Sono vergine, vado con una escort

Sono vergine, vado con una escort

La datata prostituta, ai nostri giorni ribattezzata escort, nell’immaginario di tanti, incarna un ruolo salvifico per la psiche e la salute sessuale di molti uomini.
Giovani e meno giovani.
Le regole silenti della modernità non ammettono un’intimità impacciata o procrastinata, timida o riservata, e mettono al rogo l’attesa.
La escort, sessualmente affabile e disponibile, colma l’attesa e aiuta a transitare nella terra degli adulti.

Adolescenti e sesso mercenario

Non più un bambino e non ancora un adulto, più esattamente in cammino, tra pulsioni e paure.
L’adolescente abita una terra di mezzo.
Per alcuni è un periodo di scoperte emozionanti, per altri un mare in tempesta, caratterizzato da ansie e impacci, da desideri e impedimenti.
In mezzo a questo gran trambusto c’è anche la sessualità.
Non tutti gli adolescenti si approcciano alla sessualità con serenità e spontaneità, in pace con il loro corpo e con la loro psiche, alcuni, invece, approdano ai tumulti del corpo e del cuore mossi da ansie, paure e un bagaglio di inadeguatezze.
Una ragazzina che diventa adulta attraversa varie fasi simboliche: dal menarca alla deflorazione, al parto.
Tappe esperenziali correlate direttamente alla crescita sessuale: tangibili, visibili e quantizzabili.
La ragazza, solitamente, viene educata all’attesa e alla riservatezza, talvolta, segue un cammino di fede – che impedisce di consumare il primo rapporto sessuale prima del matrimonio – così, quando il primo rapporto latita nel tempo, non si sentirà inadeguata o impacciata, ma semplicemente attendista e pudica.
L’iniziazione sessuale di un uomo, invece, sembra essere caratterizzata dall’urgenza, divenendo molto importante per sigillare il suo orientamento sessuale.
Un ragazzo che intraprende il difficile percorso verso l’adultità sembra avere una data di scadenza, così, quando il primo rapporto sessuale latita nel tempo non può permettersi il lusso di scoprire lentamente la sessualità e inoltrasi gradatamente verso il piacere, nel rispetto assoluto dei propri tempi di maturazione psico- sessuale.
A un certo punto della sua crescita, mosso dall’esigenza di omologarsi al gruppo, avverte sulla sua pelle un’impellente necessità di transitare alla vita adulta, anche a pagamento.
Gli adolescenti ne parlano tra di loro, si confrontano, stabiliscono date e tappe, obiettivi e mete, e se la prima volta dovesse ritardare, il pensiero andrà direttamente a una soluzione estrema e lapidaria: la escort.

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I timidi, gli impacciati, i fobici e le escort

Dopo anni di solitudine o di bullismo, di internet al posto delle relazioni e di sesso online al posto di una donna, la escort in carne e ossa rappresenta la soluzione per lenire ansie, nuclei fobici e solitudini mascherate.
Il terrore di molti uomini è quello di rimanere vergini fino alla fine dei loro giorni, così, ogni ritardo della sessualità si trasforma in una minaccia all’identità fallica dominante.
L’uomo, di qualunque età, teme che il trascorrere del tempo renda sempre più remota la possibilità di trovare una donna con cui avere delle esperienze sessuali adeguate.
Temono, inoltre, che con l’aumentare dell’età, le possibili donne possano essere molto esigenti: fantasticare un’esperienza sessuale età-correlata, quindi, ludica e giocosa, sessualmente empatica e spregiudicata.
La variabile tempo che passa, unita alla solitudine e alle paure varie ed eventuali, crea un solco invalicabile che nutre a dismisura l’ansia, l’impaccio, e l’immobilismo sessuale.

Rompere l’incantesimo, il ruolo delle escort

Le escort, professioniste del sesso mercenario, nell’immaginario maschile incarnano il ruolo delle esperte del “saper fare” di tipo sessuale.
I possibili rapporti sessuali con le escort, secondo la concezione maschile dominante, vengono percepiti come scevri da ansia, immuni da ansia da prestazione e da dimensione, nonché, candidati a un successo obbligatorio.
Per concludere, vengono immaginati come un’esauribile fonte di apprendimento orizzontale.
La escort rappresenta la panacea per tutti i mali: placa l’ansia perché non giudicate, non è coinvolta, non nutre le insicurezze – anzi, le cura – e per di più, dovrebbe rappresentare una sorta di manuale vivente del sesso, in assoluta assenza di coinvolgimento.

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Ovviamente non funziona così
La sessualità è un essere, non un fare, e una sessualità appresa sul campo senza la dose necessaria di emozioni e di intimità, non potrà mai surrogare l’intimità vera.
Dopo le prove generali a pagamento, il ragazzo non sarà immune da ansie o da possibili insuccessi sessuali, in quanto la escort non garantisce l’immunità da disguidi emozionali e sessuali postumi.
Così, se la ragazza che viene dopo la escort dovesse essere timida o impacciata, troppo audace o poco coinvolta, cosa succederà al ragazzo che ha imparato a pagamento e che conosce ben poco della sua psiche coniugata alle emozioni e alla sessualità?

