aiuto economico che ho concesso fino a settembre 2018.
    Poi con l’insistenza da parte di V. nella sua richiesta di abbandonare mia moglie ed andare da lei, per metterla alla prova se veramente era innamorata di me oppure solo della mia capacita’ di sostenerla economicamente ho deciso di sospendere le elargizioni economiche e di insistere nel chiedere di vederci/incontrarci.
    Le sue risposte erano sempre vaghe, fuorvianti, e comunque sempre mirate ad evitare di vedermi. Quando le chiedevo se stesse vedendo qualche altra persona mi rispondeva offesa dicendomi che io ero quello che pensava solo male di lei, ma non perdeva occasione per chiedermi se potessi inviarle dei soldi.

    All’inizio di novembre ad un mio semplice messaggio di cortesia (le chiedevo come stava e le auguravo una buona giornata al lavoro) mi ha chiesto di darle qualche giorno di tempo che doveva risolvere un problema e che si sarebbe poi fatta viva lei.
    dopo due settimane di assoluto silenzio da parte sua, le ho chiesto di darmi spiegazioni:
    Mi ha chiamato dicendomi che aveva incontrato un’altro uomo, che si erano visti un paio di volte e che si era accorda di essere rimasta incinta di quest’uomo ma che non era affatto felice e che non voleva trovarsi in quella situazione.

    Le ho semplicemente risposto che non la giudicavo e che rispettavo (anche non condividendo affatto) i suoi comportamenti e le sue scelte.
    Alcuni giorni successvi mi manda un messaggio in piena notte, dicendomi che vuole abortire , che non sa come/cosa fare e che vuole il mio aiuto.

    Mando una mail dandole tutte le informazioni su quali sono le sue opzioni, e nella stessa giornata mi risponde che ha preso un appuntamento con un IGV in un’altra citta, dove praticano l’aborto farmacologico e vuole che io l’accompagno li (lei V. non guida).

    il giorno prestabilito la vado a prendere e l’accompagno al centro IGV, durante il percorso mi dice che io ho sbaglato con lei.
    Arriviamo al centro IGV, lei entra ed io la aspetto un macchina.
    mentre l’aspetto mi manda alcuni messaggi chiedendomi scusa, dicendomi che per lei ero un uomo speciale e che vorrebbe ricominciare con me. non le rispondo.,
    dopo nemmeno 10 minuti mi chiede di andare via perche stava per arrivare l’altro (quello con cui e’ rimasta incinta) e che doveva parlare con lui.

    Avrei potuto scaricarle addosso tutte le ingiurie di questo mondo, ma le ho solo deto che questa ulteriore umiliazione poteva risparmiarsela e di non cercarmi piu. Sono andato via.
    Sono giorni che mi tormenta di messaggi e di telefonate dicemdomi che vuole stare con me e chiedendomi di lasciare mia moglie e la mia famiglia.

    Gentile dottoressa,
    ho condiviso questa storia che sa di assurdo ma e’ la sacrosanta verita’ semplicemente per dirle che l’uomo non SCEGLIE l’altra non perche’ gli resta piu’ comodo cullarsi nell’abbraccio rassicurante della moglie…..
    spesso non si “SCEGLIE” perche’ non vengono forniti dall’altra gli elementi per fare una SCELTA.
    SCEGLIERE implica fare un pagagone tra due elementi, e la SCELTA non puo’ essere basata sul semplicemente sul sesso e la passione….

    Buona giornata

    Rispondi
    • Valeria Randone
      8 Dicembre 2018 13:03

      Buongiorno,
      la ringrazio per la sua lunghissima storia con dovizia di particolari che, però, meriterebbero un ascolto de visu, non online.
      Un racconto per diventare strumento di lavoro deve essere analizzato e ascoltato da ambo le parti – e qui le parti sono tante – e da un clinico.
      Le terre degli amanti sono variegate, tutte diverse, ma, mi creda, la non scelta appartiene a tanti; e io di coppie me vedo tante.
      Un affettuoso saluto e auguri per tutto.

      Rispondi
  • Salve… sintetizzo… 4 anni fa inizio una storia con un uomo più grande di me di 11 anni… tutto inizia splendidamente ma dopo soli 5 mesi tutto da parte sua finisce per problemi di lavoro ed economici… sto malissimo ma vado avanti… circa 3 mesi dopo torna e riprendiamo piano piano il tutto… Lui divorziato con figlia di più di 20 anni io anche con figlio di 11 anni… tra mille impegni ed una vita frenetica e figli… passiamo tra alti e bassi 4 anni di relazione ognuno nella propia casa… qualche settimana fa mi dice che mi ama che però in quel periodo iniziale che mi ha lasciato la sua ex che è in una città a 150km da noi la aiutato economicamente per rimettersi nel mondo del lavoro e che da allora è diviso tra me e lei… ama me devo capirlo ma non può chiudere con lei per il debito economico che li lega… dice di rispettare e voler bene a questa donna che in questi 4 anni si è anche ammalata con delle conseguenze fisiche… ma di amare me di non voler perdermi che devo capire il vortice in cui lui si é trovato e stare con lui… Sono in un vortice di sentimento e razionalità che si prendono a pugni e in depressione confermata clinicamente non tanto per dire… ho sempre avuto la sensazione che c’era qualcosa che non andava… ma adesso lo so e sono devastata… che fare? Consigli? Opinioni? Mi viene solo fuori una parola…AIUTO… C.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      23 Dicembre 2018 09:37

      Buongiorno,
      né consigli né opinioni, bensì aiuto.
      Un mio collega de visu potrà aiutarla per la cura della sua depressione e per la disamina emozionale della sua coppia.
      Un augurio affettuoso.

      Rispondi
      • È una cosa che si può riuscire a perdonare?

        Rispondi
        • Valeria Randone
          24 Dicembre 2018 06:02

          Non so dirle da qui. Dipende da molte variabili psichiche. Avrei bisogno di più elementi per dirle qualcosa di sensato. Ogni persona ha risorse e zone d’ombra uniche e non omologabili.

          Rispondi
  • Salve, sono un ragazzo di 30 anni e sono innamorato di un uomo sposato di 73 anni.
    Mi ritrovo alla perfezione in tutto quello che ho letto in questa pagina. Le dinamiche sono le stesse anche se in questo caso non siamo uomo e donna ma uomo e uomo.
    Abbiamo avuto questa relazione clandestina per tre anni, ma adesso io mi sono stancato di tenere tutto nascosto e ho cercato di far cambiare le cose. Lui però ha ribadito che non vuole lasciare la moglie perchè non vuole provocarle questa sofferenza e anche perchè non pensa che io possa avere una vita decente vivendo con un uomo di quell’età. Su quest’ultimo punto da una parte gli do ragione, da un’altra no. Abbiamo litigato, poi ci siamo riappacificati, ma adesso il problema è che, anche se non voglio più continuare questa storia nascosta,non riesco a lasciarlo perdere: lo penso sempre e in maniera particolare quando vivo un momento di stress o uno dei “giorni speciali” (ad esempio ieri era Capodanno e nel mezzo della festa mi è salita una depressione potente perchè pensavo a lui e a tutti i momenti che avrà passato con la moglie).
    Che cosa posso fare? Io non vedo una soluzione, mi sento abbastanza compromesso.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      2 Gennaio 2019 08:49

      Gentile Ragazzo,
      mi sembra un rapporto doppiamente sperequato e asimmetrico: Lei single, lui sposato; lei è giovane, lui anziano.
      La differenza d’eta è notevole, andrebbe analizzata a dovere, potrebbe essere correlata alle terre della sua infanzia.
      Un mio collega de visu, non online, potrebbe aiutarla ad andare oltre la sofferenza e a risolvere il suo malessere.
      Se ha bisogno di me, io faccio studio a Roma e Catania.
      Un caro augurio.

      Rispondi
  • Buonasera dottoressa Randone,
    Ho letto il suo articolo sulle “anime in affitto” e mi sono ritrovata in varie cose che lei ha scritto.
    Ho 26 anni e ho conosciuto quasi per caso, 5 mesi fa, un uomo di 47. Non è stata un’attrazione “fatale”, abbiamo chiacchierato per vari giorni via internet prima di vederci e non c’era l’intenzione di iniziare una relazione, ma un po’ alla volta ci siamo piaciuti e innamorati a vicenda, tanto che entrambi affermiamo di non aver mai vissuto prima un rapporto così intenso e bello come quello che si è creato.
    Lui è stato da subito sincero dicendo di avere una figlia di 17 anni e una moglie più grande di lui da cui si è separato una decina di anni fa, ma dalla quale non ha mai divorziato per il bene della figlia.
    Non mi aveva però spiegato appieno le dinamiche particolari del loro rapporto.
    Lui ha un appartamento per conto suo in cui dormiamo assieme ogni notte, passo varie ore anche nella sua azienda dopo le lezioni universitarie… Però ogni sera va a cenare con la famiglia e i weekend li passa con loro, molte volte anche per varie ore con la sola moglie se la figlia non è a casa. E, ovviamente, nelle ore in cui sta lì è impossibile anche raggiungerlo al telefono, perché non vuole destare sospetti. Non vuole affrontare un divorzio in questo periodo per problemi economici, e siccome la moglie è straniera e forse la figlia con la maggiore età andrà a studiare all’estero, lui vive in attesa che questa donna torni in patria.
    Giusto qualche sera fa, mettendolo un po’ sotto pressione e ipotizzando uno scenario in cui figlia e – di conseguenza – moglie dovessero continuare a vivere qui, ha detto che non saprebbe che cosa fare; dice anche di sentirsi responsabile per la moglie perché, per stare con lui e badare alla figlia, ha cambiato Paese e non ha mai lavorato.
    Capisco che sono pochi mesi che lo frequento e forse non posso pretendere alcunché, lui dice di voler davvero stare con me e che troverà un modo per sistemare le cose, ma non so se credergli. Non vorrei perdere del tempo a illudermi e rimanere delusa più avanti, penso che ne uscirei distrutta.
    Secondo lei è il caso di attendere ancora qualche mese (a giugno saprà se la figlia si trasferirà) e vedere come si evolve la situazione oppure dovrei lasciar perdere tutto?!
    Sono molto innamorata, sembra che lo sia anche lui, ma la presenza di questa quasi-ex-moglie inizia a pesarmi un po’, mentre per lui è solo un piccolo dettaglio che si sistemerà. Vorrei solo una normalissima vita di coppia!
    La ringrazio per l’attenzione e spero in una sua risposta.
    Buona serata!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      9 Gennaio 2019 07:31

      Buongiorno,
      Le anime in affitto, come può vedere, sono davvero tante!
      Quella che lei chiama quasi ex moglie, non è detto che lo sia.
      Che sia moglie lo è di certo, che sia ex, non lo sappiamo.
      Lei è davvero tanto giovane e la relazione in cui sembra intrappolata è, invece, molto asimmetrica.
      Provi con l’aiuto di in clinico – non di un legale – a capire cosa le da qusto amore, cosa le toglie, cosa compensa.
      Le suggerisco di leggere il mio libro sulle anime in affitto, sono certa che troverà molti spunti di riflessione.
      Le suggerisco di spostare l’attenzione su dj Lei, non su di lui.
      Un caro saluto

      Rispondi
    • Cara EZ,

      Io avevo esattamente 26 anni quando ho conosciuto l’uomo della mia vita. Lui ne aveva 28 e aveva anche una figlia di 3 anni ed una moglie innamorata di 35.
      Tutto è iniziato per gioco, ma poi è diventato un incubo. Lui ha voluto instaurare un rapporto che lasciasse la possibilità di legarsi, io l’ho lasciato fare, e poi è successo: ci siamo innamorati. O meglio, io mi sono innamorata. Lui dice tutt oggi, 4 anni dopo, di amarmi a sua volta, peccato che non l’abbia mai dimostrato. Mi ha illusa più volte di lasciare la moglie, anche uscendo di casa due volte per venire a vivere da me. È ritornato da lei entrambe le volte, ovviamente dicendo di farlo per la bimba. In tutto cio, nn mi ha mai permesso di elaborare il mio lutto. Appena io ricominciavo a respirare dopo essere stata malamente abbandonata, tornava con delle nuove promesse. L’ultima volta ha detto di volermi sposare e volete un figlio da me. In questi anni ho avuto una fase davvero buia, priva di autostima desideravo farmi del male per attirare la sua attenzione. La terapia mi ha aiutata molto, ma ancora non sono uscita del tutto da questo loop. Ancora lo aspetto, ancora vivo la mia vita senza viverla realmente, in pausa in attesa che lui trovi tempo per me. Dopo aver minacciato di lasciarlo io, è cambiato. È diventato l’uomo perfetto, peccato che viva con la moglie. Perché possono raccontare di non dormire nello stesso letto, di non avere rapporti da anni, di fare tutto per il bene della bimba…ma la verità è che lo fanno per il loro bene. Perché se avessero avuto carattere per farlo, le avrebbero lasciate le mogli di cui tanto si lamentano. Io sono certa che a modo suo lui mi ami, o creda di amarmi. Il punto però è che lui ha una vita appagante, piena, con ben due persone che se lo contendono (e credo ci sia anche qualche terza), mentre io dormo sola ogni sera, e non vivo mai appieno nulla della mia vita. La terapia ora mi aiuta a concentrarmi sui miei bisogni. Ed io so che voglio qualcuno che sia presente per me, e sia mio complice in questa vita. Io lo amo davvero, credimi. Ma ad un certo punto, quando apri gli occhi, non puoi concederti il lusso di credere ancora alle sue frottole…o diventeresti bugiarda di falsa come lui. Ho visto una mia amica di 21 anni senza un lavoro e con una neonata lasciare la casa in cui viveva per scegliere la persona che amava. Ora è felice. Ha fatto un salto difficile, ma ha costruito una bellissima famiglia allargata con l’uomo che davvero ama. Non esistono scuse, non esistono motivi validi. Esiste solo ciò che si desidera realmente e il sentimento che si prova. Lui mi ha promesso che la settimana prossima avra un appartamento suo e divorzierà. Ma io so già che la settimana prossima ci sarà una malattia o un lutto o una ricorrenza o una tragedia che gli impedirà di farlo. Quello che non sa lui è che io lo amo, come mai ho amato nessuno. Ma ora amo anche me stessa. Col cuore frantumato gli dirò ciò che ho deciso tempo fa: voglio tornare a vivere la mia vita. Voglio esistere nel qua e nell ora, e per farlo devo dirgli addio per sempre. So che volete credere a ciò che vi dicono, anche io desidero credergli ancora…ma facendolo vi private di tante cose belle. Per cui vi dico, andatevene, perché loro non se ne andranno mai, e non vi faranno nemmeno andare via. Io ci provo, ma questa volta ci riesco. Auguro anche a te di riuscire ad andartene per cercare qualcosa e qualcuno di tuo. Te lo meriti. Un abbraccio.

