La coppia stanca è una realtà in continua espansione. In tempi di virus ricorda più una pandemia che un’epidemia.
La passione iniziale che divampava e univa, cammin facendo, si intiepidisce fino a far sprofondare i partner in un quotidiano spesso insopportabile, fatto di fretta e di mancanza di cura.
Talvolta rimangono insensibili ai cambiamenti del legame e non sopravvivono al fisiologico affievolimento dell’intensità erotica e amorosa dovuto alla polvere erosiva del tempo che passa. La diminuzione per quantità e qualità dei rapporti sessuali è uno dei primi segnali che anticipa e posticipa una crisi di coppia.
Così, rimangono insieme finché tradimento e noia non li separi.
L’identikit della coppia stanca non è sempre dalla facile lettura: può trattarsi di una coppia che non si impegna nella manutenzione del legame, che non sa farlo, che non vuole farlo. Che guarda altrove per non guardarsi dentro.
Può trattarsi di una coppia conflittuale o separanda, che per sopravvivere alle mareggiate della tensione continua si rintana nell’immobilismo e nel silenzio.
La coppia in crisi, raramente, riesce a trovare il bandolo della matassa da sola. Il circolo vizioso non diventa miracolosamente virtuoso, e la crisi momentanea corre il rischio di trasformarsi in una situazione di disagio cronico. Di palude delle emozioni.
La follia d’amore diventa vuoto d’amore, e niente e nessuno se non la coppia stessa può decidere di illuminare le proprie ombre e ripartire da dove si erano smarriti.
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