Amanti e bugie. Psicologia e giurisprudenza, un intervento a quattro mani

Tradimento, amanti e bugie

Dire all’amante che si è già separati equivale ad attuare una sostituzione di persona.
Lo ha stabilito la Cassazione e, direi, che era proprio ora.

Uomini che sono i mariti ideali di donne che non sposano.
Donne che sono invece le pessime compagne di quelli che hanno voluto fortemente.
Vivere in coppia, ancor di più da marito e moglie, è davvero faticoso, se non complesso.
Quando si soffre per amore, si desidererebbe avere un avvocato cattivo, anzi cattivissimo, al proprio fianco. Un uomo, o donna, di legge che sappia tutelare i propri diritti, i sentimenti, e che faccia trionfare la giustizia. Sempre.
Psicologia e giurisprudenza sembrano essere più in sintonia di quanto sembri, soprattutto quando si tratta di proteggere l’amore.

I diversamente fedeli. Amanti, tradimenti e matrimoni naufragati

Secondo una teoria non priva di fascino  e nemmeno di fondamento, l’amante manutenziona il matrimonio altrui. Tra adulti consenzienti, ogni forma di amore e di tradimento sono leciti.
Ci sono i diversamente fedeli.
Coloro che pensano di non tradire perché “tanto è solo sesso”.
Chi ancora pensa di non fare male a una mosca perché “tanto è solo un amore virtuale”. Insomma, la fedeltà sembra essere la vera trasgressione dei nostri tempi.
Sembra proprio che a un certo punto del matrimonio debbano apparire gli amanti. Meteore passeggere come un temporale estivo. Il parco giochi della sessualità. O ancora, stabilmente presenti nella vita dei partner fedifraghi.
La lealtà in amore è davvero chimerica, e un amante, prima o poi, verra rapito da un attacco acuto di desiderio-bisogno di avere di più. Vorrà un sabato sera. Vorrà un film sul divano, con patatine e coperta calda. Un tetto. Una spesa non clandestina al supermercato.
Un progetto, e perché no, un figlio.

Leggi anche:
Detriti amorosi. Michela: storia di un tradimento e di una ricostruzione

Ecco qui che nasce l’inganno: alcuni amanti indossano mentire spoglie, e mentono sulla loro reale identità pur di non perdere il loro “amore altro” dall’ortodosso.

I due protagonisti: l’inganno e l’esercizio di fantasia

La Cassazione si è recentemente occupata di un caso nel quale ľuomo aveva raccontato all’amante di essere già separato, anzi addirittura in procinto di ricevere – non si sa per quale esercizio di fantasia – l’annullamento del matrimonio.
Le bugie ai tempi dei social hanno davvero le gambe corte, così l’amante ha scoperto che il suo uomo era ancora felicemente sposato, e anche con figli.

  • La legge si esprime con molta chiarezza: “si tratta di “sostituzione della persona”.
  • In psicologia quando qualcuno si spaccia per qualcun altro – nella vita reale oppure online, sui social –  trattasi  sempre di “falso se”, quello che la legge chiama “sostituzione di persona”.

Riflessioni sul tradimento

“Non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi”
Alda Merini

Le leve che muovono le fila degli amori infedeli sono sempre le stesse: noia e paura di invecchiare,  matrimoni stanchi e impolverati dal tempo che passa, trasgressione ed emozioni intense, il gioco delle parti.
Ebbene sì, gli ingredienti sono svariati e tutti intensi, e a quanto pare, indispensabili.
Da un lato la sicurezza affettiva e la stabilità, incarnate dall’abbraccio rassicurante del matrimonio,  dall’altro la trasgressione e l’elisir di eterna giovinezza, rappresentate dall’amante. La moglie rappresenta la sicurezza affettiva, e ovviamente economica: la famiglia falsamente felice e le pizze del sabato sera, l’indubbio valore affettivo di un nucleo familiare più o meno unito e socialmente normo-costituito.
Dall’altra parte abbiamo l’altra metà del cielo: l’amante. Legami ad alta intensità erotica ed emotiva. Amori struggenti, sofferenti, clandestini.
Legami di pelle e di sensi, incendiati dalla proibizione che è il più potente degli afrodisiaci.
Intesa sessuale mai provata prima, desiderio straripante, email d’amore e di dedizione, e chat appassionate e appassionanti, la dimensione del gioco e un bagno emozionale e ormonale.