      Rispondi
      • Cara Beatrice, hai descritto la situazione alla perfezione. Grazie per le tue parole, mi hanno colpito in maniera estrema. Provo la stessa cosa, come dici tu “se avessero il coraggio le lascerebbero queste mogli” o meglio non avrebbero creato queste situazioni a monte.
        È anche vero però che è difficile gestire i sentimenti, ci vuole anche un certo margine di comprensione.

        Rispondi
  • Cara dottoressa Valeria,
    l’altro giorno ho visto dei suoi video su you tube e vista la sua pacatezza, gentilezza e delicatezza nell’affronbtare svariate problematiche di coppia ho deciso di scriverLE per chiedere il suo aiuto.
    Non so se posso permettermi del darti del “ti” e perdonami se mi concedo di farlo.
    Sono disperata. Lui, ha detto basta.
    Ho 35 anni sono single senza figli e a dire degli altri una donna piacevole.
    Ci siamo conosciuti tramite lavoro che tutt oggi esiste ed esistera’ per sempre anche se non siamo colleghi non lavoriamo assieme.
    Sono diventata la sua amante lui sposato piu’ grande di me di 10 anni due figli di 11 e 14 anni e un amtrimonio alle spalle di 26 anni.
    Il suo porimo unico amore e’ stata a suo dire lei.
    Quando ci siamo conosciuti e non c’era nulla tra noi s enon amicizia mi racconot’ del fatto che da parecchio tempo le cose non andassero con lei che spesso di dicevano “dobbiamo separarci” ma che mancava il coraggio.
    Fatto sta che con i mesi il nostro rapporto amicheole e’ diventato di tutt altra natura.
    Lui si diceva innamorato di me.
    Qualche settimana fa mi disse che doveva prendere una decisione che si sentiva in tilt che non dormiva la notte che doveva chiudere con Lei ma che pensava ai figli.
    Cosi’ si e’ rivolto da una psicologa ed e’ arrivato alla conclusione (ti cito le sue parole) che ora non se la sente di lasciare i figli e non sa quando sara’ se tra 6 mesi 1 anno ( o forse mai aggiungo io) che ha senso di colpa molto forti nei confronti di lei. loro . di me . che non puo’ continuare cosi’ perche’ si sente psicologicamente a terra. che non mi dicmentichera’ ma che non puo’ continuare cosi.
    Sottolineo che io non gli ho mai detto o chiesto nulla tanto meno gli hod etto scegli me o la famiglia ma sono stata in silenzio ad attendere.
    E’ stato lui ad un certo punto dire che doveva scegliere perche’ non ce la faceva piu’.
    A me manca non so se devo cercarlo non so cosa fare.
    Vorrei solo tornasse.
    che capisse che restare per i figli che potrebbe essere anche un cosa che io posso capire con il tempo se ne pentira’.
    I figli crescono e seguiranno la loro strada e quando Lui si trovera’ con la moglie?
    Forse con l aiuto psicologico ha capito di amarla ancora?
    Dice di star male per me ma che nno puo’ tornare di non avere alternative.
    Aiutami ti prego.
    Un caro saluto e grazie Gioia

    Rispondi
    • Valeria Randone
      25 Gennaio 2019 18:29

      Buonasera Gioia,
      mi farebbe piacere aiutarla, ma avendo soltanto la sua versione e il racconto di lui fatto a Lei, è complesso sapere cosa sia successo davvero. Come sta questo signore. Cosa desidera. E se davvero ha fatto un percorso chiarificatore con una psicologa.
      Si dedichi a se stessa, alle sue amicizie. Affetti. Passioni.
      Anche un aiuto psicologico sarebbe indicato, per fare chiarezza e per decidere il da farsi.
      Un caro augurio

      Rispondi
  • Grazie gentile dottoressa Valeria per la sua risposta.
    Quindi tu mi consigli di non cercarlo?
    A me manca.
    Non so come resistere.
    Come ha fatto a dirmi ti amo fino a l giorno prima e poi rinunciare a me?!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      26 Gennaio 2019 07:37

      Buongiorno,
      io non posso consigliarle niente di sensato da qui. I clinici non consigliano e non giudicano; ascoltano, interpretano e lavorano sulle emozioni, sulla psiche e su tanto altro dei pazienti.
      Online è difficile ascoltarla in maniera adeguata.
      Inseguire, però, un uomo confuso è il modo per farsi ancora più male.
      Un saluto

      Rispondi
  • Ciao a tutti,
    anch’io da 1 anno sono l’amante di un uomo sposato, vorrei tanto che lasciasse la moglie per correre da me, ma credo che non lo farà mai. Il loro matrimonio non funziona già prima di arrivare io, ma lui non si decide, non mi dice nulla ed io non ho mai chiesto nulla per paura di perderlo.
    Mi date un consiglio come faccio a capire le sue intenzioni se non parla mai di noi, del nostro rapporto?

    Rispondi
    • Cerca al più presto di capire se è possibile che lui lasci la moglie e venga con te, altrimenti rimarrai bloccata come tutti noi

      Rispondi
  • IO avevo le tue stesse paure, non domandavo per paura di perderlo. Poi alla fine invece di perdere lui ho perso me stessa e quindi l’amore verso me stessa. E ho capito che la cosa peggiore era essermi smarrita, quindi ora sto provando e continuando a perdere lui ma a ritrovare me stessa. Credimi, se potessi evitarti tutto il dolore che ho vissuto io in questi 4 anni da amante, lo fare. Ma purtroppo solo la psicoterapia mi ha pian piano tirato fuori da questo buco nero. Aiutandomi a ritornare me stessa e la mia vita..un passo alla volta. Ma davvero,non aver paura di perdere lui…abbi paura di perdere te stessa. Perché lui non è tuo, ma di sua moglie. E non puoi perdere qualcosa che non è tuo…

    Rispondi
  • Buongiorno Dottoressa,
    scrivo pur non essendo in cerca di reali risposte.

    Ho frequentato un uomo sposato nel 2012. Eravamo entrambi impegnati e ci siamo ritrovati a lavorare nella stessa azienda.
    Lui proveniva da un fallimento lavorativo , in parte dovuto alla moglie. Questo a suo dire.
    Io ero in cerca di conferme sul mio aspetto fisico, sul mio potere di seduzione, perchè all’epoca con il mio attuale compagno non avevamo rapporti intimi.
    Fisicamente la nostra relazione dura 6 mesi. Nel mentre ci sono stati litigi, riavvicinamenti… Poi proseguiamo la frequentazione senza avere rapporti, ma attraverso incontri fatti di cene.
    Non credo avessimo molto in comune e di cui parlare, ma mi piaceva andare oltre.

    Nel luglio 2014, dopo l’ennesima mia richiesta, mi dice testuali parole “non mi devi aspettare”.
    E’ bastato, con molto dolore, per mettere la parola fine.
    Al lavoro non ci parlavamo più e lui cambiava strada pur di non salutarmi.

    In dicembre finisco la stagione e sparisco completamente. C’è stato solo un contatto per via di alcune visualizzazioni del mio profilo tramite Linkedin (ad ogni visualizzazione arriva la notifica). Pensavo/speravo fosse lui, ma pare fosse la moglie.
    Scopro inoltre anche che ha memorizzato il mio numero di telefono ma non c’è mai stato nessun tipo di confronto per fortuna, nonostante lei lo avesse richiesto tramite lui che nella succevviva telefonata dice di volermi bene e che avesse avuto le p***e l’avrebbe lasciata.
    Ma anche in quell’occasione non vi fu’ un seguito.

    Nel maggio 2017 nasce mio figlio. Nel settembre 2017 nasce il suo. (primo elemento in comune, mi verrebbe da dire).
    Un anno dopo la nascita dei nostri rispettivi figli, mi cerca facendomi le congratulazioni. Io rispondo altrettanto.
    Dopodichè i contatti (un pò superficiali pur non facendomi mancare apprezzamenti) avvengono una volta al mese.
    A volte sono io a cercarlo, a volte è lui.
    Mi chiede di vederci ma io non sono pronta e ripensando a tutta questa storia e decido di bloccarlo e sparire, di nuovo.
    Da circa un mesetto abbiamo ripresoa sentirci con una frequenza di 2/3 volte a settimana.

    L’invito a pranzo è ancora valido ma per tergiversare e scherzare gli rispondo “ci sentiamo solo da qualche giorno, non pensi di correre un pò troppo?”, lui mi risponde “ci sentiamo solo da qualche giorno ma mi sei sempre mancata..”

    Ritengo che un uomo con un figlio piccolo che si relaziona con un’altra mamma dovrebbe pesare bene le parole che dice.
    Di certo non mi ha lasciata indifferente ma a questo non ho mai risposto.

    Mi invia spesso foto di paesaggi che vede durante le sue trasferte di lavoro. Il venerdì mi anticipa cosa mi manderà la settimana successiva. Parliamo del nostro lavoro, dell’importanza della soddisfazione personale, ma mai dei figli.

    Io sono una libera professionista e lui, come detto all’inizio, proviene cda un lavoro autonomo fallito, mi invidia ed è contento per me.

    Però nonostante tutto ha deciso di cambiare nuovamente lavoro, lasciando un posto a tempo indeterminato e tra un mese sarà dipendente di un’altra azienda.
    Con questo gesto ha dimostrato coraggio. mi verebbe da dire che non ha dimostrato altrettanto coraggio scegliendomi….Quindi non è proprio un senza p***e!!

    Ora sono qui, a scrivere in cerca di non so bene cosa.
    In parte ho sempre sperato di mantenere i contatti ma ora.. Sono l’amica del mio ex amante?
    Non sarò mai invitata a casa sua per Pasqua, non potremo mai uscire a bere un aperitivo senza la paura di essere “scoperti” dai nostri rispettivi compagni/moglie.

    Non avevamo un legame così forte da doverci frequentare nuovamente..Mi chiedo se ne abbiamo così bisogno?
    Io penso di rappresentare per lui una bellissima ragazza, che lo attrae ancora fisicamente e che lo tira su di morale e facendolo stare bene (e non è poco, penso!)
    Ma durerà anche dopo questo ennesimo suo momento di cambiamento?
    Resisteremo come amici? Che idea potrà avere di me? Ho paura sembrare una donna alla quale è stata negata la possibilità di un futuro insieme che cerca comunque di aggrapparsi ad un’amicizia di dubbia entità.

    Forse questo nostro nuovo modo di relazionarci ci avvicinerà un pochino, ma non basterà di certo a mettere tutto in discussione..

    Rispondi
    • Valeria Randone
      20 Marzo 2019 15:59

      Buonasera Signora,
      grazie per la sua testimonianza.
      Più che focalizzare la mia attenzione su quest’uomo, alquanto irrisolto a quanto pare, mi piacerebbe sapere di più di lei. Elemento centrale di questa storia.
      È stata amata sufficienza?
      È felicemente sposata?
      È infelicemente sposata?
      Ha bisogno di apprezzamenti?
      Utilizza quest’uomo con un antidepressivo? Come elisir di lunga vita?
      Ci sarebbero tanti elementi da dover analizzare: della sua psiche, della sua storia di vita, delle sue emozioni.
      Le suggerisco, nel caso in cui ne avesse voglia, una consulenza individuale, oltre che ma lettuta dei miei ultimi due libri.
      Un luogo non giudicante entro il quale potrà trovare le risposte che cerca, per evitare di sentirsi una seconda scelta.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • Buonasera e grazie per la tempestiva risposta.

    Come Le dicevo, ho iniziato questo rapporto nel 2012, pertanto mi sono sempre “documentata” sui motivi per i quali un uomo arrivi a tradire la propria moglie e cercando, mio malgrado, di comprendere appieno il motivo per il quale non viene quasi mai presa una decisione.

    Concordo sul fatto che una relazione, scoperta o meno, dico io , l’esistenza altra, si rafforza.
    Ho visto coppie arrivare al matrimonio, fare figli, andare a convivere.
    Io stessa ho creato una famiglia con il mio compagno di allora.

    Riguardo al nostro percorso di coppia, abbiamo già affrontato una terapia di coppia, conclusa positivamente e con la nascita di nostro figlio.

    Il mio compagno è il miglior uomo che potessi incontrare. Se mai dovessi perderlo mi sentirei sola al mondo.

    Al mio fianco ho sempre voluto/avuto uomini più grandi probabilmente per il rapporto con mio padre.

    Sono già stata in terapia anche per questo, pensando che il problema arrivasse da mia madre, ma poi, durante le sedute, è emerso che in realtà il malessere arriva dal rapporto con mio padre e forse, mi permetto di aggiungere, il fatto che abbia un’altra moglie da 25 anni.
    Infatti mi capita spesso di associare le due figure femminili anche se ultimamente mi sono rassegnata al rapporto poco affettuoso, conflittuale e altalenante con mio papà.

