Il divorzio è contagioso? La storia di Ada e Giuliana

Spezzone di una consulenza.

Ada, nome di fantasia, mia paziente, viveva in letargo. Aveva abbassato la saracinesca sul suo mondo interno, e anche su quello esterno.
Aveva smesso di sperare di essere felice, di intercettare lo sguardo desiderante del marito, di sperare in un abbraccio inaspettato o in un bacio appassionato, che non fosse il solito e scontato preludio della sessualità.
Ada si era spenta, e l’aveva fatto pian piano, sotto gli occhi ciechi di tutti.
Giuliana, nome di fantasia, era l’amica del cuore di Ada. Si conoscevano sin dall’infanzia: avevano fatto le scuole elementari, medie e le superiori insieme per poi separarsi durante gli anni universitari e rincontrarsi da donne adulta, sposate e madri.
Le loro due bambine, casualmente, per mano affettuosa del destino, si sono ritrovate nella stessa classe e sono subito diventate amiche del cuore. La storia della loro amicizia sembrava ripetersi.
Anche Giuliana era infelice. Viveva con un marito algido, anaffettivo, che non esternava le sue emozioni e che, forse, nemmeno le provava.
Non la sfiorava con un dito, per scoprire poi che sfiorava con più dita tantissime altre donne.
Ma Giuliana, a differenza di Ada, era una donna coraggiosa e non aveva nessuna intenzione di scendere a patti con la vita e con la felicità.
Così, un bel giorno, dopo un breve percorso di introspezione, decide di separarsi.
Per l’ignaro marito la richiesta di divorzio è stata un fulmine a ciel sereno, ma per lei ha sancito l’inizio della rinascita. Da quel momento in poi, Giuliana ha iniziato ad assaporare la felicità, le risate vere, di labbra e di cuore, il piacere della notte e le uscite senza motivo, sino a quando ha incontrato l’amore.
Giulio, nome di fantasia, anche lui al secondo giro di boa dell’affettività, si innamora perdutamente di Giuliana e soprattutto glielo dimostra.
Iniziano una vita scintillante, fatta di cose semplici ma autentiche, di baci appassionati e di abbracci senza motivo, di occhi negli occhi e di momenti veramente felici.
Ada sta a guardare. Osserva la sua amica del cuore finalmente felice. È felice per lei.
La guarda con un pizzico di invidia, quell’invidia buona che fa ancora credere che può esserci una speranza nella vita.
Pian piano, comprende che la felicità è contagiosa e il coraggio anche. Comprende che si può amare a qualunque età, e anche essere amati.
Vede la sua amica del cuore rifiorire e lei spegnersi sempre di più, giorno dopo giorno, istante dopo istante.
Si rende anche conto che sua infelicità sta diventando l’infelicità dei suoi due figli: bambini che non ridono più, che non cantano più, che sembrano avere spento la luce, esattamente come lei.
Alla fine, Ada divorzia e capisce che il divorzio e la felicità sono contagiosi.
E ringrazia la sua amica per l’esempio di coraggio e onestà mentale che le ha regalato.

P. S: ringrazio la mia paziente per avermi autorizzata a raccontare la sua storia.

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