Temptation Island, la pornografia dei sentimenti

Una donna che mette alla prova la sua coppia, un uomo che si dimena in confessioni audaci e banali, e in acrobatiche prove generali di introspezione, spiagge invoglianti e sguardi sognanti.
Presentatori e presentatrici, sempre più empatici, indossano sguardi truci, inquisitori e da giustizieri della notte, nel tentativo di catturare l’attenzione di chi come me guarda distrattamente la tv mentre sparecchia.
Emozioni in abbondanza e pseudo processi identificativi per tutti, a portata di telecomando. Una deriva inarrestabile.
Grida e pianti posticci come se le lacrime a comando testimoniassero la profondità di un sentimento provato, in direzione di telecamera con ciglia finte e bicipite contratto, ovviamente.
Questi sembrano essere gli elementi di Temptation Island, un seguitissimo programma televisivo.
Un motivo pur ci sarà per questo mettere piazza i fatti privati e avere così tanto seguito.
Sino a non troppo tempo addietro i tradimenti venivano mistificati, appuratamente deposti sotto il tappeto del silenzio, come la famigerata polvere, e nei casi più gravi e incontrovertibili, la corsa al legale diventava inevitabile.
Tra le derive della modernità abbiamo la pubblicazione in tempo reale di ogni vissuto, emozione, sofferenza, corna incluse.
Qualcosa non torna, perché, in realtà, chi non ha pudore dei propri e altrui sentimenti non ne ha nemmeno la profondità.
Banditi il pudore e la riservatezza, trasferiti nella terra dei cari estinti, regnano sovrani i sentimenti a tinte forti, intensi e audaci, forse, surreali.
Flirt a prova di sensi di colpa, liti accese e pubbliche – o forse pubbliche, quindi accese -, enfatizzate da lacrime e da grida, e il gioco è fatto.
Anche l’amore diventa una merce e approda nell’isola che non c’è: la terra della pornografia dei sentimenti.
Sorrisi e ostentazioni, sguardi e ammiccamenti, lacrime e nostalgia, notti insonni o d’intimità, tutto sotto la luce dei riflettori.
Da innamorata dell’amore, ben consapevole del suo potere e della sua magia, non riesco ad arrendermi ai messaggi di non-pudore che i media ci propinano come una dose di veleno quotidiano.
Il pudore è il luogo dove le emozioni acquistano dignità, dove vengono riconosciute, elaborate e vissute.
Il resto è la brutta copia dell’amore: la sua più grande profanazione.

Chi ha piacere di ricevere i miei scritti e video in e-mail, può iscriversi in maniera gratuita alla mia newsletter settimanale e al mio canale YouTube.
Chi ha una questione di cuore da raccontarmi e gradirebbe una breve risposta può scrivere qui.

Seguimi su Facebook (clicca qui) e su Instagram (clicca qui) e guarda le mie foto.

1 Commento. Nuovo commento

  • Troppa filosofia. Se questo programma ha avuto tanto ascolto probabilmente perche’ le persone si riconoscono in quelle situazioni. Forse sarebbe interessante capire come al giorno d’oggi siamo arrivati a tali punti.

    Rispondi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.

Consulenza online

Da oggi è possibile chiedere una consulenza online in tutta privacy e con la professionalità di sempre
Scopri di più
close-link
error: Il contenuto è protetto