Sesso a tre. Il mistero di questa fantasia erotica

Sesso a tre

Il sesso a tre: due donne e un uomo, due uomini e una donna.
Scenari abitati da tanti protagonisti e da poche limitazioni.
Una delle fantasie sessuali, maschile e femminile, ad alta gradazione erotica, è la realizzazione di un “triangolo amoroso” sotto le lenzuola.
La fantasia erotica del sesso a tre sembra essere oggi la più frequente che ci sia.
Il sesso a tre viene cercato online nei siti pornografici come amplificatore dell’eccitazione del singolo e della coppia.
Il sesso a tre rappresenta, ancora, l’elemento eccitatorio per eccellenza, dove tutti gli osservatori possono identificarsi nei vari protagonisti dell’atto amoroso.

Perversioni soft o perversioni hard
Il sesso a tre a cosa appartiene?

Nell’ultimo decennio possiamo riscontrare un crescente incremento di “perversioni soft” nelle camere da letto degli italiani. Queste ultime vanno distinte da quelle “hard“.
Modifiche storiche e sociali
A seguito della rivoluzione sessuale e con l’avvento della terapia contraccettiva orale che ha disgiunto la sessualità dalla procreazione e dal sentimento, la sessualità si è definitivamente spostata dall’ambito del dovere coniugale all’ambito del piacere fine a sé stesso, collocandosi nella “stanza dei giochi”.

Il sesso non prospera nella monotonia.
Senza sentimento, invenzioni, stati d’animo non ci sono sorprese a letto.
A. Nin

Oggi il singolo (e anche la coppia) va alla ricerca di sensazioni forti e appaganti, emozionanti e intriganti, la dimensione tiepida dell’erotismo non è più gradita, tantomeno sopportata.
Molte coppie si affacciano a una nuova forma di erotismo – per curiosità o per antidoto alla noia – e a un quotidiano sempre uguale a sé  stesso: il sesso a tre.
Bisogna effettuare però un distinguo tra perversione hard e soft.

La  prima è caratterizzata da un comportamento che “obbliga” l’individuo alla sua attuazione  per essere felice, soddisfatto e per avere accesso al piacere.
Le perversioni soft, invece, esprimono la “possibilità” – non la necessità e l’obbligatorietà –  di sperimentare nuove esperienze che, in passato, erano relegate esclusivamente al mondo dell’immaginario.
La coppia che decide di sperimentare la dimensione del sesso a tre, è una coppia che lascia grande libertà alla sessualità, alla dimensione della sperimentazione, e decidono di avventurarsi in percorsi nuovi e sconosciuti, senza però transitare alla dimensione di dipendenza sessuale.

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Il sesso a tre a quale bisogno e a quale sotto bosco psichico corrisponde?

  • Indubbiamente rappresenta un afrodisiaco per la coppia perversa e un po’ annoiata dalle solite modalità sessuali, tempi e luoghi dell’amore ortodosso e casalingo.
  • Il triangolo amoroso cela, inoltre, una fantasia omosessuale nelle donne e negli uomini che si prestano alla realizzazione di questo scenario erotico.
  • Predomina inoltre una “fantasia di sottomissione” che si colloca sempre all’interno di una “legalità psicologica” in quanto questa fantasia viene realizzata sempre con il marito o con il partner abituale.
  • Nel caso in cui sono due donne a realizzare la fantasia sessuale, la paura dell’omosessualità viene tenuta a bada dalla presenza della genitalità maschile.
  • La donna che decide di vivere un’esperienza di sesso a tre con un’altra donna e un uomo, adopererà l’uomo come strumento di rassicurazione per arginare la paura dell’omosessualità. L’uomo funge da simbolo alla non omosessualità femminile, testimonia esclusivamente la realizzazione di un momento ludico, convivialmente condiviso, nel rispetto delle fantasie comuni.
  • Nel nuovo scenario erotico aumentano gli attori protagonisti, così per chi ama guardare, per i voyer quindi, l’eccitazione sessuale aumenta con modalità esponenziali.

Fantasia o la sua attuazione? Quale differenza?

Il passaggio all’atto della fantasia erotica dipende poi da infinite variabili, e porta con sé altrettanti pericoli per la coppia.
Quando le fantasie erotiche transitano dall’immaginario per trasferirsi alla realtà, quindi si trasformano in una possibile realizzazione dell’atto amoroso, passiamo dall’erotismo al mondo delle perversioni soft.
Quali rischi?
Le possibili “complicanze emozionali e relazionali da sesso a tre” sono davvero tante.
Il talamo coniugale abitato da possibili “ombre” e ospiti estranei, diventa un territorio candidato a possibili frane, e deliri di gelosia postumi.