    Per rispondere alle sue domande:

    1. è stata sufficientemente amata? Purtoppo no. Ho due genitori molto particolari , dal carattere predominante. Egoisti, facili alla critica e meno all’apprezzamento e alla considerazione.

    2. E’ felicimente sposata? Convivo da 8 anni e sono felice. Il mio compagno è il porto sicuro dove posso trovare empatia, sensibilità, intelligenza, divertimento e affidamento perchè sono certa che non mi ferirebbe mai.

    3. Ha bisogno di apprezzamenti? Sì, chi non li vorrebbe? Eppure spesso mi ritrovo a ricercarli proprio dove sono certa di non trovarli. E so benissimo cosa significa, ma nel caso di questo uomo gli apprezzamenti ci sono, percui è difficile trovare il nesso.

    4. Usa questa persona come elisir di lunga vita? Senza dubbio quando lo frequentavo avevo l’adrenalina a mille. Anche il tormento, l’attesa e il dolore mi facevano sentire viva. Ma è un prezzo troppo alto da pagare. Uno scotto dal quale si esce insicuri e devastati, consapevoli di non essere stati la SCELTA e per questo ci si mette indiscussione fortemente.

    Nei 4 anni di silenzio non sentivo l’esigenza di avere sue notizie… e nemmeno ora ho la voglia di sapere cosa fa durante la giornata. , ma quando ci sentiamo sembra sempre triste e sconsolato… e mi verrebbe da dire “che due scatole!!”

    Mi capita invece di immaginare di raccontargli del mio quotidiano, ma è difficile da affronatre tramite sms e di fatto non accade.
    Sento che lui spesso vuole essere al centro dell’attenzione e probabilmente io l’ho sempre fatto sentire così.
    Ma ora il rapporto deve, se proseguirà, essere paritario.

    Ho interpretato il ruolo della “consolatrice” ma ai tempi c’era un fine. Non per questo non sono stata sincera, ma ad oggi, se vogliamo essere amici (cosa ancora da capire) alcune dinamiche devono cambiare. Non posso più permettermi di farmi mettere da parte al risolversi di un ipotetico problema lavorativo o famigliare che sia.
    E’ lui che dovrebbe capire cosa vuole da me, dalla sua vita e rispondere alle domande da Lei rivolte.

    Vorrei essere io a condurre il gioco e non lasciarci ancora la pelle.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      21 Marzo 2019 07:15

      Buongiorno,
      dovrebbe valutare l’ipotesi di discuterne con un professionista, potrebbe aiutarla di molto.

      Rispondi
  • Io sono una moglie…tradita dal proprio marito…ma non riesco a mandarlo via…e lui non riesce ad andare via da me…quando è a casa sta male se non la sente..ma se la sente sta bene con me…non mi toccava da mesi…ora molto di più…prima o poi la ragazzina andrà via…ma io ci sarò? Siamo sposati da 17 anni….come qualsiasi altro uomo…vede carne fresca e si abbandona…ma lei come fa?lui sta con me quasi 24 ore di vedono di rado in piccoli spazi temporanei durante la settimana…il fine settimana si vedono ma non la domenica…come fa a stare con un uomo così…lo vorrebbe tutto per se ma lui non riesce a staccarsi da me…e adesso nemmeno da lei…il mio istinto e quello di sbatterlo fuori…ma non ci riesco è più forte di me…io amo mio marito e le ho perdonato il tradimento….di più non so cosa fare…abbiamo anche 2 figlie…lui lavoricchia….chi manda avanti la baracca sono io…aiutatemi

    Rispondi
    • Valeria Randone
      8 Aprile 2019 07:56

      Gentile Signora,
      per venir fuori da questo immobilismo, diventa indispensabile effettuare una terapia – o almeno una consulenza – di coppia.
      Così rimarrete incastrati e immobili, abitati da paure, ansie e quello che ha creato una crepa nel vostro matrimonio, già prima che questa muova donna sbucasse all’orizzonte.
      Può trovare i clinici anche in convenzione.
      Auguri per tutto

      Rispondi
  • Gentile Dottoressa,
    mi sembra di essere la più pu..na di tutto il blog.
    Sono l’unica che non è stata illusa perchè fin dall’inizio mi ha detto che non avrebbe lasciato la moglie e l’ha ribadito nel corso dell’anno e mezzo in cui siamo assime.
    Ma i suoi comportamenti lasciavano trasparire tutt’altro. Mi viene a trovare ogni giorno, cena con mio figlio, ha conosciuto il mio ex marito, non si fa problemi a farsi vedere in mia compagnia…
    Sembrava quasi che facesse di tutto per farsi scoprire dalla moglie. Quella moglie con la quale non ha nessun rapporto sessuale da anni, che mi descrive come l’opposto di lui ma con la quale dice di starci bene. Condivide più cose con me che non con lei, si sente più simile a me che a lei…ma a lui sembra vada bene così. Dice che ha i suoi spazi, che la sera, quando rientra in casa è sereno malgrado lei stia in camera e lui in salotto….vite separate insomma.
    Quando va in vacanza con lei dice di starci bene ma mi telefona più volte al giorno e mi messaggia continuamente.
    Naturalmente io in questo anno e mezzo sono stata malissimo, ho vissuto all’inferno.
    Avrei voluto … vorre, diventasse l’uomo della mia vita.
    Solo ad una domanda vorrei avere la risposta: questi uomini non ci amano abbastanza per iniziare una nuova vita con noi o sono solamente dei codardi che hanno paura di fare un salto nel vuoto?
    Ma come possono essere sereni con una moglie con la quale non condividono niente??
    E queste mogli, non si accorgono di niente?
    ….non era solo una domanda….
    Gioia

    Rispondi
    • Valeria Randone
      10 Aprile 2019 10:38

      Buongiorno e grazie per la tua testimonianza.
      È difficile darle una risposta, anche perché non esistono risposte univoche per tutte le storie emozionanti e psichiche.

      “Solo ad una domanda vorrei avere la risposta: questi uomini non ci amano abbastanza per iniziare una nuova vita con noi o sono solamente dei codardi che hanno paura di fare un salto nel vuoto”

      Penso, entrambe.

      Un caro saluto

      Rispondi
  • Buonasera,
    avevo scritto poco tempo fa in merito “all’amicizia ritrovata” con l’ex amante dopo 4 anni di silenzio.
    Oggi ci siamo visti dietro sua richiesta.

    Inizialmente ha parlato molto del suo lavoro che a breve cambierà.
    Dopo pranzo, eravamo seduti fuori a fumare e da lontano vede il marito di una sua collega che conosco anch’io percè siamo anche ex colleghi.

    Senza dirmi nulla si allontana fingendo una telefonata ma scopro che in realtà era per paura di essere visto.
    Già questo gesto mi riporta a vecchie dinamiche di cui , visto il rapporto attuale, avrei potuto benissimo fare a meno.

    Parliamo di noi e di questi 4 ani di distacco.
    Sostiene di aver fato la scelta giusta (parola che userà sempre) perchè non è il tipo di persona che molla tutto e ricomincia.
    Nel caso lo avesse fatto, sarebbe rimasto con il rimorso, visto che in questi anni ha costruito qualcosa e non sarebbe stato contento.
    Secondo lui era (giusto) quindi andare avanti lo stesso e provare a sistemare le cose perchè un domani sarebbe potuto capitare anche a noi e non avrebbe avuto senso, secondo lui, fare la stessa cosa.

    Discorso legittimo ma che ferisce molto.
    Ferisce molto il sentirsi dire che in questi 4 anni gli sono mancata e che gli mancherò anche fra un anno e fra tre anni, tant’è vero che pensa sarebbe stato meglio non frequentarci così io non avrei sofferto e lui non mi avrebbe avuto in mente durante questo periodo e con il fatto di vivere senza di me deve affontare le conseguenze sia positive che negative.
    Capita che ripensi a quanto mai non ha fatto il grande passo ma , ribadisce, era giusto così!

    E’ comunque felice per me sia a livello lavorativo che per il fatto che abbia avuto un figlio perchè quando ad una persona si vuole bene, anche vivendo ai margini della sua vita, le si augura il meglio.

    I toni si sono fatti meno pesanti quando mi ha detto che lui vuole assolutamente sentirmi e che avendomi vicina vorrebbe baciarmi per tutto il giorno ma questo non significa che provi solamente un attrazione fisica ma perchè gli piace anche il mio carattere, altrimenti avrebbe potuto trovarne altre in questi 4 anni ma così non è stato.

    In quel momento, mentre parlava, non ho osato interromperlo perchè sembrava che mi stesse dando le risposte che da tanto tempo cercavo.
    Questo incontro io l’ho voluto proprio per mettere un punto ad una storia che è iniziata fisicamente nel 2012, ed è proseguita senza nessun conttato fisico, nonostante il desiderio (reciproco).

    Nel caso avessimo voluto andare oltre, si sarebbe sentito a disagio..trovandolo strano il suo disagio gli chiedo se il motivo gli fosse suo figlio di nemmeno 2 anni, ma lui risponde di no (altro elemento molto forte a mio parere) ma solo per quello che c’è stato e quello che ha provato.

    Riferendosi ad una sua ex (prima di conoscere sua moglie), con la quale invece è stato facile interrompere il rapporto, dice che con lei un figlio non lo avrebbe mai fatto mentre con me sì e che se le cose fossero state diverse, ovvero se lui non fosse stato sposato, ci saremmo messi insieme.

    Concludiamo l’incontro con la volontà da parte mia di non volerlo più sentire in quanto l’esserci visti ha rappresentato per me una sorta di chiusura del cerchio.
    Ed ero serena nel dirlo perchè sentivo che subire ancora qualsiasi cosa non avrebbe avuto più senso (come l’episodio del ristorante) e nel salutarci mi risponde che il suo numero sarà sempre o stesso, che riprenderemo il discorso in un altro momento così avremo modo di rivederci e altre allusioni ai futuri contatti perchè non si sa mai…

    Io, pensando di non essere stata capita o fraintesa, ribadisco il concetto di non volerlo più sentire e ci salutiamo, questa volta per davvero, in modo molto veloce e non definitivo (questa è una mia impresisone).

    Anche questo episodio mi ha fatto soffrire perchè sapendo di non sentirmi più , è stato fugace e non mi ha salutata come si saluta una persona che rivedi dopo 4 anni e che sai non rivedrai mai più.

    Sono molto confusa ,o per meglio dire frastornata.

    Sto elaborando il tutto ma capisco che non è un dolore per non aver fissuto con lui quello che volevamo ma l’essere proprio lasciata andare. essere la non scelta.
    Sarà orgoglio oppure tento di evitare a me stessa la verità, ovvero che anche io avrei voluto un futuro con lui, magari anche un figlio.
    Come andrò avanti adesso? Cosa penserò di me stessa?
    Sto trascurando mio figlio, il mio lavoro..

    Rispondi
    • Valeria Randone
      18 Aprile 2019 08:26

      Gentile Lettrice,
      le avrò risposto anche a suo tempo, immagino.
      L’elaborazione del lutto è un percorso lungo e sfaccettato, che non si può fare da soli.
      Un clinico, non online, diventa indispensabile.
      Le suggerisco la lettura del mio ultimo libro
      https://www.amazon.it/dp/1792784279

      Rispondi
  • Cara Dottoressa,
    Lei è sempre stata presente ed io gliene sono grata.
    Come può immaginare dopo un incontro di questo tipo si avrebbe voglia di parlarne con qualcuno ma non sempre è possibile.
    Da lì la volontà di rendere partecipe una professionista, anche online.

    Spesso non si scrive per avere un opinione su se stessi o per ricevere il consiglio di rivolgersi ad uno specialista, ma probabilmente lo si fa per avere un altro parere, più oggettivo magari, riguardo agli atteggiamenti o parole che vengono dette dalla persona nei nostri riguardi con la speranza di essersi sbagliati, almeno in parte.

    Lei è l’unica professionista che offre a noi povere anime uno spazio in cui poterci raccontare e spesso capita che si abusi di questo e chiedo scusa.

    Inoltre rileggendomi sono stata molto impulsiva ed ho utilizzato anche un italiano poco comprensibile probabilmente.

    Se dovessi scegliere uno specialista al quale raccontare tutto questo sicuramente sceglierei lei e nessun altro ma l’impossibilità di farlo mi crea dispiacere, questo lo ammetto.

