Buongiorno dottoressa,
vorrei condividere un mio pensiero che mi fa stare male sulla paura di amare.
Ricominciare una relazione, riprovarci per darsi una seconda possibilità, ma avere paura di farlo. Come possono coesistere due modi di sentire così contrastanti tra loro? È sintomo di un sentimento non più forte come prima? Oppure la paura annebbia i luoghi dell’amore e non ci dà la luce sufficiente per intraprendere un nuovo cammino?
Per me non è facile fare chiarezza, mi piacerebbe avere un suo parere da professionista abile e sensibile come lei.
Grazie.
Un caro saluto.
Cara Lettrice,
alcuni strappi fanno male anche nelle terre del dopo. Inquinano. Confondono. Diventano ferite purulente che non consentono reali cicatrizzazioni. Prima di dirle se si tratta di un amore diluito, della classica minestra riscaldata o di paura, dovrei sapere più cose di lei, di lui, di voi, del perché avete attraversato la crisi, se la crisi aveva un nome di donna o si è manifestata nei panni dell’incuria, come l’avete elaborata e risolta (se l’avete elaborata e risolta).
Nel caso in cui la confusione dovesse tarpare le ali dello slancio amoroso richieda una consulenza specialistica. Ne guadagnerà in lucidità del cuore.
Un caro saluto
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