Nel dopo pandemia ci saremmo aspettati un’impennata di nascite. Tanti confetti e tanta vita. Tutti a casa, vicini vicini, senza distrazioni, lavoro e attività extra-casa.
E invece? Il calo del desiderio e delle nascite è un dato ormai tristemente conclamato.
Anche se non siamo ancora nel dopo pandemia, immaginarci in quel luogo tanto desiderato e ancora parzialmente lontano diventa un esercizio di fantasia per confortare i nostri cuori strattonati da così tanta sofferenza.
La pandemia ha attaccato e corroso i ristoratori e i matrimoni, i piccoli lavoratori e gli amanti, i lavoratori abusivi e i fidanzati.
La sessualità è stata posizionata alla fine della lista delle cose da poter fare o di cui volersi occupare.
All’inizio di questa sciagura si pensava che grazie a un eccesso di intimità forzata, le mura di casa si sarebbero dipinte di rosso e si sarebbero trasformate in alberi.
Ma in queste case trasformate in trappole che ricordano le più le carceri che il parco giochi dei sensi, super affollate di figli e di didattica a distanza, sprovviste di nonni e di collaboratrici domestiche, la sessualità è diventata sempre più chimerica.
Il dopo pandemia, io continuo ad immaginarmi nel dopo pandemia, sarà il luogo della rinascita. Della riscoperta delle piccole cose. Del valore di un bacio: intenso, eterno, al di là delle labbra. Di un abbraccio nel quale abitare e smettere di pensare. Delle strette di mano, momento in cui sentiremo la pelle dell’altro: chiunque sia l’altro.
Sarà il luogo delle passeggiate a viso scoperto e a polmoni pieni d’aria, va bene anche lo smog delle città gremite e zeppe di vita (ci manca pure quello!).
Per evitare che le coppie possano precipitare nel girone dell’inferno degli ignavi del desiderio sessuale, e per evitare che qualche “infiltrato” reale o virtuale possa insinuarsi dentro la coppia, esistono delle piccole grandi strategie per evitare di abbandonare del tutto la strada del piacere: ascolto di sé stessi, ascolto dell’altro, rispetto, dialogo, giusta distanza (anche nella stessa casa), intimità fatta di pelle e di labbra.
Gli unici grimaldelli emotivi del sesso e del cuore.

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