Buongiorno dottoressa,
sono stata corteggiata da un uomo sposato durante i preparativi del mio matrimonio. Pensavo fosse solo un feeling transitorio ma poi è nata una relazione.
Mille bugie quotidiane verso la moglie e poi il non coraggio di lasciarla per paura di perdere i suoi figli. Si può stare con una donna che non ami solo per amore dei figli?
È un bugiardo patologico? mi ha illusa? Io ho perso tutto. Come può lei perdonare un tradimento durato sette anni?
Gentile Signora,
lei mi parla esclusivamente di lui, del suo amante, del suo corteggiatore intrusivo durante i preparativi del suo matrimonio, di questo mascalzone che non lascia la moglie per lei.
Ma tra le sue righe non c’è nemmeno una parola che parli di lei, della sua relazione, del perché ha aperto le braccia e il cuore a uno sconosciuto durante i preparativi del suo matrimonio – un momento particolarmente delicato, simbolico e importante nella vita di una donna che decide di sposarsi -, della sua evidente infelicità.
Perché quest’uomo dovrebbe essere un bugiardo patologico? È facile appiccicare un’etichetta diagnostica che non corrisponde quasi mai alla persona, senza guardarsi dentro.
Lei non ha mentito? non ha detto nessuna bugia? al suo futuro marito e al suo cuore, soprattutto?
Il mio non vuole essere un tono giudicante, ma sarebbe più utile che lei riflettesse su sé stessa, sulle sue scelte o non scelte, sul perché ha accettato per sette anni, mi sembra di aver capito, una relazione adultera.
È sul perché si accontenta.
Nel caso in cui non riuscisse a fare tutto questo da sola sarebbe veramente utile rivolgersi a un professionista della psiche.
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