Amare e averne paura. Amare e lasciare. Lasciare e desiderare ancora lo stesso partner. Amare, odiare, lasciare e scegliere di dimenticare. Amare e non dimenticare indossando i panni di Penelope. Oscillare tra rimpianti e rimorsi. Desiderare e non amare. Amare e non desiderare. Lasciare e far finta di dimenticare. Disseminare chiodi che scacciano chiodi e non elaborare. Separarsi in casa.
Questi e tantissimi altri paradossi amorosi appartengono ai misteri dell’amore.
Sentimenti e risentimenti, ambivalenze e incongruenze sono parte integrante del sentimento più complesso e controverso che ci sia: l’amore.
È possibile far ordine nel disordine? un cuore ingarbugliato può ospitare l’amore? un amore può riparare un cuore ingarbugliato o frantumato? il presente può aiutare a far pace con il passato? il passato può restare lì dove si trova e smettere di disturbare il presente? un domani disastroso deve per forza togliere valore a ieri?
La riposta a tutti questi quesiti è no!
Nessuno ripara nessun altro – se non una psicoterapia -; un cuore ingarbugliato o ferito deve guarire per poter ospitare l’amore, perché può anche succedere che non lo veda pur avendolo sotto il naso, che scelga sempre e soltanto amori tossici o che lo boicotti come ha sempre fatto e ama fare per proteggere le sue ferite d’infanzia.
Nessun presente, nemmeno scintillante e roseo, può riparare il passato, può aiutare a rimuoverlo, a ignorarlo e tacitarlo, ma lui tornerà in tutta la sua virulenza più forte di prima. Il passato per poter riposare in pace e per potergli dare una degna sepoltura va analizzato, elaborato, attraversato, perdonato e salutato con affetto e gratitudine.
Soltanto così saremo davvero pronti per l’amore .
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Descrive perfettamente la mia situazione emotiva