Blog di psicologia e sessuologia
Per un matrimonio felice bisogna dormire nudi
Autoerotismo, tra colpa e necessità
Dal preliminare del sesso orale all’esplorazione dell’intimità
Questo articolo nasce dall’esigenza di fornire una chiave interpretativa al preliminare del sesso orale, tanto chiacchierato e spesso demonizzato.
Ricevo tante richieste di consulenza contenenti disagio, sconforto e spesso disgusto associato alle possibili richieste da parte del partner, di mettere in scena il preliminare del sesso orale.
Donne infastidite ed uomini disgustati, sono frequentemente i protagonisti di questo marcato evitamento.
Vorrei partire da lontano per spiegare la nascita del sesso orale e mi rifarò in parte, alla teoria di Freud del “perverso polimorfo” e delle fasi dello sviluppo sessuale del bambino.
Freud definiva con “questa definizione”, il bambino che ancora non regolamentato dalla censura e dalla morale genitoriale, esplorava tutte le vie del piacere corporeo.
Il tempo ideale di un rapporto sessuale: dai tre a tredici minuti
WhatsApp e tradimento: l’infedeltà tecnologicamente assistita
Secondo una recente indagine condotta dal Centro Studi dell’AMI (associazione matrimonialisti italiani) sembra che WhatsApp abbia superato Facebook in termini di “pericolosità”. I dati sono stati raccolti da svariati studi legali e comparati tra di loro, dimostrano infatti che nel 40% di casi di tradimento, l’infedeltà viene scoperta tramite WhatsApp, un’applicazione di messaggistica ancora più immediata ed intima rispetto a Facebook, utilizzata per inviare messaggi e foto in tempo reale e soprattutto a costo zero.
Concludono simpaticamente gli avvocati, tra cui l’avv. Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani:
“WhatApp non solo porta all’appuntamento con l’amante ma anche all’appuntamento davanti al giudice”.
Avvertono gli avvocati che i messaggi di WhatsApp non possono essere utilizzati ai fini del divorzio, come prova tangibile del tradimento, in quanto il loro utilizzo rappresenta una chiara violazione della privacy del coniuge.
Figli, parto e calo del desiderio sessuale
Ricevo frequenti richieste di consulenze, relative il presunto calo del desiderio sessuale, che tende a mansifestarsi immediatamente dopo il parto.
Mamme spaventate, preoccupate, sconfortate, mi scrivono in preda al panico, per comprendere se il silenzio della loro sessualità è sano, normale, quanto durerà e soprattutto chiedono quando passerà.
Contestualizzare il momento storico in cui si manifesta il calo del desiderio sessuale, diventa il primo passo che noi clinici dovremmo fare per la disamina attenta della problematica.
Il dopo parto, che trattasi di venti giorni o di qualche mese, è un momento estremamente complesso, a causa delle nuove dinamiche che si vengono a creare in casa, per il difficile e complesso passaggio da due a tre, o da tre a quattro, per la fatica fisica e psichica dalla mamma in particolare e dei genitori in generale e per le caratteristiche ormonali e psichiche dell’allattamento.
Andare a letto con il capo: costi e benefici
Pornografia e immaginario erotico, come internet ha stravolto le fantasie
Non molto tempo addietro, un possibile incontro amoroso\ sessuale, veniva anticipato, nutrito, arricchito, innaffiato, da desiderio del mondo dell’altro, dalla fantasia relativa ai particolari di quell’incontro, di quell’uomo, di quella donna….. oggi, tutto questo non avviene più e dalla fase del desiderio al passaggio all’atto della pulsione erotica, il passo è breve e la soddisfazione è immediata e genitalica, senza grande riverberi emozionali postumi.
Una ricerca confronta studenti italiani e svedesi per sondare l’immaginario erotico ai tempi di Internet .
Le preferenze delle due categorie sono contenute nella ricerca “Sessualità e Internet” condotta dalla Prof. Chiara Simonelli, psico-sessuologa dell’Università Sapienza di Roma, mia cara amica e docente e, Marta Giuliani, del dipartimento di psicologia dell’Istituto di Sessuologia clinica.










