Gentile dottoressa,
sono sposata e ho un figlio adolescente. Una storia bellissima, una famiglia solida. Storia tra me e mio marito sempre basata su un sesso molto coinvolgente. Nasce subito nostro figlio. Vita dinamica. Tra turni lavorativi di uno e trasferte dell altro. Da 2-3 anni con il suo smartworking mi sono sentita trascurata. Muoiono entrambi i miei genitori, il mio ragazzino si stacca da me perché cresce. M innamoro di un ragazzo più giovane di vent’anni. Comportamento passivo aggressivo di mio marito che sa e mi butta tra le braccia dell’altro. Mi sento abbandonata. Lui non riconosce il problema. Mai!
La colpa solo mia.
Cara Signora,
il sesso molto coinvolgente non basta se non è accompagnato e contenuto da tanto altro.
Oltre al sesso, non mi dice molto di voi. Che coppia siete? parlanti? empatici? vi guardate? ascoltate? supportate? amate ancora?
La perdita dei genitori e l’allontanamento di un figlio sono eventi fortemente destabilizzanti perché riguardano le nostre radici e le nostre ali. Mi chiedo e le chiedo come stessero le sue radici e le sue ali anche senza i suoi genitori e alla giusta distanza da suo figlio.
Che rapporto aveva con le sue origini: risolto o rimosso? e con la genitorialità?
Lei si sente abbandonata da suo marito che non l’abbandona mentre lei lo abbandona. Cosa avrebbe desiderato una scenata di gelosia e tutto si sarebbe rimesso a posto?
Ci sarebbe tanto da analizzare, ma de visu e nello spazio di cura non online, sul mio sito, per comprendere perché sta utilizzando l’anestetico e l’antidolorifico chiamato amante.
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