Ambiti di competenza

Nel linguaggio comune, c’è tanta confusione tra psicologo, psichiatra, psicoterapeuta, follia e salute mentale. Questa confusività tra i ruoli, spesso paralizza il lettore, nella possibilità di chiedere aiuto al professionista più consono alla sua condizione di sofferenza psichica e relazionale. Nell’immaginario comune alcuni interpretano lo psicologo come colui che cura i “pazzi”, persone disturbate, inquiete ed inquietanti, soprattutto di grande pericolosità con cui non è opportuno identificarsi.

Psicologo sessuologo

Lo psicologo non è il medico dei “pazzi”

In realtà è soltanto uno dei tanti “falsi miti” associati alla nostra professione, figlio di retaggi culturali duri a morire, perché alimentati da scarsa informazione scientifica e leggende popolari.
Lo psicologo è quella figura professionale, che opera in campo clinico, è colui che aiuta le persone a dar voce ed interpretare la sofferenza e l’angoscia, che spesso abitano l’animo umano.
Il terapeuta di coppia ed il sessuologo clinico, invece lavora oltre che con il singolo, con la coppia o con il nucleo familiare in difficoltà, divenendo un referente esterno e neutrale alle farraginose dinamiche che spesso si vengono a creare.
Lo psicologo-psicoterapeuta, accoglie il pazienta, si fa carico della sua sofferenza, la decodifica e cerca di dar voce al dolore ed alla confusività che abita il mondo interiore del paziente, restituendola con modalità e connotazioni più chiare e meno ingombranti per la psiche.
Il clima emotivo che si viene a creare è un clima non-giudicante, non-punitivo, accogliente, consono all’elaborazione dei disagi.
Lo psicoterapeuta, non fornisce consigli, istruzioni per l’uso, non plagia il paziente, non si comporta da amico, né si fa manipolare da dinamiche affettive, fornisce al paziente le proprie competenze e strumenti terapeutici, al fine di “promuovere benessere”.
In psicoterapia, il paziente oltre a trovare un luogo di accoglienza empatica, impara a conoscere sé stesso, i suoi meccanismi psichici, i suoi meccanismi di difesa e, soprattutto le sue risorse interiori, da adoperare in futuro, in qualunque situazione si troverà ad esperire.
L’ascolto del paziente, che caratterizza il colloquio clinico, è un ascolto unico, autentico, empatico, improntato ad interesse e non curiosità del mondo dell’altro.
Oggi, si parla tanto di qualità di vita, di benessere e prevenzione, lo psicologo è quella figura professionale che opera in tal senso, per garantire una buona salute psichica di chi si rivolge a lui.

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Counseling e sostegno psicologico

Il counseling è un percorso dalla durata medio-breve, durante il quale vengono attivate le risorse del paziente, necessarie ad affrontare un momento di difficoltà, di confusione o di disagio (lavorativo, emozionale, di coppia, familiare). È un percorso caratterizzato da una seduta la settimana, per un periodo che va da due a sei mesi, che guida alla scoperta di sé, delle proprie risorse emotive e, potenzialità ed insegna al paziente come adoperarle. I colloqui di counseling e sostegno psicologico, sono rivolti ai singoli, alle coppie, alle famiglie ed agli adolescenti.

Sostegno alla maternità ed alla genitorialità

La ricerca del concepimento, la gravidanza ed il parto, non sono tappe dal semplice svolgimento, sia in termini fisici, psichici, emotivi, che di coppia. La donna e la coppia, vanno in contro ad una serie di stress, emozioni, modifiche di struttura delle dinamiche che la caratterizza, con rischi per l’equilibrio di coppia, per l’intimità e per la vita sessuale. L’obiettivo è fornire strumenti psichici e concreti al singolo ed alla coppia, per vivere a pieno il progetto alla genitorialità. Si forniscono inoltre suggerimenti ai neo-genitori, sull’educazione emozionale del bambino, al fine di facilitare a pieno ogni forma di comunicazione tra genitori e figli. Il sostegno alla genitorialità, lavora con la coppia al fine di insegnare loro come conoscere, gestire e godere a pieno delle tappe dello sviluppo psicologico del proprio bambino.

