La bella e la bestia: sarai mia e mi darai 300 figli

Un semplice serial lovers del web a confronto è un dilettante.
Questa è la storia della bella e della bestia.
Non stiamo parlando della bestia del cartone animato più romantico di tutti i tempi, e del principe intrappolato nei panni di una bestia (animale).
Siamo al cospetto di un pifferaio magico della rete.
Un diabolico, manipolatore, adescatore di donne giovani con un unico obiettivo: rendere suddite-adepte le donne irretite online.
Una giovane ragazza, dopo il primo lutto della sua vita, affida le sue angosce e le sue domande sulla vita e la morte al web, e trova più d’una riposta in un gruppo di esoterismo.
Gruppo capitanato dalla bestia (uomo), la più pericolosa.
Un orco dalle oscure e misteriose sembianze che con falsa dolcezza e finta fermezza, con intensa presenza e l’abbraccio rassicurante di chi protegge da casa propria a costo zero la donna-preda, adesca la ragazzina, la seduce e la cattura mentalmente sin da subito, per farlo subito dopo fisicamente.
Le racconta la frottola, tanto abusata da far parte ormai dei luoghi comuni, di essere per lui l’altra metà del cielo, la sua mezza mela, la prescelta.
Lei e tante altre gli avrebbero dato ben 300 figli per creare una sorta di razza ariana con i suoi meravigliosi geni.
L’esercito dei sottomessi: madri e bambini.
La ragazza, in preda al desiderio di appartenergli, ruba dei soldi ai genitori e vola sino in Perù.
Diventa la sua concubina, o meglio la sua suddita.
Dopo le angosce e le ricerche della famiglia, viene trovata in una sorta di capanna fatiscente, nella giungla peruviana, in compagnia di altre donne rapite, anzi, circuite e consegnatesi alla bestia in presunto possesso delle loro facoltà mentali.
Aveva un bambino in braccio, il suo, uno dei millantati trecento, era ricoperto di pidocchi e morsi di zanzare.
La ragazza si chiama Patricia Aguilar, ha soltanto diciannove anni (Spagna), mancava da casa dal sette gennaio del 2017.
Il guru si chiama Felix Steven Manrique, ed è stato arrestato per tratta di donne.
Il sequestro psicologico ha maglie più salde di qualunque altra catena, ed è altrettanto pericoloso delle sevizie fisiche.
Fonte: Huffington Post

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