I bambini sono piccoli e il marito è distante e affaticato, in panne nei panni del suo nuovo ruolo di padre. La moglie è stanca dopo una lunga giornata di lavoro e famiglia, e preferisce il sonno al talamo coniugale. Il rapporto con il telecomando diventa più intimo e prolungato di quello con il partner, e il sonno abbassa la saracinesca sulla giornata appena conclusasi.
I figli adolescenti, turbolenti e ansiogeni, fanno precipitare la coppia nel disagio e nel litigio, e di conseguenza la sessualità latita.
Questi ed altri scenari rappresentano la concretizzazione di una coppia in crisi e di una crisi di coppia.
Così, può capitare, che un complimento da parte di uno sconosciuto, al supermercato, in ufficio o in palestra, abbia un effetto tonificante e miracoloso su un partner stanco e invisibile, sino ad aprire la porta al tradimento.
Quando un partner non viene guardato, baciato e toccato da anni è più sensibile alla gentilezza degli sconosciuti: corre il rischio di confondere uno stato eccitatorio transitorio per amore e le attenzioni sessuali per attenzioni emozionali.
Partner sull’orlo di un precipizio
“Tesoro, questa sera no, ho mal di testa!”
La cefalea evitante l’intimità non conosce genere: si coniuga al femminile e al maschile.
Molte donne ignorate si domandano:
Mi ama ancora? sarà gay? ha un’altra donna? è depresso? ha subito un trauma infantile?
Gli uomini, dal canto loro, si pongono minori domande perché storicamente e falsamente il desiderio sessuale femminile viene raccontato come morigerato o tendente alla deflessione.
Il cellulare e l’iPad occupano le serate dopo la cena familiare, frugale e veloce. La serata prosegue con il film o la stagione del cuore, con le carezze prolungare allo smartphone e la sessualità viene relegata tra le ultime cosa di cui potersi occupare.
Le settimane diventano mesi che diventano anni, e i partner sessualmente ignorati si trovano sull’orlo di un precipizio: a rischio tentazione.
I rapporti sessuali, quando ci sono, diventano frettolosi, finalizzati al coito e all’orgasmo.
Il gioco e la fantasia vengono trasferiti in panchina in attesa che tornino in campo, talvolta, con un altro giocatore.
Quando manca la sessualità il tradimento è in agguato
La coppia stabile e longeva, talvolta, corre il rischio di trasformare la gestione familiare nella succursale di una SPA aziendale, smarrendo del tutto la dimensione desiderante della relazione e consegnando il legame all’inedia e alla noia.
Mese dopo mese e anno dopo anno, il silenzio dei sensi si cronicizza e il partner invisibile diventa sensibile alle tentazioni; così, una possibile fuga in una relazione clandestina si trasforma in una carezza per l’anima.
Quando una coppia inizia in maniera silente un processo separativo, non sempre ne è consapevole e non sempre possiede gli strumenti per venir fuori dalla crisi.
I litigi si susseguono ai litigi, gli sgambetti agli sgambetti, i silenzi prendono il posto delle parole, e i motivi residui per amare ancora vengono spodestati da un ben nutrito elenco di rancori coniugali.
La coppia affaticata e provata dalle incomprensioni preferisce intraprendere la strada della scappatella scaccia pensieri piuttosto della riparazione.
Ed ecco che accade l’irreparabile: il partner in crisi traferisce segretamente i desideri al di fuori del talamo coniugale.
Il territorio del mancato incontro tra anima, corpo e coppia genera il drammatico silenzio dei sensi, che sfocia in un pensionamento anticipato del desiderio sessuale e nel possibile agito sessuale extra-coppia.
L’evasione della prigionia sessuale casalinga consegna il partner ignorato alle chat peccaminose e impertinenti, al cardiopalmo e alla speranza, per transitare in una dimensione di preliminari prolungati e assaporare ancora la sensazione di eternità e di vita.
Quando poi accade l’irreparabile e il tradimento viene scoperto, c’è sempre il terzo incomodo a cui dare la colpa di tutto.
Attribuire all’amante di turno la responsabilità della deriva di un legame è rapido e indolore perché protegge la coppia da una scomodissima disamina delle cause che li hanno condotti prima alla crisi e dopo al tradimento.
Invertire l’ordine degli addendi rappresenta una sorta di balsamo per lenire le ferite del cuore.
Il tradimento regala sempre delle sensazioni inedite e sgradevoli, fa sentire le persone vuote, insignificanti, profondamente danneggiate. Nonostante i luoghi comuni e le leggende metropolitane sugli amori infedeli, questi non rappresenta la scorciatoia verso la felicità, ma diventano un faticoso compromesso dell’esistenza.
La palude del silenzio dei sensi e il peso del rifiuto sessuale
Quando la sessualità è tristemente assente, non sempre per un reciproco accordo, può lasciare un vuoto intollerabile in un rapporto altrimenti soddisfacente.
