Gentile Dottoressa Randone,
a livello affettivo sto attraversando un periodo complicato. Sto in una relazione nella quale mi lega a lei solo l’impegno e le responsabilità ma non la amo più, tutto questo dopo ben quattordici anni. In più mi ero innamorato di un’altra donna che giustamente mi ha lasciato in quanto non sono mai stato in grado di prendere una decisione e non aveva voglia, per nessun motivo, di fare l’amante. Da quel momento mi sento solo e ho un bisogno di amare e essere amato non indifferente. Mi sento frustrato e non riesco a vedere una via d’uscita.
Grazie per il riscontro
Gentile Lettore,
impegno e responsabilità, senza la scintilla e l’eros, non sono bastevoli. Prima o poi deraglierà nuovamente, con il rischio di farsi male e fare male.
Se però non ha avuto il coraggio, come lo chiama lei, di lasciare la donna con cui vive da quattordici anni per l’amante, penso che ci sarà più d’un motivo. I motivi, solitamente, vanno ricercati dentro la relazione primaria e anche secondaria. Nella primaria vanno ricercate le cose buone, nella seconda quelle che non vanno o che non sono abbastanza. Valuti la possibilità di intraprendere una terapia di coppia: luogo dell’ascolto, della decodifica e della ripartenza, ove è ancora possibile.
Un caro saluto
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