Mia figlia ha quasi cento anni e si è spenta a otto. L’amore eterno

Quando si perde un coniuge si diventa vedovi.
Quando si perde un genitore si diventa orfani.
Ma quando si perde un figlio si muore insieme a lui, non esiste infatti un termine per descrivere lo strazio che si abbatte come un uragano sulla vita di un genitore che sopravvive ad un figlio.
La piccola Lucy Parke, colpita da una rara malattia che provoca l’invecchiamento precoce del corpo, si è spenta all’età di otto anni.
La bambina era affetta da Progenia, sin dalla nascita, una malattia rara che causa un invecchiamento precoce di tutto il corpo, ma non della mente.
Questa sindrome porta con sé svariati malanni tipici delle persone anziane.
La vita di chi ha la sfortuna di ospitare questa malattia è segnata dalla parola “fine” e, purtroppo, fin dal suo inizio.
Una fine terribile, la cronaca di una morte annunciata, che avverrà, più o meno, entro i vent’anni di vita.
La bambina, suddita della sua sindrome, non ha mia sprecato un solo giorno di vita, non ha mai smesso di indossare il suo sorriso migliore, non ha mai avuto lo sguardo basso che lottava con la tristezza; ha, invece, dato coraggio ai suoi genitori, preparandoli al peggio.
Fino alla fine, assaporando ogni istante di vita.
Un pensiero affettuoso va a questi genitori così tanto coraggiosi.
Ciao piccola, noi facciamo il tifo per te.

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