Orgasmo asciutto

Con il termine orgasmo asciutto si intende quel fenomeno per cui l’uomo, dopo aver raggiunto il piacere, non completa con l’eiaculazione. Tema abbastanza sconosciuto e anche poco trattato, anche dai clinici che si occupano di sessualità.
Il rapporto sessuale si conclude con la presenza dell’orgasmo ma con l’assenza del liquido seminale. L’uomo percepisce in maniera chiara le sensazioni dell’orgasmo, alle quali non segue l’eiaculato. Il corpo diventa un estraneo, come se avesse smarrito i soliti, rassicuranti copioni sessuali. L’uomo ha paura, si confonde, spesso si ritira dalla sessualità e dall’intimità.
Molti uomini non sanno che l’orgasmo può anche manifestarsi in maniera disgiunta dall’eiaculazione e viceversa – esiste anche l’eiaculazione anorgasmica quando lo scoprono e si trovano a dover vivere una sessualità diversa, per vari motivi che analizzerò in seguito, sprofondano in un baratro di cupa disperazione.
La condizione detta orgasmo asciutto causa non poche angosce nell’uomo che ne soffre e nella sua compagna, che non comprende cosa stia accadendo e soprattutto perché. La donna si sente sbagliata, inadeguata, confusa, in panne. Spesso sono le donne che vengono in consultazione per capire qualcosa di più.

Spezzone di una consulenza

Salve dottoressa,
il mio fidanzato non eiacula e io sono veramente angosciata. Non so se la colpa è mia, se non gli piaccio abbastanza, se gli succedeva anche con le altre donne, cosa potrei fare e soprattutto come diventare madre senza il suo liquido seminale.
Dopo ogni rapporto sessuale “asciutto”, sprofondo in uno stato di angoscia incontenibile. Mi aspetto sempre che fuoriesca qualcosa ma in realtà non accade. Non esce niente. Niente di niente. Litighiamo. Lui ci rimane male, io ci rimango ancora più male ma non riesco a trattenere la mia disperazione mista ad aggressività.
F.

Cara F.,
per prima cosa sarebbe utile che il suo fidanzato decidesse di capire un po’ di più della sua condizione sessuale. Bisogna effettuare un importantissimo distinguo diagnostico ed evitare di fare di tutta l’erba un fascio. Potrebbe trattarsi di un’eiaculazione ritardata, di un orgasmo asciutto o di un’eiaculazione retrograda. In questo scritto e in altri, troverà tantissimi spunti di riflessione che potranno aiutarla a placare l’ansia e l’angoscia. Inviti il suo fidanzato a leggere questi articoli, parlatene con affetto e gentilezza e lo convinca ad andare in consultazione per ottenere una diagnosi clinica chiara e ben fatta. Fatto ciò, si stabilirà come potervi aiutare e qual è il percorso terapeutico più indicato per la risoluzione del disagio sessuale e di coppia.

Perché l’orgasmo si chiama asciutto

L’orgasmo asciutto è un fenomeno abbastanza frequente, anche se poco conosciuto, soprattutto dalle donne. Si chiama asciutto proprio perché le sensazioni di piacere, quindi l’orgasmo, non vengono accompagnate dalla fuoriuscita del liquido seminale. Erroneamente, alcuni pazienti che soffrono di eiaculazione retrograda pensano di soffrire di un orgasmo secco. Si tratta di uno sbaglio lessicale e diagnostico perché le due condizioni non sono uguali.

  • Orgasmo secco o asciutto: produce sensazioni orgasmiche paragonabili a quelle dell’orgasmo vero e proprio, ma non segue l’emissione di sperma durante l’eiaculazione.
  • Eiaculazione retrograda: a differenza della prima condizione, l’emissione di sperma è presente ma l’eiaculato cambia strada e va verso la vescica, con conseguente, successiva fuoriuscita insieme all’urina (l’esame delle urine post- coito diventa indispensabile per fare una diagnosi scrupolosa).
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Alcuni pazienti con eiaculazione retrograda sviluppano, in seguito, anche un quadro di anorgasmia secondaria per mancanza del feedback visivo da mancanza di liquido seminale.
L’eiaculato a livello simbolico incarna il potere fecondante, ricorda la virilità e la potenza sessuale.

