Sembrano argomenti disgiunti tra di loro, ma in realtà sono più intimi di quanto si possa pensare.
In un’epoca di corpi esposti e passioni esibite, la mancanza d’orgasmo – nella donna e nell’uomo, perché il disagio non conosce genere – è sempre più diffusa. La prima domanda che viene da porsi è perché. Come mai quando due corpi si uniscono, l’incontro non sfocia in un amplesso reciproco?
La prima risposta che viene da darsi è: perché la sessualità, l’intimità e il piacere non dipendono esclusivamente dall’incontro tra due genitali, mentre i legittimi proprietari dei genitali sono due perfetti estranei.
Perché la sessualità obbliga alla reciprocità, all’ascolto del cuore e del corpo, e alla fiducia. I francesi chiamano l’esperienza orgasmica piccola morte.
La petite mort è un’espressione francese, utilizzata poi anche in altre lingue, per indicare lo stato psicofisico successivo all’orgasmo. Per “morire”, anche in maniera transitoria, quindi con e per un partner, bisogna fidarsi di lui, di lei.
Non si può morire con uno sconosciuto, con un estraneo.
La mancanza d’orgasmo non è una malattia congenita e non è una malattia cronica, ma è la spia lampeggiante di qualcosa che in fondo non va: dentro chi ne soffre o dentro la relazione. Curarla è assolutamente possibile.
Continuate a pensare all’orgasmo come a una forma di scarica ormonale senza relazione e senza emozione equivale ad avere una visione miope e mutilante della polisensorialità legata alla sessualità.

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2 Commenti. Nuovo commento

  • Buongiorno dottoressa il mio compagno da soli 3 mesi non è mai riuscito ad avere un orgasmo interno ma dice di amarmi, probabilmente c’è qualcosa che non va , non si fida non riesce a lasciarsi andare, non posso permettermi di perdere l’argomento perché mi dice che è normale che altrimenti potremmo entrare in un circolo vizioso; cosa mi consiglia di fare? Spero che lei possa darmi un piccolo consiglio, lo spero immagino che avrà milioni di email da valutare.
    Resto in attesa, saluti

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    • Valeria Randone
      26 Dicembre 2022 08:20

      Cara Signora,
      non si tratta di email da valutare e di consigli, e nemmeno di circoli viziosi che non farebbero altro che farvi rimanere immobili.
      Serve una scrupolosa diagnosi sessuologica non fattibile con il suo racconto, ma con il paziente o coppia in studio.
      Per cominciare trova tanto materiale sull’eiaculazione ritardata, cause e cure.
      Un caro saluto

      Rispondi

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