Lattice e viagra: nasce il preservativo del futuro

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Lattice e viagra: le invenzioni per incrementare la contraccezione e la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili, a quanto pare, sono ormai tra le più stravaganti e creative.
Queste strategie di marketing ci danno la misura di come l’argomento sia davvero complesso e non dalla semplice disamina.
Un articolo dellHuffington Post dà notizia di una invenzione ideata da ricercatori australiani: la sperimentazione del “preservativo del futuro”.
Il progetto nasce da una idea di Bill Gates che aveva invitato la ricerca a realizzare un nuovo modello di condom per favorire la realizzazione di una “nuova generazione di profilattici”.
I ricercatori australiani della University of Wollongong hanno così progettato un modello avveniristico, un misto di idrogel e viagra.
E’ un preservativo privo di lattice – consono agli allergici al lattice e alla protezione – interamente costituito da idrogel, una sostanza trasparente e viscosa, che risulta molto più sottile rispetto ai normali condom attuali.

Qualche riflessione clinica

Il tema della contraccezione è sicuramente un argomento complesso da affrontare a più mani, metaforicamente quelle del ginecologo e quelle del sessuologo clinico.
L’aspetto della contraccezione – soprattutto la “fedeltà alla contraccezione” – correla il corpo della donna, con le sue emozioni e paure, con l’inconscio e i suoi contenuti e, ovviamente, con le dinamiche della coppia stessa.
Quando si parla di contraccezione bisogna partire da lontano: dall’aspetto ontogenetico – da quando la bambina attraversa tutte le tappe dello sviluppo psico-sessuale e diventa donna – all’aspetto sociologico e culturale che ha avuto un notevole impatto sulla sessualità, soprattutto femminile.

Qualche nota clinica sulla sessualità femminile

La sessualità femminile è un universo complesso e il suo benessere parte da lontano.
Tre elementi sono da tenere in considerazione nella decodifica della sessualità della donna:

  • la rivoluzione sessuale con le sue modifiche epocali del sessantotto
  • l’avvento della pillola contraccettiva che ha totalmente disgiunto la sfera procreativa da quella del piacere
  • il divorzio.

Questi tre elementi hanno reso le donne più libere di approcciarsi alla sessualità senza ansie, preoccupazioni gravidiche e, soprattutto, libere di recidere i loro legami d’amore quando questi erano giunti al capolinea.
Il rapporto tra le donne e la loro risposta orgasmica non è semplice e sopratutto non è dalla facile lettura.
La contraccezione – femminile o maschile – è intersecata alla dimensione del benessere sessuale e della qualità della risposta sessuale, soprattutto femminile.
La sessualità femminile è sicuramente più complessa e sfaccettata di quella maschile, così, elementi come la fiducia nel partner, la capacità di lasciarsi andare e la salute uro-ginecologica e del pavimento pelvico diventano indispensabili.
La risposta orgasmica della donna dipende dalla capacità e possibilità di perdere il controllo, dalla possibilità di poter entrare nella dimensione pulsionale e dell’immaginario e delle dinamiche di coppia.
Se la donna durante l’intimità non dovrebbe controllare sé stessa e il partner, non dovrebbe gestire e tenere a bada la paura del contagio sessuale o di una gravidanza non voluta; l’ansia non dovrebbe essere un’ospite presente sotto le lenzuola. Questi elementi compromettono ogni possibile atto amatorio.
Se tutto questo avviene arriva un meccanismo di controllo eccessivo sulla sessualità.
Senza un’adeguata contraccezione, la donna è senza dubbio candidata a una possibile anorgasmia coitale (mancanza di risposta orgasmica durante il rapporto sessuale).

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Uomini e preservativo, un rapporto difficile

Sessualità e rischi correlati

Quando trattiamo tematiche come la sessualità, non possiamo fare a meno di doverci occupare di prevenzione e promozione del benessere sessuale, mantenendo uno sguardo vigile alla sfera della contraccezione.
La sessualità non correla sempre con l’aspetto ludico e ricreativo, ma va a braccetto con tutta una serie di malattie importanti, l’HIV incluso.
L’HIV compare in Italia circa trenta anni fa e a tutt’oggi ravvisa oltre 4.ooo persone contagiate l’anno.
Il numero di donne che hanno contratto il virus dell’HIV è aumentato notevolmente, così come la percentuale di contagio di malattie sessualmente trasmissibili (MST) sembra essere in crescita costante.
Fino a oggi l’unico strumento in grado di prevenire un possibile contagio è il preservativo, prerogativa prevalentemente ed esclusivamente maschile, delegando all’uomo la possibilità e soprattutto la decisionalità, circa il suo possibile utilizzo.
La contraccezione, per cultura e storia è sempre stata impostata su un “doppio binario”:

  • la terapia contraccettiva orale, correlata all’universo femminile.
  • il possibile utilizzo del preservativo esclusivamente all’universo maschile.