Cause dell’orgasmo asciutto

Le cause sono tante e vanno studiate con scrupolosità, cura e tatto. Non va mai sottostimato, ignorato o ammantato da un velo di omertà maschilistica. Ogni ritardo diagnostico e poi terapeutico danneggia la sessualità, l’uomo portatore del sintomo e la coppia. Tra le possibili cause dell’orgasmo asciutto ci possono essere delle disfunzioni del collo vescicale, oppure potrebbe trattarsi delle conseguenze di alcuni interventi chirurgici come quello per il cancro alla prostata. Tra le cause psichiche abbiamo un rapporto ambivalente con la dimensione adulta della sessualità, pratiche sessuali sbagliate come il sesso tantrico, angosce profonde e un nucleo fobico rispetto al liquido seminale e in alcuni casi una POIS non riconosciuta e curata.

Seguono stili di vita malsani come l’abuso di alcolici e l’uso prolungato di antidepressivi e droghe. Le cause psicologiche, come in tutte le disfunzioni sessuali, si fondono e confondono con gli effetti; comprendere cosa viene prima e cosa dopo talvolta diventa complesso.

L’orgasmo asciutto e il piacere sessuale

L’orgasmo asciutto non ha conseguenze gravi sulla salute dell’uomo o sulla capacità di provare piacere sessuale, perché la dimensione del piacere (dal punto di vista meccanico) rimane invariato e il problema fertilità e fecondità si può risolvere in altri modi. Cambia però la percezione del piacere, soprattutto nei pazienti ansiosi, soli e in chi soffre di depressione. Il paziente che vive all’interno di una coppia stabile vive l’orgasmo asciutto con una serenità maggiore perché scaldato dall’abbraccio rassicurante della relazione. Chi invece non ha una relazione stabile, e vive da single, va incontro a tutta una serie di disagi psichici che inficiano ulteriormente la risposta sessuale. Segue vergogna, imbarazzo, evitamento dell’intimità, paura del giudizio e conseguente calo del desiderio sessuale (il disagio psichico è molto simile a quello provato dal paziente single con eiaculazione ritardata).

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Cosa può fare la donna

Anche per la donna vivere un rapporto sessuale con un uomo che soffre di un orgasmo asciutto è un’esperienza destabilizzante, nonché assolutamente inedita.
Infatti, anche la donna dovrebbe valutare di andare in consultazione per cercare quel conforto di cui ha bisogno e per tentare di capire di cosa si tratta davvero. La donna che si trova a vivere questo tipo di sessualità è una donna confusa, disorientata e disorientante. Non capisce perché il suo partner non prova piacere e perché – anche se in realtà l’orgasmo è presente – e credergli diventa un atto di fede perché l’eiaculazione non è visibile. Si interroga, si mette in discussione. Si sente poco abile sotto le lenzuola e pensa di non piacergli tanto da fargli perdere il controllo. Teme che il suo compagno possa fingere l’orgasmo e teme di non poter diventare madre in maniera naturale. Il vissuto è molto simile a quello che prova il partner che vive con un uomo che soffre di eiaculazione ritardata.
Quando un partner soffre di orgasmo asciutto, la cosa più saggia da fare è ascoltare il suo disagio, invitarlo al dialogo – da soli o all’interno di quello spazio protetto che è consulenza di coppia -, senza giudicarlo, offenderlo, senza elicitare sensi di colpa (l’uomo si sente invalido perché la risposta sessuale nell’immaginario collettivo è associata alla spermatogenesi).
Il partner andrebbe incoraggiato ad aprirsi e a cercare l’aiuto di in un professionista, con dolcezza e con l’utilizzo di parole che accarezzano.

Come risolvere, la terapia

Il primo passo è effettuare una diagnosi clinica, che è sempre andro- sessuologica. Non si può analizzare il corpo senza la psiche, e viceversa, ed entrambe le due istanze non ci forniscono le informazioni necessarie per fare chiarezza senza analizzare la terza istanza: la coppia. Fatto ciò si stabilirà come curare il singolo e la coppia. In sede di consulenza si analizzano le cause del disagio e si stabilisce poi un protocollo terapeutico mirato alla risoluzione della problematica sessuale e di coppia. Si valutano eventuali percorsi alternativi al coito che accompagnano la coppia alla genitorialità, valutando costi e benefici in funzione delle loro uniche dinamiche di coppia.

