Coppia e comunicazione: tecno-comunicazione e dialogo

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“Oggi c’è più fame d’amore che di pane”
Madre Teresa di Calcutta

Le coppie  di oggi sanno ancora comunicare?
Esiste una correlazione tra l’assenza di dialogo nelle coppie odierne, la mancanza di tempo e l’utilizzo sempre più massiccio della tecnologia?

La vita di oggi è spesso caratterizzata da una corsa ad ostacoli da parte di tutti e anche i protagonisti di una relazione d’amore risentono fortemente di questo nuovo rapporto con il tempo: tempi concitati, lapidari, sempre performanti e soprattutto c’è la tendenza, ormai diffusa, di essere  sempre connessi e online.
Quasi tutti, per lavoro o per divertimento, abbiamo tra le mani un oggetto tecnologico, che sia il telefonino, con sempre maggiori funzioni, un i-pad o  un pc: utilissimi, ma capaci di catturare la nostra attenzione e il nostro tempo.

Le coppie di oggi, tra separazioni in crescente aumento e tradimenti, vivono un momento storico di grande difficoltà.

Tra le  problematiche che abitano la vita della coppia di oggi vi è l’assenza di dialogo e di tempo.
Spesso durante la comunicazione, sempre che questa avvenga ancora, accade che il partner  più rabbioso, eloquente e prepotente, tenda a trionfare  mentre il più arrendevole e timoroso, viene sconfitto o non ascoltato.

Comunicazione di servizio?
Comunicazione affettiva?
Quale differenza?

Oltre alle difficoltà di comunicazione, all’interno delle dinamiche di coppia avviene sempre più spesso che la “comunicazione di servizio” si insinui lentamente ma costantemente, tra le abitudini di vita di una coppia, a scapito di quella “emotiva”.
Giorno dopo giorno, i partner si troveranno a non dirsi e darsi più nulla e a comunicare soltanto di cose concrete, come casa, figli, cose da fare o acquistare, bollette da pagare, commissioni varie, smarrendo del tutto quell’indispensabile “patrimonio emozionale” deputato allo scambio ed alla manutenzione del rapporto di coppia.

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Nel tempo, la comunicazione faticosa e conflittuale e l’assenza di tempo di qualità farà precipitare la coppia nel baratro del silenzio.
Sembra non esserci più tempo per nulla, né il tempo per una cena, né il tempo per un dialogo, che sfocia sempre più spesso in monosillabi lapidari e scarsamente comunicative.
Il tempo dilatato, il dialogo prolungato, caratterizzato dalla presenza dell’altro, dalla dimensione dell’empatia, della prossemica e di tantissimo, sembrano essere ormai in via d’estinzione.
I tempi sono diventati sempre più concitati e telematici e la fretta sta prendendo il posto della lentezza, elemento centrale per l’ascolto dell’altro.
I rischi maggiori di questa assenza di dialogo sono  l’allontanamento dal partner, di cui si conosce sempre meno, e la solitudine.
Questa solitudine interiore porta spesso i protagonisti di  tiepidi amori a cercare online un empatico ed emozionate rifugio.

Il rapporto con il web sembra essere “causa ed effetto” dell’assenza di dialogo tra i partner.

I progressi in campo tecnologico permettono una velocità quasi immediata nella comunicazione, facilitando relazioni, scambi, mediante chat, sms, internet, ecc..ma creano e amplificano una condizione di fuga dalla realtà e la mancanza di “dialogo reale”.

  • Queste modalità online di comunicazione facilitano le relazioni o le compromettono?
  • Rappresentano una sostituzione al dialogo o un arricchimento?
  • Leniscono solitudini mascherate o rappresentano un reale scambio emotivo?
  • Rappresentano una compulsione alla comunicazione o facilitano la reale comunicazione ?
  • Favoriscono le relazioni o le depauperano di fisicità, olfattività, capacità d’attesa e  quell’indispensabile corporeità che nelle relazioni online, sembra ormai smarrita?

Ipercomunicazione o solitudine mascherata

Questa “ipecomunicazione”,  che comunicazione non è, ha avuto inizio circa dieci anni fa, con l’immissione nel marcato tecnologico dei social network, luoghi dell’etere deputati a facilitare e mantenere incontri con amici o amori lontani, diventando poi una nuova forma quasi esclusiva di comunicazione.
Un distinguo importante deve essere effettuato, quando si parla di comunicazione online, tra adolescenti e adulti.
I primi, andrebbero seguiti ed educati ad un “utilizzo sano” della tecnologia, per evitare dipendenze psicologiche, nevrosi d’ansia  e sostituzione del virtuale, con il reale.
Le coppie, invece, andrebbero invitate  alla “manutenzione del rapporto amoroso”, all’empatia, alla capacità di ascolto “reale”, alla dimensione ludica della relazione e della sessualità, a non smarrire la comunicazione a favore di surrogati del dialogo, come internet e la tendenza ad essere sempre connessi.
Quando il tempo per l’altro e per l’ascolto dell’altro viene meno, internet e le sue seduzioni, rappresenta spesso un surrogato, una supplenza affettiva, una strategia malsana  di sopravvivenza per emozionare ed emozionarsi ancora.

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La rimuginazione collettiva

Un fenomeno descritto da Amanda J.Rose è il disturbo di Co-ruminating (rimuginare in collettività), oggi sempre più presente non solo tra gli adolescenti.
E’ un fenomeno molto pericoloso, soprattutto per i ragazzi dalla struttura di personalità ancora fragile, che spesso non hanno un rapporto equilibrato con la tecnologia, ma la adoperano sempre, di continuo, sia per necessità comunicative che per divertimento.
Questo fenomeno favorisce l’ansia, l’ossessività e quindi l’insorgenza di disturbi ossessivi, soprattutto per le personalità più fragili e predisposte a problematiche psichiche.

L’ipercomunicazione  tra effetti negativi e vantaggi

Assolutamente no, anzi stimola al confronto, allo scambio, a lavorare di più e a mantenere relazioni a distanza, altrimenti difficilmente mantenibili.
L’emozione data dal tatto, contatto e olfatto
per fortuna ancora non può essere sostituita dal web e dalle chat.
Una sana e vibrante comunicazione e fisicità il web ancora non è riuscito a riproporla!

Bibliografia

“I nuovi comportamenti amorosi” Pasini  Mondadori 2003
“Sesso estremo, pratiche senza limiti nell’epoca del cyber” W,Cooper Castelvecchi 1995
“Perversioni sessuali; aspetti clinici e giuridici del comportamento sessuale deviante” Simonelli, Franco Angeli 2000
“Anatomia dell’amore. Storia naturale della monogamia, dell’adulterio e del divorzio” Milano Longanesi 1993
“Frammenti di un discorso amoroso” R. Barthes Einaudi 1979
“Vicini di cuore” Roberta Giommi  Sperlig & Kupfer Editori 2007

Dottoressa Valeria Randone

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