  • Quante volte ci siamo innamorati di uomini che sembravano incarnare l’uomo perfetto?
  • Il perfetto gentiluomo? la famigerata mezza mela?
  • Quante volte ci avevamo creduto?
  • Quante altre, la passione aveva travalicato gli argini della ragione, e la coscienza era stata del tutto obnubilata?
  • Quante volte abbiamo vissuto un “tia dell’anima”?  un attacco ischemico transitorio?
  • Quante altre abbiamo confuso cavoli con capre?
  • Calesse per amore?

Spesso. Forse spessissimo.

Leggi anche:
Come non farsi tradire. Strategie anti-tradimento e pro-fedeltà

Qui alcuni consigli su come affrontare il tradimento.

Il solito copione: amante e moglie, il gioco della parti

La prima, come sempre, mantiene in vita i matrimoni altrui, accende il desiderio, nutre e concima l’autostima traballante, rinforza le ars amatorie dell’amato, e manutenziona il legame non suo.
La moglie, solitamente ignara, beneficia del benessere del marito fedifrago e dei picchi testosteronici improvvisi e inspiegabili, il tutto nutrito e amplificato dal potentissimo senso di colpa, e da suo fratello, il senso del dovere.

Ecco che appare il solito copione trito e ritrito, la messa in scena dei grandi classici dell’infedeltà

  • Amo solo te
  • Esisti solo tu
  • Con lei-lui, l’ignara moglie o marito, non ho rapporti sessuali da sempre
  • Ti aspetto, desidero solo te
  • Non vado in vacanza con lei-lui
  • Niente cene, me teatro, ne pizza con lei-lui
  • Dormiamo in letti separati
  • Aspettiamo che i bambini crescano per prendere una decisione
  • Evitiamo di danneggiarli, sono ancora piccoli, non capirebbero
  • Scusa, il telefono era senza campo, senza batteria, spento, rotto, morto
  • Accarezzo solo te, faccio l’amore solo con te
  • Addirittura: sono già separato o separando, o aspetto l’annullamento del matrimonio
  • Sto con lei-lui solo per i bambini, bambini che magari sono già ultra maggiorenni e anche universitari o conviventi

Quante menzogne

Mentire da amanti è davvero facile. Due vite e due case, cellulari strategicamente senza campo o sapientemente e preventivamente off-line, due o mille account, più chat e app.
Uno, nessuno, centomila.
Questi amanti, così confusi e sofferenti, così presumibilmente innamorati, non amano nessuna delle due donne, ma amano soltanto loro stessi.
Cercando di tenere insieme e di coniugare maldestramente, passione e sicurezza, trasgressione e tutela dell’immagine sociale. Il tutto senza rinunciare a nulla, conto in banca incluso. Fare, anzi essere amanti, è per tanti, ma non per tutti. Anche per fare gli amanti ci vuole coraggio. Onestà. Coerenza. Mucose gastriche resistenti. Su questo ho scritto due libri.

Leggi anche:
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12 Commenti. Nuovo commento

  • Quanto è vero tutto quello che ha scritto !
    Io ci sono dentro sono l’amante di un uomo sposato, da un anno e mezzo ormai, però io nonostante sappia che lui non lascerà mai la moglie non riesco a rinunciare alle briciole del suo tempo per un fatto semplice: non si riesce a trovare nessun uomo single e disponibile e interessato a me… dunque meglio così che sola del tutto.
    Sbaglio?
    Non ho un’età semplice (46 anni) dunque trovare l’amore ormai è più una chimera che altro… resto nella sofferenza di un amore a briciole piuttosto della totale solitudine.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      22 Giugno 2017 09:44

      Carissima,
      certo che sbaglia.
      Così facendo, si vedrà svalutata, bisognosa di briciole, non meritevole di un amore a tutto tondo, full time.
      Lei merita tanto altro, ma se non se ne convince lei, nessuno lo farò per lei. Dovrà imparare a prendersi cura di sé, da sola, magari con l’aiuto di un mio collega che possa sanare le sue fragilità, le sue paure, le sue ansie.
      L’amore arriverà dopo che lei saprà convivere con la sua solitudine, l’amore stampella non funziona e fa scappare via i potenziali partners.
      Auguri per tutto.

