Milo ospita la magia di Luca Ward

Lo spettacolo sarebbe iniziato alle 20.45. Sono arrivata in largo anticipo, e pur essendo siciliana mi sono immersa nel paesaggio e nella siciliana fritta tipica di queste zone dell’Etna.
Ho iniziato a fotografare scorci e stradine come se le vedessi per la prima volta e anche l’ultima, come si fa quando si ama davvero.
Milo, incastonata sulle pendici del mio vulcano, l’Etna, è un piccolo gioiello sospeso tra cielo e fuoco. È un luogo che non si guarda soltanto: si sente. Nell’aria c’è un intenso e selvaggio profumo di ginestre, lava e legna bruciata.
Passeggiare per le sue strade strette e silenziose è come entrare in una dimensione più lenta, quasi fuori dal tempo.
In questo scenario unico, nel teatro dedicato a Lucio Dalla che questa terra l’ha molto amata, si esibisce Luca Ward con il suo spettacolo “Il talento di essere tutti e nessuno”.
L’incanto della voce di Luca è qualcosa che va oltre il semplice ascolto: è un’esperienza sensoriale, un richiamo profondo che tocca corde invisibili, che ti fa battere il cuore.
La riconosceresti dappertutto, anche tra mille voci. È una voce che strega e come un incantesimo ha il potere di fermare il tempo e di trasportarti altrove.
Durante lo spettacolo, Luca ci ha invitati a bordo della sua nave metaforica e ci ha fatto navigare per rotte emotive e familiari. Ci ha aperto la porta del suo cuore e della sua storia di vita, emozionandoci e facendoci sentire non solo dei passeggeri ma degli ospiti in casa sua.
Con la sua voce calda e vellutata, avvolgente come un abbraccio inaspettato di quelli che riparano, ha fatto il comandante della sua, nostra, nave, tra racconti, aneddoti, sorrisi e profonde riflessioni. Ha giocato e interagito con il pubblico abbattendo la quarta parete teatrale, quella che separa chi calca il palcoscenico da chi è in platea ad ascoltare.
La voce di Luca che ho imparato ad ascoltare come sua discente è una voce impregnata di un’eco teatrale, di una nobiltà antica, come se ogni parola fosse scolpita nel marmo – nel mio caso nella pietra lavica – ma allo stesso tempo vibrante e profondamente umana.
Quando parla e interpreta, non è soltanto un attore che dà voce a un personaggio: è un ponte tra il mondo reale e quello delle emozioni, solitamente le tue.
Che si tratti di una pubblicità – la Ferrarelle è la mia preferita! – di un doppiaggio iconico o di un monologo in teatro, Luca riesce a trasformare il suono in sentimento.
Grazie Milo e grazie Luca per questa serata magica.

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