Se avete paura della solitudine, non sposatevi
Anton Cechov
La vita della coppia di oggi è spesso abitata dalla fretta e dalle infinite attività da compiere: tra lavoro da svolgere e casa a cui badare, figli da crescere e infinite incombenze quotidiane; attività che spostano l’ago della bilancia più sul fare che sul sentire.I partner nella migliore delle ipotesi si incrociano a ora di pranzo, nella peggiore la sera per cena, stremati e depauperati di energie psico-fisiche. Le chat, come whatsapp e Facebook prendono il posto del dialogo e leniscono, paradossalmente, la sofferenza da mancanza di tempo, contribuendo a regalare la falsa sensazione di stare connessi, in contatto – o meglio connessi – con il mondo dell’altro.
- Alla luce di tutto ciò, il dialogo dov’è andato a finire?
- I partner si parlano ancora?
- Dialogano, litigano, si accarezzano con le parole?
- Che ruolo hanno le parole in amore?
- Le parole nutrono l’amore o lo feriscono?
Non tutti i partner adoperano le parole per quella necessaria manutenzione del rapporto di coppia, spesso, non colgono la loro reale importanza facendo sì che bronci prolungati e silenzi assordanti abitino il loro quotidiano, traseferendolo in quella zona rossa a rischio di guerra fredda.
Parole abusate, ridondanti, spesso, colpevolizzanti e aggressive, prendono il posto del reale dialogo, caratterizzato invece da scambi, dal darsi il turno nella comunicazione e dalla preziosa dimensione dell’ascolto.
Come litigano le coppie di oggi?
Le accuse portano alla mortificazione del mondo dell’altro, il rimprovero investe tutta la persona, non viene quasi mai circoscritto al comportamento che ferisce o infastidisce, contribuendo a confondere la parte con il tutto (litigio-partner).I litigi non elaborati, e soprattutto irrisolti, tornano più volte nella vita della coppia come un cibo indigesto, facendo si che un muro di odio e di pericolosa indifferenza separi la coppia.
Le parole, in realtà, sono il vero nutrimento dell’amore, ma possono diventare anche frecce letali che feriscono e uccidono il legame. Il terreno diventa franoso, paludoso e i partner perseverano in insulti e offese, fino a quando non riescono più a tirare i remi in barca; ogni manovra di recupero diventa inattuabile e la spirale di odio e di rabbia avvolge tutte le stanze della loro vita.
Dieci possibili regole per far funzionare un rapporto
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Imparare a comunicare
Esistono critiche costruttive se fatte con amore e rispetto, c’è sempre nel partner qualcosa che non si sposa perfettamente con il nostro modo di essere, ma ci saranno tante altre cose belle o buone in lui o lei che un tempo hanno fatto scattare la scintilla amorosa.
Imparare a litigare è possibile
Frasi nocive e ridondanti, come per esempio “è colpa tua”, “sei egoista”, “sei immaturo”, “narcisista” e insulti reiterati nel tempo – verbali o peggio ancora silenti – rappresentano la strada maestra per cronicizzare le problematiche di coppia.La rabbia e il disprezzo sono due elementi frequentemente presenti nella vita delle coppia, oltre che essere pericolosamente destabilizzanti. -
Silenzio fertile o silenzio minaccioso?
Le parole non dette serpeggiano nel solco profondo dell’insoddisfazione di coppia.
L’amore è un sentimento indispensabile da cui partire, ma non è sufficiente per far rimanere la coppia, coppia.Si può amare un partner e ferirlo con le parole anche senza rendersene conto.Le coppie longeve fondano la loro unione sulla lealtà ed empatia, sul dialogo e sul perdono.La rivisitazione delle svariate fasi della vita del coppia – nascita dei figli, figli piccoli, lutti, malattie, nido vuoto… – rappresenta una vera “capacità riparativa” della coppia stessa -
Chiedersi cosa si desidera veramente
Oltre alla dimensione del noi esistete un’altra, fondamentale dimensione: quella dell’“Io”.Molte coppie vivono assecondando il partner per paura di deluderlo o di perderlo; la capacità di leggersi dentro e di continuare a sentire i propri più segreti bisogni e desideri, è la strada migliore per non annullarsi dentro e per la coppia.La dimensione più autentica e proficua è quella che ci pone nella pelle dell’altro senza smarrire i propri confini.