      Rispondi
  • Tutto verissimo….sono stato con un donna separata che a sua volta aveva avuto una relazione con un uomo sposato accontentandosi delle briciole…Ebbene questa donna ha trovato la forza di lasciarlo e intraprrndere una relazione con me…ma dopo tre mesi è ricaduta….gettando me in una situazione difficile…..molto difficile…secondo me per le donne è difficile uscire da queste situazioni…..un saluto e complimenti per il Suo sito

    Rispondi
  • Gentile Dr.ssa volevo aggiungere una domanda: secondo lei è vero che in queste situazioni chi fa del male ha sempre piu fascino rispetto a chi fa del bene? Mi spiego… nel mio caso io ho amato questa donna,i suoi due bimbi,ero entusiasta dell idea di condividere la vita con loro… eppure ciò non è stato sufficiente ad annullare il pensiero di chi l’ha fatta soffrire, anche fisicamente con sintomi psicosomatici, l’ha illusa, l’ha ricattata perché il suo capufficio… com’è possibile che una donna si possa ridurre cosi… è bastato rivederlo per lasciare me che pure mi aveva corteggiato per mesi, aveva lasciato l’altro che ha iniziato a stalkerarla di messaggi, mi ripeteva in continuazione che era una storia chiusa… eppure… la dipendenza affettiva?
    Saluti
    Arturo

    Rispondi
    • Valeria Randone
      29 Novembre 2017 16:34

      Buonasera Arturo,
      “secondo lei è vero che in queste situazioni chi fa del male hasempre piu fascino rispetto a chi fa del bene”
      È difficile rispondere alla sua domanda, non credo esistano situazioni uguali, ma esseri umani unici, e relazioni uniche.
      Purtroppo sono uniche anche le coppie disfunzionali, tossiche.
      Si prenda cura di sé.
      Cari auguri per tutto.

      Rispondi
  • Quanto è difficile accettarsi e volersi bene anche nella nostra solitudine.
    Meglio vivere di briciole di elemosina di chi ci dice mentendo che siamo speciali e uniche piuttosto che sprofondare in un mare di silenzi e paure ed affrontare i nostri demoni?
    Quanto dolore in tutto questo.

    Rispondi
    • Valeria Randone
      4 Aprile 2018 07:15

      Cara Martina,
      Benvenuta.
      Tra le briciole di presenza e la profonda solitudine esiste un cammino meraviglioso che conduce verso se stessi.
      Luogo magico, dove si sta davvero in buona compagnia, demoni inclusi.
      Compagnia indispensabile per poi abitare davvero in coppia.
      Un affettuoso saluto.

      Rispondi
  • Elisabetta
    2 Luglio 2018 18:01

    Però, a volte, c’è anche chi vuole separarsi davvero. Ci sono mai storie a lieto fine?

    Rispondi
    • Valeria Randone
      2 Luglio 2018 20:16

      Buonasera,
      Si ci sono.
      Poche, ma ci sono.
      Nei miei scritti preferisco trattare le difficoltà del cuore e della psiche, più che le storie a lieto fine.
      Analizzare le pieghe della psiche altrui può aiutare chi mi legge.
      Un caro saluto.

      Rispondi
  • Elisabetta
    2 Luglio 2018 19:41

    Ma una volta ogni tanto non potrebbe esserci una storia a lieto fine? Qualcuno che nonostante i tempi biblici della burocrazia, le paure di perdere soldi e figli, sua realmente innamorato e, alla fine, riesca a coronare il sogno d’amore con l’altra?

    Rispondi
  • Io sono stata con un uomo separato per 25 anni.
    Alla fine mi tradiva con la segretaria
    Quando sono venuto a sapere, giù botte, disintegrami il cellulare, insulti, umiliarmi davanti a lei e poi lui mi diceva che sono matta, che mi devo curare, pazza, scema etc….
    Un giorno per pure caso vedo che la segretaria era dietro al cimitero stava aspettando lui, è successo di tutto.
    sono riuscita a dirla che sei una Donna pietosa e che sei altretanto un monstro e per colpa tua ho presso delle botte; è veramente tanto difficile da spiegare, comunque è una cosa terribile da affrontare.
    Ci siamo lasciati.
    Non lo voglio più vederlo e nemmeno sentirlo, l’ho cancellato dalla mia mente per sempre…

    Rispondi
  • Ci sono blog sul tradimento che millantano solo sincerità tra amanti, idealizzano quei rapporti tra persone bugiarde, egoiste, opportuniste oltre che immature. E sono gli stessi blog che sono pieni ricolmi di storie in cui gli amanti sono stati ingannati per anni proprio dall’amante!

    Ma perché c’è così tanta autoillusione e mancanza di introspezione? Perché si mente prima di tutto a se stessi?

    Ho letto storie di amanti delusi e offesi dall’inganno. Peccato che lo stesso inganno lo vivono attivamente e non passivamente a casa propria ma la critica acerrima è sempre verso gli altri e mai verso se stessi. Sa spiegarne il significato dal punto di vista della pisiche? Grazie

    Rispondi

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