  • La presenza di un terzo elemento all’interno di una sessualità stabile e rodata può, in un primo momento, fungere da antidoto alla noia coniugale, da pusher di emozioni nuove, ma alla lunga la possibile presenza di “paragoni erotici”, di gelosie cocenti e destruenti e di continui incidenti sessuali, rappresentano un sabotaggio al legame, creando un terreno fertile a un’insoddisfazione coniugale importante.

In un momento storico di coppie a termine, di amori usa e getta con la data di scadenza, e di amore liquido, forse la vera perversione  è l'”intimità“, quella vera e profonda, con un altro essere umano.
L’intimità porta con sé un rischio emotivo sempre più elevato, giorno dopo giorno, quello dell’appartenenza.
Il vero contro altare di un “randagismo psichico” sempre più elevato.
Quello che fa paura oggi, davvero, è l'”unicità“.

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Testimonianza: eravamo felici ora siamo scambisti

Gentile Dottoressa Randone,
Le scrivo partecipandole il mio dolore, sconforto e crisi di coppia, sperando in un suo suggerimento. Mio marito e io, siamo sposati da quindici anni (credevo felicemente), la nostra sessualità è sempre stata il nostro tallone d’Achille, subendo nel tempo parecchie trasformazioni, adesso dico in negativo.
Durante le gravidanze si è azzerata a causa di minacce d’aborto.
Il dopo parto è stato altalenante dal punto di vista emozionale e umorale, l’intimità ne ha risentito enormemente.
Adesso che i figli sono più grandi, pensavo e speravo, di poter dedicare tempo e spazio al mio matrimonio e alla mia sessualità.
Mio marito è sempre stato un uomo apparentemente “normale”, con una sessualità vivace e creativa, ma sempre rispettoso dei miei desideri e limiti.
Lo scorso anno, accusando un calo del desiderio sessuale, mi ha proposto di frequentare un luogo per scambisti.
La sua domanda risuonò dentro di me come una provocazione, mancanza d’amore e mi fece notevolmente irrigidire verso di lui.
Mi sentivo oltraggiata.
Il suo silenzio dei sensi mi offendeva, mi irritava, mi mortificava e preoccupava, temevo che potesse tradirmi con una donna più giovane, più bella e più  trasgressiva, così accettai la sua proposta.
Gentile Dottoressa, mi sento una donna finita, vedo mio marito provare desiderio ed eccitazione per tanto altro da me e io – tra l’altro non sempre – divento lo strumento per soddisfare il suo piacere.
Mi sento un corpo senza un’anima e senza volto, in quel calderone di corpi autocancellanti in fase post-orgasmica.
Mi sento tradita, ferita e umiliata, ma non posso tirarmi in dietro, perché senza quel luogo, mio marito non mi vuole!
Mi aiuti per favore, una moglie confusa e ferita.

Cara Signora,

leggo nelle Sue parole dolore, tradimento e sconforto, per l’esperienza vissuta che per l’assenza di attenzioni e desiderio da parte di suo marito, senza quel “luogo” altro da lei.
La vostra storia emozionale, di coppia e del desiderio, sembra essere stata fortemente influenzata da eventi esterni alla vostra coppia, risentendo delle fasi correlate alla gravidanza, parto, dopo parto e crescita dei bambini.
Il vostro desiderio sessuale, da quello che leggo, non è stato né nutrito né manutenzionato, risentendo delle normali fluttuazioni che caratterizzano la vita di una coppia, fino ad arrivare alla quasi totale estinzione.
Lo scambio di coppie fa parte delle nuove “trasgressioni soft” ad alta gradazione erotica che, però, per essere sperimentata necessita dell’assoluto desiderio e consenso reciproco.
Lo scambiamo è una strada senza ritorno dal punto di vista emozionale, destabilizza spesso la coppia che, solitamente, è già in crisi.
Lo scambio di coppie è una forma di tradimento codificato e simmetrico, “luogo simbolico” dove  entrambi i partners decidono di concedersi ad altri partner, senza coinvolgimento emozionale e senza segreti e menzogne.
Quest’esperienza di bizzarria orizzontale necessita però, di un “consenso reciproco” ed è a metà strada tra la fedeltà e le concessioni extra-confine.
Cara Signora, le ripercussioni emozionali sul desiderio sessuale e sulla coppia sono notevoli e, spesso, rappresenta una strada senza ritorno sul piano della fedeltà e della sessualità ortodossa.
Mi sento di suggerirle un percorso di terapia di coppia a orientamento sessuologico, percorso che possa ripartire da dove vi eravate smarriti, al fine di lavorare “per e con” la vostra coppia, al fine di ritrovare desiderio e fiducia, serenità e complicità, e qualità di vita e di coppia, senza obbligatoriamente adoperare altro da voi.

