Amore e paura: le intermittenze del cuore

Amore e paura

“Se il lieto fine non c’è mai, ti regalerò sempre nuovi inizi”
  Massimo Bisotti.

Amore e paura sono talmente intersecate tra di loro da essere l’uno il contraltare dell’altro. Talvolta non c’è l’uno senza l’altro. Quando amiamo, ci facciamo domande alle quali non troviamo una risposta. Il sentire si sfida a duello con il capire. Testa e cuore sembrano abitare in due individui differenti, e stentano a scorrere nelle stesse vene del legittimo proprietario del sentimento provato.
Immaginiamo un futuro che non c’è, o che non ci è chiaro. Ci sforziamo di capire ciò che andrebbe solo sentito.
Le certezze, paradossalmente, aiutano a perdere il controllo in amore; ma la perdita del controllo e delle certezze è l’unica strada per amare davvero. Un sentimento così intenso e profondo come l’Amore travalica le difese della psiche, destabilizza chi lo prova e obbliga a porsi infinite domande.
Sembra proprio che amore e coerenza non siano sempre in sintonia tra di loro. Quando un’emozione avanza e non si estingue e diventa sentimento genera ansie e paure. Paura dell’abbandono, del tradimento o dell’abbandono, insomma, della sofferenza.
Un ingrediente centrale in un rapporto di coppia è la fiducia, elemento che contribuisce ad arginare i possibili momenti di paura legame d’amore-correlati.
Più un amore cresce, più rompe gli argini del buon senso e della razionalità, più straripa la passione e più aumenterà in maniera esponenziale la paura. Abbiamo sempre bisogno di certezze, di verità, di un percorso da poter seguire con argini e confini saldi per poterci lasciare andare ai flutti dell’amore.

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Quando ci innamoriamo, cosa succede e cosa proviamo
Quando ci innamoriamo, diventiamo immediatamente vulnerabili, nudi e senza protezione alcuna, messi a dura prova dalle intemperie dell’amore. Appare il dubbio, l’incertezza e la gelosia. Il tarlo più terrificante che si sia. Il percorso che porta una coppia a diventare tale, però, non è mai immune da difficoltà e da altalene emozionali, le quali dipendono dalla  più segreta geografia psichica di entrambi i partner.
C’è chi ha più paura. Chi meno. Chi mistifica. Chi no. I miei pazienti, quando mi parlano d’amore, mi portano a conoscenza del loro mondo interiore, regalandomi l’accesso alla loro più intima sofferenza. Luogo di fragilità, di terre dell’infanzia e di figure genitoriali più o meno ingombranti, che remano a favore o contro il nuovo amore nascente.

Quante volte ho sentito dire loro:
“Non ho mai smesso di amare, ma di fatto l’ho allontanato…”
“Non posso vivere senza di lui, ma non riesco a vivere con lui..”
“La gelosia è diventata una vera ossessione, non riesco più a vivere…”
E così via.

  • Si può sabotare un amore?
  • Ma l’amore ama a metà?
  • Amore e paura possono coesistere dentro lo stesso legame?
  • Si può amare un partner per sempre e non amarlo ogni momento?
  • Le intermittenze del cuore sono spia di un disagio del protagonista dell’amore, della storia di quel legame o delle dinamiche di coppia?
  • Ma cosa succede realmente?

Sembra che amore e coerenza non siano sempre in sintonia.

Ecco a voi la paura
La paura gioca sempre brutti scherzi; quando si ama davvero, infatti, è difficile non avere paura.
Paura di lasciarsi andare alle onde anomale delle emozioni e della sessualità. Paura di soffrire. Paura di perdere l’oggetto d’amore.
Paura di essere di abbandonasi e di essere abbandonati. Paura di essere fagocitati e di smarrire i propri confini. Paura di perdere l’equilibrio interiore.
Quando si ama, il mantello della forza e del coraggio lascia nudi, e la paura, la fragilità e la vulnerabilità prendono il posto di quella corazza difensiva, spesso, sapientemente costruita durante il corso della vita.
Talvolta i comportamenti difensivi prendono il posto dei comportamenti logici e coerenti, e pur amando profondamente, si imboccano vicoli bui e ciechi, correndo il rischio di fare esattamente tutto il contrario di tutto quello che in realtà si vorrebbe davvero.