Divario tra idealità e realtà

Un altro punto su cui riflettere è il possibile divario tra idealità e realtà.
Se la tanto desiderata escort non dovesse essere all’altezza dell’immaginario e non dovesse incarnare la donna sessualmente fantasticata, che sapore avrà questa tanto acclamata prima volta?
Se, invece, il ragazzo in questione si trovasse bene con un tipo di sessualità mercenaria, scevra dal coinvolgimento emozionale e totalmente scissa dalla relazione, come vivrà una successiva possibile relazione caratterizzata da tantissimo altro, oltre all’aspetto sessuale?

Gli uomini amano donne che non desiderano e desiderano donne che non amano
S.Freud

Questa frase, a mio avviso, sembra racchiudere in sé le aspettative e i desideri che abitano l’immaginario di un ragazzo che si approccia alle prime esperienze sessuali, passando dal pagamento dell’intimità.
Uno degli obiettivi che mi prefiggo quando scrivo e quando lavoro è quello di far raggiungere al paziente uno stato di benessere sessuale, frutto dell’integrazione di tre istanze – difficilmente scindibili tra di loro -: corpo, psiche e coppia.
Ricapitolando, nessuna escort, anche se bella e brava, potrà mai curare le ansie e le paure prima-volta correlate.
L’eventuale attendismo va rispettato, ascoltato e impiegato per conoscere a fondo la propria sessualità, senza corse a ostacoli, agiti sessuali e date di scadenza.

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7 Commenti. Nuovo commento

  • Articolo interessante.

    La questione dell’ansia, di ciò che spinge un uomo vergine al ricorrere al sesso mercenario, mi pare più complicata di una mera insicurezza.

    A me sembra una questione più che altro logistica, opportunistica.

    Non è infrequente il caso di chi è vergine anche in tarda età, ad esempio verso i 30 anni, e a quel punto oggettivamente trovare un partner disponibile diventa veramente arduo…
    Anche se uno il percorso interiore di cui si parla l’ha fatto.

    Perché a quel punto la maggior parte delle ragazze è già fidanzata o sposata.

    A meno di avere la fortuna di essere “figli di papà”, i ha un lavoro, una vita propria, delle preoccupazioni, e il tempo e le energie rimanenti per socializzare non sono certo quelli dell’adolescenza.

    E a quel punto, a mio parere, il sesso diventa una curiosità.

    A forza di sentirsi sempre dire “ho già il ragazzo” “sono sposata” ogni volta che si tenta l’approccio a una donna, si capisce di essere stati esclusi dal mondo dei sentimenti, delle relazioni, e ci si rassegna alla sessualità mercenaria.

    Non trovando altro modo per sperimentare il sesso, percependo troppa distanza fra sé e gli altri, è a quel punto che ci si rivolge a una professionista.

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  • Sbagliatissimo!!! Le escort non risolvono nulla: ci tentai anch’io all’età di 29 anni, ma fu un esperienza pessima! Non persi la verginità e non migliorò la mia autostima.. anzi! A 31 anni l’ho fatto per la prima volta con la mia attuale donna e fu così che scoprii cos’è il sesso!!

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  • Non sono tanto d’accordo. A me ha aiutato tantissimo per esempio, andare con una Escort dopo aver avuto per molti anni esperienze pessime con ragazze NON a pagamento dove ti denigravano. Dopo 3-4 volte con delle escort non ho più avuto nessun problema di ansie o robe simile anzi. Perché alla fine anche se la ragazza simula di essere la tua ragazza comunque ricevi sempre emozioni (a meno che non sia meccanica la cosa) e impari anche anche a dare “emozioni”, sembra strano ma può essere così. Secondo me la fretta di fare sesso è sbagliata ma aspettare troppo non è detto che sia benefico. Può darsi che aspettare una ragazza per farlo poi può pure peggiorare, perché ha molti pregiudizi di si te, non si può ignorare questo problema.
    Non voglio generalizzare ma questo dipende da persona a persone, confrontandomi con altri a una parte ha aiutato a un altra non è stato buono.

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  • A 45 anni ho scoperto per la prima volta il sesso grazie ad una escort e dopo ho avuto un rapporto diverso con le donne . La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata un’amica a cui avevo confidato la mia verginità e mi disse di “no” perché a suo dire “non doveva essere la mia nave scuola”. Questo mi distrusse. Credo quindi che almeno in certi casi, non si parla di adolescenti o sposati, il discorso sia decisamente più complesso.

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  • Io ho un problema che potrebbe essere risolto con una sola volta con una escort ma la paura che diventi un’abitudine mi tormenta

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  • Gentile Dottoressa, io devo smentirla a riguardo, arrivato vergine a 34 anni, non approcciavo l’altro sesso soprattutto per la paura di ritrovarmi in situazioni poco agevoli, dimostrando la mia palese inettitudine di letto, ho dovuto faticare a trovare la professionista adeguata, ma che con un mondo di dolcezza e riuscita a farmi da nave scuola, a farmi sciogliere l’imbarazzo, a capire cosa prova una donna e come si possa farla eccitare, a capire il mio corpo e me stesso, aiutandomi a sviluppare una sessualita piena, fatta di sensazioni ed emozioni, e non legata alla sola meccanica dei 2 corpi.
    Per il mio percorso è stata una manna dal cielo, ha cambiato notevolmente il mio approccio alla vita e la sicurezza in me stesso.

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