Quella dieta infranta ogni venerdì

Una donna che chiameremo Angela infrange la dieta ogni venerdì.
La inizia con tanti buoni propositi il lunedì, la continua con grande ordine mentale ed emotivo sino al venerdì mattina, e poi la infrange.
Accade tutte le settimane: da mesi, da anni. Misteriosamente ogni venerdì.
Angela mi consulta qualche mese addietro per cercare di capire questo bizzarro comportamento alimentare che l’attanaglia e la disturba – oltre a far impennare l’ago della bilancia e a far deflettere il suo umore -, e se per caso sta tentando di comunicare delle logiche inconsce e oscure, soprattutto al legittimo proprietario.
La vita di Angela sembra apparentemente perfetta.
Un lavoro appagante, una bella casa, una bella famiglia, due figli sani e belli, un marito affettuoso, un gatto.
In realtà, spingendoci coraggiosamente oltre le apparenze, in profondità, dove non si tocca, emergono verità taciute.
I figli, due gemelli, da circa due anni, vivono in un’altra città per completare il loro percorso di studio. La loro assenza ha lasciato la coppia in piena crisi di mezza vita, con un bel faccia a faccia con le loro mancanze. Il marito, che chiameremo Andrea, esce di casa al mattino e rientra la sera, dal lunedì al venerdì. Le loro giornate da monadi si svolgono senza contatto alcuno, qualche messaggio Whatsapp di poco conto, la solita telefonata breve e scontata in pausa pranzo, e una cena in differita temporale.
Dopo cena, Andrea guarda la televisione e Angela legge un libro in religioso silenzio in camera da letto, da sola con il suo amato gatto, finché non si addormenta.
Il rapporto con il marito è ormai logoro, si mantiene in vita grazie alle rispettive abitudini rodate e rassicuranti, l’affetto esiguo e residuo, l’amore per i figli e il quieto vivere.
La coppia è caratterizzata da interessi diversi, amici diversi, modus vivendi diversi, che negli anni hanno contribuito ad allontanarli ancora di più l’uno dall’altro. Anche il rapporto con i figli è complicato: il padre è un compagno di giochi, allegro e divertente, sprovvisto di autorevolezza e contenuti.
Angela, invece, annaspa tra divieti, insegnamenti, regole e parole. Stile di maternità che la rende scomoda e ingombrante e che le regala dei mal di pancia lancinanti e ciclici, e tante notti insonni, tra lacrime, solitudine e carezze al gatto. Quando si avvicina il fine settimana, Andrea inizia a rallentare e a rincasare.
Rientra per il pranzo, è più presente – ma sempre e soltanto sul piano fisico, non emotivo -, desidera organizzare cene, uscite, serate mondane in compagnia di carovane di amici. Insomma, vivere all’insegna della spensieratezza e dell’allegria.
Angela per non analizzare le cause profonde del suo malessere – marito e figli, e solitudine del cuore – asseconda la sua fame nervosa che ha faticosamente tenuta a bada per l’intera vita, così ogni venerdì sera inizia a mangiare in maniera disordinata perché pensa che l’indomani è sabato e dopo ancora c’è quella giornata rossa e infinita chiamata domenica.
Con Angela siamo in cammino, ci siamo recate in soffitta e in taverna dei suoi pensieri e bisogni, con coraggio, costanza e pazienza.

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