Quando finisce un amore c’è sempre un prima e un dopo. Chi eravamo prima e chi siamo diventati dopo, grazie o per colpa di quell’amore. Uomini non matrimoniabili che diventano docili e concilianti, e che iniziano a coniugare i verbi al futuro. Donne spaventate dalla profondità di un legame dalla maternità diventano desiderose di avere un cuore e un ventre pieno.
Uomini disaffettivi e poco verbali si ritrovano a fare amicizia con le parole e i gesti, e smettono di avere paura. Insomma, l’amore trasforma. Sempre.
Ho immaginato di prestare la mia penna a Giorgia (nome di fantasia), mia paziente, che scrive un’ipotetica lettera alla donna che verrà dopo di lei.
A te che verrai dopo di me vorrei dire che l’uomo che trovi oggi non è l’uomo di ieri. È così grazie al noi che abbiamo faticosamente costruito, e devi averne cura.
Sai, adesso sa spadellare con fiducia, senza il timore di perdere il controllo della padella e del suo contenuto.
Ha imparato a tagliare le verdure in maniera asimmetrica senza quel bisogno osssssivo di controllare tutto, anche la forma delle zucchine. Ha dismesso il metro dell’ingegnere per muoversi liberamente in cucina e concedersi il lusso di un piatto cucinato con stravaganza.
Adesso riconosce l’origano e lo usa anche, e lo differenzia dal rosmarino.
Magari per te questo non è importante ma per noi lo è stato, e ci siamo tanto divertiti per questo. È giusto che tu sappia cosa c’è dentro e dietro quel barattolo di origano essiccato che troverai sulla mensola della cucina sui fuochi. L’uomo che amerai, tu che verrai dopo di me, ha una pianta grassa sul balcone. Una piccola pianta grassa che ho trovato per strada e che ho piantato io nella speranza di germogliare sul suo balcone.
Perché per noi il simbolismo, il gioco e la cura sono stati ingredienti centrali del nostro amore. Quindi, quando sarai su quel balcone dovrai prenderti cura della piccola pianta grassa che troverai nel vaso alla tua sinistra.
L’uomo che amerai, adesso, utilizza un nuovo aspirapolvere con destrezza; pensa che prima di me non vedeva la polvere, semplicemente non la riconosceva.
Gli ho fatto delle punture di coraggio, talvolta anche di voltaren, ma questo è un altro discorso, miscelate amorevolmente a tanta cura e dedizione, e lui le ha fatte a me in tanti ambiti della mia vita, quindi tu che verrai dopo di me avrai solo il meglio di lui.
L’uomo che amerai oggi non dissemina più cuori lampeggianti a tutti, donne comprese, ma li mette con discrezione e motivazione. E questo accade perché io, tante volte, gli ho fatto notare che un eccesso di simpatia può anche essere travisato e offendere la donna che ama.
Quindi, quando riceverai un suo cuore avrà un sapore e un valore decisamente unico.
A volte, era talmente rinchiuso in una gabbia che anche il cuore smetteva di battergli in petto.
Talvolta, pur amandomi e desiderandomi, nemmeno mi salutava. Pur amandomi, non traduceva in parole le sue emozioni per me. Questo buio nel cuore tu non lo proverai perché io l’ho spazzato via e tu ne beneficerai.
Se tu sei lì, su quel divano, in quella cucina, tra quelle lenzuola e sotto quelle coperte – tutte regalate da me – è perché noi non abbiamo avuto la forza di rimanere noi e gli inciampi della vita hanno avuto la meglio sul desiderio.
A te verrà tutto più facile, perché quello spazio interno che non è un vuoto ma uno spazio l’ho creato io grazie al noi che siamo stati.
Quindi, senza nessun rancore o astio, ti auguro ogni bene, ma promettimi di averne sempre molta cura, come la pianta grassa che troverai su quel balcone.
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4 Commenti. Nuovo commento
Un dolore immenso per me leggere uno scritto del genere…
Amo immensamente il mio ex compagno e pensare che un’altra prenda il mio posto al suo fianco prendendosi il meglio di lui che IO ho aiutato a venire fuori, mi logora l’anima…
Grazie per il Suo racconto. A volte è semplicemente la vita che trasforma che obbliga ad andare avanti. Altre volte si impara dagli sbagli e si regalano i propri alla coppia che verrà. Altre volte ancora il dopo può essere più profondo e maturo del prima.
Un caro saluto
Bellissimo scritto,
come sempre d’altronde Dott.ssa, le cui parole riscaldano il cuore e toccano sempre nel profondo. Mi sono ritrovata molto in questa lettera poiché ho vissuto un’esperienza analoga, con in piu’ l’amarezza di essermi stato riconosciuto da Lui il merito di averlo preparato all’amore successivo, vissuto appieno, con consapevolezza e maturità, come non seppe fare con me.
“E’ solo grazie a Te e agli errori commessi in passato che ora posso essere felice”, il suono apparentemente dolce di quelle parole capaci invece di essere una lama tagliente per il cuore. Cosi ognuno si è voltato altrove, Lui tuffandosi nella sua nuova vita con lei e io tuffandomi e basta, nell’immenso mare di qualcosa di migliore che senz’altro mi aspetterà.
Forse un giorno anche io sarò con qualcun altro “quella che verrà dopo”.
La seguo e la leggo sempre con immenso interesse e piacere Dott.ssa.
Grazie per le belle parole e per il Suo racconto.