In estate, ai partner in crisi accade qualcosa di inevitabile e di irreparabile: si ritrovano.
Il tempo rallenta e si abbassa il volume del mondo lasciando spazio al silenzio parlante.
Lontani dalle routine che riempiva i vuoti, il sole illumina anche ciò che la coppia in crisi faceva finta di non vedere. Senza fretta, la miopia funzionale non funziona più. I risvegli sincroni, le passeggiate al mare, i pasti condivisi diventano dei detonatori di verità taciute.
I sorrisi forzati sotto l’ombrellone, i tavoli per due in cui le parole stentate pesano più dell’afa di agosto, gli sguardi che non si incontrano più.
Per alcune coppie, l’estate diventa una vera e propria resa dei conti: o si ritrovano o si perdono per sempre. È senza dubbio una stagione che non conosce temperature miti per l’amore: o ustioni o gelo del cuore.
Per altre, invece, è l’inizio di un addio che era già stato scritto nei silenzi dell’inverno.
Le coppie in crisi indossano ferite multiple, di quelle che non lasciano segni visibili sulla pelle ma si trasformano in ustioni invisibili.
Parole taglienti, silenzi che gelano, promesse evase.
Il cuore, nel tempo, si abitua al gelo, ma non dimentica: l’estate per chi non è felice è più una minaccia che una promessa.
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