Censimento fantasie erotiche: coppia e trasgressione

Censimento delle fantasie erotiche

Gli uomini fantasticano una sessualità promiscua.
Le donne seduzione e rituali di sottomissione.
Uno studio dimostra che le fantasie erotiche hanno una chiara correlazione con il genere e che l’immaginario erotico maschile è dissimile da quello femminile.

  • Avere delle fantasie perverse durante un rapporto sessuale è sano?
  • Normale?
  • Nocivo o dannoso per la coppia?
  • Perverso?
  • Le fantasie rappresentano un surrogato dell’intimità o nutrono l’intimità durante i suoi momenti di difficoltà e di silenzio dei sensi?

Quando si trattano spinose e scarsamente investigabili argomentazioni come l’immaginario erotico, la prima domanda che mi viene rivolta è relativa alla “normalità” dell’immaginario e dei suoi possibili contenuti e utilizzi.
Mi viene chiesto se una pratica o un’altra, quindi l’agire le fantasie, può essere rischiosa, dannosa, morale o etica.
Le fantasie erotiche cambiano contenuti e veste in funzione del genere che le produce.
Uno studio svolto dai ricercatori dell’Institut universitaire en santé mentale di Montréal e dell’Institut Philippe-Pinel de Montréal, affiliato con l’Università di Montreal, ha raccolto e censito le più svariate fantasie erotiche, coniugandole al maschile e al femminile.

Ma che cosa è esattamente una fantasia sessuale insolita?

La risposta arriva per l’appunto dallo studio pubblicato  sul Journal of Sexual Medicine.
Solitamente gli studi sulle fantasie sessuali venivano svolti – con notevoli difficoltà e reticenze da parte dei partecipanti – e inoltre venivano sempre condotti su studenti universitari, disponibili oppure obbligati a divenire partecipanti.
I ricercatori, questa volta, hanno voluto dare un taglio nuovo alla ricerca e hanno intervistato un campione di adulti disposti – questa volta in maniera spontanea – a descrivere i loro sogni erotici, anche quelli a tinte forti.

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Studio e conclusioni

Ben 1.517 soggetti adulti del Québec (799 uomini e 718 donne, con un’età media di 30 anni) hanno risposto a un questionario istituito appositamente, illustrando nel dettaglio anche la più recondita  fantasia erotica.
Le fantasie sessuali sono veramente tante e varie, sono davvero poche quelle che possono essere considerate statisticamente rare, insolite o tipiche di alcuni gruppi di popolazione.
Tuttavia, dall’atipico censimento emerge che gli uomini hanno più fantasie e le descrivono in modo più vivido rispetto alle donne: tra la più frequente abbiamo il sesso a tre .

Lo studio dimostra,inoltre, che una percentuale significativa di donne (dal 30% al 60%) evoca temi connessi alla sottomissione (per esempio, essere legate, sculacciate, costrette ad avere rapporti contro il loro consenso).

Qualche nota clinica

Sulle immagini che rendono vivido l’immaginario erotico e sulla  possibile correlazione con il genere sessuale si potrebbero scrivere libri e proseguire nella caleidoscopica disanima.
Anticamente si credeva che le donne non potessero produrre fantasie erotiche e che eventuali contenuti fossero esclusivamente di natura emozionale e sentimentale. Si pensava anche che il desiderio sessuale della donna fosse oggettuale, quindi legato al partner, e quello dell’uomo fosse ormonale. Quindi, l’uomo desiderava grazie al testosterone, e la donna grazie all’amore. Ma sappiamo bene che non è così.
In realtà, il problema più grande di questa a farraginosa analisi, è dato dalla difficoltà a studiare e investigare l’immaginario erotico per quella dimensione di segretezza, riservatezza e pudore che accompagna l’argomento.

L’immaginario femminile, solitamente, contiene elementi di esibizionismo e narcisismo, elementi correlati alla dimensione del desiderio e dell’eccitazione, oltre che elementi di sudditanza affettiva e sessuale, e di sottomissione, con un’alternanza di giochi di ruolo che conferiscono una dimensione di libertà sessuale e relazionale.
L’aspetto dei preliminari – a differenza dell’immaginario maschile correlato alla genitalità e penetratività dell’atto sessuale – sembra essere ben attenzionato, in perfetta sintonia con i meccanismi psico-fisici correlati alla sessualità maschile.

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L’immaginario maschile viene abitato da una dimensione di potere sessuale, di presenza scenica, di protagonismo e di potere erettivo che si alleano con i due falsi miti che rinforzano e compromettono al tempo stesso la sessualità maschile: “durata” del rapporto sessuale e “dimensione” dei genitali maschili.
Altri elementi coniugati al maschile sono il voyeurismo, che si alterna a tematiche di sesso di gruppo, amplificate da una frequente assenza della  dimensione emozionale e sentimentale.
Insomma, un immaginario che scinde nettamente la sessualità dall’affettività.
Le fantasie di sottomissione delle donne – tornate in auge in questi ultimi anni a seguito della trilogia “Cinquanta sfumature di grigio”- in realtà, hanno sempre fatto parte dell’immaginario erotico femminile.
Questo immaginario correla con un “desiderio inconscio di deresponsabilizzazione“, abdicando in passionalità e in iniziativa.
Soltanto recentemente Basson – nei suoi studi sul desiderio sessuale femminile – ha introdotto il tema del desiderio sessuale responsivo, un desiderio cosciente e razionale, fortemente voluto e ottenuto.
Secoli di retaggi culturali e sociali sulla sessualità al femminile, credo abbiano avuto un notevole influsso sull’immaginario erotico.
La dicotomica scissione tra uomo fallico dominante è donna geisha sottomessa abita ancora le fantasie di molte persone.

Una marcata differenziazione che è emersa dallo studio è il passaggio all’atto delle fantasie.
Le  donne in generale hanno una chiara distinzione tra fantasia e possibilità – recondita – di trasformarla in realtà.
Così, molte donne che raccontano di fantasie più estreme, come quelle di sottomissione, specificano che non vorrebbero mai che queste si avverassero, ma che le adoperano per vivificare il sacro fuoco della passione, talvolta un po’ intiepidito ed evanescente.
La  maggior parte degli uomini, invece, sembra essere attratto dalla possibilità di trasformare la fantasia in realtà sotto le lenzuola e, se queste fossero abitate da più donne, sarebbe decisamente la soluzione migliore e ad alto tasso erotico.

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Conclusioni

Una coppia con un buon livello di sintonia ed empatia sessuale, può condividere lo scenario fantasmatico, arricchirlo con un processo di condivisione sotto le lenzuola e giocare con lui, collocando la sessualità nella stanza dei giochi!
Il maggiore afrodisiaco è sicuramente il cervello, luogo deputato alla produzione ideica e di immagini, che risuonano con modalità amplificate, a  seconda del contenuto, storia di vita e riverbero emozionale del protagonista.
Anche se al giorno d’oggi sembra desueto, l’Amore rappresenta il più potente degli afrodisiaci esistenti.
Fonte da amplificatore emozionale, nutre le fantasie erotiche, il talamo e la coppia.

Bibliografia

  • Stoller 1895 “Observing the erotic imagination”. Yale Università Press, New Haven
  • Salvo “ 1997, “Perversioni al femminile” Mondadori Milano
  • Selvini “Psicologia clinica” Padova.
  • Norwoord 1985 “Donne che amano troppo” Feltrinelli MIlano

 

Dottoressa Valeria Randone

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