Sono amante da quasi quattro anni. Lui era un mio collega, poi è diventato amico e poi amante.
Io mi sono innamorata perdutamente. Non ho mai chiesto di più anche se avrei voluto, ogni tanto litighiamo. Lui convive e ha due figli, non ha piu rapporti con la compagna e di questo ne sono certa perché la conosco.
Voglio essere l’amante perfetta. Voglio diventare la sua priorità, ed essere io stessa la mia priorità, sono pazza?
Forse sì.
Silvia
Gentile Silvia,
Vuole di più ma non lo vuole. Si accontenta ma non si accontenta. Vuole essere la sua priorità – di lui – e anche la priorità di sé stessa.
Questo passaggio non mi è molto chiaro. Nel momento in cui azzera le sue esigenze più profonde, il suo stesso progetto di vita e le sue reali necessità del cuore in funzione dell’essere amante a tempo indeterminato smarrisce senza ombra di dubbio le sue priorità.
Poi mi chiedo cosa intenda per amante perfetta.
Colei che non si lamenta? colei che non chiede di più? colei che non spera in una vacanza, un weekend fuori porta, nella spesa al supermercato col carrello, nella telefonata del sabato sera o nella pizza della domenica?
Su questo spinoso argomento ho scritto un libro: “Anima In Affitto, e se la punizione fosse sposata l’amante?”
Lo legga, ho dato voce all’amante, sono sicura che terrà tanti spunti di riflessione.
La invito anche a seguire la mia rubrica sull’amore su La Stampa, da questo mese è nata una rubrica nella rubrica che parla di amori infedeli.
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