Le 10 regole del sesso, tra falsi miti e realtà

Le dieci regole del sesso

Quando si tratta di sessualità, molti luoghi comuni e leggende metropolitane a essa correlate, abitano l’immaginario collettivo. Navigando in rete, o leggendo svariati articoli di sessuologia che ormai pullulano su tutte le riviste modaiole, si possono trovare istruzioni per l’uso, ricette per far funzionare al meglio un rapporto di coppia, le regole per una coppia sana e felice.
Cose da fare, cose da evitare; cibi afrodisiaci, intimo da adoperare ad alto impatto erotico.
Seguono linguaggi sensuali e tanto altro, come se la vita sessuale fosse uguale per tutti, omologabile secondo le linee giuda di un ipotetico bugiardino della sessualità.
Cercherò di elencare una serie di luoghi comuni ridondanti nella mia pratica clinica, riportando una serie di domande che non si estinguono con elementi di scientificità.
Non basta nemmeno l’educazione emozionale e sessuale, anzi sembrano vivere di vita propria e riproporsi di continuo, transitando con modalità disfunzionali, da una generazione all’altra.

1 – Le donne hanno meno desiderio sessuale rispetto agli uomini?

Il desiderio sessuale femminile non è diverso per quantità, ma eventualmente per qualità, solitamente la donna vive una sessualità meno genitalica, caratterizzata da un erotismo più diffuso su tutto il corpo rispetto alla zona pelvica.
C’è una differenza sensoriale per accendere il desiderio sessuale: l’uomo adopera essenzialmente il tatto e la vista come organi di senso principali, la donna, invece, l’udito e l’olfatto.

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2 – Il piacere di una donna e la conseguente risposta orgasmica dipendono dalle dimensioni dei genitali maschili?

Assolutamente no, la risposta sessuale femminile non è dimensioni del pene correlate, ma dipende da tantissimo altro, dentro e fuori dal letto.
Un messaggio falso che persevera negli anni correla la sessualità alla genialità, ipervalutando due istanze che abitano l’immaginario maschile: “durata” del rapporto sessuale e “dimensioni” dei genitali.

3 – Tutte le donne sono multi-orgasmiche

Anche questo è un falso mito correlato alla sessualità femminile.
Soltanto una percentuale di donne può essere in grado di vivere più risposte orgasmiche consecutive.
Questa caratteristica della sessualità femminile è correlata alla storia di vita e sessuale della singola donna, al legame in cui abita e alla conoscenza profonda della corporeità e sensorialità.
Un altro elemento da considerare è l’alto impatto emozionale dell’orgasmo femminile sulla qualità della vita della donna e della coppia. La sua assenza denuncia una criticità del legame d’amore. L’orgasmo femminile, inoltre, è legato a una sessualità di mucosa più che d’organo.
Una donna felice, che vive bene la sfera della sessualità scaldata dall’affettività e dalla qualità del legame, non necessita di orgasmi multipli per essere appagata.

4 – Un buon amante è colui che riesce ad avere più rapporti sessuali all’interno della stessa giornata

Anche questo è errato. La nostra epoca proviene da una totale assenza di formazione e informazione emozionale e sessuale, così, concetti come quantità e dimensioni, tendono a sostituirsi ai concetti come intimità, sensorialità, affettività e “qualità”, che comprende tutti i precedenti.
Tra i giovani e meno giovani, nutriti da un tam tam mediatico, il concetto di buon amante è correlato al numero di prestazioni sessuali erogate.
Concetto che associa la sessualità a modalità ginniche ed esclusivamente coitali.

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5 – I buoni amanti hanno tre rapporti a settimana

Nella riservatezza del mio studio, mi sento spesso chiedere se tre è il numero perfetto, se è vero che avere tre rapporti alla settimana è indice di salute sessuale e benessere di coppia.
Anche in questo caso, non vi è una regola fissa. Il numero tre è solo un numero e la salute e benessere della coppia dipende da tanto altro.
La frequenza non va confusa con la qualità dell’intimità e del legame.

6 – La sessualità è l’ambito più importante in un rapporto di coppia

Falso, ci sono molti partner che fondano la loro coppia esclusivamente sull’aspetto sessuale, adoperano il coito come sostituto di un dialogo sano e funzionale.
Ci sono altre coppie che invece dopo reiterate incomprensioni trasferiscono sotto le lenzuola la riappacificazione, vivendo il talamo come un surrogato della comunicazione emozionale, indispensabile alla manutenzione del rapporto di coppia.
La sessualità rappresenta la colonnina del barometro del rapporto di coppia, un’appagante e vibrante vita sessuale è indice di salute della coppia.
Quando una coppia è abitata da conflittualità e da incomprensioni, anche la sfera della sessualità segue a ruota rinforzando le conflittualità pregresse.
Il sesso è uno dei tanti modi che la coppia possiede per comunicare, ma non l’unico!

7 – Il Viagra serve a stimolare il desiderio

Le nuove terapie orali per il deficit erettivo (cialis, viagra e levitra), a differenza delle pregresse, caratterizzate dalla farmaco infusione, conservano la dimensione della spontaneità e del desiderio, unico motore affinché un rapporto sessuale si concretizzi.
In clinica, infatti, vengono frequentemente adoperate, all’interno di protocolli poliedrici, che tengano sempre ben presente la sfera psichica e relazionale del paziente, garantendo ottimi successi terapeutici, anche in fase di svezzamento farmacologico.
Il Viagra viene prescritto in caso di disturbi dell’erezione, disturbi che compromettono la fase dell’eccitazione maschile, non del desiderio. E non è un afrodisiaco.
Una “diagnosi differenziale” diviene obbligatoria per comprendere se il calo del desiderio è da copertura a pregressi deficit erettivi; in questo caso il protocollo terapeutico cambia: andrologo e sessuologo valuteranno in sinergia quale strategia terapeutica è più indicata per quel paziente, protagonista unico della sua storia sessuale.

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8 – Rifiutare una certa posizione o una certa pratica mette a rischio il rapporto

Assolutamente no. La sessualità è molto di più dell’incontro tra due partner o peggio tra due genitali: viene arricchita dal passato di entrambi, dai loro gusti e abitudini sessuali, dal loro immaginario, da tanto altro.
Un rapporto di coppia necessita di un indispensabile “rodaggio” per essere spontaneo, empatico, intimo, scaldato da affinità sessuale. Il rispetto delle differenze, inoltre, è assolutamente obbligatorio per far sentire il partner a proprio agio sotto e sopra le lenzuola.
Sapere ascoltare sé stessi e il coniuge, saper dire di no, non solo non mette a repentaglio il legame ma lo promuove a un livello più elevato di complicità e chiarezza della comunicazione.

9 – Per provare piacere bisogna essere innamorati

Falso. La mancanza d’amore non compromette l’attrazione fisica e le sensazioni correlate alla sfera della sessualità, anche senza amore possono esistere delle sensazioni gradevoli che sono responsabili del piacere sessuale. Integrare, però, all’interno della sessualità , le tre “C”, corpo, cuore e cervello, amplifica ogni forma di piacere, non solo genitale.

10 – Solo le donne simulano l’orgasmo, gli uomini no

Simulare l’orgasmo non è una prerogativa solo femminile, anche se storicamente e culturalmente le donne hanno spesso rassicurato e consolato i loro partner mentendo spudoratamente sotto le lenzuola. Molti uomini soffrono di anorgasmia coitale o di eiaculazione ritardata, una disfunzione sessuale della fase dell’orgasmo che compromette la normale risposta orgasmica nell’uomo.

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