    Buona giornata

    Rispondi
    • Valeria Randone
      19 Aprile 2019 09:04

      Buongiorno e grazie per le sue parole. Come ben sa può scrivere quando desidera.
      Scrivere, come sempre e più di sempre, aiuta e cicatrizza.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • Gentile dottoressa,

    Ho trovato e seguito attentamente queste testimonianze durante il periodo più buio della mia esperienza da amante. Ho iniziato poi una terapia che ancora porto avanti, e le cose per me sono decisamente migliorate. A distanza di 4 anni mi trovo in una situazione….per la quale fatico a trovare un aggettivo adeguato.
    Sono nello stesso tempo felice, stanca, triste, piena di speranza e arrabbiata. Lui ha firmato per la separazione. Ci frequentiamo da ormai qualche mese con regolarità e sta cercando un appartamento per uscire di casa entro l’udienza con il giudice. Sono felice perché era ed è ciò che desidero, ma le cose vanno a rilento e sono difficili. Lui è lei si sono legati molto, lui dice in amicizia e per la bimba ma io ormai non riesco più a “dividerlo” con lei. Vorrei che vivesse la sua dimensione di padre in autonomia e non sempre insieme a lei. Vorrei che cominciasse a trattare me come compagna e lei come ex ma questo non accade. Lui è ancora “sposato” von lei…è una questione mentale. Di atteggiamento e di pensiero. Io ho 31 anni e ho così tanti progetti per noi è così poco tempo a disposizione. Ufficialmente non esisto, loro si separano per incompatibilità ma io sono ugualmente gelosa e sono stanca di dover aspettare. Inoltre ad appesantire il tutto c’è il fatto che in preda ai sensi di colpa (Che la mamma di lui fomenta dicendogli che è un cattivo padre per aver scelto la separazione e che questo rovinerà sua figlia) scarica la sua frustrazione su di me. Mentre lui e la moglie sono diventati amici del cuore. Ciò che vorrei dire è che anche ora, con una separazione in corso. Io vengo sempre più comunque dopo di lei. Ci sarà mai un momento in cui finalmente potrò sentirmi la prima ed esclusiva scelta Anche io? O stare con un uomo così debole che ha fatto tanti errori e sprecato molto tempo prima di prendere posizione mi condannerà ad una vita di eterna ed insoddisfatta seconda? Io lo amo davvero, e sto rinunciando a molte cose per lui.
    Sto faticando tutto e non rinfaccio nulla. Ma so quanto valgo e quanto merito. E sicuro non merito di sentirmi sempre e per sempre: non abbastanza. Grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      20 Aprile 2019 06:45

      Buongiorno Beatrice,
      dal “sempre e per sempre non abbastanza” a essere una compagna di vita riconosciuta e felice, il passo non è breve.
      Ma mi sembra in cammino.
      C’è una separazione in corso, quindi c’è già stata una scelta di vita.
      Il dopo separazione, e i nuovi equilibri da creare – che, se ben gestiti, non dovrebbero togliere intensità al vostro legame d’amore -, necessitano di tempo e pazienza.
      Essere padre significa – per sempre – relazionarsi con la madre. I figli sono di entrambi, e ci saranno tante cose di cui parlare e da decidere.
      Se sono diventati amici mi sembra una variabile positiva.
      Una separazione conflittuale regala soltanto malessere e sofferenza. Per tutti.
      Non so molto della vostra coppia. Delle dinamiche del vostro amore, quindi, non posso dirle cose sensate da qui.
      Una consulenza individuale potrebbe essere il luogo dell’ascolto, adatto a fare chiarezza.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Gentile dottoressa, sto vivendo un vero e proprio dramma e volevo un suo parere a riguardo.
    Ho 40 anni, sposato da 5 anni e padre di una bambina stupenda di 15 mesi, da quando è venuta al mondo le cose con mia moglie sono sempre più precipitate, al punto da staccarmi sentimentalmente, e fisicamente da lei, che non sto a giudicare ma di atteggiamenti sgradevoli nei miei confronti ne potrei raccontare a centinaia, comprese violenze verbali efisiche vere e proprie). Questo stacco è coinciso con la conoscenza di una regazza che mi ha letteralmente fatto perdere la testa.. bella, premurosa, che mi ama davvero, se non fosse per la piccola creatura che amo e di cui mi sento profondamente responsabile staremmo insieme. Non sempre un uomo che fatica a lasciare la famiglia non vi ama, con questo non voglio spingervi a farvi illudere da uominicchi senza scrupoli, abbiate sempre rispetto per voi stesse, ma la sofferenza la proviamo anche noi, ed io ne sono l’esempio, ha scelto a malincuore di chiudere questa storia per inseguire la felicità che merita mentre io nonostante abbia dichiarato a mia moglie di non amarla più cerco ancora il modo più appropriato per uscire definitivamente da questo inferno che sto provando e sto facendo provare, arrivando ad un passo dal formalizzare la separazione ma ritrovandomi poi ancora impantanato nonostante si andato via da casa da un mese. Adesso solo Dio sa quanto mi manca sentire la sua voce, il suo profumo, toccarla, accarezzarla, Non giustifico ma condanno chi in un momento difficile tradisce, specialmente con una figlia così piccola, ma mi chiedo come si fa a controllare i sentimenti, se 2 persone fanno scintille fin dai primi non maliziosi sguardi, se non riescono a stare lontani, se si innamorano in modo inconsapevole, iniziando a sognare un futuro insieme.. Adesso soffro maledettamente il distacco, consapevole che probabilemte l’abbia persa per sempre, convivendo con sensi di colpa, con i se e con i ma. Adesso mi ritrovo ad aver perso il probabile amore della mia vita, quella che si incontra una volta sola e ricorderai per sempre, con la consapevolezza che pur sacrificandomi con mia moglie non tornerebbe mai l’amore che fa si che una famiglia vada avanti, rischierei di far soffrire la bambina che già percepisce tutto.. Un sentimento mai provato prima unito alla mia codardaggine hanno fatto sì che perdessi tutto, adesso devo rimboccarmi le maniche ed andare avanti, ma in che direzione?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      25 Aprile 2019 09:54

      Buongiorno,
      amore e coerenza dovrebbero abitare nelle stesse vene del protagonista del sentimento provato.
      L’alternativa è una vita non vita, da infelici cronici.
      La bambina respirerà il non amore. Il non desiderio. La non scelta.
      Valuti di intraprendere un percorso di chiarificazione psicologica. Potrebbe trattarsi di un dopo parto difficile per la coppia, e di tanto altro.
      Le infatuazioni a ciel sereno dicono tanto della coppia in cui abita il protagonista.
      Un cordiale saluto

      Rispondi
      • Buonasera dottoressa,
        Le vorrei raccontare la mia storia che tanto mi affligge. 2 anni fa conobbi un uomo sposato con figli che tanto mi aveva intrigato, iniziamo cosi la nostra conoscenza fatta di grande passione, desiderio e voglia di stare insieme. Lui fin dall’inizio mi dice di essere in crisi da anni con la moglie che vorrebbe lasciare, ma allo stesso tempo ha anche una relazione che dura da anni con un’altra donna con cui vorrebbe provare a stare dopo la separazione. Io dopo i primi mesi inizio subito a stare male, logorata dalla gelosia verso la sua amante che non ha mai lasciato. Ma allo stesso tempo non lascia neanche me perché, nonostante i litigi e i profondi bassi, riusciamo ancora a regalarci bellissimi momenti fatti di belle cose e di belle relazioni. Non so più che fare, so che per me è un uomo sbagliatissimo ma non riesco a smettere di pensarlo e di volerlo. Dopo tutto questo tempo lui vive ancora legato a queste 3 relazioni.

        Rispondi
        • Valeria Randone
          29 Giugno 2019 07:24

          Cara Signora,
          il suo racconto, purtroppo, non è dissimile da quello delle altre donne.
          Le suggerisco una psicoterapia per trovare la forza di scegliere e la lettura del mio nuovo libro.
          https://www.amazon.it/dp/1792784279
          Nel quale, sono certa, troverà coraggio e conforto.
          Un caro saluto

          Rispondi
  • Accontentarsi è fare un patto con l’infelicità.
    È ciò che è successo a me per un anno e mezzo.
    Ho perso la testa per un uomo che ai miei occhi si mostrava speciale,amorevole e sensibile.
    Diceva che temporeggiava perché c’era di mezzo un bimbo piccolo e voleva sistemare le cose in maniera degna.
    La verità invece è che con me si era creato una vita parallela,fatta di bugie, inganni e cinismo.
    In cuore mio ho sempre saputo la verità,perché l’animo di una donna è sempre un passo avanti.
    Ero innamorata e se lucidamente sapevo non essere una storia sana,mi sono ingannata da sola chiudendo gli occhi e facendomi trasportare dai sentimenti.
    Mi sono accontentata di briciole, attimi e momenti.
    Uno strazio.
    Amare nonostante tutto non sempre è corretto per se stessi se a tali condizioni.
    Mi sono innamorata di un uomo che è riuscito a mostrarsi per ciò che poi non era.
    Mi sono innamorata di un uomo che non esiste.
    Ho amato un uomo che non lo meritava.
    Perché la vita è altra.
    È viversi sempre. È scegliersi e volersi.
    Dobbiamo amare che ha il coraggio dei propri sentimenti e delle proprie emozioni e non chi vuole viverci nell’ombra perché alla luce del sole ha la sua famiglia.
    Finalmente ho aperto gli occhi .
    Ci vorrà tempo perché l’amore non ha un interruttore,ma almeno so che non merito un uomo così, né un amore a metà, né un amore bugiardo.
    E se ogni tanto i ricordi fanno capolino li soffoco ricordando tutte le bugie che mi ha raccontato distorcendo la realtà delle cose.

    Un caro saluto.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      27 Maggio 2019 07:10

      Buongiorno Manuela,
      grazie per la Sua testimonianza.
      Toccante e veritiera.
      Le suggerisco la lettura dei miei ultimi due libri. Uno parla di amare un uomo sposato, tra idealità e realtà, l’altro come andare avanti. Di fame d’amore e di riparazioni del cuore.
      Un caro saluto

      Rispondi
      • Grazie dottoressa per la risposta e il Consiglio di lettura.
        Lo farò senz’altro !
        È proprio ciò di cui ha bisogno il mio cuore,di essere riparato…
        Sarà un percorso lunghetto perché poi la mia storia è molto recente ma credo il tempo mi sarà galantuomo.
        Grazie per quest’angolo che ci ha donato,leggere altre storie simili e confrontarsi aiuta tanto.

        Buona serata

        Rispondi
  • Ho iniziato una storia con un uomo sposato dopo un anno di corteggiamento. Avevo una certezza nella mia vita mai uomini impegnati. Questa persona mi ha catturato convinto stregato corteggiato e alla fine abbiamo iniziato a sentirci tutti i giorni. MI ha coinvolto era sempre libero, era sposato ma sempre libero per me. Da romantica ho pensato di avere trovato l’anima gemella completamente offuscata da questo sentimento. Piano piano ho aperto gli occhi dopo un enorme sofferza..lui diceva di amarmi ma rimaneva sempre li a casa sua. Stava e credo stia male ed io da spirito da crocerossina ero completamente dentro questa storia. Mi ha fatto sentire importante quando poi ho capito che alimentava il suo ego. Io ancora sono incredula come si possa mentire, io pensavo stessimo creando e costruendo una storia per noi, quando in realta’ io alimentavo solo emotizioni. Tutto questo lo trovo triste. Ho voluto davvero bene a quest’uomo considerato da tutti un santo.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      31 Maggio 2019 17:39

      Buonasera e grazie per il Suo racconto che, purtroppo, si aggiunge a quello delle tante donne che abitano questo blog.
      Questi amori così asimmetrici e bugiardi regalano l’illusoria sensazione di unicità.
      Di opportunità. Di incontro tra anime affini, ma in realtà sono la triste cronaca di una morte annunciata.
      Si prenda cura di sé e si faccia aiutare da un mio collega de visu per rimettere insieme i pezzi.
      Un caro saluto e auguri per tutto

      P.S: le suggerisco la lettura del mio ultimo libro. Tratta del passaggio doloroso, simbolico e definitivo da un amore malsano a uno sano.
      Lo trova su Amazon e sul mio sito; sono certa che l’aiuterà

      Rispondi
  • Grazie infinite! un caro saluto Barbara

    Rispondi
  • Buongiorno Dottoressa,
    anch’io sono stata amante. Nei primi mesi di corteggiamento lui mi diceva di essere single. Che se ogni settimana andava via per qualche giorno, lo faceva per lavoro. Ma dentro di me sentivo che mi nascondeva qualcosa e solo dopo averlo messo con le spalle al muro, confesso’ di essere sposato. A quel punto lo lasciai ma lui fece di tutto per convincermi a continuare la relazione. Gli diedi un’altra possibilità. Perché lo amavo gia’. Mi chiava tutti i giorni e ci vedevamo due volte a settimana. Probabilmente qualcosa la moglie sospettava ma lo lasciava fare. Lui diceva di amarmi e di non poter vivere senza di me. Ma che non avrebbe mai voluto affrontare un divorzio per intessi economici. Ultimamente si sentiva in colpa di non potermi dare la famiglia che sognavo a tal punto che stesso lui mi consigliava di sposarmi e fare un figlio con un altro uomo. Ma con la promessa
    che nonostante tutto io e lui avremmo trovato il modo per continuare a vederci.
    Se per lui poteva essere normale io non sarei mai stata capace di mettere in atto il suo consiglio. Perché nonostante io fossi l’altra, lui per me era unico! Per lui ho sempre fatto tutto con il cuore! E un bel giorno dopo sei anni di vita condivisa mi sento dire, tra noi non c’e piu’ novità! E scopro che in realtà lui aveva una novità! Una nuova amate più giovane di me. Scoppiai in lacrime, e gli dissi che poteva continuare a fare ciò che voleva ma senza di me. Fece solo un tentativo di chiamata per farsi perdonare. Ma dopo questa spari’ completamente. Come se 6 anni non fossero significati niente. Nessun discorso da vero uomo, nessuna parola di conforto. 0 .
    Non c’e giorno che non lo pensi o che non sia tentata di chiamarlo per chiarire. Ero convinta mi volesse bene veramente invece è bastata la novità per eliminarmi con freddezza e insensibilità. Ci soffro ma non sono vendicativa e sono convita che prima o poi il male che fai ti torna!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      9 Giugno 2019 21:44

      Cara Maria,
      la vendetta serve solo ad acuire il dolore.
      Pensare alla sua guarigione e niente altro, cercando con un aiuto specialistico di far luce sulle dinamiche profonde che l’hanno portata a essere un’anima in affitto, è la strada verso la vera guarigione del cuore
      Le suggerisco la lettura di questo libro.
      Il mio ultimo, sarà un vero abbraccio.
      https://www.amazon.it/dp/1792784279

