Lo scafista: il Caronte dei giorni nostri. L’Amore di un genitore e la speranza

Dal liquido amniotico dell’utero ai fondali del mare, il passo non è breve.
Ed intanto, succede.
Tre bambini, anzi tre neonati di poco più di qualche mese, sono morti in mare.
Annegati.
Soli.
Terrorizzati dall’annegamento, immagino.
Senza le loro madri.
In mare.
L’amore di un genitore non si ferma davanti a niente , nemmeno dinanzi all’incognita.
Sfida l’ignoto pur di consegnare il proprio figlio ad una possibile vita.
Bambini consegnati alle onde del mare ed agli sciacalli chiamati scafisti, pur di strapparli alla morte certa.
Bambini sottratti alla guerra, alle epidemie, alla fame ed alla povertà.
Bambini strappati alle braccia rassicuranti dei loro genitori.
Bambini senza infanzia, con un passato drammatico, una separazione come dote affettiva e come unico bagaglio a mano, e già in mare.
Bambini senza un pezzetto d’infanzia, senza presente e senza futuro, senza amorevoli merende e rassicuranti rituali della buona notte, senza cibo e senza vestiario.
Piccole vittime senza colpe affidati al mare come se fosse una grande madre che ama e proteggere.
Siamo al largo del Cairo, la barca prescelta è vecchia e di legno, è troppo piccola per i tanti disperati accolti.
Ha imbarcato acqua, si è spaccata la carena e, per finire, ha preso fuoco.
Esistono le guerre, le leggi e le fughe nella speranza di una vita migliore.
Ed esistono gli scafisti.
Una nuova professione molto redditizia, fondata sulla disperazione altrui.
Uomini armati – non di armi vere e proprie, ma di cinismo e di mancanza di scrupoli – che vendono sogni a caro prezzo, in cambio della vita.
Fonte: il secolo XIX

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1 Commento. Nuovo commento

  • Valter Pezzati
    30 Giugno 2018 18:35

    La verità viene fuori a piccole dosi.
    Il problema era già stato posto da un Magistrato di Ragusa, che denunciò la colpevolezza delle ONG.
    Chiaramente è stato deriso, tacciato di incompetenza e il suo grido di allarme venne accantonato.
    Adesso sappiamo chiaramente che le ONG battono bandiere fittizie, non si sa da chi vengano sovvenzionate ( butto io un nome: SOROS ) e il loro non è un aiuto umanitario, ma semplicemente di mero profitto.
    A loro non interessa se ci sono bambini che muoiono, vengono pagati un tot a persona che riescono a sbarcare.
    Come dice giustamente il giovane filosofo Diego Fusaro, saranno la manodopera a basso prezzo che dovranno sostituire la massa dei lavoratori europei.
    Lo smantellamento dei diritti sociali è già iniziato dagli ultimi governi in modo da attuare in pieno il PIANO KALLERGY.

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