Basta avere un profilo social che le porte delle nostre vite si spalancano al mondo. Dalla pietanza preferita al ricordo della nonna, dalle mancanze alle successive riparazioni, le pagine social diventano un diario di bordo emotivo e disseminano notizie sulla nostra intimità più sofferente.
Rimorchiare online, oggi, diventa facilissimo!
L’altro diventa il principe azzurro, il desiderio recondito, la realizzazione di un sogno. L’uomo dei desideri, anzi la realizzazione dei desideri. Il risarcimento dopo tante brutture della vita.
Il problema più grande, come sempre, si manifesta quando il principe azzurro virtuale diventa reale. I tradimenti fatti di pixel più che di sensi presentano non poche criticità.
Il divario tra idealità e realtà, per esempio, è il grande dramma del dopo incontro. Spesso le mie pazienti in seduta mi raccontano di desiderare ancora l’altro uomo, quello della chat, mentre quello in carne e ossa, che in realtà sarebbe lo stesso uomo, non è di loro gradimento.
Un altro aspetto è la sollecitazione continua del desiderio a scapito della sua attuazione. Quindi uno dei più potenti afrodisiaci che ci sia.
Gli adulteri incompiuti ricordiamoci che sono per sempre, non finiscono mai, esattamente come gli amori tossici.
Il flirt permanente, il tradimento mai consumato con i suoi perenni preliminari virtuali infiniti, l’adulterio come stato d’animo non più come scambio di intimità ed erotismo sono i nuovi ingredienti del tradimento. Quello moderno, quello che cammina come un funambolo tra tanto etere e poca condivisone di fiati e di sensi.
Quello senza corpo, ma che ferisce esattamente se non di più come quello di ortodossa memoria.

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