      Rispondi
  • Buongiorno,
    Le scrivo per avere un consiglio.. Sono sposata da 15 anni con due figli di 14 e 8 anni. Il mio matrimonio è tranquillo e a mio marito voglio bene ma.. il mio cuore batte per una persona lontana da me 600 km.. Siamo colleghi di lavoro e da 5 anni abbiamo un rapporto telefonico. Ci sentiamo per lavoro e poi 2 volte al giorno fuori ufficio ed ogni sera ci scambiamo il messaggio delle buonanotte. Ci siamo detti che siamo importanti l’uno per l’altra, che ci vogliamo bene. Nel frattempo, lui si è sposato con la sua compagna da 15 anni, definendo il suo matrimonio “un atto dovuto”..Abbiamo provato ad allontanarci, ma non riusciamo a dire basta. Ci siamo visti anche da soli e nessuno dei due è mai andato oltre anche perché gli ho sempre detto che non possiamo cambiare nulla nelle ns vite.. Ma io sono confusa Fa il geloso, mi cerca anche quando è in ferie, mi aiuta tanto in vari momenti, ci divertiamo molto…ma non mi parla dei suoi sentimenti.. Lunedì prossimo trascorreremo un pomeriggio insieme e non so se chiedergli di noi oppure decidere di chiudere definitivamente questo rapporto. Cosa mi consiglia?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      22 Agosto 2019 20:16

      Buonasera,
      un clinico non dà consigli, né si sostituisce alla decisione del paziente. Ascolta, analizza, aiuta tramite l’introspezione a trovare soluzioni che il paziente ha già dentro di sé.
      Se ha bisogno di me io faccio studio a Roma e a Catania, non mi assumo la responsabilità di un “consiglio” tramite una e-mail.
      Auguri per tutto

      Rispondi
  • Cara dottoressa Randone,io capisco tutto quello che lei scrive e a mio malgrado mi ritrovo molto nella sua descrizione della vita di un’amante.Ma la prego con tutto il cuore,ci potrebbe dare un consiglio per come fare che lui lasci la sua compagna.Non mi dica che devo amare più me stessa e così via…capisco anche questo,ma io vorrei trovare un modo affinche lui lasci la sua compagna e viva in modo autonomo e come padre premuroso ma stando con me.Questo io voglio,che la lasci e si costruisca una nuova famiglia con me.Cosa posso fare per convincerlo?Come mi devo comportare?
    Un caro saluto.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      23 Agosto 2019 07:42

      Nessuno può convincere qualcun altro a fare qualcosa. Nemmeno in nome dell’amore.
      Vada lei in terapia e troverà la strada giusta per stare meglio, con o senza quest’uomo.
      Non esistono comportamenti giusti o sbagliati, ma strade del cuore.
      Legga il mio ultimo libro, dovrebbe aiutarla

      Rispondi
  • Perfavore Dottoressa Randone,ci dia un consiglio come fare affinche lui lasci la propria compagna.Io non c’e’ la faccio piu’ ad aspettare.Un caro saluto <3

    Rispondi
    • Valeria Randone
      4 Settembre 2019 05:45

      Genrile Signora,
      Lei ha confuso il mio lavoro da clinico per altro. Molto altro. Vada in terapia troverà le risposte emotive che cerca, e il supporto che necessita.
      Un saluto

      Rispondi
    • È difficile che un uomo sposato lasci la moglie quindi la sua famiglia, il suo punto di riferimento.
      Forse se si innamorano perdutamente dell’amante, forse troveranno il coraggio di lasciare la moglie. Forse.

      Rispondi
      • Ci sono coppie con figli che si lasciano senza amanti in mezzo,non vedo il perchè un uomo occupato non dovrebbe lasciare la sua compagna per un’altra donna.

        Rispondi
        • Valeria Randone
          20 Marzo 2020 10:34

          Buongiorno gentile Lettrice,
          nessuno ha mai affermato che un uomo o una donna sposata non possano lasciare il coniuge. Rilegga l’articolo, i commenti delle donne e se le va il libro, così avrà una visione d’insieme.
          Un cordiale saluto

          Rispondi
  • anche io amo un uomo sposato. E’ un collega, ci siamo conosciuti sul lavoro e giorno dopo giorno si è creato un legame speciale fatto di confidenze, allegria e stima professionale. Uscivo da un periodo molto difficile dal punto di vista personale (lo so che non è una giustificazione) e questa persona per me è stata come la luce in fondo al tunnel. Un uomo colto, serio. Ero convinta di non fare nulla di male ad accettare le sue attenzioni, ero certa che non fosse “uno di quelli” e quindi ho accettato il suo discreto corteggiamento un po’ per vanità un po’ perchè sinceramente convinta che non avrebbe portato a nulla se non al fatto che io mi sentissi gratificata. Non sono una bella donna, non ho mai avuto tanti corteggiatori. Che un uomo mi facesse sentire importante era per me un’iniezione di autostima. Fin quando abbiamo iniziato a cercarci sempre più e… siamo diventati amanti. Amanti finiti a letto che non hanno mai fatto l’amore. Lo so che è assurdo, ma è andata in questo modo. Abbiamo fatto praticamente tutto ma lui non mi ha mai penetrato.Ma per me è stato come farlo: l’intimità con questo uomo non era certo un rapporto completo. Mi sono follemente innamorata probabilmente anche nell’attesa di poter finalmente fare l’amore. In realtà questo momento non è arrivato. la moglie ha scoperto una mia mail (lui ed io, totalmente inesperti, non abbiamo saputo guardarci bene le spalle e lei ha trovato una mail sul suo computer). Una mail nella quale in pratica ripercorrevo gli ultimi due anni. E’ seguita una crisi durante la quale lui, dopo avermi informato, si è completamente eclissato dicendo di avere paura di tutto, di voler salvaguardare il figlio e tutte le cose che dicono quando ti vogliono “fare fuori” passando per vittime. Io, dal temperamento molto mite e arrendevole e soprattutto sempre molto rispettosa del suo matrimonio, mi sono trasformata: dopo 8 mesi di totale assenza di notizie (mi aveva detto mi avrebbe contattato appena le cose si fossero sistemate, ma 8 mesi sono uno strazio in quanto io in questi mesi pensavo di tutto) ho iniziato a bombardarlo di messaggi e lui, messo alle strette, dopo 4 mesi mi ha telefonato recitando il copione del “vorrei ma non posso”, dicendo di essere soggetto ad un controllo ossessivo da parte della moglie e del figlio (come se non avesse due minuti, neanche al lavoro, per scrivermi un messaggio!) e di star facendo quello che fa perchè il figlio non ha colpe. Insomma classico discorso. Ed io ci sono cascata perchè inizialmente gli ho anche creduto. Ora sono nella fase in cui sto acquisendo consapevolezza della sua totale incapacità di prendere posizione, del fatto che mi sono illusa e fa un male cane… Non so davvero come fare ad andare avanti, mi sembra mi manchi il respiro. Ma ce la farò. Me lo devo.

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  • gentilissima dottoressa Randone, la ringrazio per i suoi consigli. Quanto mi ha detto mi ha fatto riflettere, non pesanvo di aver dato l’idea del dolore straziante che provo. In effetti è così: sono distrutta. Mi rendo conto di aver idealizzato quest’uomo e quello che c’era o che ci sarebbe potuto essere. Mi sono completamente trasformata in una etective. L’ho pedinato ed ho visto la moglie. Li ho visti insieme: tristi, senza comunicazione, camminavano distanti e lui parlava al telefono senza degnarla di neanche uno sguardo. L’immagine di lei è stata uno shock. Per anni ho impedito a lui di parlarmene e non volevo sapere neanche il nome. Ora che lui mi ha lasciato l’ho voluta vedere. MI ha fatto tenerezza: dimessa, sciatta, neanche lei amata . Soffriamo tutti in questa storia. perchè fa così male?

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  • buongiorno, la mia storia è molto simile alle altre. Cambiano gli scenari, ma alla fine sembrano tutte lo stesso film. Noi, giudicate dalla società come le “rovinafamiglie” di turno, viviamo un dolore sordo, silenzioso ma che dentro di noi fa un rumore indescrivibile. Personalmente non mi sono mai sentita “una di quelle” ed ancora oggi, intrappolata in una storia in cui credo solo io, mi chiedo come abbia fatto a cascarci. io che per anni ho messo in guardia le amiche, che giudicavo anche le relazioni extraconiugali, ci sono cascata. A dire il vero quando il mio lui ha iniziato a piacermi sono stata anche molto incoraggiante. Mi elettrizzava, per una volta ho pensato a stare bene senza preoccuparmi del fatto che c’erano altre persone e che non era giusto soffrissero. Sono stata usata e gettata via. Appena la moglie si è resa conto che il marito la tradiva , come da trama di un film visto tante volte, lui scomparso dalla mia vita trattandomi come un cane rognoso da tenere fuori dal suo finto Mulino Bianco. La moglie (a dire di lui) mi avrebbe voluto parlare. Ora sarei io a voler parlare a lei (seppure io non la conosca neanche). Le vorrei chiedere scusa e far capire che in questo triangolo soffriamo tutti. Che, è vero, lui ed io ce la siamo cercata questa sofferenza e a lei è stata imposta, ma alla fine stiamo male tutti, non deve pensare che noi abbiamo goduto alle sue spalle. Non è affatto così: sono stata male, con un senso di colpa indescrivibile … Vorrei parlare alle donne che stanno leggendo questo blog e che ancora sono in tempo per salvarsi: non vi imbrarcate in una relazione del genere. Inizialmente il brivido vi porta sulla Luna, ma poi si cade come nessuna altra relazione vi farà cadere. Perchè insieme al dolore per la fine della storia ci sarà tutto un mondo di bugie che scoprirete, tutta la rabbia per esservi cercate voi questa situazione. Vi prego, riflettete e non fatelo. Non si costruisce nulla a partire dall’altrui infelicità.

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  • Gentile dottoressa, eccomi qui a parlare della mia esperienza. La mia relazione con L., collega sposato, è iniziata qualche mese fa, dopo il lockdown che ci ha tenuto lontano per mesi. Prima, c’era stato un lento avvicinamento avvenuto nel corso di un anno. Ci siamo sempre piaciuti senza osare andare al di là della semplice amicizia. Nel giro di tre mesi ci siamo scoperti innamorati. Forse lo eravamo già da prima e non ce ne rendevamo ancora conto, ci siamo detti. È come se ci conoscessimo da sempre, un legame talmente profondo, una sintonia fisica e mentale, gusti e interesso in comune. Lui ha una bambina di sei anni che adora e per questo ho cercato più volte di allontanarmi. Ho cercato con tutte le mie forze di far prevalere la parte razionale di me, conscia del fatto che difficilmente avrebbe lasciato moglie e figlia. Lui mi ha sempre rincorso e ripreso, senza però fare il fatidico passo. So che ha parlato con il padre di quello che sente per me e dei problemi che ha con la moglie. So che è stato da un avvocato per capire cosa succederebbe a livello patrimoniale. Però non fa il fatidico passo. Ora ha in ballo un’importante promozione che rischia di sfumare se venisse alla luce la nostra storia, e questa è la motivazione ufficiale che usa con me per non fare nulla. Dice che è per noi, per assicurarci un futuro. Mi chiede di attendere. Io esasperata e con tutte le mie forze ho cercato, un’ultima volta, di chiudere, con molta più decisione di prima. La sua reazione disperata mi ha sconvolta e sono tornata sui miei passi. Ho acconsentito ad attendere la promozione, mesi di attesa. Questa resa ha fatto cadere tutte le barriere che avevo innalzato per evitare di soffrire. Mentre prima sentivo di avere almeno in parte il controllo della situazione, ora mi sento totalmente in balia di lui. Mi sono scoperta completamente indifesa, gli chiedo rassicurazioni sul fatto che non cambierà idea, che non mi farà soffrire, perché io lo sto aspettando. Non sto bene, non so come farò ad affrontare questa attesa e non so se sto facendo la cosa giusta per me. Mi sento a bordo di un treno con i freni rotti. Lui è molto dolce e per ora mi rassicura sul fatto che è me che vuole, devo solo attendere e poi sistemerà le cose perché è con me che vuole stare e non ama più la moglie. Dice che si è sentito perso quando l’ho lasciato l’ultima volta. Io vorrei credere che la nostra sia una di quelle poche storie che poi vanno a buon fine. Ma ho tanta paura invece di appartenere alla folta schiera di donne che attendono e soffrono terribilmente per tanto tempo trovandosi con un pugno di mosche e incapaci di mettere fine al rapporto perché ormai troppo dipendenti. Non so davvero cosa fare. Non so se sia il caso di andare in terapia. Scusi lo sfogo, ho veramente bisogno di un consiglio. Grazie.

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    • Valeria Randone
      5 Gennaio 2021 09:09

      Buongiorno cara Signora,
      più che un consiglio e uno sfogo le serve un luogo altro – una consulenza individuale – per capire di più di queste dinamiche che le attanagliano il cuore.
      Se ha bisogno di me mi trova a Catania, Milano e su skype, in attesa che passi la pandemia.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Io sono Roberta. Sembrava davvero separato.
    Mi ha corteggiata tanto, addirittura abbiamo dormito insieme senza sfiorarci e ci siamo messi insieme solo dopo alcuni mesi di frequentazione da amici.
    Siamo stati insieme quattro anni, adesso abbiamo una figlia insieme ma nascosta.
    Lui non l’ha riconosciuta perché probabilmente ha paura di dirlo ai suoi due figli gemelli. Solo adesso ho capito che mai si è separato e che l’amore per i 2figli supera l’amore che forse prova per me e la nostra bimba.

