Maschere e cassetti. Amore e imbroglio

Uomini che amano donne che non desiderano, o che desiderano donne che non amano.
Donne che amano mariti altrui e uomini che sposano donne che non stimano, e viceversa.
Coppie che si tradiscono, che si insultano, che non si stimano ma che non si separano.
Maschere e menzogne: un inno all’esibizionismo esistenziale dei social.
Recite a copione e compromessi.
Mille app ed altrettanti profili: da Instagram passando per whatsapp, fino ad arrivare a telegram, l’ultima spiaggia dei fedifraghi, decisamente meno trafficata.
Tanti profili con altrettante foto diverse, unitamente ad abiti mentali ed emozionali sempre nuovi ed entusiasmanti.
I mille volti dell’identità, che nulla hanno a che fare con l’unicità o con l’integrità, quella è ben altra cosa.
I pazienti, in seduta, mi raccontano di avere imparato dalla vita ad utilizzare tanti cassetti, sapientemente organizzati ed oliati – come se rappresentassero un valore aggiunto alla loro esistenza -, dai quali entrare ed uscire con facilità, leggerezza, immuni dai sensi di colpa.
Cassetti che facilitano il falso sé, le false identità, le tante relazioni e le non scelte, senza che queste vengano inquinate o compromesse dall’esame di realtà e dal desiderio straripante di unicità.
Alla lunga, però, l’usura da doppia o tripla vita, chiede il contro, cosi, forse, questi cassetti così tanto acclamati, potrebbero anche trasformarsi in uno solo.
Ma questo ha un costo enorme che non tutti possono – o vogliono – sostenere.
Cosi, come scriveva Pirandello, “imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti”.
Compromessi, mezze verità e menzogne, il triste destino dell’Amore coniugato alle conquiste della modernità.

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4 Commenti. Nuovo commento

  • Giancarlo Romano
    23 Maggio 2018 00:08

    Cara dottoressa,

    Mi sembra comunque di intravvedere una prima inversione di tendenza sebbene la mia impressione sia basata su quelle conoscenze che seguono in maniera attiva le vicende di violazione della privacy e altri abusi ad opera di Facebook.
    E ancora, osservo che taluni fenomeni non coinvolgano la generazione dei ventenni, almeno da quanto vedo dai comportamenti di mia figlia e suoi amici.
    E’ chiaro che l’indebolimento di FB non fara’ altro che favorire altri social, come da lei citati.
    E forse, come si vocifera in queste settimane, cio’ e’ proprio quello che vuole il mercato. La diversificazione e lo sviluppo di social alternativi.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      23 Maggio 2018 06:20

      Buongiorno e grazie, come sempre, per le Sue note.
      Personalmente credo che stiamo assistendo inermi ad una deriva della comunicazione e dell’affettività.
      Amore e social è un matrimonio infelice..
      Un caro saluto.

      Rispondi
  • Gentile dottoressa, poche righe che mi hanno molto colpita. Da un anno ho scoperto la doppia vita del mio compagno. Escort e, all’occasione, qualche collega da “una botta e via”. È venuto fuori che fin da sempre ha avuto una sessualità patologica: a quanto pare vede il sesso come una cosa “sporca” e solo in situazioni sporche o suoerficiali (non intime) si riesce a lasciare andare senza ansia, portando una maschera che inevitabilmente è crollata nel nostro rapporto di coppia quando ci siamo conosciuti e amati. Aveva già vissuto questa ambiguità con la sua ex, nessuno però l’ha mai scoperto. A 40 anni, l’ho scoperto io e da lì è come se gli fosse crollato il mondo addosso. Ha fatto cose da pazzi per tenermi con sé, come se per la prima volta, vedendosi visto, si sia reso conto (o meglio abbia ammesso a se stesso e agli altri) di avere un problema. È in cura da psicologo e psichiatra. Io l’ho lasciato, poi sono tornata davanti alla sua reale e fattuale presa di coscienza (ha tagliato con tutto il marcio di cui si era circondato negli anni). Lui adesso sembra ancora più terrrorizzato da me, perché so tutto. Io però ho anche molta paura di questa cosa, perché non avevo mai sentito parlare di questa sorta di difficoltà nell’amore/intimo e facilità nel sesso/sporco. E ovviamente sono gravemente ferita, pur sapendo di essere tutt’altro che incolpevole. Anche prima di me, a parte una ex con cui faceva poco sesso o nulla (tradendo anche lei, da un certo punto in poi) ha avuto solo relazioni di una/due/tre volte, che ha abbandonato appena “invecchiate” per questa difficoltà. Con me fu stranissimo. Fu bello tra noi e lui era felicissimo all’inizio. Racconta, adesso, di non essere “scappato” perché sentiva con me di aver superato i suoi problemi. Di essersi sentito “intimo” come mai prima. Ricordo, era felice come un bambino (sono la sua seconda storia “ufficiale” in 40 anni). Purtroppo però io di quei problemi non sapevo nulla e quando sono emersi, al cadere inevitabile della maschera da uomo sensuale e sicuro (a causa dei miei traumi passati) ho decisamente risposto MOLTO “male”, pressandolo e umiliandolo, in escalation nel tempo, in modo violento e patologico, con successive sue richieste di perdono, pianti ecc, ai quali però poi seguivano (credo per dispetto/frustrazione) i tradimenti e lo sventolare fuori una maschera che per nulla rispecchia la sua personalità, tenera, e (purtroppo) spesso sottomessa e infantile. Così, la sua risposta è stata andarsi a dare “risposte” lì dove sapeva di non fallire. Ora stiamo facendo terapia, individuale e di coppia, ma le scrivo principalmente perché mi piacerebbe sapere di più su questo disturbo che non so identificare. Spero davvero in una sua risposta o consiglio di lettura e le auguro un buon lavoro.

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    • Valeria Randone
      28 Aprile 2025 06:02

      Buongiorno Signora,
      Se state facendo terapia è giusto che chieda a chi ha il piacere di occuparsi di voi.
      Auguri per tutto.

      Rispondi

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