Preservativo femminile, cos’è e come funziona

preservativo femminile

La differenziazione dei generi riguarda la sessualità, e anche la contraccezione. L’uomo si protegge con il preservativo e la donna assume la pillola. Pillola che non la protegge dalla malattie sessualmente trasmissibili, ma esclusivamente da una gravidanza non desiderata. Così, quando il partner è attento e si protegge, viene protetta di conseguenza anche lei, altrimenti deve trovare il coraggio di chiedere, e esigere che il suo partner lo indossi.

Cambiano i tempi, cambiano i rimedi

La sessualità dovrebbe correlare con la dimensione ludica e spensierata della relazione di coppia e con la certezza di non contrarre malattie sessualmente trasmissibili, HIV, gravidanze non desiderate.
L’HIV è una malattia sessualmente trasmissibile grave, e a volte mortale, compare in Italia circa trenta anni fa, a tutt’oggi ravvisa oltre 4.ooo persone contagiate l’anno. Il numero di donne che hanno contratto il virus dell’HIV è aumentato notevolmente, unitamente alla percentuale di contagi di malattie sessualmente trasmissibili (MST).
Preservativo o fortuna

Fino a oggi l’unico strumento in grado di prevenire un possibile contagio è il preservativo, prerogativa esclusivamente maschile, delegando all’uomo la possibilità e soprattutto la decisionalità circa il suo possibile utilizzo.
La contraccezione, per cultura e storia, è sempre stata impostata su un “doppio binario”:
la terapia contraccettiva orale – correlata all’universo femminile  -, il possibile utilizzo del preservativo all’uomo.
La terapia contraccettiva orale è  sicuramente di fondamentale importanza per prevenire percorsi gravidici indesiderati, ma assolutamente inadatta per la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili.

Dal doppio binario della contraccezione al preservativo femminile

Dal 1992 è in commercio una novità nel panorama dei metodi contraccettivi a effetto “barriera”, ancora poco diffusa nel nostro paese: il preservativo femminile.
Il preservativo femminile, funziona esattamente con le stesse caratteristiche di quello maschile, pone però la donna nelle condizioni di poter essere autonoma nella scelta di come e quando adoperarlo, prescindendo dalla volontà e decisionalità del partner.

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Molti giovani, e meno giovani, si dichiarano refrattari all’utilizzo del preservativo in quanto reso il colpevole di vulnerabilità erettive, nonché dispensatore di ansia da prestazione, per cui preferiscono cogliere l’attimo fuggente e seguire il furore testosteronico momentaneo, senza preoccuparsi di proteggersi e di proteggere la loro donna o la donna del momento.

Il preservativo femminile è caratterizzato da una sacca di poliuretano lunga 17 cm , come quello maschile, ma più largo e con uno spessore leggermente  maggiore.
Ha un anello flessibile su entrambe le estremità: uno più in alto di 5 cm, sigillato, che scivola in fondo alla vagina fino al collo della cervice uterina; l’altro anello, con un diametro di 7 cm aderisce attorno all’orifizio vaginale esterno e ricopre parte dei genitali esterni. La zona clitoridea rimane libera di essere stimolata. Contiene, inoltre, al suo interno un lubrificante per facilitare l’utilizzo. È commercializzato in Italia con il nome di “Femidom” e si acquista nelle farmacie senza prescrizione medica  in confezioni da 3 pezzi al costo di 7,50 euro.
Ha ancora lo svantaggio di essere molto costoso, più di quello maschile, e di entrare in conflitto con un pensiero “maschiocentrico” che ancora l’utilizzo del preservativo all’uomo. Questo nuovo ritrovato pro-protezione e prevenzione, se ben utilizzato, arriva a un’efficacia protettiva del 97%.
Un vantaggio da non sottovalutare è il materiale con cui è stato creato, il poliuretano. Questo materiale, infatti, è assolutamente inodore, perfettamente  aderente alle pareti vaginali e, soprattutto, ottimo conduttore di calore.
Può essere indossato diversi minuti prima dell’atto sessuale, facilitando i preliminari e non interrompendo il rapporto per il suo utilizzo.
Non è necessario rimuoverlo subito dopo, in quanto non genera fastidio o disagio alla donna e alla coppia.
È già in commercio in Italia e lo si può reperire facilmente in tutte le farmacie, l’unico svantaggio è che è ancora poco conosciuto.

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Una buona prevenzione regala e spensieratezza in amore, e va a braccetto con la qualità della vita di coppia e della sua sessualità.

Dottoressa Valeria Randone

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