Ma è vero anche il contrario: una coppia disfunzionale e collerica smette di desiderarsi e di fare l’amore per precipitare nella palude del silenzio dei sensi.
La mancanza della dimensione desiderante, che sia conseguenza o causa di una crisi di coppia, consegna la coppia alla crisi di coppia.
Un matrimonio senza sesso pone le basi per l’infelicità e l’adulterio.
Tra compensazioni, iper lavoro e sport estremi, il partner ignorato cerca di andare avanti, immerso nel torpore dei sensi.
La solitudine aumenta in maniera esponenziale, e nel tempo nulla riesce ad arginare quell’insidioso senso di evirazione causato da anni di invisibilità sessuale.
Finché si ritroverà a un passo dal baratro: cadere in tentazione o resistere?
Quando si analizza una coppia dall’esterno è molto più facile vedere il tradimento del partner che traferisce altrove i desideri frustrati, mentre è più impegnativo capire in che modo il partner indifferente possa essere stato un complice involontario e silente.
In realtà, le responsabilità vanno democraticamente suddivide: il tradito ha armato il traditore rendendolo invisibile e trasferendolo nella terra dell’abbandono, e il traditore ha agito il tradimento.
Facebook e il brivido della scappatella online. La storia di G
G. è una donna sposata da sei anni, con figli ancora molto piccoli, quindi in preda alla fatica del quotidiano. Mi consulta per chiedermi una consulenza e per fare chiarezza rispetto a una situazione che per lei è del tutto devastante. Inizia a raccontarmi del rapporto con suo marito, che viene subito definito tiepido.
È un uomo con scarse attenzioni e manifestazioni d’amore; più volte in seduta lo considera un anaffettivo. Sono una coppia travolta e stravolta dalle cose da fare. Sono sempre di corsa, non riesco mai a trovare un po’ di tempo per loro stessi, i bambini sono molto vivaci, i nonni sono altrove.
La loro vita intima e la loro vita sessuale, a dire della mia paziente, è decisamente poco soddisfacente, se non addirittura noiosa.
Un anno addietro, in un momento di solitudine estrema, G. mentre giocherellava con il computer, per un attacco estremo di noia si è iscritta in un social, per rendere meno lunghe e solitarie le sue giornate casalinghe. Questo gioco è diventato per lei un diabolico strumento di seduzione. Mi racconta di comportarsi come un’adolescente: posta, scrive aforismi, mette foto simpatiche o audaci, richiede l’amicizia a persone impensabili; e cosa ben più destabilizzante, scopre il piacere di farsi corteggiare da sconosciuti.
Durante i nostri incontri non fa altro che ripetermi di non giudicarla male, ha paura del giudizio altrui, pure del mio. Durante queste navigazioni solitarie incontra un uomo, che lei definisce meraviglioso. Un uomo che ha riacceso la sua voglia di vivere, che ha innaffiato, anzi incendiato, la sua femminilità e la sua sensualità. Si tratta di un avvocato bellissimo, premuroso, molto presente nella sua vita e nel suo cuore, e da lì a breve nel suo letto. G. trascorre le giornate tra chat audaci ed email d’amore, alternate a sensi di colpa e una gran confusione rispetto al da farsi.
Decide di consultarmi, quando un girono, dimentica un bambino a scuola. La cognizione di calma piatta del suo matrimonio alternata alla condizione di onda anomala di questa nuova relazione le aveva fatto perdere la razionalità. Facebook, luogo altro dal quotidiano e da un rapporto di coppia, con tutto quello che rappresenta e che offre, l’aveva sedotta: aveva preso il posto di quello che le mancava. Le attenzioni amorevoli, le cure, il corteggiamento la seduzione gli uomini sconosciuti, e durante quest’ultimo mese, di quest’audace avvocato. G. si sentiva esattamente come una ragazzina; l’eros al computer, caratterizzato da seduzione disinibizione, da emozioni intense e curiosità, era diventato il contraltare di una vita due fatta di noia, di umori e di malumori dell’altro, mentre il computer rappresentava un vero amplificatore di seduzione. Il suo trovarsi tra le braccia virtuali di un perfetto sconosciuto aveva riacceso la sua sensualità, sin troppo maltrattata dalle due maternità.
G. ed io stiamo continuando a lavorare sulle sue emozioni confuse, stiamo cercando di fare chiarezza al fine di capire se G. rimarrà dentro il suo matrimonio, al quale, nonostante tutto vuole bene, o meno. L’obiettivo potrebbe essere quello di trasformare la sua coppia da eroticamente infelice a coppia sessualmente empatica.
Siamo in cammino.
11 Commenti. Nuovo commento
Verità assoluta, complimenti, ha fatto un’analisi perfetta e vera.