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Ogni disfunzione sessuale è sempre risolvibile. Bisogna evitare i disastri comunicativi, le aggressioni, i baratri e avere la forza e il coraggio di dipanare i dubbi del cuore. Il corpo, con i dovuti aiuti clinici, seguirà a ruota.

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8 Commenti. Nuovo commento

  • Chiarissima ed esaustiva come sempre!! Mi piace leggere i suoi articoli che trovo molto interessanti e attuali

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  • Buonasera. Da quello che leggo, parrebbe la mia condizione: da sempre ho avuto problemi enormi ad eiaculare in coppia, qualunque fosse la relazione, ma mai da solo con auto erotismo.
    Inizia tutto con l’adolescenza e con i primi rapporti, tanto da creare stigma sociale nei miei confronti, e continua in età più matura fino a tutt’oggi.
    Lo schema è sempre lo stesso: lei incuriosita prima, basita e spaventata poi, arriva a mettere in dubbio se stessa, me e le mie capacità sessuali.
    Succede che l’orgasmo venga addirittura implorato, e la sua mancanza vista come una privazione. Quando ciò succede (che lei si lamenta), mi sento sconfortato e ciò porta all’esasperazione del disturbo.
    Risultato:orgasmo secco/incertezza sull’eiaculazione/ansia di gravidanze/estenuanti sessioni “ginniche” di durata variabile.
    Provo ad arginare il problema spingendo sul sesso orale, ma la compagna si sente a lungo andare insoddisfatta per non aver saputo soddisfarmi altrimenti, non so se rendo l’idea.
    Ho constatato che l’altra alternativa è un’eiaculazione interna, pratica ovviamente non sempre replicabile, se non con il preservativi. Perché?
    So che si tratta di una soluzione accettabile, contraccettivi o voglia di genitorialità permettendo, ma vorrei vivere la mia sessualità appieno e superare questo problema.
    PS ho una relazione stabile da pochi mesi, e vorrei migliorare il sesso con la mia ragazza.

    Rispondi
  • Ho 64 anni e nonostante un’ictus nel 2021, ho ripreso abbastanza bene; sessualità sufficiente per la mia età, anche dopo un’anno dall’evento; ma da qualche mese ho orgasmi asciutti e un po’ di calo del desiderio: uso quasi regolarmente 5mg di Cialis e mi segue un”androloga, chiedo: quali potrebbero essere le cause?
    escludo l’eiaculazione retrograda in quanto non prendo farmaci che la causano, dove potrebbe essere il problema?
    grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      7 Agosto 2023 16:58

      Buonasera,
      l’etiologia segue la diagnosi, non fattibile con il suo racconto.
      Chieda all’andrologia che la segue.
      Un cordiale saluto

      Rispondi
  • Buonasera Dott.ssa Randone, la situazione descritta come orgasmo asciutto la riconosco come mia. La scorsa settimana ho fatto una visita specialistica da un andrologo che mi ha rimandato ad un urologo, definendo il mio problema di natura “meccanica” legata alla prostata. La mia situazione è particolare, perchè si manifesta durante la masturbazione: provo piacere ma questo non è amplificato dalla fuoriuscita di sperma. La cosa strana però è che se dopo 20 minuti riprovo a masturbarmi, il livello di piacere è ridotto (a causa del ripetersi a distanza ravvicinata dell’orgasmo) ma la fuoriuscita di sperma avviene, sebbene non particolarmente copiosa. Cosa ne pensa?

    Rispondi
  • Buongiorno dottoressa. Presto dovrò subire un intervento di disostruzione alla prostata e mi hanno già detto che soffrirò per sempre di eiaculazione retrograda. Sono molto preoccupato. Già con gli alfalitici -che però non tollero- ho scoperto che le sensazioni sono ridottissime, tanto da tramutarsi in parziale impotenza erigendi, perchè il tuo subconscio rifiuta l’ennesima delusione frustrazione. Appena capivo infatti che mia moglie era soddisfatta, perdevo ogni interesse.
    Come potrò fare per accettare la condizione, per continuare a sentirmi uomo e non un mezzo uomo?
    Grazie

    Rispondi
    • Valeria Randone
      21 Settembre 2024 09:34

      Buongiorno,
      Dovrebbe farsi seguire da un sessuologo clinico – no psicologo, no educatore sessuale, no counselor – per capire meglio la sua nuova sessualità.
      Auguri per tutto

      Rispondi

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