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Amore e desideri inconsci

Al partner in amore, consciamente o inconsciamente, chiediamo di guarire le ferite d’infanzia: il poco amore ricevuto da un genitore algido o distratto, e ancora, di ricevere le carezze evase, il sostegno psicologico non avuto e, per finire, di curare l’anima sofferente e depauperata di attenzioni.
La paura più grande è quella legata alla “dipendenza in amore”: la propria vita dipende da quella di qualcun altro.
Invece di accettare la dipendenza e di trovare una “giusta distanza”, questa  viene lottata, ottenendo il risultato opposto: il suo rinforzarsi. L’amore, poi, seduce e spaventa, così quando non ci sono gli estremi adeguati per rendere un legame longevo – come la fiducia, la stima e le prospettive di vita futura – invece di lasciarsi andare a quel sentimento di oceanica fusione di cui parlava Freud, si scappa via.
Si sprofonda in un abisso di dolore, unitamente a quello che noi clinici chiamiamo “lutto dell’immaginario”, l’impossibilità di guardare avanti e oltre. Tantissimi lettori mi scrivono perché non riescono a vivere un amore duraturo, un amore che possa sopravvivere all’usura del quotidiano e alla gelosia, ai figli e al tempo parcellizzato.

Passato e presente: nuovi amori risvegliano antiche ferite

Quando iniziamo una relazione, di rado siamo pienamente consapevoli dell’impatto che la nostra storia passata ha avuto su di noi e, di conseguenza, sulla coppia. I modi in cui siamo stati feriti nelle nostre precedenti relazioni, a partire dall’infanzia, influenzano profondamente la nostra modalità di percepire le persone con cui entriamo in contatto, e anche il nostro comportamento nelle relazioni amorose.
Vecchie dinamiche negative, non adeguatamente elaborate, ci rendono diffidenti nell’aprirci verso il nuovo.
Può capitare di trovare partner che rifuggono l’intimità perchè troppo destabilizzante per la loro psiche, perchè risveglia antichi sentimenti di perdita, di danneggiamento o di rabbia e rifiuto.

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Conclusioni

Chi si occupa di coppie, affettività e sessualità, sa bene che le emozioni e le paure negate devono trovare ascolto e che possono anche essere trasformate da crisi in vera risorsa per il singolo e la sua coppia.
La paura non può esserne negata, tacitata o compensata con strategie evitanti o malsane, ma attraversata con coraggio.
La paura ci dice molto di noi, di come siamo stati amati o non amati, protetti o lasciati in balia della vita. È un indicatore di tante altre verità. La strategia migliore sarebbe quella di attraversare insieme al partner la paura per disinnescare la bomba della paura, se tale percorso diventa estremamente faticoso o irto di ostacoli, l’aiuto di un clinico può rappresentare la strada maestra per il recupero della qualità di vita e di coppia.

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3 Commenti. Nuovo commento

  • Veramente un bellissimo e approfondito articolo che ho trovato estremamente interessante sotto ogni punto di vista e su cui ho potuto appoggiare quella realtà che sto vivendo esattamente in questo momento. Grazie

    Rispondi
  • Carmen Greco
    7 Agosto 2021 20:10

    Buona sera
    Anche io ho trovato la tematica costruttiva e profonda, ora sono più consapevole di alcune cose che non ero del tutto a conoscenza.
    Siamo un po’ complicati noi esseri umani, eppure l’Amore dovrebbe essere più semplice ma non lo è.

    Rispondi

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