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    • Valeria Randone
      22 Aprile 2021 17:44

      Cara Roberta,
      che dirle? La sua storia strazia il cuore.
      Posso chiederle perché ha accettato di diventare la Cenerentola di questo legame?
      Così nascosta, umiliata, invisibile?
      La bambina va tutelata è riconosciuta, anche se è nata fuori da un legame ufficiale ma ufficiale di cuore, almeno per lei.
      Un affettuoso saluto

      Rispondi
  • Amo alla follia un uomo sposato. Ci siamo conosciuti 13 anni fa, era già fidanzato con l’attuale moglie. È cominciato tutto senza rendermene conto, tutto cosi travolgente. Lui parlava di amore ed io speravo ed aspettavo che scegliesse me invece la favola è finita nei peggiori dei modi. Dopo due anni ha scelto lei, diceva che nn poteva fare altrimenti, era legato dalla famiglia e dal dolore che non voleva dare a lei poiché la sua lei stava per perdere il padre.
    Dopo 5 anni ci ritroviamo, entrambi sposati e con figli.
    Sta andando avanti cosi già da 5 anni.
    Io sono persa di lui,e lui dice di esserlo di me anche se è molto più freddo e razionale
    Forse perché è uomo?
    Però questa situazione mi sta devastando dentro.
    Tutto quello che faccio ruota intorno a lui. Tutto quello che dico fa riferimento a lui
    In tutto quello che vivo metto lui.
    Sto logorando la mia mente, tutta me stessa
    Come posso fare per uscirne? Non trovo le forze ma so che lo devo fare per me stessa e per la mia famiglia anche perché lui è stato molto chiaro che non lascerebbe mai nulla per me!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      12 Maggio 2021 16:17

      Gentile Lettrice,
      se non ci sono margini di recupero o di scelta, le suggerisco di andare lei in terapia e di farsi aiutare per ricominciare da sé stessa.
      Tutti quasi anni di clandestinità e dolore, di speranza e di attesa fanno male al corpo e al cuore, e anche alla sua famiglia.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Buonasera dottoressa,
    vorrei raccontare la mia storia.
    Abbiamo trentasette anni entrambi. Lo conosco da cinque mesi, abbiamo trascorso quasi due da findanzati visto che la moglie vive in un’altra città (lei non vuole venire a vivere nella città di lui, non vuole figli che lui vorrebbe). Sembrava essersi innamorando, poi lei arriva per qualche giorno, lui sparisce (mi aveva avvertita che non si sarebbe fatto sentire) e quando lei riparte torna a cercarmi ma da amica. Non se la sente di avere moglie e amante e proviamo ad essere amici, impossibile. Io sono follemente innamorata di lui e le due volte (in questi ormai tre ultimi mesi) che mi si avvicina un po’ di più torniamo a letto. Solo quelle due volte che per me sono letali. Per il resto chiamate quotidiane e uscite in compagnia o soli, anche non c’è più nulla, se non un bacio innocente ogni tanto.
    Ad agosto lui parte con lei, mi chiama un paio di volte di nascosto, torna ci vediamo una sera da amici (palesemente io non lo sono né gli faccio crede di esserlo) e mi chiede di vederci l’indomani per un caffè o passeggiata; non si fa sentire, gli scrivo ed è freddo e capisco che questo è il suo modo di allontanarsi.
    Prima di partire mi dice che stava provando a salvare il suo matrimonio convinto che prima o poi lei si decida a venire a vivere nella sua città. Io mi chiedo, si comporta così con me davvero perché si trattiene e cerca di salvare il suo matrimonio o perché non sono più quella che mi diceva essere “la donna perfetta per me se non fossi sposato”.
    Mi sembra quasi assurdo scrivere queste parole, mi sento una scema illusa fallita. Ma mi sanguina il cuore e non trovo le forze per far finta di non soffrire. Mi colpevolizzo di essere stata troppo presente, troppo sincera ed averlo fatto scappare.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      31 Agosto 2021 07:27

      Buongiorno gentile Camilla,
      più che chiedersi cosa vuole lui, cosa vuole o non vuole la moglie, se fa o meno il fidanzato – un uomo sposato non può essere fidanzato – credo che sia più utile cercare di comprendere che cosa desidera lei. Davvero.
      Cosa le manca. Perché si accontenta. Cosa le fa paura. Solitamente le amanti, anche se per breve durata, servono a tenere in vita un matrimonio. Regalano entusiasmo, emozioni, e quel batticuore che è un rapporto di coppia longevo talvolta non regala più. Dal suo racconto, ma mi riferisco esclusivamente soltanto
      Dal suo racconto mi sembra chiaro che quest’uomo non fosse confuso, ma soltanto solo senza nessuna intenzione di fare sul serio con lei. Ne approfitti per fermarsi un attimo, per leggersi dentro, per trasformare questa batosta emotiva in una risorsa e per rimettersi in cammino verso sé stessa con l’aiuto di un clinico.
      Legga i miei libri troverà le risposte che cerca.

      Un caro saluto e auguri per tutto

      Rispondi
  • Buonasera,
    forse sarò una mosca bianca. Sono un uomo, dopo 28 anni di matrimonio, mi innamoro di un’altra donna.
    Abbiamo attraversato due anni vissuti nella clandestinità, poi lascio mia moglie perchè credo in questo nuovo amore, da otto mesi son via di casa nell’attesa logorante che lei deicida cosa fare.
    Non tutti gli uomini sono cosi.

    Rispondi
    • Complimenti per il coraggio. Credo che lei sia l’unico al mondo su questa terra, o forse no. Anch’io amo un uomo sposato (lui appena 50enne, io 27). Avvocato – galante, affascinante, estremamente intelligente e sempre dalla battuta pronta. Lo amo alla follia, non ho mai voluto ammetterlo a me stessa, per diffidenza o chissà cosa. Dall’altra parte non so che sentimento ci sia, di certo non quello che provo io. Avere una giovane donzella credo sia un fattore esaltante per un uomo maturo. Conosco la moglie, una donna meravigliosa con cui ho un rapporto stupendo, e i figli adolescenti. La cosa curiosa è che non abbiamo mai fatto l’amore, abbiamo fatto altro, ma mai rapporti completi. Lui con la moglie va d’accordo, non mi ha mai parlato male di lei, mi ha solo detto che è naturale dopo tanti anni di matrimonio, che ci sia un calo dei rapporti, oltre questo più nulla. Non mi ha mai fatto promesse, e io a lui non ho mai chiesto nulla. Parliamo molto, usciamo insieme, io ho capito le sue fantasie e cerco di soddisfarle, senza mai appagarlo totalmente. Sono stata chiara fin da subito, più volte ha manifestato la voglia e l’insistenza di fare l’amore con me, ma ho sempre negato. Ho negato motivando le mie ragioni, sono una ragazza dei valori profondi, e credo proprio di averlo attirato anche per questo e non solo per la bellezza. Tuttavia c’è una forte intimità, di gran lunga superiore a tutto questo. Mi ricordo la prima volta che ci siamo baciati, lui mi ha descritto perfettamente la prima volta che mi ha vista, la prima volta che ci siamo conosciuti… Mi sono tanto commossa, perchè in mezzo a quelle risate, a quella voglia di non perdersi mai sul serio, a quella sindrome da ”donnaiolo”, ho scoperto anche un suo lato emotivo che tiene gelosamente nascosto. Condiviamo la passione per l’arte, le poesie che mi dedica, libri, tutto… Ma siamo troppo diversi, in primis lo status sociale, la sua gelosia è a tratti inquietante a volte. Mi scrive sempre per primo, mi chiama sempre lui, mi viene sempre a trovare perchè abitiamo in due città diverse da pochi mesi… Io non faccio mai la prima mossa perchè appunto sono diffidente e come meccanismo di difesa preferisco rimanere distaccata. Tuttavia vorrei averlo per me ma dato che già so che è un qualcosa di impossibile, mi accontento così. Che amarezza, che dolore amare un uomo e non poter condividere questa gioia. Le lacrime mi scendono. Un grande saluto Dottoressa, il suo libro è una perla.

      Rispondi
      • Valeria Randone
        25 Settembre 2021 18:33

        Grazie per il suo racconto, cara Valentina, ancora più cara dopo averla letta.
        Lègga anche il successivo: la convalescenza e la guarigione!
        “Ex/forse ex. Gli amori affamati”.

        Rispondi
  • Io sono la moglie che ha portato le corna per anni.
    Ha scelto me e noi e siamo ripartiti di un amore splendido se pur inizialmente doloroso e difficile. Abbiamo sviscerato il tradimento e mi ha detto che mi sembrerà strano ma lui non ha mai messo in dubbio la nostra famiglia. Certo, non sono soddisfatta che per riuscire a stare con me avesse bisogno di altro, ma lo posso solo accettare. Mi rattrista che non fosse in grado di esprimere i suoi bisogni, che avesse paura di venire giudicato e che non si fidasse di me tanto da essere veramente se stesso con me e che pensasse che a me non interessasse fare qualcosa per avere un matrimonio più felice. Allo stesso tempo non era nemmeno se stesso con l’altra perché da lei non riceveva ciò che la famiglia gli dava. Quello che credo ci abbia salvati è il fatto che avevamo comunque interessi comuni che non si erano spenti. Ci sono stati lunghi periodi in cui attaccava briga, si rende a odioso forse perché desiderava essere altrove o creava apposta un clima pesante per giustificare la scelta fedifraga.
    Ha desiderato essere al centro delle attenzioni di qualcuno e solo nei mesi dopo la rivelazione del tradimento mi ha detto che non era più stato al centro della MIA attenzione per anni e che sentirsi nuovamente desiderato e cercato lo faceva sentire vivo, apprezzato.
    Lui ha lavorato come trasfertista per anni. Ci sentivamo due volte al giorno per i saluti e per “comunicazioni di servizio” e mi sembrava sempre che non fosse il momento opportuno per chiamarlo tra riunioni e incontri che aveva. Così per anni aspettavo che lui chiamasse. Non mi ha mai espresso che desiderava le mie attenzioni e parlare di altro, essere cercato di più. Sembrava che tutto dovesse svolgersi sbrigativamente e poi in verità avrebbe voluto più attenzioni. Mica si può avere la sfera di cristallo! La comunicazione è fondamentale, non lasciare che l’altro immagini i nostri vissuti e bisogni.
    Abbiamo imparato tanto da questa esperienza e non abbiamo permesso che ci annientasse. È stato molto doloroso accettare che per anni abbia condotto una vita parallela e si sia confidato e abbia sognato con un’altra donna. Ma il vero sogno era solo di stare bene non di stare con lei.
    Alla fine ciò che è stato non si può cancellare ma, pur devastata, sto dando significato al PRESENTE, al desiderio che abbiamo di stare insieme, di fare cose insieme, progetti per il futuro, sesso sfrenato che non vivevamo da anni, più creativo, appassionato.
    È proprio vero che spesso l’amante non lo sa ma finisce per fare manutenzione al matrimonio altrui. Non la ringrazio affatto, sia chiaro! Non avrei mai voluto né pensato che un’altra donna avrebbe potuto intrufolarsi nella nostra coppia con la complicità di mio marito. È successo ma noi siamo rinati dalle ceneri mentre lei si è dovuta probabilmente leccare le ferite da sola. Noi lo abbiamo fatto insieme! E ne stiamo ancora uscendo sereni e maggiormente presenti. Cosa ci riserverà il futuro nessuno lo può sapere, proprio come per una coppia di sposi novelli. Il futuro lo dobbiamo costruire giorno per giorno con le scelte che faremo.
    Insomma è sempre un’avventura!!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      9 Ottobre 2021 16:04

      Cara Signora,
      grazie per il Suo racconto.
      Io sono una grande sostenitrice di questo pensiero che le è piaciuto: le amanti manutenzionano il matrimonio altrui.

      Un caro saluto, e auguri per tutto.

      Rispondi
  • Complimenti hai avuto tanto coraggio, quello che manca a me,io da anni mi prendo le briciole di un uomo felicemente sposato, la sua famiglia è perfetta, la moglie una principessa pur sapendo che il marito la tradisce, lei è felice!

    Rispondi
  • Buonasera dottoressa ho trovato il suo articolo molto interessante e vorrei lasciare la mia testimonianza: entrambi sposati e amanti da due anni io con due figli e lui senza figli per adesso.
    Lui è giovane e penso proprio che prima o poi avrà un figlio; questo mi turba molto perché penso che non ci sarà più posto per me nella sua vita.
    Lei cosa ne pensa a proposito?
    Noi non ci siamo mai promessi nulla ma viviamo solo il poco che riusciamo a vederci.
    Grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      19 Ottobre 2021 18:01

      Gentile Vanessa,
      gli amori sperequati e asimmetrici dove uno dei due è sposato o infelicemente sposato e l’altro è single e senza figli, sono candidati a un’importante crisi di assestamento che potrebbe preannunciare un futuro abbandono.
      Si faccia aiutare da un professionista, rifletta su quello che le manca davvero, su quello che cerca in questo rapporto di coppia e su quello che non va, soprattutto, nel suo rapporto primario.
      Se ha bisogno di me, chiami pure, la richiamo appena mi sarà possibile.
      Un caro saluto e auguri per tutto.

      Rispondi
  • Carissime ragazze, ho conosciuto un uomo. Intesa intellettuale profonda. Ero cotta. Lui pure. Rapporto telefonico. Un giorno, prima che ci fosse un rapporto fisico tra noi, calato nel discorso la parola moglie. La sua. Alla fine, ho scelto di andarci a letto. Ragazze, nulla di che. Per lui che non avrebbe mai lasciato la moglie, mi sono sentita umiliata. Per inciso, io sono stata una moglie umiliata: mio marito aveva avuto un figlio da un’altra, naturalmente più giovane, più brutta, rozza e ignorante (io ho 3 lauree).
    Per dirla tutta, io lo ho lasciato ancora prima di sapere dell’altra. Tra noi non funzionava nulla. Torniamo all’altro. Con questi sono stata chirurgica, fredda e razionale. Ho un mare di gioielli, ma una sera gli chiesi un anello con rubino. Gli è sembrato scherzassi! Pochi giorni dopo, gli ho posto out out. Io o lei, e di farsi vivo solo in caso di risposta positiva. È scomparso.
    Se ho sofferto? Stiamo scherzando? Neanche un po’. Lo ho portato allo scoperto. Per lui non valevo neanche un regalo, che per mera un gesto meramente simbolico. Me lo sarei tenuto per la sessualità, e un pizzico d’avventura, ma non ne valeva la pena.
    Se sono spregiudicata? No. Ho 52 anni, sto superando un brutto problema di salute, un lutto. Nei primi nostri momenti mi sentivo un’adolescente, e lui mi pareva un regalo del caso, di un Dio Cristiano, in cui alla fine non ho mai creduto. Questo regalo era spazzatura, o ancora peggio.
    E allora, i miei anni, la mia presunzione, i miei passati dolori (mi dicevo che i veri problemi sono quelli di salute) me lo hanno fatto strappare dal cuore. Siate presuntuose, girate i tacchi. La mia storia – brevissima – è arrivata inaspettatamente, quando non aspettava più nessuno. Adesso… chissà..!
    Ma, intanto, vivo benissimo da sola. In bocca al lupo.

