Giornata mondiale dell’orgasmo, 21 dicembre

Giornata mondiale dell'orgasmo, 21 dicembre

Orgasmo fedifrago e orgasmo intra-coppia.
Orgasmo negato, inseguito, oppure, mistificato.
Orgasmo recitato a copione per nutrire il narcisismo maschile.
Orgasmo considerato superfluo e inutile,  non obbligato e obbligatorio, se coniugato al femminile.
L’orgasmo femminile non viene considerato indispensabile ai fini del concepimento, perché non correla con l’emissione del liquido seminale.
E ancora, orgasmo contabilizzato, grazie alla nascita dell’ultima strategia scientifica: l’orgasmometro.
Insomma, l’orgasmo femminile ha vissuto momenti difficili e altri di gloria.
E adesso, viene anche festeggiato!

Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, … di vino.
A.Nin.

Qualche riflessione e qualche perplessità sull’orgasmo

Dalla dicotomica (e datata) scissione tra orgasmo clitorideo e vaginale –  reputato falsamente nevrotico il primo, adulto il secondo -, fino ad arrivare alla ripartizione tra orgasmo intra-coppia e orgasmo fedifrago, extra-coppia.
E ancora, l’orgasmo maschile viene considerato utile perché strettamente correlato all’eiaculazione, quindi connesso al potere fecondante, mentre quello femminile viene considerato  inutile e  superfluo, perché relegato “esclusivamente” alla condizione del piacere.

Vediamo lo stato dell’arte dell’orgasmo femminile

Chi si occupa di sessualità femminile sa bene che nell’analizzarla e nel valutarla ci si addentra nelle sabbie mobili della scientificità.
Questionari, racconti anamnestici, percezioni soggettive alterate dal vissuto e dalla dimensione diadica in cui la donna abita, immaginario erotico e storia del sintomo: questi e altri ancora, sono gli strumenti che noi sessuologi clinici adoperiamo per valutare la sessualità delle donne che si rivolgono a noi.
La dimensione del piacere, soprattutto coniugata al femminile, come sappiamo, non ha avuto un iter facile, immune da pregiudizi,  da difficoltà e da pressappochismo scientifico (ben oltre il confine della credibilità).

Leggi anche:
Sessualità giovanile e over 50, la paura del periodo refrattario

Il 21 dicembre è la “Giornata mondiale dell’orgasmo”; in occasione di questa data così simbolica vediamo insieme lo stato dell’arte della dimensione del piacere coniugata al femminile.

Luci e ombre dell’orgasmo femminile: un sondaggio

L’anorgasmia è il triste destino di tutte le donne?
Sembra proprio di no, soprattutto delle donne italiane.
Da un sondaggio redatto in funzione della giornata mondiale dell’orgasmo, sembrerebbe che gli italiani mantengano il primato di “grandi amatori“, così le donne italiane sono candidate a raggiungere più facilmente l’orgasmo e la dimensione intensa e profonda del piacere sessuale,  esattamente come le donne spagnole.
Emerge, inoltre, sempre dallo stesso sondaggio, una minor propensione alla finzione o recitazione a copione  di orgasmi inesistenti.

  • Quanto correla l’Amore con la risposta organica?
  • E la dimensione di coppia?
  • E il tono dell’umore?
  • E la salute psico-fisica in generale?

L’amore, così come il coinvolgimento e l’empatia emozionale e sessuale, sono elementi di fondamentale importanza per il piacere femminile.
La coppia in cui la sessualità abita diventa il palcoscenico e al tempo stesso il contenitore della sessualità femminile; da analizzare con cura e scrupolosità.

Gli autori del sondaggio si interrogano inoltre sui vari tipi di orgasmo:

  • L’orgasmo fedifrago
  • L’orgasmo eterosessuale
  • L’orgasmo intra-coppia, e così via…

In effetti, la componete “relazionale” nella dimensione del piacere, o del non piacere, è sempre da analizzare e da tenere in debita considerazione quando si affrontano tematiche così complesse e sfaccettate come la sessualità, soprattutto femminile.

I misteri dell’orgasmo femminile: qualche riflessione clinica

Le zone erogene femminili sono senza dubbio più diffuse di quelle maschili, e meno localizzate ai genitali, passando dalla pelle e dai sensi fino ad arrivare alla mente e al cuore, e viceversa.
In realtà, vi sono tanti tipi di percorsi verso il piacere strettamente correlati al vissuto e alle emozioni provate, all’immaginario erotico e alla capacità di lasciarsi andare al mondo dell’altro, all’amore e al coinvolgimento sperimentato.
Piacere che rimane inciso a fuoco nei ricordi e nella psiche di chi li sperimenta.

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Terapie sessuologiche, le cure dell'amore

Orgasmo come esplosione, o orgasmo come espansione?

Quando si parla di orgasmo femminile, infatti, si parla di orgasmo come espansione – o orgasmo di mucosa – non come esplosione – o d’organo – terminologia spesso coniugata al maschile, proprio per enfatizzare la dimensione emozionale, psichica e soprattutto “relazionale” del piacere sessuale.
Un altro aspetto da non trascurare quando si parla di orgasmo, è la dimensione del desiderio sessuale, la dimensione desiderante della donna.
L’orgasmo, dal punto di vista clinico, corrisponde alla terza fase della risposta sessuale – la prima è la fase del desiderio e la seconda dell’eccitazione – ma senza “desiderio” non è pensabile parlare di piacere. E per fortuna non è medicalizzabile.
Ecco perché una manutenzione e attenzione costante al legame d’amore diventa la strada maestra per amori longevi e per la dimensione sempre accesa del piacere sessuale, il vero collante di un amore.

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