Buongiorno dottoressa,
anche la mia vita è al buio, tutte le mie giornate sono avvolte dalla fuliggine e credo che lo saranno per sempre. Mio marito, l’unico amore della mia vita e una delle poche certezze della mia vita mi ha tradito per 30 anni pur rimanendo sempre a casa e standomi vicina nei momenti difficili. L’ho scoperto 12 anni fa, o meglio, ne ho avuto la certezza 12 anni fa perché lo sospettavo già da 10 anni, ma non ci potevo credere, non potevo credere che potesse farmi questo e mi davo della pazza da sola. Allora non sono riuscita a lasciarlo, mi sono fatta forza e ho provato a superare e ad affrontare il mio dolore. Mi dava forza il pensiero che non lo avrebbe più rifatto e, invece, 12 anni dopo scopro che mi tradisce sempre con la stessa persona, ancora con la stessa, per 30 anni con la stessa.
Non sono riuscita a lasciarlo neppure questa volta e il mio buio è sempre più fitto e la mia voglia di vivere sempre più labile.
Grazie per avermi ascoltata.
Cara Signora al buio,
non le basta un ascolto virtuale e nemmeno un carteggio epistolare.
Per accendere la luce bisogna impegnarsi e anche tanto. Che si tratti della stessa o di altre non cambia granché. Anche il perdono – la parola perdono contiene in sé due parole: danno subito, e dono che si fa nel perdonare – non avviene come se fosse un atto di fede.
Necessita di un lavoro psichico faticoso e controverso. Inoltre, senza la disamina e la cura delle cause che vi hanno fatto vivere il tradimento (chi lo agisce e chi lo subisce), non si risolve assolutamente niente.
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