    Rispondi
  • Gent.ma Dott.ssa. Sono ancora Grazia, e ho scritto in data 24 febbraio c.a. Non Le chiedo consigli (non è il caso né la sede), né suggerimenti (da me, ho spalle sufficientemente larghe). Le chiedo solo una Sua impressione dopo avere letto la mia testimonianza, dopo la mia esperienza. La ringrazio. Ad maiora

    Rispondi
    • Valeria Randone
      8 Marzo 2022 07:47

      Gentile Grazia,
      il Suo racconto non è nel mio sito. L’ultimo commento risale al 13/01 e non è il Suo.
      Probabilmente non l’ho messo online, sono andata a riguardare i commenti, i tantissimi commenti delle donne che scrivo in questo sito, ma non ho trovato il Suo.

      Rispondi
  • Mi sono imbattuta per caso nel suo sito e in questo suo articolo. Le faccio i complimenti perché analizza in modo completo la questione. Ha scritto ed usato tutte parole, considerazioni che mi sono posta anch’io, in questi ultimi mesi. È come aver letto nero su bianco, ogni singolo pensiero che ho, in questo periodo. Perché sì, sono stata l’amante di un uomo sposato da cui mi sto distaccando proprio in queste settimane. Sono stata con lui per un anno e poco più. Storia che non era nella mia indole ma, forse in queste storie è più l’inconscio e le nostre mancanze che ci guidano più che la nostra reale volontà.
    Comunque sia, è stato tutto come ha detto lei: forti emozioni, intesa completa, anime gemelle. Nel mio caso, inizialmente lui mi aveva detto di essere fidanzato e solo dopo la mia insistenza (perché il mio sesto senso mi fece dubitare delle sue parole) mi disse che era sposato da tre anni. Concludo dicendo che, dopo un anno ho cominciato a soffrire per questa relazione; sentivo più le mancanze e desideravo di più. Così ho cominciato a parlargliene e… la sua risposta è stata “.. io sto benissimo con te, ma non posso darti ciò che vuoi… adesso è così..” aggiungendo anche altre motivazioni quali “mia moglie non capirebbe, soffrirebbe troppo.. le cose sono più complesse..” senza mai spiegarmi queste ‘complessità’ quali fossero (aggiungo che non hanno figli e economicamente stanno bene entrambi).
    Perciò ho detto basta, almeno, sto cercando.. non è facile, i sentimenti ci sono e anche i ricordi.. ma mi ha ferita molto, specie le sue parole e mi fa rabbia questo.
    Complimenti ancora per quello che ha scritto, mi ci sono rivista completamente.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      29 Marzo 2022 19:37

      Cara Francesca,
      grazie per le belle parole per l’articolo. Ho custodito tante dolorose confessioni di donne nelle sue stesse condizioni: in affitto, come le chiamo io nel mio quinto libro.
      Nel sesto, “Ex/forse ex. Amori affamati”, invece, tratto l’antidoto. Come guarire da questi amori tossici, sprovvisti di futuro.
      Se ha bisogno di essere aiutata mi chiami pure.
      Un caro saluto e auguri per tutto.

      Rispondi
  • Buongiorno,
    complimenti per questo spazio, che ho scoperto casualmente, perché è un fascio di luce in un tunnel che, credo soprattutto noi donne, ci troviamo spesso a dover percorrere. Per me è stata un’esperienza recente, che ho deciso di concludere, spero in via definitiva, da pochi giorni. Sono una mamma single da ormai 6 anni, con una lunga convivenza alle spalle. Dopo la fine della storia con il padre di mia figlia, per diversi anni mi sono rifiutata di cercare impegni sentimentali. Fino ad un paio di anni fa. Mi sono “rimessa in gioco”, come donna intendo. Soprattutto incassando delusioni varie. Fino a quando mi sono imbattuta, non troppo casualmente, in questa persona. Consapevole del fatto che fosse sposato, spinta dalla forte attrazione reciproca che, in più occasioni, si era manifestata con sguardi insistenti, ho ceduto. Nonostante mi fossi, da sempre, ripromessa di non farmi trascinare in un menage a trois, ci sono finita dentro con tutte le scarpe. Il copione recitato da lui è un classico: matrimonio di fatto finito da anni, moglie non incline ad una separazione amichevole, malata, figli che studiano, comunione dei beni, ripercussioni economiche disastrose in caso di abbandono del tetto coniugale e un disperato bisogno d’amore. Insomma, paletti ovunque e confini molto ben definiti. L’intesa, neanche a dirlo, pazzesca, sintonia mentale e fisica perfette, passione esagerata, insomma, tutto apparentemente gratificante. Da subito però alti e bassi, io tentavo di scappare, motivando la mia scelta con i limiti inaccettabili della nostra relazione, ma lui cercava sempre di riportarmi nel recinto, facendo leva sull’intesa fisica, sul desiderio e l’unicità, a suo dire, del nostro stare insieme. A volte citando anche l’amore, sapendo bene che, per noi donne, questa parola ha un effetto detonante.
    Un tira e molla, durato quasi sette mesi, fatto di incontri fugaci, clandestini, a volte con il rischio di essere scoperti da sguardi indiscreti. Qualche giorno fa l’ennesima discussione, dopo l’ultimo incontro. Sopraffatta dal senso di abbandono e dalla freddezza di lui, dopo la mia richiesta di chiarimento sulla natura dei suoi sentimenti e sulle sue intenzioni in merito a noi due, decido di mettere fine a questa farsa. Mi rendo conto di non voler essere lo zuccherino che addolcisce il fardello del matrimonio fallimentare (?) e che, sì, non è questo che mi aspetto da una relazione sentimentale. Voglio di più, semplicemente perché volersi bene è il primo passo per la serenità.
    Ed è questo che auguro a tutti coloro che si sono trovati nella mia stessa condizione.
    Un uomo sposato non rinuncia alle sue “sicurezze” per andare incontro al rischio. Piuttosto sceglie di costruirsi una strada parallela da percorrere, per ovviare alle buche di quella principale.
    Spero di non ricadere nella trappola.
    Grazie!

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  • Buongiorno a tutti,
    nessuna delle commentatrici si è messo nei panni dell’umo sposato. Ecco allora vi racconto la mia storia: dopo 15 anni di convivenza e con un figlio di 8 anni e con una compagna che fatica pur dicendo di amarmi da essere coinvolta sessualmente da me, conosco una splendida ragazza 28 enne (io ne ho 46) che pur sapendo la mia condizione di persona impegnata mi seduce in tutti i modi finchè non crollo e ci vado a letto. Cerco di interrompere la relazione fin dal primo momento ma gli argomenti adottati da questa giovane e bellissima donna ma fanno desistere dal concludere la storia. Dopo 2 anni la ragazza in questione conosce giustamente un’altra persona (io non ho mai promesso nulla, anzi l’ho sempre scoraggiata dal proseguire la nostra relazione) io mi accorgo improvvisamente dell’importanza che riveste questa persona per me vado da lei e le dico che sono pronto a lasciare la mia famiglia e lei mi scoraggia dal farlo nel frattempo io riesco a leggere il suo telefono e vedo i messaggi “porno” che lei invia al nuovo amante. A quel punto la lascio immediatamente ma lei torna sempre più seducente e ammaliante. Ad ogg, ho scelto di continuare a darle una mano lavorativamente ma sono oltre due anni che non facciamo più l’amore per i miei rifiuti visto che lei si dice pazzamente innamorata di me e che non sopporta che io ritorni dalla mia famiglia dopo aver trascorso del tempo insieme. In conclusione, sono innamorato di questa persona, alla mia compagna piace una vita piatta e mi dice che tutte le coppie della nostra età sono “apatiche” ma io ho un figlio adolescente e sono innamorato ma non stupido e ritengo che nonostante il mio cuore sia suo la mia ragione mi dice che non è la donna per me.
    Non tutti gli uomini sono stronzi e a volte ci si trova in situazioni molto difficili da gestire

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  • Sono l’anima in affitto di un 51enne che vive a Beirut e lavora nella azienda della moglie libanese. Fa di tutto per venire in Italia e passare anche 1 giorno con me. Dice di amarmi intensamente, di aver trovato una persona che anche intellettualmente ama e stima….ma…ma non può lasciare la moglie perché praticamente lo tiene legato sul lato economico e perché le vuole bene anche se sul piano sessuale ormai tutto è finito. Se volesse davvero me, una soluzione la troverebbe…

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  • Storia con un uomo sposato da un anno e mezzo. Sono sposata anch’io. È stata una passione travolgente, ma anche piena di problematiche sessuali. Il soggetto in questione non è più giovane e ha problemi di depressione. Ho cercato di aiutarlo per amore. Mi ha detto che mi amava fin da subito, messaggi, incontri e non tenta nemmeno di nascondere i suoi sentimenti agli occhi degli altri. Anzi… ha coinvolto le due realtà familiari in alcune frequentazioni. Qualcuno, in un gruppo ristretto di persone, ha intuito la situazione e questo ha causato a lui dei problemi, è stato privato di un piccolo ruolo che ricopriva. Io l’ho sempre difeso e sostenuto.
    Da quando quel ruolo è saltato, mi dice sempre che mi ama, piccoli regali… ma vedo che la situazione si sta raffreddando. Gli incontri si diradano… a volte promette poi non mantiene. Dice che vuole fare questo e quello, poi accade sempre qualcosa che fa saltare tutto. Poi mi richiama e mi dice cose carine… ma… inizio ad averne abbastanza. Mi ha trascinato lui in questa situazione. Si è buttato a pesce, mi ha fatto una corte serrata. Ero molto attratta ma non mi sarei mossa di un millimetro se lui non mi avesse cercato. I primi tempi era quasi una persecuzione. Ora invece mi accorgo che sono sempre io a proporre e a cercare. Ma se mi scanso o mi allontano poi mi cerca lui ma alla fine le promesse non le mantiene più.
    Mi sto sentendo usata. E voglio staccarmi ma non è facile. In più sta cercando di riprendersi quel ruolo che gli è stato tolto, e spesso mi rifugge agli occhi degli altri per far pensare che fra noi non ci sia nulla… poi però “Ti amo” ecc.
    Basta con queste altalene… sono esausta. Vorrei provare a sparire senza lasciare traccia. Ma mi mancano quelle attenzioni che purtroppo non ho nel mio matrimonio. Ho addirittura pensato che abbia un disturbo mentale!

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    • Valeria Randone
      22 Febbraio 2023 14:12

      Buonasera,
      le altalene sono pericolose e purtroppo recidivanti.
      Valuti di credere un supporto da uno specialista, ne guadagnerebbe in chiarezza del cuore.
      Un caro saluto

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  • Io non sono psicologa ma gli scritti di molti utenti non mi sembra rivelino i contenuti di persone innamorate, ma piuttosto di persone che hanno perso la testa, rincorrono persone che sono chiaramente delle persone manipolatrici, egoiste e non stabili dal punto di vista relazionale, bugiarde, ipocrite.

    Allora mi chiedo: ma queste persone si accorgono di quello che scrivono e di come vivono la loro situazione? Sembrano più dei drogati che degli innamorati. SI tuffano in situazioni che sanno già non portare a nulla e quando ci sono dentro fino al collo non sanno come staccarsene, quello che provano, a parte emozioni forti, sono anche tanto dolore e una vera e propria fissazione non tanto per la persona che descrivono chiaramente come piena di difetti e spesso malvagia, ma per le emozioni che provano quando pensano a e sono con quella persona.

    Quasi tutti che parlano di uno struggimento enorme, passione, emozioni mai provate prima, complicità, intesa….. ma poi più dei ritagli di tempo non ricevono, vivono queste storie che sono briciole cadute dalla tavola altrui.

    Io sono convintissima che si entra nelle relazioni facendo delle scelte, non capitano, si fanno delle scelte che portano a cadere tra le braccia di una persona e anche quella “caduta” è in realtà agognata, preparata, sognata. Ci può essere la persona che ti bacia all’improvviso senza preavviso, ma in genere si vivrebbe un comportamento del genere come uno stupro. Qui sono tutte storie che hanno alle basi una ricerca reciproca, messaggi, incontri, ammiccamneti, telefonate, il tutto di nascosto, confidenze inopportune, insomma le premesse sono chiare a tutti i protagonisti.

    Ma scegliere una storia con una persona impegnata significa scegliere di poter amare a metà, vivere magari emozioni forti, ma mai in grado di compensare alla mancanza di esclusività che tutti desideriamo in un rapporto d’amore.

    Dottoressa, perché sono così tante le persone che accettano di infilarsi in storie assolutamente assurde dove si sa di essere la ruota di scorta ma poi si pretende una scelta di esclusività? Perché ci si aspetta lealtà da una persona che sappiamo mentire e fingere? Sfida? Desiderio di provare qualcosa di proibito? Competizione con l’altra? Affermazione di essere piacevoli e riuscire ad attizzare un uomo che dovrebbe avere la testa e il cuore altrove? Che senso ha questo tipo di scelta?