Cari e affettuosi saluti

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6 Commenti. Nuovo commento

  • Buongiorno Dott.ssa Randone,
    Ho 34 anni e mi rispecchio molto nello stato emulativo descritto dalla Sig.ra sopra. Mio marito ha 5 anni in meno di me e la nostra vita sessuale è attiva e, per quello che mi riguarda, anche appagante. Ma lui è attratto da giochi erotici spinti, dalla trasgressione, dai rapporti a tre e sapendo che questo è ben lontano da tutto ciò che per me è amore e rapporto di coppia cerca tutto questo altrove recriminandomi di non essere sufficientemente trasgressiva nel linguaggio e nelle movenze. Come si può tenere in piedi un rapporto dopo 10 anni su queste basi? È forse sbagliato credere che un sentimento d’amore si debba vivere, magari anche con un po’ di trasgressione, ma in due e basta?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      20 Dicembre 2020 09:01

      Gentile Signora,
      credo che sarebbe utile analizzare le vostre divergenze sessuali all’interno dello spazio protetto di una consulenza sessuologica.
      Luogo dell’ascolto e del non giudizio.
      Le variabili sono tante e andrebbero conosciute tutte.
      Lei non può fare quello che non sente, tradirebbe se stessa.
      Un caro saluto

      Rispondi
  • Buongiorno,
    mio marito alla veneranda età di 52 anni fa dei sogni costanti dove ha rapporti con un uomo. E a lui piace molto, prova piacere nel sonno; adesso è entrato in una paranoia assurda.
    È attratto dai genitali maschili e vorrebbe davvero realmente avere un rapporto sessuale. Ultimamente ha avuto la prostata ingrossata dove l’antibiotico gli ha creato un’allergia davvero paurosa, ed è stato molto male.Dice anche che ha cambiato gusti alimentari.
    Cosa può essere successo dottoressa?
    Dice di non essere più attratto dalla donna in questo caso da me.
    Sottolineo che ultimamente sono lontana da casa da circa 20 giorni; sono dovuta andare a trovare i miei genitori:
    La ringrazio infinitamente se riuscirà più o meno a capire cosa è successo.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      19 Gennaio 2021 14:47

      Gentile Signora,
      le ho già risposto in email, e le ho detto che non si può capire con così pochi elementi e senza suo marito in studio cosa può essere successo, o cosa può esserci successo.
      Di certo, non darei nessuna colpa all’antibiotico!
      Una consulenza psico-sessuologica potrebbe essergli d’aiuto.
      Un cordiale saluto

      Rispondi
  • Buongiorno
    ho quarantasei anni e mio marito quarantotto e da poco tempo ha cominciato a manifestare delle voglie sessuali particolari.
    Lui vorrebbe avere rapporti sessuali con me e un’altra donna; cosa che io non ho mai tollerato! Come devo comportarmi? Sono sbagliata io che non voglio neppure immaginare certe cose o dovrei convincere mio marito ad andare da uno specialista? Mi sembra così malato il suo sogno erotico!

    Rispondi
    • Valeria Randone
      12 Ottobre 2021 19:01

      Gentile Signora,
      ho tolto alcuni passaggi del suo racconto, perché mi sembravano troppo audaci per poter rimanere online, ma in ogni caso non si è stravolto il senso della sua richiesta.
      Non si tratta di una fantasia più o meno peccaminosa, ma come trova ben spiegato nell’articolo il passaggio dall’immaginario alla realtà non è immune da rischi.
      Se lei non si sente di aderire a questo progetto erotico, non lo faccio.
      Le suggerisco in ogni caso una consulenza con uno specialista per poter far luce all’interno dei suoi sentimenti.
      Un caro saluto

      Rispondi

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