Educazione sentimentale e sessuale

Gli adolescenti di oggi, non ricevono quasi mai un’adeguata educazione sessuale. Internet, diventa un grande contenitore di informazioni, che tutto mostra, ma niente spiega. Questo li porta ad andare in contro a notevoli rischi, sia per quel che riguarda le malattie sessualmente trasmissibili (MST), le gravidanze indesiderate e, la confusione enorme che lamentano circa la sessualità in generale, vissuta spesso scevra dal coinvolgimento emozionale. L’obiettivo dell’educazione sessuale è quello di fornire ai genitori un “linguaggio“ adeguato, che possa incontrare le difficoltà dei loro figli. Fornisce inoltre agli adolescenti, strumenti conoscitivi, informazioni e formazione scientifica, emozionale e sessuale.

Terapia individuale e di coppia

È quel percorso conoscitivo della propria psiche, dei meccanismi che la regolamentano e la abitano, al fine di dare un volto ed un nome al disagio, alla depressione, alla malinconia, all’infelicità. È un percorso che si stipula proprio come un “contratto terapeutico”, dopo aver effettuato alcuni colloqui preliminari, al fine di valutare la compatibilità tra paziente e clinico, per poi proseguire un possibile percorso insieme, caratterizzato dalla segretezza, rispetto ed empatia. La introspezione è quel percorso, che viene spesso associato alle terapie farmacologiche per l’ansia, depressione, attacchi di panico, mal di vivere… al fine (a svezzamento farmacologica avvenuto) di restituire al paziente la propria vita nuovamente piena e vibrante. Nel caso di una coppia, il lavoro è mirato ad interpretare e sostenere fasi di disagio, tappe evolutive difficoltose (tradimento, divorzio, cambio di lavoro, lutto, trasloco, nascita di un figlio), in termini di dinamiche, per offrire loro una visione di quello che li affligge, rendendoli infelici, offerto da un terapeuta, che sta al di sopra delle parti.

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Diagnosi psico-sessuologica

L’ambito della sessualità è estremamente complesso e caleidoscopico, fare diagnosi è il primo passo per dare un nome ed una cornice ambientale e relazionale, alle disfunzioni sessuali. È opportuno lavorare in equipe, con validi consulti da parte di uro-andrologi, ginecologi e neurologi qualificati, per escludere possibili cause organiche associate alle disfunzioni sessuali maschili e femminili.

Terapia psico-sessuologica

La terapia sessuale è quel percorso, che si effettua con la coppia, con l’ausilio della TMI (terapia mansionale integrata), al fine di restituire nuova linfa all’erotismo ed alla vita intima. Le tecniche terapeutiche adoperate, vengono calibrate alla coppia, ed alla sua unicità. I “compiti erotici” o mansioni sessuali, sono differenti, per le svariate disfunzioni sessuali (anorgasmica coitale, maschile o femminile; vaginismo, dispaurenia o dolore sessuale, calo del desiderio sessuale, eiaculazione precoce, deficit erettivo, anedonia, eiaculazione ritardata), sia che riguardino la fase del desiderio, la fase dell’eccitazione o la fase orgasmica.

Supporto psico-psicosessuologico al paziente transessuale

Il trans è colui o colei, che nasce appartenente ad un sesso biologico e, sin dall’infanzia, sviluppa una forte e persistente identificazione nel sesso opposto, manifestando un desiderio imperante di poter vivere nel ruolo dell’altro sesso e soprattutto un bisogno estremo di essere riconosciuti ed accettati dalla società, come appartenenti al sesso scelto. Questa condizione psico-fisica, viene chiamata DIG, disturbo dell’ identità di genere, detto anche disforia di genere. Da un punto di vista epidemiologico, il disturbo è molto più frequente nella forma “andro-ginoide”, cioè quando il paziente nasce maschio e desidera “transitare” verso il sesso femminile, piuttosto che “gino-androide”. Questo percorso, necessita di adeguati supporti da parte di un sessuologo clinico.

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