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  • Mi colpisce l’articolo e i messaggi che seguono.
    La maggior parte sono identici e trasudano di dolore e sofferenza.
    Mi rivedo nelle loro storie.
    Ho 50 anni sono stata amante di un uomo sposato di 61 anni. Stesso copione, sposata, grande lavoratrice ma grande solitudine nel mio matrimonio. Non avevo mai chattato, approdo su facebook, mi colpisce il suo modo di scrivermi.
    Diventa la mia corrispondenza segreta e riempie le mie giornate.
    Quando l ho conosciuto dice di avere 54 anni. Bugia, la prima di una lunga serie. Esattamente dopo un anno, tra incontri, passione, passeggiate in riva al mare, quando io non riuscivo piu a nascondere che desideravo altro da lui, che mi ero innamorata di lui, che volevo un amore ala luce del sole, mi confessa che aveva 60 anni.
    Il suo passato nei suo racconti era fatto di numerose storie clandestine durate anche 5 anni.
    Era geloso e possessivo, poi io ho iniziato a nutrire dubbi …Ogni tanto ne usciva fuori una, una da cui riceveva telefonate e non rispondeva, un’altra a cui dedicava un post di auguri di buon compleanno e la lista continua…diceva che erano “amiche” Ah le amiche!!
    Durante la nostra conoscenza mi disse che gli sembrava che le persone con cui aveva avuto legami intensi è come se vivessero sulle montagne russe.
    E’ vero…le ho vissute anche io.
    Ho iniziato ad essere io gelosa: io sospettosa …sono stata malissimo…ogni giorno il mio umore passava dall’euforia, poi rabbia, poi tristezza al punto da non riconoscermi piu.
    Ho chiuso con lui …non mi aspetto nulla e non lo sceglierei neanche come compagno di vita …nonostante abbia detto che vuole lasciare la moglie …sono bugie, percepisco la menzogna e riesco a vedere oltre il fumo che mi ha buttato davanti agli occhi.
    Ma c’è una cosa anche che ho capito.
    Che tra me e mio marito era finita già da molti anni. Che quando si è soli in una coppia è meglio lasciarsi , almeno si è soli con se stessi e lì di aspettative non ce ne sono, se non quelle che ognuna di noi può dare a se stessa e se non la possibilità di diventare realmente persone vere, sincere riappropriandosi della propria dignità, invece di elemosinare briciole.
    Mi sto separando. Sono in psicoterapia da due anni.
    E fa male, tanto male…ma almeno so che sono in cammino e forse vedrò la luce in fondo al tunnel…ma con mio marito sarei rimasta un soprammobile, con l’amante …nulla…niente… ferma in un limbo.
    Grazie alla dottoressa Randone di cui comprerò i libri e seguo nei suoi scritti e grazie per i vostri racconti perché mi hanno dato maggiore consapevolezza.
    L.

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  • Non è l’uomo sbagliato. quale uomo non avrebbe piacere di avere ai propri piedi moglie e amante, perché dovrebbe farsi un esame di coscienza?. sbagliate siamo noi donne che lo permettiamo (moglie compresa), io credo che siamo tutte donne che non hanno mai ricevuto l’amore che avrebbero dovuto fin dall’infanzia, abbiamo tutte storie dolorose di amore rifiutato là dove l’amore dovrebbe essere la cosa più naturale. in questo ci scegliamo un uomo che sappiamo già dal principio sbagliato, non c’è nessuna logica ma è così. in questo l’uomo scelto prende e neanche ringrazia. punto. lo fa da una vita con la moglie che è al suo fianco da anni, con cui ha avuto figli ecc ecc, non dovrebbe farlo con una che ha avvicinato solo ed esclusivamente per piacere sessuale? figurati

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  • Bunogiorno dottoressa Randone,

    volevo essere aiutata da lei per capire come gestire al meglio una storia che dura da due anni e mezzo con un uomo 46enne sposato ma che mi piace da impazzire per come mi si mostra e per come si comporta con me anche mettendo alla luce alti e bassi del suo carattere con dubbi interiori annessi, lui non ha figli e desidererebbe averne con me, mi ha confidato lui conoscendoci in modo approfondito sulla messaggistica di messenger, cosa devo fare? devo dargli tempo per capire cosa vuole? devo perderci la speranza? avrò speranza per riaverlo accanto a me? c’è possibilità che duri per sempre tra me e questa persona di cui non posso fare a meno? di cui sono innamorata?
    Aspettando una sua risposta le auguro buona giornata.
    Distinti saluti
    Francesca

    Rispondi
    • Valeria Randone
      16 Luglio 2023 16:56

      Buonasera Francesca,
      mi sono permessa di cancellare il suo cognome.
      Se ha bisogno di essere seguita da me chiami pure da lunedì a venerdì, se non dovessi rispondere la richiamo appena mi sarà possibile.
      Così non riesco a dirle qualcosa di sensato.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Leggo con iteresse questo argomento. Le risposte sono tutte di donne. Questo è il primo punto interessante. Io sono uomo invece. E sono stato sia amante sia quello impegnato che corteggia e ha avuto un amante per due mesi. Le risposte che leggo sono banali. Non c’è una vera analisi di come funionano le relazioni e l’eros. Nessuno costringe nessuno ad essere amante. Se una donna gioca al corteggiamento e alla seduzione con un uomo impegnato, sta facendo una scelta. Il primo punto è la de-responsabilizzazione della donna. Quindi la donna sceglie volutamente di sedurre e farsi corteggiare da un uomo impegnato. Acceta il rischio. E in amore, anche tra due single, c’è sempre il rischio. Quanti amori single iniziano come un fuoco bellissimo per poi spegnersi in malo modo. Il tradimento esiste, da sempre e sempre ci sarà. Ed esiste peeche è funzionale. La balla di stare insieme fedeli e se non va lasciarsi, fa ridere. Uno perchè non tiene in conto la trasgressione, e fare una cosa di nascosto.
    E poi perché se io sto costruendo una relazione, e incontro in un locale una ragazza e il giorno dopo mi ci trovo a chattare, cosa faccio lascio la mia compagna seduta stante? Perché anche chattare allora è tradire?
    Anche fare una fantasia sessuale su una collega è tradire?
    Nessun essere umano è fuori da tradimento. Ci sono donne che non tradiscono sessualmente il proprio marito, ma lo tradiscono in mille altri modi. Come al pari gli uomini. Se un marito è stato un ottimo marito e padre e dopo 25 anni di monogamia, tradisce la moglie, viene giudicato un poco di buono. E tutto quello che è stato per 25 anni buttato via. Bisogna guardarci bene dentro a queste cose. La monogamia è quasi impossibile. Il tradimenro va analizzato meglio. La coppia classica è ormai un deleritto sociale. Le separazioni sono al 70%. Dobbiamo ancora continuare a credere alla favola che una persona sia tutto per tutta la vita? Non stiamo chiedendo troppo?? Un saluto grazie

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  • Salve, io non so di quale categoria faccio parte, ma sono stata amante di un uomo sposato dal 2013 al 2016 , vissuti in sofferenza lasciata per telefono dalla moglie xche’ perché scoperto… altra sofferenza….ho poi trovato una persona libera con cui sono stata 6 anni …ma i suoi problemi col bere poi hanno causato allontanamento tra noi….e come per un caso del destino , ho ricontrato lui….dopo 7 anni….e mi ha dato l’imputata per chiudere una cosa che si stava trascinando.
    Non era più amore sicuramente, e ora mi rivivo la storia con lui come va va, sto bene, non ho piu’ pretese, prendo il bello finché mi va e mi fa stare bene, e quando mi riproverò’ a starci male, sarò io a chiudere, sempre che la moglie non lo scopra nuovamente.

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  • Buongiorno credo di superare tutti.. avevo un compagno da oltre 25 anni, 2 bimbi meravigliosi, una casa bellissima che abbiamo costruito insieme come tutti i nostri progetti. Potenzialità da Mulino Bianco. Un carattere un po’ strano il suo : buono, presente, socievole ma a tratti nervoso e presente sui figli alla’ maniera sua’, dico io. Io ho un lavoro impegnativo e una bella carriera lui è un libero professionista consolidato con molto tempo libero che però non ha mai dedicato alla crescita dei nostri figli. Ho avuto baby Sitter, aiuto di mia madre, ma non esattamente il suo. Lui dice di avermi sempre amata e mai tradita. Io ho iniziato a tradirlo dopo 7 anni quando sul lavoro un uomo di 20 anni più grande di me mi ha fatto letteralmente perdere la testa, una storia frivola e fondamentalmente sessuale che però è durata un anno. Poi dopo un paio d anni ho avuto un ritorno di fiamma del passato ma è durato poco, molto poco. Dopo qualche anno una storia con un uomo più grande di me di 12 anni.. qui mi sono innamorata ed è durata finché io e il mio compagno non abbiamo deciso di avere il primo figlio. Lui non si è mai accorto di questa situazione e io non ho mai pensato di lasciarlo tanto da farci un figlio. A distanza di 5 anni è arrivato il secondo figlio. Poi quando il secondo aveva ormai 5 anni è ricominciata la storia con l ultimo amante. Con quello stesso amante che aveva accettato 10 anni prima che io interrompessi la nostra relazione per avere il primo figlio.
    Ovviamente era un uomo sposato, sposatissimo , che aveva l’amante di turno (anzi le amanti di turno). Cosa cercavo in queste relazioni? Io non lo so, ma ho sempre pensato che la mia in fondo fosse una ricerca .. cercavo di colmare alcuni vuoti della mia vita come credo la scarsa comunicazione con lui .. Di questa persona ho ovviamente avuto l’intelligenza di disamorarmi… Finché non mi sono davvero innamorata di un altro. Lui (che chiamerò Luigi) lo conoscevo da tanto e mi piaceva da sempre. Ci siamo innamorati come 2 adolescenti e vissuto un idillio. Questa volta lil mio compagno se n’è accorto anche perché io non l’ho nascosto più di tanto, volevo separarmi e mettermi con l altro. Di fronte alla mia insistenza di continuare la mia storia il mio compagno con sofferenze enormi per tutti (mia, sua, figli, amici parenti tutti) mi ha lasciato ed adesso sono sola. O meglio sto con Luigi che però nonostante abbia figli grandi e ormai fuori di casa non lascia la moglie.
    Mi dichiara un amore assoluto senza precedenti ma rimane con quella che definisce la sua coinquilina. Dice che i motivi sono economici dato che lei non lavora e lui ha un mutuo che impegna metà del suo stipendio e mantiene un figlio che studia fuori..ma che tra un po’ glielo dirà. (Non si è capito quando)
    Inizio ad avere la netta sensazione che ci siano altre motivazioni ed allora cerco di allontanarmi e chiudere con lui dopo 3 anni di amore immenso che però ho sentito nel cuore e sulla pelle avendo avuto altre esperienze non altrettanto soddisfacenti. Le domande che mi pongo sono tante ma non riguardano lui, riguardano me stessa. Il mio ex mi ama ancora e mi implora di ricostruire ma io vorrei prima capire me stessa, prima di capire tutti gli altri!

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    • Valeria Randone
      5 Febbraio 2024 12:44

      Gentile signora,
      sarebbe utile se non indispensabile che lo facesse.
      Non rimanga online, dentro i forum o i siti, ma si rivolga ai professionisti deputati a fare ordine nella psiche altrui
      Auguri per tutto

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  • Buongiorno Dottoressa trovo il suo articolo pressoché perfetto, descrive le problematiche in modo minuzioso e preciso. Mi sono ritrovato in tutto quello che lei dice. Le faccio una domanda, vale a dire se tutto quello che lei dice vale anche nel caso al contrario vale a dire dove l’uomo fa la parte dell’amante e la donna è quella che “non decide” o decide di rimanere nel suo matrimonio infelice e senza amore solo per il bene dei figli e per paura delle reazioni del marito. Spero potrà rispondermi. La saluto e la ringrazio anticipatamente.

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  • Salve dottoressa ha descritto in modo chiaro e dettagliato la situazione che purtroppo si viene a creare. Mi sono ritrovato in tutto e per tutto in quello che lei ha ha detto. Vorrei farle però una domanda se la situazione fosse invertita, nel senso che l’uomo ha la parte dell’amante e la donna fosse il soggetto sposata e che nonostante i forti sentimenti “non decide” o meglio decide di rimanere in un matrimonio senza amore solo per il bene dei figli e per paura delle reazioni del marito. Vale sempre quello che lei ha detto o nel caso da me descritto c’è differenza?
    La ringrazio per la sua eventuale risposta. Saluti

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  • Io ho scoperto che il mio compagno, con il quale stavo insieme da tre anni, mi tradiva da sei mesi, con una vecchia sua relazione, che era finita proprio prima della nostra conoscenza, perché non avevano vissuti, interessi, visioni comuni, ma con la quale la parte sessuale funzionava molto bene. Il dolore della scoperta è stato atroce, non mi aspettavo che potesse essere un uomo che può tradire la proprio compagna, è un uomo adulto, che di cose nella vita ne ha affrontate tante, con tante responsabilità, eppure si è perso. I mesi dell’altra per me sono stati orribili, lui mi trattava male, mi continuava a dire che la relazione non lo soddisfaceva più, e allora prima ho provato a cambiarla, trovando più tempo per lui per noi, poi a scoperta sono andava via di casa, lui ha la sua, io la mia, non abbiamo figli. Dopo due settimane, dopo aver chiesto aiuto ad una psicologa ha deciso di chiedermi scusa, e adesso siamo in terapia di coppia, sono passati otto mesi, e per quanto ora siamo vicini, innamorati, ci parliamo in profondità, io ho una ferita che fa fatica a rimarginare, e ho paura che posso ancora continuare a mentire. La fiducia si fa fatica a ricostruirla. Anche se lui è presente, attento, io mi sento ancora frastornata.

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