La terapia contraccettiva orale è sicuramente di fondamentale importanza per prevenire percorsi gravidici indesiderati, ma assolutamente inadatta per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili (MST).
Il profilattico però non è uno strumento contraccettivo dal facile utilizzo, perché inficia la spontaneità sessuale ed è, secondo la maggior parte degli uomini, responsabile di una poca sensibilità sessuale; nonché fautore di un possibile deficit erettivo.

Uomini e preservativo, un rapporto difficile

Il preservativo è da sempre considerato causa di malessere sessuale, fonte di scarso ardore e motivo di ansie e angosce; per tal motivo rimane da sempre il protagonista assoluto di un rapporto difficile tra “uomini e protezione”.
Nell’immaginario giovanile, infatti, viene spesso considerato una delle cause principali di mancata erezione per via di una sostanziale riduzione della sensibilità che riesce a trasformare poi l’atto d’amore in un momento incerto e poco gradevole.
Questo anticoncezionale viene visto e vissuto come una “barriera compromettente” a causa della quale l’intimità a volte cambia forma e percezione, per la composizione del materiale di cui è costituito, e perché obbliga il partner a interrompere l’intimità per indossarlo, “compromettendo” quindi lo stesso atto d’amore.
Insomma, il preservativo più che proteggere sembra danneggiare la sessualità e la spontaneità. Genera ansie e paure e viene associato a un aspetto meccanico e artificioso.

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Salute sessuale e contraccezione sono due elementi da non disgiungere quando si parla di sessualità

Molti falsi miti ruotano attorno alla contraccezione orale

  • fa ingrassare
  • fa venire la cellulite
  • causa di ritenzione idrica
  • è causa di tumori
  • è causa del calo del desiderio sessuale e così via.

In realtà il desiderio sessuale ipoattivo è tra le disfunzioni sessuali più complesse da diagnosticare e da curare.
L’etiopatogenesi non é mai univoca e non correla con un unico agente “patogeno”, ma correla con un’infinità di fattori psichici, fisici e ovviamente relazionali.
Il rapporto fra contraccezione ormonale e desiderio sessuale dipende non soltanto da fattori biochimici, ma anche da complesse variabili motivazionali individuali e di coppia: si deve quindi sempre parlare di effetti specifici di un dato contraccettivo su una ben determinata persona e coppia.
I sistemi contraccettivi si possono distinguere, oltre che per la modalità di funzionamento, proprio in funzione dell’impatto che hanno sul rapporto sessuale e di coppia in due macro categorie:

  • i metodi “coito-indipendenti” (pillola, cerotto, anello vaginale, impianti, dispositivo intrauterino, sterilizzazione) non influenzano la scelta del momento del rapporto, il suo svolgimento, il comportamento dei partner
  • i metodi “coito-dipendenti” (profilattico, diaframma, metodi naturali) influiscono invece su tempi, ritmi, libertà e grado di intimità.

Donna e contraccezione, tra razionalità e desideri inconsci

La sessualità femminile, se pur disgiunta dalla possibilità di procreare, a livello inconscio è sempre strettamente correlata alla possibilità da parte della donna di diventare madre.
Spesso cuore e ragione, poi, non vanno nella stessa direzione, creando dei conflitti inconsci tra desiderio di maternità e desiderio di contraccezione.
Il tema contraccezione non è dalla semplice lettura e “psiche e soma” devono essere letti dal clinico come una sola unità somato/psichica.

Il rapporto fra la sicurezza della contraccezione ormonale e il vissuto emotivo della donna non è sempre univoco:

  • non sempre la libertà di poter avere un rapporto in qualsiasi momento ha un effetto afrodisiaco
  • in altri casi, l’affidabilità anticoncezionale, cercata a livello razionale entra in conflitto con un desiderio profondo e inconscio di maternità, determinando uno stato di frustrazione che si traduce nell’evitamento del rapporto, nel famigerato “calo del desiderio’ attribuito poi – falsamente – alla contraccezione orale.
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Conclusioni e riflessioni

Credo fermamente che rendere obbligatorio un percorso di educazione emozionale, sentimentale e sessuale, possa “formare e informare” gli adolescenti per una più serena, gioiosa ed appagante vita sessuale.
La delicata e poliedrica sfera della sessualità dovrebbe correlare con la “dimensione ludica e spensierata” della relazione di coppia, con la “serenità/sicurezza” di non contrarre malattie sessualmente trasmissibili e-o HIV , oltre a gravidanze non desiderate.
Oggi si parla in modo sempre più esplicito di sessualità, unitamente a una una maggiore informazione riguardo la contraccezione, però perdurano nel tempo molte resistenze nell’adottarla come comportamento consapevole e programmabile.
Una buona prevenzione, calibrata alla donna e alla coppia, correla fermamente con la serenità del rapporto sessuale e con la qualità della vita di coppia e della sua vita intima.
Contraccezione e benessere sessuale sono due elementi congiunti quando si parla di sessualità.
Promuovere una buona cultura della prevenzione credo sia un lavoro di centrale importanza per noi clinici che ci occupiamo di benessere, di salute sessuale e di salute procreativa.

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