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Imparare a litigare
Spesso i litigi travalicano il buon senso e soprattutto le buone maniere; i partner mossi dall’acredine e dalla scarsa capacità di gestione della rabbia diventano offensivi, maldestri e soprattutto creano delle ferite profonde nel coniuge, dalle quali è veramente difficile tornare indietro.
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Riconoscere e facilitare l’individuazione del partner
L’altro non è una nostra costola, ma ben altro da noi, la dimensione fusionale è nociva e dannosa al legame d’amore.Esiste sempre un confine tra due vite, anche e soprattutto in Amore; la situazione ottimale è spingersi nel mondo dell’altro con garbo e dolcezza, lasciando “spazio, ma non distanza”.
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Trovare la giusta distanza per fare funzionare il rapporto
Il tema della distanza dal mondo dell’altro è un tema molto complesso; molte coppie tendono alla fusione, diventando parassitari dell’energia psichica dell’altro – per eccessiva gelosia, per traumi infantili, perché non conoscono altri modi di amare – con ovvie conseguenze sul singolo e sulla coppia. L’altro non ci appartiene, sarebbe utile, ma è veramente difficile, stare nella pelle dell’altro senza smarrire i propri confini psichici.
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Sostituire l’orgoglio e la perseverazione al dialogo attento e profondo
Solitamente l’odio genera odio e la gentilezza, gentilezza.Quando una spirale di tensione cattura la coppia, sarà veramente complesso mettere fine a queste diatribe e trovare nuove strategie di comunicazione.L’odio e la perseverazione prendono il posto dell’ascolto empatico, profondo e della chiazza della comunicazione.
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Riaccendere la passione
Il piacere è sentinella di vita, la deflessione – o peggio l’estinzione prematura del desiderio sessuale – è indice di una chiara difficoltà di coppia (escluse cause organiche nei partner o in uno dei due). La sessualità beneficia del dialogo, delle parole “dette”, della gentilezza e della generosità, elementi indispensabili per mantenere la colonnina del barometro del desiderio sempre verso l’alto e l’altro (soprattutto).
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Non manipolare il legame con i figli e con i genitori/suoceri
I figli non appartengono né al padre né alla madre, ma diventano spesso e purtroppo una moneta di scambio per stabilire chi è il più forte all’interno della coppia.
Anche il rapporto con i nonni, talvolta, subisce delle modifiche in funzione del legame di coppia: manipolazioni, ricatti e riscatti personali, possono compromettere il rapporto con i nipoti.I nonni sono una risorsa educativa e di saggi insegnamenti, sarebbe utile non tagliarli fuori dalla vita dei bambini e in fondo sono sempre i genitori del partner. -
Perenne manutenzione del legame
L’amore inteso come Eros e slancio passionale, solitamente attraversa varie fasi e non è sempre costante: una coppia che non nutre e concima il legame con il dialogo e con l’intesa cognitiva, sarà una coppia candidata al depauperamento del loro legame d’amore e le minacce saranno dietro ogni angolo del loro quotidiano
Una sessualità nutrita dall’amore e un amore concimato dal dialogo, è come un fiore che non muore mai.
Valeria Randone
1 Commento. Nuovo commento
Buonasera,
Condivido alcune cose. Quando si è sposato una vita tranquilla, ma con tanti problemi legati a gestire i genitori, con tutte le accortezze del mondo, la vita che si è fatta difficile anche perché pur volendo ritagliare un po’ di tempo economicamente non si ci fa più a gestire tutto.
Ed alcune volte pur volendosi bene, i troppi compiti che gravano su tutti noi portano a litigare, a non poter fare nulla poiché e sempre indispensabile stringere la cinghia e gli anni passano e in domani ci pentiremo di aver vissuto una vita in questo modo.