Dottoressa, mi chiamo Laura, e sono una donna ignorata da anni, da mio marito. Lui ha un problema di deficit erettivo, non ci arriva, e non vuole farsi curare, tutti gli anni mi dice che andrà, ma come sempre nulla, cambia medico ma non continua.
Io mi sono trovata un amante tutto mio, da più di tre anni, che mi da tutto ciò che non ho nel mio matrimonio, con lui sto bene, e mi fa sentire bene.
Lo amo, ma non lascio mio marito, l’altro non me lo chiede, ma so che vorrebbe.
Poco tempo fa, mio marito è ricorso alla famosa pastiglia blu, dopo anni che non facevamo nulla, non mi sono tirata indietro, ci sono stata…ma è durato pochissimo nemmeno il tempo di entrare, e tutto è finito.
Ne abbiamo parlato, ed alla fine mi ha detto che a lui non interessa quella parte, e non vuole più avere rapporti.
Non mi è piaciuto quel rapporto nemmeno mi sono eccitata, eppure per lui provo un grande affetto, non lo odio nemmeno.
Secondo lei, si può vivere nel matrimonio in questo modo, tra affetto da una parte ed amore dall’altra?
Oppure pensa che arriverà il giorno che arriverò a dover scegliere che strada imboccare?
Buongiorno Laura,
è veramente complicato poterle dire cosa succederà. Forse sarebbe più utile riflettere su cosa sarebbe più giusto per lei.
Le non scelte del cuore e del corpo, alla lunga, corrodono anche il più saldo degli apparati psichici.
Un caro saluto e auguri per tutto
Mi scusi dottoressa, mi sta scrivendo, che sarebbe opportuno intraprendere un percorso con un suo collega per arrivare ad una scelta? Pensa che un suo collega possa aiutarmi o portami a una soluzione?
Si.
Buongiorno,
sono un uomo sposato di anni 42. Non posso fare altro che immedesimarmi nelle varie testimonianze. La mia famiglia sembra quella del mulino bianco, ci vogliamo bene e ci amiamo, ma da anni, dopo la nascita dei figli ( il più grande ne ha 13 ), io e mia moglie siamo diventati fratelli e confidenti. Il problema che a Lei sta bene così, a me no. Io mi sento un uomo piacente e giovanile. Sono attratto fortemente dal sesso opposto e ho sempre il pensiero perverso di tradire mia moglie per appagare le mie voglie. Ma solo per quello. Ho provato a parlarle, dopo si fa l’amore e si torna al punto di partenza.
Credo che questo mi porterà ad un malessere interno che mi farà diventare pazzo. Sarebbe disposta ad aiutarmi?
Buonasera,
per prenotare una prima consulenza con me – dopo la quale si stabilità se effettuare un percorso individuale o di coppia – chiami pure e verrà richiamato appena mi sarà possibile.
Un cordiale saluto
ok, ci penserò. grazie.
Salve d.ssa. Sono un uomo di 47 anni ho da 4 anni e mezzo una relazione con una coetanea che è separata con un figlio. Da 2 convivo. E purtroppo ho notato negli ultimi mesi che lei è più fredda sa un punto di vista intimo.
Mai più di una volta a settimana, sbrigativa, e sempre io a dover chiedere.
Devo smettere di chiedere?ignorarla? Sotto tutti gli altri punti di vista siamo complici. Non so più cosa fare. Forse farla ingelosire può riaccendere la passione in lei? Ne abbiamo già parlato e lei adduce agli impegni familiari il suo vissuto di stanchezza. Le ho anche chiesto di separarci ma lei non vuole. Dice che è un momento. Mi dica lei. Inoltre alle terapie di coppia vado solo io. Lei non vuole. Ora è un po’ di settimane che non vado per motivi lavorativi. Mi aiuti.
Salve dottoressa, sono un ragazzotto di 36 anni e da 5 anni convivo con la mia compagna. Nell’ultimo anno è cresciuta in me tantissimo la voglia di essere padre; cosa che purtroppo non è contraccambiata dalla mia dolce metà. Io vorrei, lei ferma della sua decisione ha deciso di no. Inutile dire che questo mi ha reso molto triste però non tendo a mostrare le mie emozioni. Da quando lei ha preso questa decisione sento come se non avessi più la libido di fare l’amore con lei. Sono comunque sempre molto attratto dall’altro genere. Lei crede che il rifiuto da parte della mia compagna di creare una famiglia possa essere il motivo di questo calo della libido?
Grazie
Buongiorno,
le diagnosi sono molto più complesse di una semplice risposta a una domanda.
Non la conosco, non conosco il suo assetto ormonale, non conosco la sua sessualità, le sue fantasie e le sue abitudini.
Avrei necessità di effettuare una o due consulenze sessuologiche per poter rispondere in maniera compiuta alla sua domanda.
Un cordiale saluto